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Standard & bonitazione Informazioni sullo selezione tecnica, standard di razza, come un clc tipico dovrebbe essere... |
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25-10-2006, 11:46 | #101 |
VIP Member
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Ahò, vabbè che sul forum del galc è vietato parlare di allevatori e di cani in particolare e quindi vi sfogate qui...capisco gli utenti, ma persino gli "amministratori" !
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Susanna & Gianluca & Andrea & Navarre & Isabeau & Brandimarte & Anastasia & Lana Last Navarre & Beau Isabeau |
25-10-2006, 12:00 | #102 | |
"Zia Bonfi"-Distinguished
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Quote:
Peccato che fondamentalmente io non abbia parlato male di nessun allevatore, anzi ne ho tenute le parti, non sono io che ne parlavo come di "poco seri"...e che pensi che ogni cane, per brutto o bello che sia, se usato con professionalità, può dare cose buone. Vedi galibone, Anubis e tantissimi altri... |
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25-10-2006, 15:16 | #103 |
Junior Member
Join Date: Feb 2004
Posts: 315
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non ho letto tutti i post dell'argomento ma poco importa.
volevo solo far presente a chi non lo sa e ricordare a chi sfugge! che se c'è un fattore ereditario consolidato da anni e anni di cinologia è principalmente IL CARATTERE!!! per comodo può anche non esser menzionato da allevatori ma per certezze e dati alla mano è una cosa risaputa come la scoperta dell'acqua calda. Oppure anche su questo il clc lo si deve differenziare dalle altre razze? Anzi... un carattere pessimo in un soggetto di clc lo riscontri ancora di più in riproduzione rispetto ad altre razze. La cosa che mi sembra veramente assurda e abbastanza ipocrita da parte di moltissimi di questo ambiente e far finta di non voler giudicare i risultati alla mano. Basta guardare con un minimo di serietà cosa riproducono certi riproduttori quindi non importerebbe farci delle menate troppo lunghe. Certo, fino a quando l'importante è un taglio degli occhi rispetto ad un carattere … siamo di grande vedute. Poi la storiella della compensazione con una femmina di buon carattere (o viceversa) questa ha ancora dell’incredibile. Tra una granita e una cucciolata non si fa differenza … tutto nel frullatore!Fantastico. … A proposito la granita si fa con l’acqua e la materia … poi la si mette nel congelatore per arrivare alla consistenza … non si aggiunge il ghiaccio nel frullatore come tanti fanno (non sto scherzando ) Scusate il sarcasmo ma alle volte non ne posso fare a meno. |
25-10-2006, 17:50 | #104 | |
Senior Member
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Quote:
per la granita sono d'accordo (tra messina ed agrigento per fortuno il metodo non cambia) ma per le cucciolate in frullatore la cosa mi preoccupa!!!! Ben vengano i cani non bellissimi ma con caratteri bellissimi!!!! massimo
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---------- Oliver & Lunatica |
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25-10-2006, 20:55 | #105 | |
VIP Member
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mai sentito parlare di"compromessi"(magari non sull'HD),sopratuttto in una razza con un numero di effettivi molto scarso? sulla storia che"si guarda piùa un labbro tirato che ad altro" hai ragione,son pifferate MA ALLA TESTA NEL SUO COMPLESSO CARO MIO CI SI GUARDA SOPRA OGNI COSA..ma proprio sopra ogni altra cosa.. E non mi raccontare la storia del carattere.."che rischiano di andarci timidi in riproduzione conq uesta politica e chissà cosa succede poi" certe razze quando son state recuperate(cane corso)c'era una percentuale di timidi pazzesca..(stavano in lontane masserie dopotutto..) solo mancata socializzazione?uhm dubito,qualche timido nel dna c'era sicuramente.. eppure montarono e figliarono come poki altri(non c'erano alternative numeriche) eppure quella stessa razza,oggi,ha problemi di hd(qualcosa) e di morfologia(molto) ma il carattere è notoriamente il suo punto di forza,non fa registrare incidenti e neppure banali morsicature..per non parlare poi delle strizzate in consanguineità per omogeneizzar il tipo che ci han dato,che di certo potevano non aiutare..che dire,è andata in mano solo a dei geni? non credo statisticamente è impossibile se fosse come dici tu sarebbe un disastro,e invece.. evidentemente a posteriori han saputo giostrare bene gli accoppiamenti ma credimi con 20-25 cani a disposizione han fatto figliare all'inizio TUTTi quelli disponibili,anche gli aggressivi e i timidi,non c'eran alternative eppure come detto,tutto davvero ok come carattere(semmai come media son anche molto meno combattivi di quello che ci si aspetterebbe ,ma raramente timidi o"matti") quindi,IN DOSI OMEOPATICHE,puoi mettere pure galiba in riproduzione(POSTO CONTROLLO HD sulla linea della femmina su cui va e uan media di cani di buon carattere idem)e non mi venire a dire che chissà cosa succede.. anche perchè dei primi mesi di vita di galiba,su come è stato socializzato,sappiamo davvero poco....(giaà il padre come hai letto è ok,infatti) anche eprchè io ho visto parti di PT e dober super"accessoriati" con "controcazzi" tipo korung e si mediamente eran dei leoni,dopo 1 anno,però il"fifonino"magari uno solo,nasceva comunque quanto alla compensazione x carattere esiste veramente:nel dobermann negli anni 80 spesso "veri leoni"(ma come?combattivi o aggressivi magari anche x troppa diffidenza?) della razza furono incrociati con molte femmine moooooooooooooooolto tranquille per evitare casini...e la cosa evidentemente ha funzionato perchè nelgi anni 90 il dobermann è stato sdoganato,o perlomeno a livello di riviste consigliatissimo anche solo come cane da famiglie e so di cose simili in francia nei decenni passati sia x beauceron che per dogue de bordeaux un mio conoscente ha fatto una accoppiata tra una CC femmina un po fifona(lui dice solo perchè i precedenti propietari la tenevano sempre in box..ma chissà...) e un cc maschio vero leone senza essere aggressivo:su 6 nati ,anche se con sto personaggio sono d'accordo SU NULLA,beh lo ammetto a 8 mesi NON ce n'è uno ,fifone.. ha ammesso che dai parti precedenti della cagna qualcosa di timoroso è uscito,ma si parla sempre di uno x cucciolata..e stavolta zero,peraltro..(evidentemente lo stallone più nerboruto qualcosa ha contato..) e ripeto:io di timorosi ne ho visti anche da cani supercertificati x carattere:ergo,la natura fa come cazzo gli pare(spesso) |
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26-10-2006, 04:46 | #106 | ||
Junior Member
Join Date: Sep 2005
Posts: 225
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Richiamo la vostra attenzione su un episodio molto grave e doloroso che ha avuto come vittima un 4 zampe, non era un clc, e nemmeno un dobermann, ma sono certa che a nessuno di noi importa a che razza appartenesse , non avrebbe comunque dovuto finire così i suoi giorni. : La notizie non è dell'ultima ora, ma io l'ho letta soltanto in queste ore , e quindi ve la giro, sono sempre stata dell'opinione che "conoscere, sapere, ed essere informati è un diritto ed anche un dovere, e può servire a cautelarsi quanto più possibile". http://www3.varesenews.it/gallarate_...o.php?id=53986 a questo grave episodio hanno fatto seguito proteste di vari enti : L’ENPA: VIAGGIARE IN AEREO ANCORA A RISCHIO PER CHI PORTA UN ANIMALE. NON SONO BAGAGLI DA STIVARE L’Enpa protesta per la morte di un bulldog a Malpensa: il collasso dell’animale non è giustificabile in alcun modo, si trattava di un cane arrivato sano e deceduto in poche ore, senza che il proprietario avesse modo di intervenire, anzi avvisandolo solo quando era troppo tardi per salvare il suo quattrozampe. Viaggiare in aereo con il proprio amico è una specie di azzardo, la maggior parte delle compagnie aeree confina gli animali nella stiva, se appena superano i dieci chilogrammi di peso, senza peraltro garantire il loro benessere nel corso della traversata, ma spesso nemmeno la sopravvivenza stessa dei nostri amici, che nella migliore delle ipotesi escono stremati da un viaggio disagevole quando non doloroso. Temperatura e pressione non sono regolate come all’interno dell’aereo e i trasportini in cui le compagnie fanno viaggiare i quattrozampe hanno dimensioni ridotte e sono ammassati con altri bagagli, come se l’animale non provasse emozioni e fastidi. I clienti umani sono sempre più vezzeggiati con optional di ogni tipo per rendere il volo meno noioso, ma non esiste una sola compagnia aerea che si interessi realmente dei problemi di viaggio degli animali e dei loro proprietari, che spesso si riducono a fare lunghissimi viaggi in treno o in automobile, quando si può scegliere l’alternativa, pur di non stressare il proprio amico o – peggio – rischiare di perderlo per l’incuria di chi dovrebbe farsi carico di un trasporto che prenda in considerazione le esigenze di tutti. L’Enpa chiede che questa vicenda possa fornire uno spunto di riflessione alle grandi compagnie aeree che - se vogliono competere con i voli a basso costo che stanno mettendo in pericolo il mercato delle più note compagnie di bandiera italiane - potrebbero curare maggiormente i servizi offerti alla clientela, anche quella a quattrozampe. Il bacino di potenziali utenti tra gli animalisti è vasto, ma se non saranno attuate strategie migliori per il trasporto di animali domestici, è possibile che molti clienti scelgano di viaggiare con altri mezzi, per essere certi che i propri amici arrivino vivi a destinazione. La sezione Enpa di Milano suggerisce un vademecum per il viaggio in aereo: Innanzitutto andrebbero valutate correttamente tutte le eventuali alternative al viaggio con il proprio animale in aereo, come ad esempio l’uso di altri mezzi di trasporto o lasciare l’animale in pensione o presso amici o parenti. Il viaggio di un animale nel compartimento cargo di un aereo può essere molto rischioso ed avere anche esiti fatali. Le stive degli aerei generalmente non hanno riscaldamento o condizionamento dell’aria e possono pertanto raggiungere temperature estreme. Al fine di prevenire gli incendi, i compartimenti spesso non sono neppure ventilati e pertanto gli animali hanno a disposizione un quantitativo di ossigeno limitato. Consigli sulle modalità di trasporto del proprio animale in aereo 1) Quando si prenota il volo, informare sempre la compagnia aerea della presenza dell’animale. Ogni compagnia infatti adotta un proprio regolamento interno che stabilisce sia il numero massimo di animali sul singolo volo che il limite di peso per autorizzarne il trasporto in cabina a seguito del passeggero (solitamente il limite max. è di 10-15 chilogrammi a seconda delle diverse linee aeree). 2) Se ci si reca all’estero, informarsi preventivamente e per tempo su quali certificati sanitari saranno richiesti e sulle eventuali quarantene previste nel luogo di arrivo. In molti Paesi sono infatti previste quarantene molto lunghe (anche sei mesi) che rendono inattuabile o quantomeno decisamente sconsigliabile il trasferimento dell’animale. In ogni caso, oltre alla vaccinazione antirabbica ed al certificato di origine e sanità rilasciato dalla Azienda ASL competente, sono talvolta necessarie ulteriori e complesse certificazioni sanitarie a corredo dell’animale (es.Sudafrica). 3) L’animale deve essere trasportato in contenitori (solitamente chiamati kennel) sufficientemente solidi per impedire lo schiacciamento o la fuga. Quando non forniti direttamente dalla linea aerea, questi contenitori sono solitamente in vendita presso i negozi di animali. Porre particolare attenzione alla fuga dei gatti, che sono in grado di passare anche attraverso piccole aperture. Il kennel va lasciato a disposizione dell’animale diversi giorni prima del viaggio in modo da consentirgli di abituarsi gradualmente al nuovo oggetto. I kennel adeguati hanno sempre bordi tali da consentire uno spazio adeguato anche se affiancati a bagagli, impedendo così la chiusura dei fori di areazione. Non mettere mai un guinzaglio all’animale dentro il kennel, perché potrebbe accidentalmente strangolarsi con il laccio. 4) Per evitare problemi di malesseri o di semplice nausea durante il viaggio, lasciare l’animale a digiuno almeno da sei ore prima del volo, continuando comunque a lasciargli acqua a disposizione fino alla loro chiusura nel kennel. 5) Gli animali sedati farmacologicamente, anche se riducono il controllo motorio, possono mantenere comunque la capacità di provare paura ed ansia. I tranquillanti inoltre diminuiscono la capacità di termoregolazione, un fatto molto importante se si considerano le temperature estreme che si raggiungono nelle stive. Pertanto i sedativi vanno utilizzati soltanto ed esclusivamente dietro precisa prescrizione del proprio medico veterinario di fiducia e solo se l’animale è soggetto ad un panico tale da poterne causare il ferimento nel tentativo di fuga. 6) L’animale deve sempre indossare un collare ed una targhetta identificativa con i dati del proprietario. Portare anche con sé alcune targhette da utilizzare temporaneamente a seconda dei diversi luoghi di soggiorno. Verificare inoltre che la targhetta applicata sul kennel abbia impressa la corretta destinazione e sia fermamente assicurata. 7) Viaggiare sempre su voli diretti, perché il rischio di traumi, fughe ed incidenti nei trasferimenti degli animali da un volo all’altro è altissimo. Se si devono necessariamente effettuare dei cambi, chiedere alla compagnia aerea la modalità esatta per lo spostamento dell’animale, in quanto in alcuni casi può essere necessario ritirarlo come un normale bagaglio e rifare il check-in per la successiva destinazione. 8 ) Evitare i voli nelle giornate molto calde ed in questi casi prenotare voli nella prima mattina o tarda sera, tenendo anche in conto il clima del Paese che si vuole raggiungere. In inverno è ovviamente preferibile volare durante le ore più calde della giornata. Le temperature molto alte o basse sono estremamente pericolose per gli animali, che possono morire per congelamento, soffocamento o colpi di calore, specialmente se subentra un ritardo nel volo. Evitare anche gli aeroporti affollati ed i giorni di intenso traffico aereo, quando i ritardi sono più frequenti. Attenzione anche agli scioperi in corso o semplicemente minacciati. 9) Allegare al kennel tutte le informazioni utili sulla eventuale alimentazione ed abbeveraggio dell’animale ed indicare anche se l’animale è da lasciare a digiuno. Riportare la scritta (in italiano e inglese) ANIMALI VIVI a caratteri tali da consentirne una facile lettura anche da lontano, con frecce che indichino il lato superiore del contenitore. 10) Se il volo subisse un ritardo, informare subito il personale di bordo che l’animale è nella stiva e chiedere che ne venga informato immediatamente il comandante dell’aereo. Se il ritardo si accumula, chiedere che l’animale venga scaricato fino alla nuova partenza. 11) Quando si giunge a destinazione, ritirare immediatamente l’animale e se mostra qualche sintomo, rivolgersi immediatamente ad un veterinario chiedendogli anche di certificare lo stato di salute in cui si trova l’animale. (2 agosto) ciao sabrina |
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26-10-2006, 10:22 | #107 | |
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Sicuramente non sono stato attento io nel leggere e capire il tuo discorso. |
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26-10-2006, 10:38 | #108 | |
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compromessi su tutto,tranne che sulla salute(infatti parlavo di hd) ovvero,anche se un soggetto per carattere può sembrare deficitario,se porta cose irripetibili come una testa eccezzionale,si può correggere la sua progenie,tramite accoppiamento giusto,questo lo sostenevo prima e lo sostengo ora(è mnel'allevmento del cane di razza lo sosterrà un bel po di gente,anzi lo sostiene) l'esempio della razza nelle masserie trovata in uno stato caratteriale pazzesco era il cane corso,25 anni fa ripeto:molti eran paurosi,vuoi che fosse mancata socializzazione e basta? no qualcuno lo doveva essere nel DNA,eppure visto che avevano pochi esemplari,li usarono tutti..ohibò,però oggi quella razza dal punto di vista del carattere è una delle meno problematiche in assoluto(e mica son piccolini...)non uccide e non morde nessuno voglio dire:se han usato(ed è certo,c'è anche una famosa storia su una cagna paurosissima chiamata Pipistrella usata x figliare svariate volte,senza che nelal sua progenie si trovssero problemi particolari)anche cani molto timidi perchè non c'era altro,e a distanza di non troppi"secoli" nessuno viene sbranato oa assaggiato da cane corso,la morale è: sul carattere,giostrando glia ccoppiamenti e studiando, puoi compensare! (questo sul discorso galiba,che non sarà sto finimondo se monta ancora..) il discoso del mio amico corsista era che con una femmina fifona e maschi normali come carattere mi ha detto che un cucciolo un po fifonino x cucciolata di solito nasceva,appena ha messo un maschio molto più ok caratterialmente della media il fifone non è nato,neanche uno.. si ok son cose empiriche ma dicono qualcosa... ergo:si mi sa proprio che al compensazione x carattere esiste... |
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26-10-2006, 18:27 | #109 |
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Davide, ho riletto un po meglio e sinceramente non trovo riscontro in quello che affermi.
per il resto sarei ripetitivo. |
26-10-2006, 21:03 | #110 | |
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sarei davvero curioso di vedere dove hai cercato i riscontri...non credo che tu li abbia cercati in 12 ore.. senza rancore! :P |
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26-10-2006, 21:31 | #111 | ||
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Ma che rancore ...figurati ..anzi pensavo saresti venuto alla prova da me a Montecatini e forse li i riscontri o meno li avresti avuti.Sarà per la prossima volta! Cmq mentre ci sono, ho visto delle buone cose a parte i proprietari che alle volte gli tirerei le orecchie come a scuola. (scherzo naturalmente ) |
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26-10-2006, 22:55 | #112 | |
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come è andata là? spiega,dai! ciao! |
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27-10-2006, 18:32 | #113 | |
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È andata più che bene considerando che siamo alla II ° prova del club ufficiale(il 4/11/06 la 3°). C’erano 6 o 7 clc non ricordo bene tra cal 2 e cal1 e altri iscritti amici di zona che mi hanno fatto numero tra esordienti avviamento e ipo totale 17 cani. Per quanto riguardi i clc ho visto delle buone cose soprattutto abbiamo constatato con Marco Reale un passo avanti nella diffidenza (sparo e gruppo). Per quanto riguarda la minaccia erano quasi tutti cani non lavorati quindi non si poteva pretendere troppo. Piccola considerazione : ritornando al discorso delle linee ho visto anzi abbiamo visto delle differenze, che si notano molto, per questo insisto sul discorso dei riproduttori e la riprova sono i soggetti che ne vengono fuori. Con questo non voglio dire che è tutto un disastro …anzi credo che qualcosa stia iniziando a cambiare ma bisogna continuare a non perdere di vista il lato caratteriale e il fatto risulta molto evidente quando osservi una linee detta “vecchia” o meglio poco usate …. rispetto alle nuove o pluri e stra usate.Questo è un peccato perché si potrebbe fare molto meglio a mio avviso e conciliare morfologia e carattere. Nota dolente , i proprietari! Che comunque ringrazio e spero queste esperienze servano a tutti per farci arricchire. Fino a quando uno decide di tenersi il cane in salotto è un discorso (non lo condivido ma lo rispetto) ma quando si decide di sostenere i cani a delle prove i cani in questione si lavorano, altrimenti si rischia di penalizzare soggetti …anche se predisposti. Un altro appunto, facendo due chiacchere con Marco mi ha riferito che negli ultimi tempi sembra che stiano aumentando episodi dove vi sono conflitti di clc e i proprietari. Questo non solo da soggetti forti e dominati ma anche da soggetti molto diffidenti all’apparenza. Questo non deve essere mai dimenticato perché il banco di prova è la società , e mi auguro che gli allevatori non lo dimentichino mai e faccino sempre tesoro dell’importanza del carattere. … I preparatori , addestratori chiamateli come volete vengono sempre interpellati quando ci sono problemi in questi casi quindi il loro contributo è solo alla fine del cerchio! … non bisogna dimenticare che il cerchio inizia prima con l’allevatore e successivamente con i proprietari, alle volte si dimentica. |
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27-10-2006, 19:33 | #114 |
CLC per sempre!!!
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Se posso dire la mia, riguardo i cani non lavoratori, vorrei far presente che il CAL come la Bonitace è una prova caratteriale, che quindi a mio avviso deve far vedere le doti vere del cane, non dico di arrivare all'esame con il cane "vergine" verso la manica, ma neanche prepararlo per mesi e mesi.
Io sono dell'idea che Cal se verrà riconoosciuto dall'ENCi e la bonitace dovrebbero essere fatte massimo verso i 18-20 mesi, almeno riguardo la prova caratteriale. Saluti Alessio P.s. io preferirei l'ENCI 2 come prova di lavoro, è più completa per giudicare un cane. |
27-10-2006, 20:08 | #115 |
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Ciao Alessio
il problema e che era letteralmente vergini! credo non sia corretto e sopratutto irrispettoso verso i cani. per enci2 condivido in teoria,... ma se per un cal ancora abbiamo problemi a far capire di lavorare i cani, figuriamo chi andra mai a fare un enci2. cmq ripeto uno barlume di luce io lo constatato. |
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