[Jal]

Le buche.
Devo dire innanzi tutto che attualmente non mi posso lamentare.
Non ho dei lupi-talpa. O quanto meno non più.
Nagi nei suoi primi due anni di vita ha dato prova di notevoli doti di scavatrice.
Certamente anche di equilibrista (le fughe avvenivano camminando in equilibrio sul profilo della ringhiera della rampa di accesso ai garage), mai di saltatrice. Lei scavava tunnel.
Infatti la mia recinzione è tecnicamente simile ad un iceberg. Altezza un metroeottanta a maglia sciolta, siepe in alloro di pari altezza (uno scherzo da cuccioli saltarla…volendo).
Ma affonda 50 cm nel terreno piegata verso l’interno tipo nassa per aragoste.
Sono stati due anni di lotte, metri cubi su metri cubi di terra spostati e riposizionati, una ventina di piante in alloro come vittime sacrificali…poi è finita come è arrivata.
Sono rimaste solo rare buche cerimoniali. Rare ma dure da seppellire.
Il problema infatti è proprio quando la buca diventa rituale…
In questo caso NON perdete tempo a ricoprirle e riseminare il prato. Tempo, semi e soldi persi.
Tu copri e lui o lei scoprono. Buca per loro è e tale deve rimanere…
Metteteci una pietra sopra. Nel senso letterale del termine.
Sotto il loro sguardo sconvolto, rifinite con cura la buca squadrandola e dandogli le misure approssimative di un pietrone di circa 10 kg di peso (peso medio per buca standard, non di meno sennò è tempo perso) dalla forma approssimativamente piramidale. Affondate il masso nella buca fino al filo del terreno, con la base della”piramide” rivolta verso l’alto, rifinite i bordi con del terriccio fresco misto a seme (trifoglio nanissimo ad es.) ed il lavoro è fatto. Alla vista sembrerà una pietra piatta semiaffondata nel prato.
È ovvio che se non volete trasformare il giardino in un lastricato variegato, un minimo di prevenzione vada fatta. Non transigete al primo accenno di scavo.
Al primo avvistamento di un’abbozzo di buca attivate la modalità “stronzo” e non ridete. Mai.
Rientro a casa dal lavoro. Guardo verso la ginestra al centro del giardino e vedo terra smossa in corrispondenza del tombino delle acque nere…
Chi cazzoèstato! Sbraito.
Dietro di me avverto un tonfo sordo. TUNF!
Mi giro…Ishta si è autoschienato con un carpiato, zampe a coniglio orecchie incollate alla testa e lingua pendula….che fa non ridi?
La posa di 30 kg di pietra mi è costata quella risata.