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Old 18-10-2007, 16:06   #6
arnaldo_it
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Luca, perdonami ma il paragone con chi costa cosa, non regge. E' un errore di metodo fare dei paralleli del genere altrimenti si fa un elenco di priorità davvero soggettive da cui non se ne esce più (potrei esemplificare che invece di preoccuparsi di rimborsare le pecore ci potrebbe essere chi sostiene che sarebbe meglio destinare i fondi che so, alla sanità o chissà a cos'altro).

A parte questo sono d'accordo con te che un coyote di una ventina di kg è meno impegnativo di un lupo (anche se i lupi italici non sono certo enormi). Sono anche d'accordo col fatto che un lupo generalmente ha una forza maggiore di un cane e se affamato e in branco diviene temibile per chiunque.

E' anche però vero che i lupi non formano generalmente branchi numerosi e quindi episodi di stragi di bestiame e cani sono presumibilmente rari (ma di questo credo potranno dare indicazioni più precise gli amici che regolarmente studiano i lupi anche nel loro habitat e che qui scrivono regolarmente).

Il mio punto di vista è che unitamente ai rimborsi si debbano prendere una serie di provvedimenti (tra cui anche l'utilizzo dei cani adeguati) anche da parte dei pastori. Proprio per evitare il proliferare della caccia alle streghe. O al lupo.

Questo tenendo anche in considerazione la piaga degli abbandoni: alcuni anni fa si calcolava che sull'appennino ci fossero circa 100.000 cani abbandonati e rinselvatichiti - e non paurosi dell'uomo - mentre i lupi erano meno di un migliaio.

Con questi numeri è molto probabile che a far danno non siano lupi ma i loro parenti più stretti...

A questo punto, comunque sia, un po' di "maretta" è inevitabile (anche i pastori hanno i loro diritti) tra l'altro non conosco la selezione che loro fanno, ma se tanto mi da tanto non so se una pecora equivale a un'altra.

E' vero che non sono animali da compagnia bensì da reddito, ma se si dovesse andare da un allevatore di bovini o di cavalli (o di clc) chiedendo di poter mollare un branco di leoni nell'allevamento per lasciarli liberamente cacciare, naturalmente dietro congruo compenso e rimborso, penso che nella migliore delle ipotesi chiamano la crocerossa per portarmi al manicomio...

Per questo insieme di cose dunque, almeno dal punto di vista del pastore, un clc libero nei pascoli è presumibilmente un potenziale predatore dell'ovino di turno.
E francamente non accetto l'idea che siccome il cane è assicurato, allora è libero di fare qualunque cosa (eppure di persone che ragionano così ce ne sono ahimè).

La libertà nostra e dei nostri CLC finisce dove comincia quella degli altri... o no?

Ergo, per conto mio è meglio fare molta attenzione quando si va a spasso con loro (e con tutti i cani più grandi di una spanna o giù di lì...)
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Arnaldo
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