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Old 28-01-2009, 19:14   #1
m.greta
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Default Vaccini: più danni che benefici?

Come anticipato in un altro 3D apro questo sui VACCINI.
Non vorrei deludere le aspettative di chi mi ha detto "si, dai apri questo 3D", perchè altrove avevo sollevato qualche dubbio sulla loro "bontà" :
io non sono esperta in materia, non ho neppure fatto studi scientifici, ma classici (che però mi han insegnato a ragionare con la mia testa e a non fidarmi della vulgata comune). Partendo dal sano dubbio con cui in genere mi approccio a qualsiasi verità ufficiale, ho letto qua e la, rafforzando via via le mie convinzioni sulla negatività dei vaccini.
Quindi apro il 3D principalmente per sollevare il dubbio, incentivare la discussione e favorire uno scambio di informazioni il + possibile complete (quindi sentendo tutte le campane) ... anche se la "campana ufficiale", a dire il vero, non ha molto bisogno d'esser suonata...

Premetto che su internet spesso occorre cogliere notizie e informazioni utili magari rinvenute in contesti un pò estremisti (ad esempio chi l'ha letto ricorderà che l'articolo relativo ai contenuti tossici delle crocchette era pubblicato sul sito dei Veghiani... gente - lo dico senza voler offendere - un tantino estremista ...eppure quell'articolo era + che convincente e citava con precisione nomi, fonti e studi)
Io in genere mi faccio guidare sia dall'istinto che dal ragionamento, senza farmi influenzare dagli estremismi (comprensibili reazioni di fronte alla desolazione che lascia la scoperta delle fregature che ci sono dietro alla medicina ufficiale), ma neppure scartando a priori le notizie che trovo, solo x la singolarità del contesto.

Detto questo,
ho cercato e cercherò meglio, ma le "controinformazioni" che ho trovato sui vaccini riguardano in particolare le vaccinazioni umane e non quelle di animali. I principi però sono gli stessi, quindi, x ora, le mie citazioni sono tratte da siti che parlano dei vaccini con riferimento all'uomo.

Vista la complessità dell'argomento (e la difficoltà di riassumerlo in breve) io consiglio a chi è davvero interessato di leggersi con pazienza gli articoli che si trovano ai vari link ...magari seguendo anche i vari rimandi... si apre "un mondo" che non può non suscitare almeno qualche dubbio e la voglia di approfondire.
ecco l'estratto di un acuto articolo in proprosito che "solletica questa voglia"...
"Una delle certezze incrollabili dell’uomo medio occidentale è che le vaccinazioni, oltre ad essere un efficace mezzo per impedire l’insorgere di molte malattie, siano anche innocue (cioè prive di effetti collaterali) . Aver radicato questa certezza è il vero grande capolavoro della virologia, più che l’aver sconfitto – come crede e fa credere – le epidemie. Mostrare, con grafici alla mano che molte epidemie, in certi paesi del mondo, già erano in calo prima dell’introduzione delle vaccinazioni (grafici riportati ad esempio negli studi di N. Miller[1][1], P. Croce[2][2], ecc.) provoca nell’interlocutore, sia medico che uomo comune, una sorta di reazione isterica: non è vero, è impossibile che il calo delle epidemie non sia dovuto alle vaccinazioni. Non si può negare il dogma delle vaccinazioni.

Approfittando di questo stato di prostrazione in cui versa l’intelletto dell’uomo medio occidentale, ecco che chi li produce avanza un vaccino contro il cancro, un vaccino contro l’abitudine del fumo, un vaccino contro l’impulso allo shopping[3][3] (quello che l’occidentale medio non vuol assumere in altra forma, propinateglielo come vaccino, funziona!). Se uno si vaccina contro l’influenza e poi si ammala è pronto ad ammettere, non che il vaccino non funziona, ma che si trattava di un altro ceppo di virus… ecc. Ecco il vero capolavoro della virologia–immunologia.

Consapevole di tanta paralisi degli intelletti, finalmente e con molta tranquillità Luc Montagnier ha rivelato la vocazione teologico–messianica della medicina contemporanea dichiarando che un vaccino contro la morte “è ipotesi da prendere in considerazione”. Poiché la via tecnocratica verso l’immortalità richiederebbe (oltre al vaccino) una rinuncia alla produzione sessuata (con beneficio della fecondazione artificiale e della genetica che potranno programmare l’umanità come vogliono), il giornalista chiede a Montagnier se non sia pericoloso modificare ciò che è scritto nella natura; il virologo–tecnocrate risponde: “da almeno un secolo la medicina va contro natura….già ci troviamo in una lotta contro la natura, e non vedo perché non dovremmo andare fino in fondo”[4][4]. Non si poteva incontrare definizione più appropriata della hybris (=oltrepassamento del giusto, prevaricazione della legge dell'armonia)"

l'articolo continua, poi, confutando con argomenti + precisi l'EFFICACIA DEI VACCINI

"Il primo argomento a favore della presunta efficacia delle vaccinazione consiste nell’affermare che a seguito della vaccinazione di massa le principali malattie infettive sarebbero scomparse e a volte si esibiscono dei grafici. Ma approfondiamo avvalendoci di uno degli studi più seri[8] che siano mai stati fatti sulla questione vaccini, che si avvale di grafici e statistiche della stessa OMS, nel quale si mostra che la regressione delle epidemie ha una regressione analoga nei paesi vaccinati e nei paesi non vaccinati.

Ungheria, anni Trenta, la popolazione delle campagne viene vaccinata contro la difterite, quella di Budapest no; ebbene il calo del tasso di mortalità per difterite fu pressoché identico nei due gruppi[9].
Ancora anni Trenta: il cantone di Ginevra viene vaccinato (1932) contro la difterite, quello di Vaud solo 12 anni più tardi; ebbene, nel corso di questi 12 anni, nel cantone vaccinato i casi di difterite scendono da 137 a 20, mentre in quello non vaccinato scendono da 135 a 25[10].

Spesso si rimane estasiati davanti alla caduta vertiginosa dei decessi per difterite in Inghilterra durante la grande “crociata per la vaccinazione”, ma si dimentica di osservare che, se in quel paese sono stati necessari 10 anni di vaccinazione intensiva (1940-1950) per far calare il numero di decessi da 2.480 a 49, a Berlino, 6 anni di non vaccinazione hanno portato allo stesso risultato.[11]

Se si comparano i grafici di 19 paesi europei dove si è attuata la vaccinazione contro la difterite tra il 1946 e il 1952, con quelli della Germania Occidentale, non vaccinata degli stessi anni, si scopre che sia i casi di malattia che i decessi sono inferiori in Germania Occidentale[12].

Se si confronta casi e decessi per difterite tra Canada (vaccinato) e Giappone (non vaccinato), negli anni 1944-1952, si osserva che se in Canada la vaccinazione ha fatto meraviglie, in Giappone la non vaccinazione ha fatto prodigi[13].
La crescita della difterite nell’Olanda vaccinata e nella Svezia non vaccinata, tra il 1941-1944, è pressoché identica[14].

Quelli di Germania e Giappone, paesi che sconfitti in guerra non hanno proceduto a vaccinazioni di massa, sono casi eclatanti che parlano da soli, mostrando come tanto il vaccinare quanto il non vaccinare hanno consentito spettacolari riduzioni delle malattie infettive. E siccome i grafici comparati delle due guerre mostrano come durante e subito dopo ciascuna di esse si sono avuti picchi di malattie infettive, ecco che questo ci dà già una indicazione: verosimilmente le migliori condizioni alimentari e igieniche quali si possono ottenere fuori da una guerra sono la vera condizione determinante per la regressione delle malattie infettive. Non lo si riconosce forse ancor oggi quando una catastrofe naturale o delle guerre provocano profughi che vivono ammassati in tende e campi con poco cibo e cattive condizioni igieniche, non si dice allora che si teme lo scoppio di epidemie?

Senza il BCG (vaccino antitubercolare), in Inghilterra, dal 1851 al 1939, il numero dei decessi è diminuito del 75%. Il calo della mortalità in Gran Bretagna (senza BCG) è del tutto simile a quello della Danimarca e della Norvegia (con BCG), due paesi spesso citati come esempio dell’efficacia del BCG. In generale, anche senza l’impiego di BCG, da un secolo a questa parte si assiste ad una straordinaria diminuzione della mortalità da tubercolosi in tutti i paesi ad alto tenore di vita. Il BCG non è stato usato a New York dal 1924 al 1944 e la caduta della mortalità ha raggiunto il 95%[15].

Per quanto riguarda il tetano:
Nell’esercito francese, il più vaccinato degli eserciti alleati (più di 4.000.000 di vaccinazioni tra l’ottobre 1936 e il giugno 1940), il tasso di morbilità tetanica ogni mille feriti fu durante la campagna del 1940 lo stesso che nella guerra del 1914-18. Nell’esercito greco, non vaccinato, la frequenza del tetano durante l’ultima guerra è stata sette volte minore che nell’esercito francese.[16]"

Quanto al vaiolo:
The Lancet del 23 II 1884, a proposito dell’epidemia del Sunderland, fornisce i seguenti dati: 100 di cui 96 tra i vaccinati; durante quella di Browley: 43 casi di vaiolo in 43 soggetti vaccinati…A Londra, nel 1901-02 su quasi 10.000 casi 7000 riguardavano persone vaccinate….La prova più incontestabile della inefficacia di quella vaccinazione, che non protegge neanche per 2 mesi, è data dal rapporto di 2 medici militari, pubblicata dal Lancetil 25 XI 1944, a proposito di 100 casi di vaiolo nell’esercito di stanza in Egitto nel 1944. Tutti i malati, tranne 4 erano vaccinati.[17]

A New York, prima della vaccinazione obbligatoria, c’era addirittura una media annuale di 220 morti per vaiolo; ma dopo le vaccinazioni ad oltranza, un’unica epidemia provocò 1100 malati all’anno.[18]
Nel 1905, quando gli americani occuparono le Filippine, la mortalità per vaiolo era del 10%; dopo la campagna di vaccinazioni del 1905-06 la mortalità passò al 25%; dopo l’intensificazione delle vaccinazioni del 1918-20, col 95% di vaccinati, la mortalità passa al 54%[19].

Quanto alla efficacia (presunta) dei vaccini, noi disponiamo di una sola grande esperienza, fatta su un numero vastissimo di casi, e condotta rigorosamente a doppio cieco e il cui responso ha per questo valore scientifico. Si tratta della vaccinazione antitubercolare sperimentata in India dalla OMS nei primi anni Settanta su 260.000 individui, solo metà dei quali vennero vaccinati. Ebbene, negli anni successivi si constatò che l’incidenza della tubercolosi era maggiore proprio tra i vaccinati[20].

In Italia nel 1887-89, la morte per vaiolo tra i soldati era uguale a quella tra le donne non vaccinate[21]. In Italia l’antipolio viene introdotta nel 1956 (quando ancora c’era il Salk), ebbene i casi di polio tra il ’55 e il ’58 sono aumentati di 5 volte[22].

Nel 1976, il dottor Jonas Salk, creatore del vaccino ucciso usato durante gli anni Cinquanta, testimoniò che il vaccino vivo (usato quasi elusivamente negli Stati Uniti dai primi anni Sessanta in poi) era “la causa principale, se non l’unica’ di tutti i casi documentati di poliomielite negli Stati Uniti dal 1960”. (Il virus permane nella gola per una o due settimane e nelle feci per circa due mesi. Di conseguenza, le persone vaccinate sono a rischio e sono potenzialmente contagiose, fintanto che continua l’eliminazione fecale). Recentemente, i Centri Federali per il Controllo delle Malattie (CDC) hanno ammesso che il vaccino vivo è diventato la causa dominante della poliomielite negli Stati Uniti oggi. Infatti, secondo le cifre rilasciate dal CDC, l’87% di tutti i casi di polio negli USA registrati tra il 1973 e il 1983 (eccetto casi importati) sono stati causati dal vaccino.[23]

Secondo il dott. Atkinson, del CDC, “la trasmissione del morbillo tra persone vaccinate è chiaramente documentata. Durante alcune epidemie…oltre il 95% dei casi riguardava persone vaccinate”.[24]

Nel 1986, nel Kansas, furono riportati 1300 casi di pertosse. Il 90% dei pazienti di cui era noto lo stato di vaccinazione era stato “adeguatamente” vaccinato.[25]

Albert Sabin, inventore del vaccino contro la polio e premio Nobel negli anni Cinquanta, a Piacenza nel 1985, in un aula gremita dell’Ordine dei medici, ha affermato:
Cari Medici, secondo me i vaccini antinfluenzali non servono. Le campagne per le vaccinazioni di massa organizzate dai ministeri della sanità sono soldi sottratti alla ricerca seria. Orientamenti e mode. So bene che rischio di provocare polemiche, ma è esattamente questo il mio pensiero.

A chi stupito gli aveva chiesto chiarimenti, Sabin aveva esibito i dati ufficiali degli Stati Uniti, dove si evidenziava che chi era stato vaccinato contro l’influenza si ammalava nella stessa percentuale di chi non si era fatto vaccinare[26]. E si potrebbe continuare a lungo,[27] ma questo dovrebbe bastare per mettere in luce che una prova scientifica della efficacia delle vaccinazione non la possediamo, anzi semmai possediamo molte indicazioni in senso contrario.

In sostanza, i difensori delle vaccinazioni presentano i dati di regressione delle malattie a partire dagli anni in cui vengono introdotte le vaccinazioni, omettendo di evidenziare il periodo antecedente che mostra essere l’epidemia già in calo, oppure omettendo di confrontare i grafici tra paesi vaccinati e non vaccinati. In questo modo producono l’illusione che tali regressioni siano dovute ai vaccini.

Se il livello di vita è uguale, le malattie evolvono secondo curve simili nei paesi vaccinati e in quelli non vaccinati.
In assenza di vaccinazioni, le malattie regrediscono in tutti i paesi in cui si eleva il livello di vita.
Nonostante le vaccinazioni, le epidemie non regrediscono in quei paesi in cui le condizioni igieniche o il livello di vita vi si oppongono.
Nulla permette di affermare che le vaccinazioni abbiano fatto scomparire o regredire le epidemie: tutto porta a credere che l’evoluzione delle une non abbia niente a che fare con l’evoluzione delle altre.[28]
Per essere più modesti, possiamo affermare che noi oggi non conosciamo le vere ragioni del comparire o del regredire delle epidemie, così come ci resta ignoto il perché della scomparsa della famosa peste nera affacciatasi in Europa per la prima volta nel 1348. E la lebbra, è forse scomparsa grazie ai vaccini? “Per ragioni tuttora ignote la lebbra comincia a regredire a partire dalla metà del XIV secolo”[29].
l'articolo continua sul CONTENUTO DEI VACCINI, I RELATIVI DANNI e lo potete leggere integralmente al seguente link:
http://www.dipmat.unipg.it/~mamone/s...rnardi_rev.htm

a questo altro link un'articolo con taglio + "tecnico" sullo squilibrio immunitario conseguente alle vaccinaizoni (interessanti anche i link correlati sulle reazioni avverse ai vaccini, sul perchè evitarle ecc.):
http://www.vitanaturale.it/vaccini/i...p?cat=32&fam=4

infine (x ora) segnalo quest'altro sito (a dire il vero un pò confusionario) dove sono però contenute tantissime informazioni sugli effetti negativi dei vaccini:
http://www.mednat.org/vaccini/vaccinaz_dimassa.htm
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