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Old 22-11-2012, 10:55   #182
valentina
e la zecca Misha
 
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dieeeego.... giù le mani dal nostro orso

L'orso M13 rischia la pena di morte

Solo il letargo o la fuga potranno salvare l'orso trentino M13, che da circa tre mesi vive oltre confine, in Svizzera, dove, però, rischia grosso. Il giovane plantigrado, nato due anni fa nel Brenta, si è stabilito nel canton Grigioni, in val Poschiavo, territorio elvetico che si incunea nelle Alpi lombarde.
Dopo gli avvistamenti, le predazioni di pecore e le razzie di alveari, la settimana scorsa si è registrato un episodio che ha rinfocolato l'allarme sociale: M13 ha visitato un deposito di ortaggi annesso a una cascina di montagna, a quota 1.700, utilizzata dai proprietari nel week-end. Anche il mondo politico ora si agita, il che potrebbe significare grilletto facile. «Non ha aiutato che i media abbiano scritto che l'orso è entrato in casa, mentre in realtà era un locale vicino, chiuso approssimativamente. Fatto sta che si trattava di un luogo spesso abitato (ma non quella notte) e adesso molte persone, qui in valle, sono impaurite e determinate. Alla prossima mossa "falsa", M13 potrebbe rischiare l'abbattimento», spiega da Poschiavo Arturo Plozza, capo guardiano dell'Ufficio caccia e pesca dei Grigioni. «Fortunatamente - prosegue - da quattro giorni l'orso, che monitoriamo via radio e Gps, non si sposta gran che e resta in quota. L'auspicio è che stia cominciando il letargo, così potremo stare tutti tranquilli».
Ma lo considerate già un esemplare «problematico»?
«Sì, anche se va detto che non ha mai messo in atto comportamenti pericolosi nei riguardi degli esseri umani; anzi, si è sempre allontanato, sia nei tre casi di incontro ravvicinato (30-40 metri) sia durante le nostre azioni dissuasive notturne (proiettili di gomma o strumenti luminosi e sonori) nei pressi dei paesi. La gente è preoccupata anche in seguito a diversi avvistamenti, avvenuti di notte o all'alba negli abitati o sulle strade del fondovalle. Poi l'evento della cascina ha surriscaldato gli animi. L'opinione pubblica è divisa ma chi si fa sentire di più sono i contrari all'orso: ce n'è un un gruppo piuttosto accanito, il che non aiuta a dare risposte razionali e scientifiche a una questione delicata».
Esistono misure di prevenzione.
«Certo, solo che questo scenario da noi è inedito. Qui non è come in Trentino, dove vi state abituando, sia pure con discussioni, all'idea che l'orso abiti le foreste. Ci vuole tempo, per esempio, anche per convincere gli allevatori a cambiare e a utilizzare le elettrificazioni fornite dalle istituzioni pubbliche».
E se M13 visita un'altra cascina?
«La commissione potrebbe classificarlo come pericoloso per le popolazioni e la conseguenza sarebbe l'uccisione».
Domani sera in val Poschiavo arriverà una delegazione anti-orso dal Trentino, per partecipare a un incontro dai contorni immaginabili. La beffa sarebbe che nel frattempo M13, zaino in spalla, valicasse le vette grigionesi e percorresse le poche centinaia di metri che lo separano dall'Italia e dalla salvezza. Un inverno sereno per tutti.

http://www.ladige.it/articoli/2012/1...hia-pena-morte
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Valentina & MISHA & ARES
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