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Lupi e Cani-lupi Tutto sui "fratelli" del clc...anche informazioni su altre razze "lupine": Saarloos, Lupo Italiano...

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Old 28-08-2009, 19:30   #1
Earthlings
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Default Allevatori chiedono indennizzi e risarcimenti per i danni recati dai lupi

E' tornata la paura del lupo.
L'allarme nel Cuneese: troppi danni alle greggi.
Gli allevatori: vogliamo essere risarciti



TORINO - È una guerra antica, quella tra lupi e pastori, che si rinnova proprio in questi giorni: secondo Coldiretti, che cita i dati forniti dal «Centro per la conservazione e gestione grandi carnivori» negli ultimi anni sono centinaia gli animali vittime degli attacchi del lupo in Piemonte ai quali si aggiungono le stragi provocate dai cani randagi. Nelle ultime settimane però, in particolare dopo l’attacco a 17 vitelli avvenuto in luglio nella Valle Tanaro, il problema della convivenza tra il grande predatore e la pastorizia è tornato alla ribalta mettendo in luce come gli indennizzi fino ad ora previsti per i danni da attacchi di canidi non siano più sufficienti.

Il grande predatore, ora, percorre sempre più spesso i boschi e le valli cuneesi. Non è più possibile - dice Coldiretti - lasciare gli animali in alpeggio allo stato brado, impiegando il tempo in tutte le altre attività che caratterizzano il lavoro in montagna. Negli ultimi anni si deve vigilare di continuo su greggi e mandrie per proteggerle da attacchi «recinzioni elettrificate e cani da pastori spesso non sono più sufficienti per scongiurare il pericolo».

Coldiretti chiede tra l’altro, alle associazioni ambientaliste, di organizzare turni di volontari che collaborino con i pastori alla sorveglianza delle greggi e delle mandrie, che i pastori vengano aiutati con indennizzi equi, che si tengano in considerazione anche i danni dovuti alla mancata produzione, gli aborti degli animali provocati dallo stress, le spese legate alla necessità di una maggiore sorveglianza e alla collaborazione di un aiuto pastore.

Ma il lupo (se di lupo si tratta e non di cani randagi, e questo solo i veterinari possono dirlo, esaminando ad esempio il tipo di morsi, le circostanze dell’attacco, le tracce «sul campo») deve secondo molti ambientalisti poter continuare fare il suo mestiere, che è quello di predatore, di selezionatore della fauna e di valore aggiunto - non dimentichiamolo, è importantissimo - per la natura italiana, per le nostre montagne.

Il turismo naturalistico, come insegna in questi giorni il Parco d’Abruzzo in relazione agli orsi, è un volano economico importante. L’Italia ha immense risorse paesaggistiche, culturali e naturali, che andrebbero sfruttate meglio, parlando dei grandi predatori senza preconcetti e senza evocare la becera e inutile scorciatoia degli abbattimenti.

La convivenza con il lupo è possibile: vanno assistiti pienamente gli allevatori che subiscono danni, dicono gli ambientalisti, ma devono attrezzarsi tenendo le bestie nei recinti la notte, dotandosi di cani con collare chiodato, per sostenere una lotta altrimenti impari. Il progetto «arma bianca», ad esempio, del Wwf, propone da anni gli ottimi pastori maremmani. Certo, le cose per i margari sono cambiate e dobbiamo difendere gli ultimi lavoratori della montagna: meriterebbero uno stipendio elevato i giovani che vogliono salire d’estate a guardare le bestie.

Prendersela col lupo, però, collegarlo all’abbandono della montagna, a qualcuno pare un po’ esagerato. Il lupo, dicono gli ambientalisti, deve rimanere nelle nostre valli, il suo ritorno è simbolo di natura rigenerata: non è un malvagio assetato di sangue, hanno fatto il loro tempo i soliti cliché, diffusi nell’alto medioevo o anche solo a una manciata di decenni orsono: «Il lupo perde il pelo ma non il vizio», «In bocca al lupo (e crepi il lupo)», «Se il lupo ti fissa negli occhi ti immobilizza», «Se una giumenta poggia lo zoccolo sulla sua impronta non partorirà più», e via sentenziando, fino all’hobbesiano «homo omini lupus» e ai moderni lupi mannari americani a Londra. La Cristianità lo ha voluto animale diabolico, simbolo di tutte le malefatte, ma il lupo è un animale schivo, coraggioso, malinconico, con olfatto e vista portentosi: avverte da lontano presenze estranee, sceglie con cura le prede più deboli, vecchie e malate. Può anche risalire le valanghe e cercare animali morti, o adattarsi e razzolare in una discarica, nelle zone più abitate. Perché mai dovrebbe fare più fatica, rischiare l’attacco a individui sani, in grado di difendersi al meglio? O addirittura all’uomo?

Che pastori e allevatori si trovino e dialoghino con le associazioni ambientaliste, come giustamente propone la Coldiretti. Ben vengano, sin dalla prossima estate, turni di volontari che collaborino con i pastori. Pochissimi avranno la ventura di vedere il figlio della notte e il suo muso affilato, i suoi grandi occhi ipnotici: il lupo tende a volte lunghissimi agguati, «in sicurezza»; ne è stato visto uno, in Abruzzo, che è rimasto per tutto il giorno ad osservare le pecore di un recinto, nascosto in un cespuglio, in attesa del momento buono. Ma c’erano i cani, il momento giusto non è arrivato e lui è sparito, senza che nessuno avvertisse la sua presenza.

http://www.lastampa.it/lazampa/girat...9&sezione=News
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Old 28-08-2009, 19:34   #2
Earthlings
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28/8/2009 - LA COLDIRETTI
"Ronde contro gli attacchi dei lupi"


Intervista a Bruno Rivarossa, direttore provinciale e regionale di Coldiretti.

Lei ha lanciato l’allarme per gli attacchi dei lupi alle greggi e chiesto risarcimenti per i danni provocati agli allevatori.

Che succede?
«Da 12 anni seguo in Piemonte casi di aggressioni del lupo che ritorna sulle nostre montagne: sono aumentati. Dal 2007, tra i 700 e gli 800 attacchi sono tanti. Volevamo portare sul posto chi è responsabile di certi meccanismi e permettere ai malgari di esprimere i propri disagi. Vivono di grandi difficoltà. Non sempre lavorano in zone facili da gestire, spesso sono nuclei famigliari soli. Pagano cifre consistenti per farsi assegnare l'alpeggio e lavorano con passione, non certo a fronte di forti guadagni. Se non li si vuole più in montagna, è più corretto dirglielo. Ma sarebbe un depauperamento grave».

In Francia si pensa agli abbattimenti.
«Non siamo su questa linea e comunque non compete a noi decidere. Possiamo trovare una formula per convivere».

Quali sono le soluzioni secondo Coldiretti?
«Innanzitutto, se certi fondi sono stanziati per la gestione e tutela del lupo, altrettanto sia impegnato nella prevenzione dei danni. Si potrebbero finanziare gli aiuti ai pastori, cioè l’assunzione di personale per aumentare la vigilanza. Inoltre si deve procedere a indennizzi equi e reali».

In cosa consiste il «cordone sanitario» che proponete?
«È l’idea di creare volontari con una formazione preliminare, in collaborazione con gli ambientalisti, che lavorino d’estate a presidio di alcune zone. Qualcuno le chiama “ronde”, è una proposta seria».

http://www.lastampa.it/lazampa/girat...9&sezione=News
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Old 28-08-2009, 19:39   #3
Earthlings
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28/8/2009 - IL WWF

"Soluzione qualunquistica e inutile"


«Si deve trovare una convivenza tra fauna selvatica e allevamenti».
Così Massimiliano Rocco, responsabile Programma specie del Wwf Italia.

Quindi le ronde non sono la soluzione?
«Il problema è serio e bisogna affrontarlo con serietà. Quello delle ronde è un approccio qualunquistico. Allora per prima cosa guardiamo quali sono i dati veri, quanti sono i danni, se quelle cifre corrispondono alla realtà».

Secondo voi non è così?
«Ho ricevuto la denuncia dell’uccisione di 17 vitelli in poche settimane. Sono animali molto sensibili nei primi giorni di vita, basterebbe tenerli protetti, basterebbero recinzioni elettrificate, come si fa con gli Orsi nelle zone di ripopolamento sull’ Appennino. Si dovrebbero cambiare i sistemi di allevamento o tornare a vecchi modelli».

Cioè?
«Una volta insieme ai pastori c’erano i cani abituati ai lupi, come i maremmani, adesso i pastori hanno cagnolini piccoli che non sanno come comportarsi. Si è persa la cultura dell’allevamento in zone dove ci sono i lupi, perché erano stati sterminati, noi siamo pronti a un tavolo con gli allevatori per trovare una soluzione».

Cosa proponete?
«Vediamo che tipi di danni ci sono stati. Si parla di 70 milioni di euro, ci sembra eccessivo, in molti contesti sono stati gonfiati e certe uccisioni o non sono propriamente attribuibili a predatori. Dall’altro si deve verificare quanto il danno può essere ridotto con sistemi di prevenzione come per esempio si fa nelle zone di ripopolamento degli orsi con i recinti elettrificati: studiamo il territorio e i tipi di allevamento»


http://www.lastampa.it/lazampa/girat...9&sezione=News
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Old 30-08-2009, 13:29   #4
m.greta
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una curiosità:

nell'intervento sopra hai scritto: "dotandosi di cani con collare chiodato"..
...l'utilità un collare chiodato molto alto è quella che posso intuire di
impedire al lupo di azzannare il cane alla giugulare?
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Old 30-08-2009, 13:58   #5
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Originally Posted by m.greta View Post
una curiosità:

nell'intervento sopra hai scritto: "dotandosi di cani con collare chiodato"..
...l'utilità un collare chiodato molto alto è quella che posso intuire di
impedire al lupo di azzannare il cane alla giugulare?
nell'articolo riportato nel primo post viene riferita l'opinione espressa dagli ambientalisti, immagino che fare indossare collari chiodati ai maremmani abbia lo scopo da te intuito.
Personalmente concordo con quanto espresso dal responsabile Programma specie del Wwf Italia e che è riportato nel terzo post.
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Old 30-08-2009, 13:59   #6
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Infatti l' idea che un cane da pastore possa essere un border collie o un australian fa un po' ridere...chissà perché in passato si sono selezionati cani da pastore grandi, grossi e anche molto bastardi.
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Old 30-08-2009, 15:55   #7
BrunoeSimona
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Buona domenica a tutti,

volevo precisare che questo articolo è stato oggetto di un attacco da parte di WolfEmergency.
Nella nota si legge: "...peccato che, come al solito, i lupi li vedano sempre e solo Coldiretti e CIA, i quali avvisano puntualmente per prima cosa la stampa, chiudendo completamente le porte ai riceratori e alle Associazioni accreditate di studio della specie.
Ricordiamo che la legge sui risarcimenti vene cambiata nel momento in cui lo Stato Italiano riscontrò che c'erano più danni da predazione che ovini censiti. Un affare da 70 milioni di euro che interessa a CIA E Coldiretti estorto sulla pelle del lupo.
WolfEmergency attende le risposte dai suoi ricercatori piemontesi che hanno monitorato il teritorio negli ultimi due mesi.
WWF ITALIA e WolfEmergency, insieme a Montecitorio per abbattere la "legge comunitaria" (http://www.wwf.it/client/ricerca.asp...1979&content=1), si ritroveranno per bloccare le proposte del Senatore Orsi in merito alla deregulation delle legge 157 sulla caccia e fare il punto della situazione sul problema delle predazioni in Italia.

Per tutti: WolfEmergency concede in adozione gratuita cani da pastore addestrati (mastini maremmani/abruzzesi) agli allevatori che ne fanno richiesta e che dispongono delle normative precise in merito alla loro detenzione. Ad oggi è stato affidato un solo cane per una sola richiesta pervenuta.

Un caro saluto
Bruno
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Old 30-08-2009, 17:27   #8
m.greta
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nell'articolo riportato nel primo post viene riferita l'opinione espressa dagli ambientalisti, immagino che fare indossare collari chiodati ai maremmani abbia lo scopo da te intuito.
Personalmente concordo con quanto espresso dal responsabile Programma specie del Wwf Italia e che è riportato nel terzo post.
si anch'io lo condivido.
I cani da pastore sono diventati bastardini mignon...
forse perchè mangiano ed impegnano meno?
il modo in cui spesso vengono trattati lo lascia sospettare...
per non parlare delle scarse condizioni igieniche in cui loro ed il bestiame vengono spesso tenuti.
...gli allevatori devono capire che non siamo + alle condizioni di 100 anni fa, che non ci si può arrabbattare con un recinto fatto alla buona.
Per fare l'allevatore ci vogliono investimenti.

Dovrebbero essere introdotte regole sulle condizioni minime per poter allevare, recinti, condizioni igieniche, ed anche, in zone abitate dal lupo, condizioni adeguate di sicurezza...
con sovvenzioni per chi vuole investire in questo settore con un'ottica moderna.
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Old 02-09-2009, 09:41   #9
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Buona domenica a tutti,

volevo precisare che questo articolo è stato oggetto di un attacco da parte di WolfEmergency.
Nella nota si legge: "...peccato che, come al solito, i lupi li vedano sempre e solo Coldiretti e CIA, i quali avvisano puntualmente per prima cosa la stampa, chiudendo completamente le porte ai riceratori e alle Associazioni accreditate di studio della specie.
Ricordiamo che la legge sui risarcimenti vene cambiata nel momento in cui lo Stato Italiano riscontrò che c'erano più danni da predazione che ovini censiti. Un affare da 70 milioni di euro che interessa a CIA E Coldiretti estorto sulla pelle del lupo.
WolfEmergency attende le risposte dai suoi ricercatori piemontesi che hanno monitorato il teritorio negli ultimi due mesi.
WWF ITALIA e WolfEmergency, insieme a Montecitorio per abbattere la "legge comunitaria" (http://www.wwf.it/client/ricerca.asp...1979&content=1), si ritroveranno per bloccare le proposte del Senatore Orsi in merito alla deregulation delle legge 157 sulla caccia e fare il punto della situazione sul problema delle predazioni in Italia.

Per tutti: WolfEmergency concede in adozione gratuita cani da pastore addestrati (mastini maremmani/abruzzesi) agli allevatori che ne fanno richiesta e che dispongono delle normative precise in merito alla loro detenzione. Ad oggi è stato affidato un solo cane per una sola richiesta pervenuta.

Un caro saluto
Bruno
Ciao Bruno.
Se possibile, mi piacerebbe leggere il testo integrale della replica di WolfEmergency che spero possa avere maggiore risonanza ed, a questo scopo, penso che il testo potrebbe essere inviato anche alla redazione della Stampa che avendo dato voce alla Coldiretti e al responsabile del Programma specie del Wwf Italia, credo potrebbe dare spazio anche alla loro replica.
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Old 02-09-2009, 21:15   #10
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io scrivo dall'abruzzo e ritengo che la maggior parte dei grossi allevatori non allevano il bestiame come si costumava anni or sono ma non lo fanno neanche come da leggi attuali. le recinzioni elettrificate non sanno neanche cosa sono, ma neanche utilizzano i tanto efficaci pastori abruzzesi che quando sono in gruppo e ben addestrati sono una manna contro i lupi.
inoltre non ottemperano neanche a molte altre leggi inerente il trattamento dei vitellini.
ci sarebbero molte altre cose da trattare ma c'è anche da dire che da parte loro lo stato dà incentivi ma non sufficienti e più che altro non garantisce loro un giusto ritorno economico per l'attività svolta.
io direi che come rimedio ai lupi basterebbe iniziare ad usare le recinzioni elettrificate e aggiungere al gregge qualche pastore abruzzese.
ma si sa che la cosa più ardua, diciamo impossibile, è cambiare la testa delle persone, ed il problema sta tutto lì...
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Old 03-09-2009, 14:45   #11
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Originally Posted by arF« View Post
io scrivo dall'abruzzo e ritengo che la maggior parte dei grossi allevatori non allevano il bestiame come si costumava anni or sono ma non lo fanno neanche come da leggi attuali. le recinzioni elettrificate non sanno neanche cosa sono, ma neanche utilizzano i tanto efficaci pastori abruzzesi che quando sono in gruppo e ben addestrati sono una manna contro i lupi.
inoltre non ottemperano neanche a molte altre leggi inerente il trattamento dei vitellini.
ci sarebbero molte altre cose da trattare ma c'è anche da dire che da parte loro lo stato dà incentivi ma non sufficienti e più che altro non garantisce loro un giusto ritorno economico per l'attività svolta.
io direi che come rimedio ai lupi basterebbe iniziare ad usare le recinzioni elettrificate e aggiungere al gregge qualche pastore abruzzese.
ma si sa che la cosa più ardua, diciamo impossibile, è cambiare la testa delle persone, ed il problema sta tutto lì...
ho trovato un topic interessante :
http://www.wolfdog.org/forum/showthread.php?t=6842
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