30-10-2008, 10:49 | #61 | |
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Ci sono persone che certo non si possono permettere di spendere € 1.200,00 per un cucciolo, ma sicuramente se quelle stesse persone l'avessero a casa sarebbe trattato come un principe.
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Francesca, Leonardo, Duccio & Branko |
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30-10-2008, 15:25 | #62 |
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Arnaldo... fammi capire se ho capito, usando poche parole Anche se sei d'accordo sul fatto che gli allevatori debbano avere un riconoscimento per fare questo mestiere (...per fare un esempio, potrebbe essere la TACREC?), deve essere mantenuto lo status quo: non si deve sterilizzare, non si devono riprendere cani indietro (NB: questa non la vedevo come imposizione... come obbligo, sì, ma morale... di chi quei cuccioli li ha voluti e visti nascere... ), gli allevatori devono poter sfornare tutti i cuccioli che vogliono e declinano ogni responsabilità (che è solo e sempre dell'acquirente). Giusto?
Spero di aver capito male... ma se così non fosse, mi permetto di citare anche io De Andrè... Canzone di Maggio... per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti. |
30-10-2008, 16:42 | #63 | |
Senior Member
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Siccome sono più che certo che sei mosso da propositi sani e non polemici, mi piacerebbe spiegare a voce alcune cose, ovvero fare insieme alcune valutazioni. Quando parli di allevatori in generale, credo che tu ti riferisca essenzialmente a due categorie: 1) le fabbriche di cuccioli che sfornano centinaia di soggetti all'anno (o su centri di raccolta di altrettanti cuccioli provenienti da piccoli allevamenti o soprattutto privati). O ancora mostre mercato itineranti con soggetti che non si sa che provenienza abbiano. E su questo non commento altro che si tratta di un business che non mi trova per niente d'accordo. 2) allevatori con parecchie fattrici che ovviamente fanno più di una o due cucciolate all'anno. In questo caso a volte si tratta di allevamento massivo, altre di selezione più o meno accurata (e non parlo solo di CLC ovviamente); però non ci vedo niente di male nell'allevare per professione. Se uno lo fa con competenza e passione, è un bellissimo lavoro, nel quale gli onori sono pochi e gli oneri sono tanti (non ho scritto male, è solo il contrario di quanto scritto da te ) perchè non hai feste o domeniche e quando i cani stanno partorendo se ci sono anche solo piccoli problemi, non si guardano certo le 8 ore di lavoro. A volte ci sono anche gli onori, se per tali si intendono un po' di titoli o di coppe in bacheca. Certo è difficile che tutte le cucciolate siano di elevato livello, ma vivaddio non tutti cercano per forza i figli di cani stratitolati. Tipici e sani direi che è l'importante. Nel caso 1) non credo si pongano troppi problemi morali, nel caso 2) penso che ci sia chi se ne frega e chi invece opera con coscienza. In genere sono anche dimensionati in modo da ospitare qualche soggetto in più. E' chiaro che per evitare il ragionamento dell'usato restituito, al padrone che si vuol disfare del suo cane, in generale non si riconosce proprio niente. Ovviamente poi si deve trovare la sistemazione per il cane ritirato e non è detto che questa possa avvenire subito. Quindi sta alla disponibilità e alla sensibilità individuale come agire. Ma in nessun modo questo deve essere letto come il sollevare dalle responsabilità chi ha preso un cane! Infatti ho conosciuto più di una persona che avendo reali problemi, ha lasciato il cane in pensione pagando la retta fino alla collocazione soddisfacente. Ma perdinci nessuno obbliga nessuno ad avere un cane e se passasse il messaggio che poi se sei stufo lo riporti dove l'hai preso, ti saluto (e se il cane proviene da negozio che si fa?) In buona sostanza l'allevatore è responsabile di ciò che vende e il proprietario di ciò che compra. Detto questo, per l'ENCI è allevatore (con o senza affisso non c'entra niente) il proprietario della femmina al momento del parto. (ciò naturalmente vale anche per i punti 1 e 2) In questo gruppo ci sono tantissime persone di questo forum. Personalmente rispetto ad altri, ho l'affisso ok e un' esperienza che va indietro parecchi anni, ma i miei numeri non sono certo elevati visto che in questo decennio di CLC ho fatto meno di una cucciolata all'anno. Quindi tra me e altri che sono invece definiti privati, non c'è molta differenza. In un caso soltanto sono stato avvisato di un mio cane che non poteva più essere tenuto dai proprietari (dopo alcuni anni che l'avevano); in un altro di cui sono al corrente del trasferimento di famiglia, l'ho saputo solo dopo un bel po' che era avvenuto e nessuno si era preoccupato di farmelo sapere prima. (ogni tanto scopro che qualcuno che non ricordo dice di avere un cane mio ma poi approfondendo si verifica che non è così) Io come altri, ho solo due femmine di cui una di 7 anni e mezzo vive in casa, capirai... sono un privato con affisso? forse si, ma questo è solo per dire che le etichette servono a poco. Come me è la stragrande maggioranza di chi alleva con o senza affisso ma con passione. Vedi Sarka che ha uno più o uno meno lo stesso numero di cani che ho io. O Andrea, Nadia, un po' di più Massimo o Simona e mi scuso se non cito tutti. Se provi a spendere un po' di tempo curiosando tra i siti degli allevatori con affisso e soprattutto che cercano una elevata qualità (e i nostri lo sono aldilà delle battute o delle pippe mentali sulle canne nasali che ogni tanto ci piace fare ) potrai vedere che CLC o meno, i soggetti in allevamento sono sempre pochi. Questi allevatori privati amatoriali ecc, difficilmente se ne fregano di curare la sistemazione dei loro cani. Certo ci si può sbagliare, ma non siamo mica un supermercato comunque eh! Di certo non puoi sapere dove sono tutti e come stanno; finchè è una cucciolata o due ok, ma poi la cosa si complica e succede anche di ricevere di tanto in tanto notizia non bella di un cane morto avvelenato o in incidente. E dispiace, credimi. Sulla questione sterilizzazione, confermo le mie perplessità generali nel rispetto del cane anche se oggi come oggi si usa in forma preventiva dei tumori. La consuetudine però è sterilizzare prima del primo calore addirittura; perciò prima del completamento dello sviluppo. Se la sterilizzazione avviene dopo il secondo o il terzo calore, la percentuale di successo preventivo si abbassa enormemente. Quindi che si fa? un potenziale riproduttore lo eliminiamo? Sin qui, il mio inevitabilmente lungo intervento ha parlato delle categorie che "producono" cani a vario titolo. Ma stiamo parlando di cani di razza con pedigree. In italia si stimano circa 6.500.000 cani. I dati ENCI recenti parlano chiaro di un calo delle iscrizioni; meno di 120.000 all'anno. Se anche tutti dovessero vivere 10 anni (ma la medi è più bassa ovviamente) avremmo in circolazione 1.000.000-1.200.000 cani iscritti all'ENCI Il che significa circa un sesto della popolazione canina italiana. A questi si aggiungono molti di razza comprati in negozio senza pedigree, o con pedigree che vale come l'acqua calda, o frutto di cucciolate in cui il nonno del nonno l'aveva ma poi non si è più fatto per i discendenti. Infine i simil razza e i meticci più o meno fantasia. Ora io non so il dato statistico se esiste, ma mi piacerebbe conoscerlo, di quanti cani con pedigree e allevati in italia si trovano nei canili. Non mi basta che mi si dica "tanti" (so che si sono ma a volte ho visto cani che pur essendo più o meno di razza, non venivano certo da selezione) Vorrei proprio il numero, se sono un sesto del totale, allora siamo in linea, ma io credo che siano molto meno. Non credo dunque giusto imporre la sterilizzazione dei cani come rimedio. Se uno la vuol fare ok, se il cane sta in canile e deve essere dato via, ok dopo un po' di tempo ci può stare. Ma se deve essere fatto a priori, no, non sono d'accordo. Molto meglio l'anagrafe canina obbligatoria, l'obbligo di iscrizione per i cuccioli e quindi la comunicazione del nuovo proprietario, pedigree o non pedigree. Se poi uno non si rispetta le regole ci sono le sanzioni. Se in futuro ci sarà la patente di allevatore, come la patente di proprietario ovviamente, ben venga. Saranno scritte le regole e va bene. Però dati alla mano sono convinto che per quanto ci siano dei cagnari, i reali problemi non vengono da chi alleva con passione. Se ti va sentiamoci che può starci una bella chiacchierata! Last edited by arnaldo_it; 30-10-2008 at 16:48. Reason: errori tastiera |
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30-10-2008, 18:38 | #64 |
wanilagu
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[quote=randagio;166319]Scusate se mi aggancio qui... vorrei fare una considerazione e lanciare una proposta assolutamente impopolari
La prima è che, per quanto mi riguarda, gli allevatori amatoriali non dovrebbero proprio esistere... semplicemente perché sono fuori controllo. quote] Questo mi era sfuggito! L'ho notato nella risposta di Arnaldo. Bene, Randagio, se non sai quali siano i requisiti per chiedere l'affisso ENCI ed essere quindi allevatori c.d. professianali, PRIMA informati e POI parla. Per richiedere l'affisso devi essere proprietario di due femmine da almeno un anno ed emtrambe devono aver fatto una cucciolata denunciata all'ENCI a tuo nome e i cuccioli devono avere almeno un anno! PERCIO' per almeno 2 anni DEVI essere allevatore amatoriale altrimenti NON puoi pensare di diventare professionale. Se non ci fossero gli amatoriali, come auspichi tu, non ci sarebbero i professionali. Chi ti ha detto che gli amatoriali sono fuori controllo? Io come amatoriale ho presentato il mod A (denuncia di monta) all'ENCI, dopo 25 giorni dalla nascita dei cuccioli. Ho presentato il mod. B (denuncia di cucciolata) a 90 giorni dalla nascita dei cuccioli. A 45 gg. ho inserito e denunciato all'ALS i microchip, nè più nè meno di quanto fanno i professionali e i cuccioli li ho consegnati dopo i 60 gg. così come etologicamente corretto e voluto dall'ENCI. Anche perchè sennò non potevo avere i pedigree dei cuccioli e visto che i miei sono cani di razza e non meticci, pretendevo che l'avessero, come i professionali. Altro punto in favore degli amatoriali: l'amatoriale di solito ha UNA cucciolata per volta, quindi ha molto più tempo per dedicarsi alla crescita, sviluppo e socializzazione dei cuccioli, e anche molta più possibilità di "scremare", informare e assistere gli acquirenti! |
30-10-2008, 21:30 | #65 | |||
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NB: Prima che ci siano polemiche Non è mia intenzione sindacare su discorsi che riguardano questa razza piuttosto che un'altra... il problema è ben più ampio... Quote:
Il problema è e rimane questo: è possibile ed è giusto che chiunque possa improvvisarsi allevatore? Dirò di più: dai discorsi che fate sullo sterilizzare, es. "un potenziale riproduttore lo eliminiamo?" (vorrà scusarmi Arnaldo, che tra l'altro ringrazio per la luuuuuuuuunga risposta ) sembra quasi che non solo sia opzionale fare cucciolate, ma d'obbligo In assenza di regole e di corretta informazione, il futuro che si prospetta è questo e solo questo: http://www.federfauna.org/vedinews.php?id=95 Abbi la pazienza di leggere tutto, in particolare il capoverso dova parla di "mercato" (domanda/offerta) dei cuccioli. Se vogliamo parlarne... ricordo che ancora non c'è stata alcuna risposta su: - Cosa "potrebbe starvi bene" come conditio sine qua non per poter allevare? (in particolare chiedevo: può essere la TACREC? per chi non sapesse di cosa parlo: presso la facoltà di Veterinaria dell'Università di Pisa è attiva la Laurea in Tecniche di Allevamento del Cane di Razza ed Educazione Cinofila) - Cosa c'è che non va riguardo i Club di Razza? Io posso anche avere idee molto vaghe (non me ne sono mai interessato e non me ne interesserò), ma notavo considerazione molto negative che non sono mai motivate... Randagio |
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30-10-2008, 23:14 | #66 | |
VIP Member
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Inoltre il "comitato tecnico" è composto di una sola persona, noto allevatore da grandi numeri, che -sempre a parer mio e da quel poco che trapela- tende principalmente a farsi i casi suoi.
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Susanna & Gianluca & Andrea & Navarre & Isabeau & Brandimarte & Anastasia & Lana Last Navarre & Beau Isabeau |
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30-10-2008, 23:16 | #67 | |
wanilagu
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Senza polemica, ma per amor di chiarezza! |
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30-10-2008, 23:24 | #68 | |
wanilagu
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Quote:
Per la cronaca, Randagio (lo dico a te perchè penso che gli altri lo sappiano tutti) io come allevatore amatoriale NON sono iscritta al club di razza italiano, ma al club della Rep. Ceca! Cerco di essere anche coerente! |
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31-10-2008, 10:03 | #69 |
Maico & il Nano
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Non la prendo sul personale, in quanto Rossella, ma sul personale inquanto allevatore amatoriale che oltre a cercare di fare il suo dovere di "allevatore", nella più ampia accezzione, lo fa con passione, con serietà e con onestà e mi sento tirata in ballo in una più ampia categoria di persone altrettanto serie, appassionate e oneste, soprattutto verso i propri cani, oltre che verso gli umani con cui avranno a che fare, perchè, credimi, qui su WD scrivono tanti che sono e la pensano come me.
Ross io credo che qui si parli anche di come vengono poi seguiti i cani una volta usciti dall'allevamento...anche questo lo ritengo importante per un cane come il CLC..Io per esperienza personale ho trovato allevatori amatoriali che mi hanno sempre aiutata pur non essendo proprietaria di un loro cucciolo e chi invece non lo ha fatto per i più svariati motivi. E qui mi dispiace ma ti tiro in ballo in quanto se ben ti ricordi quando avevo Maico da poco ti ho cercata innumerevoli volte essendo tu : A-conoscitore della razza B-educatore cinofilo... E dopo circa 7/8 volte che chiedevo il tuo aiuto mi sono stufata e mi sono rivolta altrove...non mi serviva a niente sentirmi dire che avevo assoluto bisogno di un educatore...lo sapevo da sola, infatti ti stavo cercando a tal proposito.Cmq è acqua passata, sicuramente avrai avuto problemi di ogni genere, non ne dubito, però il nocciolo della questione è questo!!!! Chi si ritrova a prendere il cane da allevamenti amatoriali può trovarsi nella mia situzione....Io ero molto in difficoltà a causa di quello che è successo a Miriam (All.to Tatra Kennel), mi è mancato l'appoggio di persone qualificate.Io ho la testa dura e mi sono mossa di conseguenza, non ho aspettato i comodi di nessuno, ma se fossi stata diversa????? Forse avrei avuto molti più problemi con Maico...il succo sta li...anche. |
31-10-2008, 10:20 | #70 | |
Senior Member
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Quote:
Ho letto il link, ma sinceramente non vedo cosa c'entri coi discorsi sugli allevatori che si facevano prima. Se con questo vuoi dire che ci sono allevatori che importano e rivendono (magari addirittura con pedigree falsi) ok, lo sappiamo, ma sarebbe come dire che c'è chi ruba, truffa, imbroglia, adultera il vino, l'olio. Insomma che al mondo c'è chi commette cose disoneste mica è una novità e che lo facciano coi cani piuttosto che con uccelli o rettili, non c'è da meravigliarsi mi pare. Ma la maggior parte degli allevatori, grazie a Dio, non fa mica questo! diciamo piuttosto che c'è un sacco di gente che vuole il cane di razza e non vuole spendere; diciamo che la maggior parte della gente non ha la più pallida idea di cosa sia un pedigree e che se può risparmiare (cosa che vien fatta credere nei negozi) fa volentieri a meno. Ma nei negozi, visti i numerosi passaggi di mano, il prezzo rispetto all'origine è 3-4 volte tanto. E allora ci sono anche luoghi dove la persona può trovare cuccioli sgangherati a cifre molto contenute. Che poi sia sano e di razza è ben altro discorso... Ci sono le prostitute sulle strade? non stanno lì perchè non hanno niente altro da fare, ma perchè c'è gente che ci va! C'è una grande importazione di cuccioli da certi paesi? non è certo perchè vengono messi sullo spiedo, ma perchè c'è richiesta da parte di persone che vogliono spendere poco e che non sanno aspettare! Il parallelo è irriverente? maybe ma almeno il concetto è chiaro là dove c'è richiesta, c'è offerta. (e visto che nè delle une nè degli altri si occupano le pubblicità, non parlerei proprio di bisogni indotti) Tutti coloro che hanno fatto qualche cucciolata, sicuramente si sono trovati di fronte persone che il cucciolo lo volevano per... ieri. Gli dici che dovranno aspettare qualche mese e per la maggior parte spariscono. Se andassero a prenderlo da un altro appassionato sarei felice. Purtroppo però, spesso sai che fanno? si infilano nel primo negozio che trovano e in un amen si ritrovano un cucciolo, a volte risparmiando cento euro, a volte nemmeno quello. Non ci credi? sono anni che mi chiedono cuccioli di ogni genere e soprattutto generici... Ecco perchè dico che chi acquisice un cane a qualunque titolo DEVE esserne responsabile. Altrimenti addossare la colpa agli allevatori (e mi riferisco a coloro che lavorano con coscienza), è come dar colpa alle prostitute che siccome fan vedere le gambe o altre parti anatomiche, attizzano i poveri uomini. A proposito della formazione, non credo sia necessaria una laurea per allevare o per fare l'educatore/istruttore/addestratore. Si potrebbe fare una preparazione professionale regionale come già avviene in altri settori. Nel 99 per esempio ci fu un corso della regione lombardia che prevedeva 3 mesi di lezioni a 36 ore la settimana e poi alcune altre settimane di stage, per l'addestramento e/o per l'allevamento presso centri già operanti. Altri corsi seguirono più o meno sulla stessa falsariga. Basterebbe probabilmente dare un'organicità e uniformità di programmi. (spero di aver risposto alla domanda delle qualifiche professionali) Ma farei anche delle patenti diverse per conduttore/proprietario. Guidare un ciclomotore, un'auto, un camion non è la stessa cosa. E lo stesso vale per i cani. Una base per tutti, obbligatoria progressivamente e poi delle specializzazioni. Dei vari club di razza di cui sono stato socio non mi interessa parlare, a volte sono stato contento, a volte meno e stop. Del club del CLC sono stato socio fondatore, consigliere, membro del comitato tecnico e redattore dei regolamenti iniziali (non so dire cosa ci sia ora). Poi mi sono staccato e non sono nemmeno più socio. Altro non ho da dire. Che tu non te ne sia mai interessato ok, se dici che non te ne interessarai in futuro, altrettanto ok, però a questo punto, scusa, lo dico con simpatia sia chiaro, ma che te frega se la gente è o non è contenta, concorda o meno col club ecc.? |
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31-10-2008, 10:27 | #71 |
Menopausa precoce
Join Date: Feb 2005
Location: Bologna
Posts: 1,387
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Ma non era un post su 2 cani in adozione??
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02-11-2008, 10:05 | #72 | |||
Junior Member
Join Date: Mar 2008
Location: Torino
Posts: 281
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Ok... e continuamo tutti a dirci le stesse cose. Ringrazio tutti per le risposte e per una ultima volta provo a spiegare cosa c'entrano i disonesti e cosa c'entrano i links che segnalo, poi chiudo il discorso. Quel che in realtà mi domandavo era come mai - in particolare gli allevatori onesti, amatoriali o meno - vogliono che sia possibile poter continuare a sfornare cuccioli e dare a chiunque la possibilità di farlo, senza doverne avere alcun requisito, senza alcuna regola ma soprattutto ben sapendo (basta informarsi, sono cose sotto gli occhi di tutti) che così si sta dando spazio proprio ai disonesti, ai canifici, ecc. Quote:
Randagio |
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02-11-2008, 11:27 | #73 |
Entità cinofila da web...
Join Date: Sep 2007
Posts: 2,110
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Il problema di fondo che forse si è perso di vista è che, ribadisco, allevatore professionale, amatoriale, privato non è indicatore di serietà. Il problema è che, non nel caso del clc soltanto, ma in generale, io ci vedo un solo modo per "arenare" la crescita della popolazione canina: oltre ovviamente alla sterilizzazione obbligatoria per TUTTI i meticci, oltre a dover necessariamente arginare il discorso delle importazioni, credo che anche dal versante allevamento si debba far qualcosa. Credo che si debba agire in sinergia. E non credo sia normale che per una razza come il clc, che (in italia) conta neppure 3000 soggetti, ci siano 130 "allevatori"
A me questo numero scusatemi ma fa rabbrividire. 130 allevatori, volendo essere ottimisti e fare una conta per difetto difettissimo, significa ALMENO (ma in realtà molte di più) 130 cucciolate all'anno (vero che alcuni di questi 130 allevatori sono persone che hanno cucciolato una sola volta, ma vero anche che sono ampiamente compensati da chi di femmine ne ha più di una). Mettete una media di 6 cuccioli a cucciolata, si parla allora di 780 cuccioli all'anno, come minimo. Per una razza come il clc, questo dato mi sembra eccessivo, nonchè preoccupante. Ora, mi pare che l'unico modo per risolvere il problema sia: ridurre il numero di allevatori e di cucciolate. Credo che l'unico modo sia richiedere un minimo di competenza e serietà a chi decide di allevare, come requisito minimo (ovvero, conoscenza approfondita della razza e responsabilità nel "piazzare" i cuccioli) nonchè un minimo di selettività nel combinare le cucciolate (scusate ma continuo a pensare che ci siano una marea di cucciolate che potrebbero essere evitate e che alla selezione se non tolgono qualcosa neppure aggiungono, e io non sono giudice ma credo che statisticamente potrei avere ragione ) E ci vedo pochi mezzi per ottenere questi risultati, un organo di controllo competente (magari non quello attuale) e delle regole ferree credo ci vogliano, non chiamatelo club di razza, chiamatelo come volete voi, ma il nocciolo è quello. Riguardo alla sterilizzazione, non capisco qual'è il problema. Come un meticcio è universalmente accettato che sia sterilizzato perchè non deve riprodursi, così secondo me un soggetto "scadente" (che brutta parola, scusate, ma avete capito cosa intendo) non dovrebbe ripordursi neppure lui e allora perchè non sterilizzarlo, per facilitare il controllo. Ovvio che la sterilizzazione dovrebbe essere fatta una volta che il soggetto è stato giudicato non idoneo (per fare un esempio, se la bonitazione fosse fatta come dio comanda e fosse il "mezzo": P14? da sterilizzare!) Cani in mano a persone che non hanno le competenze sopracitate per allevare? Sterilizzare anche loro se femmine. I maschi dovrebbero essere vincolati ad essere "utilizzati" solo su richiesta di un allevatore SERIO ovvero abilitato perchè rispondente ai requisiti di competenza e responsabilità richiesti. Non capisco davvero cosa ci sia di male in tutto questo. Coi gatti, per esempio, si fa così. Gli allevatori di gatti producono soggetti di due tipi; da riproduzione e da compagnia. I primi vengono lasciati interi, i secondi vanno sterilizzati obbligatoriamente. |
02-11-2008, 11:34 | #74 |
Entità cinofila da web...
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PS: ovviamente il discorso dovrebbe essere esteso a tutte le razze, in base alla loro diffusione: se una razza conta più di un certo numero di soggetti sul territorio nazionale, applicare le regole di cui parlavo. Si tratta di un'idea giusto per spiegare cosa intendo, volendo ci sarebbero tanti modi per attuare un controllo, anche se sono consapevole del fatto che al momento si tratta di fantascenza
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02-11-2008, 14:57 | #75 |
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in Ita non c'è la cultura dellì'nestà e passione a scapito del profitto.
Siamo un popolo molto "furbo". Quindi risulta difficile controllare gli allevamenti se i controllori a sua volta li fanno in modo superficiale...."tanto devo fare le 8 ore e poi c'è pure Brunetta che mi scassa....ma chi me lo fa fare?" Dell'ENCI non ne parliamo.......... Dei club di razza: altro che conflitto di interessi.....dietro ai club ci sono solo grandi allevatori. Ma una buona colpa l'hanno i proprietari dei cani che vogliono il lupo e poo non fanno nulla per poterlo gestire.......(ma perchè non se lo guardano su National G. Channel??? ) Io ho fatto una cucciolata di pastori tedeschi da lavoro e ho studiato carattere dei genitori per mesi. seguendo gare sentendo pareri ecc... Ma non l'ho fatta di clc perchè sapevo che qui in zona nessuno aveva le capacità di gestire dei clc e quindi onde evitare problemi.....
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Ciao dalla banda: Roby, Ilaria, Newton(CLC), Marabel e Quila di Casa Derna: http://www.pedigreedatabase.com/gsd/...ee/527573.html |
02-11-2008, 16:53 | #76 | |
Junior Member
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Quote:
I possibili proprietari bisogna cercarli prima di fare una cucciolata,non dopo!!!!!!!!!Io la penso proprio come Marabel! |
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02-11-2008, 17:39 | #77 |
Member
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Grazie. Io avevo già i cuccili assegnati prima della nascita.
ma devo dire che ho avuto fortuna a trovare proprietari ottimi. Ho rifiutato almeno 10 richieste. ma il clc è diverso, per il proprietario medio non è adatto e faccio i complimenti a tutti gli allevatori di clc che hanno buon occhio a selezionare i proprietari.
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02-11-2008, 18:37 | #78 | |
Distinguished Member
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Quote:
Credo sia davvero difficile per tutti gli allevatori capire chi hanno difronte, sicuramente dovrebbero essere tutti un po psicologi per capire chi hanno di fronte, E chi ci sa azzeccare ha anche tutta la mia ammirazione.
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Francy e banda "Ma poi...bisogna vedere in quale mare di lacrime è nato un sorriso..." |
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10-11-2008, 17:08 | #79 |
Ombrina & il Mostro!!!
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ed eccone ancora un altro...!!! forza ragazzi, diamo una mano...!
http://www.canelupocecoslovacco.net/...-start-45.html ultimomessaggio...! |
10-11-2008, 18:43 | #80 |
Junior Member
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Se ho capito bene se lo tengono i proprietari e gli hanno affiancato un bulldog
Boh... Ornella |
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