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Hayla 08-04-2010 12:48

Elisa, come si chiama il prodotto che hai comprato?
Grazieeeee

aly87 10-04-2010 14:02

sono stata dall'erborista e mi ha detto che l'olio di neem puzza davvero molto e che è difficile da diluire in acqua perchè ha la consistenza del burro se è puro. In alternativa mi ha consigliato il "Tea Tree Oil" che puo essere spruzzato sul pelo o sull'ambiente diluendolo con acqua; usato puro come se fosse la pippetta di spot on; usato sulle zecche direttamente; su punture; su verruche etc; per la tosse, raffreddore etc....insomma, un olio tutto fare;-)

Linuz 10-04-2010 23:23

Magari a qualcuno può interessare questo articolo:

http://www.gruppoleishmania.org/file...eterinaria.pdf

i tubetti di olio di neem (spot on) si trovano in vendita anche in rete..

http://www.tuttoperiltuocane.com/pro...roducts_id=276

Io per ora sto usando l'advantix ma penso di passare allo scalibor...

MariNoor 11-04-2010 07:53

Proprio ieri il mio negoziante di fiducia mi ha proposto una nuovissima linea di prodotti ( spray, collari, spot on ecc) tutti naturali, a base di Olio di Neem.

La ditta (non sapendo se si può scrivere il nome) è un noto marchio che produce shampoo ecc., sicuramente molti petshop ne sono già forniti

Jal 11-04-2010 12:21

tratto da "gruppoleishmania.org"

"...La prevenzione della leishmaniosi ha nel contempo un significato individuale e di massa, ed è finalizzata alla protezione del cane dalla malattia e alla riduzione del rischio di infezione nell’uomo.


Se è vero che la pietra miliare della prevenzione delle malattie infettive è costituita dalla profilassi vaccinale, è altrettanto vero che tale possibilità non è attualmente disponibile per la prevenzione delle leishmaniosi. Anche l’unico vaccino registrato (in Brasile) non dimostra sufficiente evidenza di efficacia e non si attiene agli standard europei di sicurezza.

In tema di leishmaniosi, prevenire significa quindi lotta all’unico vettore biologico dimostrato del protozoo: il flebotomo (insetto dittero ematofago della famiglia Psychodidae, detto anche “pappatacio”). Delle otto specie di flebotomo presenti in Italia, quattro sono vettori provati di Leishmania infantum, e fra queste il più competente è Phlebotomus perniciosus.

L’attività di questi insetti è tipicamente stagionale e le femmine ematofaghe sono presenti solo durante i mesi caldi dell’anno, da maggio a settembre/novembre. Alle nostre latitudini e in condizioni ambientali idonee, l’intero ciclo di sviluppo dei flebotomi (uovo, larva, pupa e adulto), può richiedere 7-8 settimane. I flebotomi hanno abitudini notturne e sono attivi dal crepuscolo all’alba.

Le misure di controllo contro le forme larvali dei flebotomi non sono realizzabili per i vettori della leishmaniosi, per l’impossibilità di localizzare gli innumerevoli focolai delle larve in natura. Pertanto la lotta è possibile solo contro i vettori adulti. Anche la riduzione della popolazione dei flebotomi attraverso l’impiego di insetticidi ad azione residua è soggetta a limitazioni pratiche, ambientali, ecologiche ed economiche.

La prevenzione è quindi oggi indirizzata alla limitazione del contatto tra vettore e ospite mediante l’uso topico di principi attivi ad effetto protettivo contro la puntura dei flebotomi. Poiché in tutto il mondo il cane è il principale ospite serbatoio della leishmaniosi viscerale zoonotica, in attesa della messa a punto di un efficace vaccino protettivo per il cane, la protezione del cane dalla puntura del vettore è un intervento prioritario, sia per proteggere l’animale dall’infezione leishmaniotica, sia per limitare la diffusione del parassita quando il cane è già infetto.

Pertanto i cani infetti di leishmaniosi, che vivono in zone endemiche di leishmaniosi, e quindi potenziali serbatoi infettanti per l’insetto vettore, devono essere sottoposti a misure di protezione contro la puntura dei flebotomi.

Attualmente, la protezione dalla puntura dei flebotomi si basa sull’uso di barriere meccaniche o l’applicazione di prodotti chimici per uso topico direttamente sul cane.

PROTEZIONE MECCANICA
Durante le ore notturne dei mesi caldi, a partire dall’imbrunire fino al sorgere del sole, gli animali infetti e/o malati possono essere tenuti in rifugi chiusi, dove porte e finestre sono state protette da “zanzariere” a maglia
fitta (1-2 mm), tali da impedire l’ingresso dei flebotomi.

PROTEZIONE CHIMICA
I biocidi ad uso veterinario con efficacia provata sui vettori di leishmaniosi sono limitati ai piretroidi sintetici (deltametrina, permetrina). La documentazione scientifica di alcune specialità medicinali ad uso veterinario contro gli ectoparassiti comprova la loro efficacia nel prevenire la puntura dei flebotomi. L’efficacia di tali prodotti è stata valutata sommando (1) l’effetto protettivo (attività “no-feeding”), misurato considerando i flebotomi che non hanno compiuto un pasto di sangue sul cane trattato e (2) l’effetto insetticida sui flebotomi, considerando la mortalità degli insetti a 24 ore dopo essere venuti a contatto con il cane trattato con il biocida.
La sperimentazione di laboratorio per valutare l’attività anti-flebotomo ed insetticida di quattro formulazioni a base di piretroidi applicate sul cane ha rilevato che l’effetto protettivo no-feeding varia tra il 49 e il 96% (spesso
superiore al 90%) , mentre l’effetto tossico insetticida nei confronti dei flebotomi varia tra il 18 ed 91%. La mortalità delle femmine che hanno fatto il pasto di sangue è stata sempre del 100%.

E’ utile rimarcare quest’ultimo effetto poiché permette di ipotizzare che, se tutti i cani infetti e/o malati di leishmaniosi venissero trattati, la trasmissione del parassita Leishmania potrebbe essere controllata in quanto nessuno dei flebotomi che punge su questi soggetti sopravvive.

I prodotti in commercio in Italia con provata attività protettiva contro la puntura dei flebotomi sono quattro:
1 Specialità a base di permetrina (65%) per applicazione topica [gocce, spot-on] ad effetto no-feeding e
tossico per i flebotomi della durata stimata di quattro settimane.
2 Associazione permetrina (2%) + piriproxifene (0,2%) per applicazione topica [spray] ad effetto nofeeding
e tossico per i flebotomi della durata stimata di tre settimane.
3 Associazione permetrina (50%) + imidacloprid (10%) per applicazione topica [gocce, spot-on] ad effetto
no-feeding e tossico per i flebotomi della durata stimata di tre settimane.
4 Complesso deltametrina (4%) + un carrier [trifenilfosfato] incluso in una banda protettiva a lento rilascio (collare) ad effetto no-feeding e tossico per i flebotomi della durata stimata di cinque mesi.

Modo di somministrazione ed inizio protezione
Spray
Il modo di somministrazione implica che il principio attivo sia diffuso immediatamente su tutto il corpo del
soggetto trattato e quindi la protezione è immediata.
Spot-on
Il modo d’uso (gocce sul dorso del soggetto) implica che la protezione non è immediata; sono necessarie 24-48
ore affinché il principio attivo si diffonda su tutto il corpo del cane trattato. E’ raccomandabile pertanto trattarlo almeno due giorni prima della partenza qualora si rechi in zona endemica di leishmaniosi.
Collare
La banda protettiva è a lento rilascio e la protezione non è immediata. Sono necessari 5-6 giorni affinché il
principio attivo si diffonda su tutto il corpo del cane trattato. Pertanto è raccomandabile trattarlo almeno una settimana prima della partenza nel caso si debba recare in zona endemica di leishmaniosi.

Riassumendo dunque le principali raccomandazioni pratiche sulla prevenzione della leishmaniosi canina, è importante sapere quando e con che scopo proteggere, e quali misure adottare.

Quando proteggere
Il periodo d’applicazione orientativo delle misure protettive è limitato all’attività dei flebotomi vettori. In Italia si possono individuare tre periodi:
- dalla metà di maggio a fine settembre per il nord
- dalla metà di maggio alla metà di ottobre per il centro
- dall’inizio di maggio alla metà di novembre per il sud


Misure di protezione da adottare
Le misure preventive da adottare contro la puntura dell’insetto vettore sono intese non solo a prevenire la reinfezione di un soggetto infetto, ma soprattutto ad evitare che il cane leishmaniotico, anche se clinicamente
guarito a seguito di terapia, continui ad essere serbatoio per i vettori di leishmaniosi, con lo scopo ultimo di ottenere un controllo della leishmaniosi mediante la prevenzione di “massa”.
E’ inoltre altamente raccomandabile che durante la stagione di trasmissione anche il cane sano che viva o si rechi in zone endemiche per leishmaniosi, venga sottoposto a misure preventive per la protezione “individuale”.
Bisogna considerare che tali misure nei confronti del vettore italiano più competente (P. perniciosus) non hanno dimostrato una protezione totale (84-96%) e pertanto si raccomandano controlli periodici da effettuare diversi mesi dopo la stagione di trasmissione.

Prevenzione chimica

Per quanto riguarda la prevenzione chimica, dalla letteratura scientifica consultabile emerge che permetrina, da sola o in associazione con imidacloprid per applicazione topica (spot-on) e deltametrina (complesso deltametrina/trifenilfosfato), somministrata attraverso un collare a lento rilascio, sono le specilità medicinali sulle quali è stata condotta una sperimentazione ampia ed accurata, sia di laboratorio che di campo, e per le quali sussiste evidenza di una elevata efficacia nel prevenire le punture dei flebotomi. ....."

non uscite da questo protocollo di profilassi e prevenzione.
non sostituite con prodotti naturali, usateli semmai in abbinamento.
non usateli come sostituti!

MariNoor 11-04-2010 13:12

Concordo pienamente con te, Jal; hai fatto benissimo a precisare!

Anche se vivo in una zona non endemica, io non mi azzarderei mai a sostituire i prodotti a base di permetrina/deltametrina finora consigliati, con prodotti naturali; infatti li uso solo in abbinamento a quelli, considerandoli un qualcosa in più, come ad es. le piante aromatiche.

ElisaP 14-04-2010 11:54

Quote:

Originally Posted by Jal (Bericht 293543)
non uscite da questo protocollo di profilassi e prevenzione.
non sostituite con prodotti naturali, usateli semmai in abbinamento.
non usateli come sostituti!

Credevo fosse chiaro, ma fa sempre bene specificare.
Ovviamente l'olio di neem e la tea tree non sostituiscono affatto i tradizionali antiparassitari (Expot, Scalibor, Frontline ecc...).

Io uso ANCHE uno spray sul cane (che ha già addosso collarino e frontline) perchè di animaletti pungenti ce ne sono a frotte e mi cullo nella speranza di dargli così una una protezione in più.

aly87 14-04-2010 18:31

beh, ovvio, tutti d'accordo che le armi naturali sono un contorno

Ricky's Wolf 21-04-2010 10:33

Oltre allo scalibour io sono diversi anni che utilizzo un prodotto in aggiunta che ha una buona efficacia e che consiglio.

Si chiama KNOBLAUCH e non è altro che un integratore alimentare all'aglio.
Lo vendono in polvere o barrette e garantisce una buona protezione dagli attacchi di zanzare e papatacei.
Si mischia nel cibo, rendendolo anche più appetitoso, e viene poi eliminato dal corpo attraverso tutte le secrezioni corporee, compreso il sebo.

Ai nemici pronti a pungere il cane risulta inavvicinabile (capirai l'aglio :roll:)
A noi invece il cane continua ad essere inodore, ma è vietato respirare il suo alito :rock_3.

pongo 21-04-2010 10:47

Ciao ho scritto un post sulla discussione " prevenzione" magari puo' essere utile.
E' un integratore che si chiama SCUDO, pare sia valido.Noi qui a Genova abbiamo fatto scorta, andate a leggere il sito
E' insapore, io quello all'aglio non riuscivo a farglielo mangiare.
Spero di essere stata utile:p

Fede86 21-04-2010 12:20

Quote:

Originally Posted by Runningwolf (Bericht 295680)

Si chiama KNOBLAUCH e non è altro che un integratore alimentare all'aglio.

lo uso anche io, di contorno all'Advantix ;-)

Poi River vive in appartmento, ma a dire il vero in estate quando so che dobbiamo uscire alla sera e stare per un po' in posti particolarmente "infestati" da zanzare, aggiungo anche una spruzzatina di Autan per bambini sul groppone :lol:

artax 22-04-2010 08:39

ecco qui fresco di stampa....

http://www.ansa.it/web/notizie/regio...765221836.html

tanto per ricordare che anche nelle nostre zone vi è pericolo!

valentina 26-04-2010 08:32

mi sa che aprirò già lo scalibor! expot già messo!

pongo 26-04-2010 09:41

Messo scalibour ieri:p

Fede86 28-04-2010 15:02

sono arrivati i risultati dei test di filaria e leshmania del vandalo, entrambi negativi :)

Intanto sto rinnovando le fioriere di geranei in balcone...

Anouk 15-05-2010 23:53

Sembra finalmente abbian fatto il vaccino!
Date un occhiata...
ovviamente chissa' quanto dovremo aspettare qua..
http://www.leishmania.it/?tag=vaccino

Jal 18-06-2010 11:57

allora...
fino a due settimane fà poteva essere terrorismo a fin di bene...
prevenzione, prevenzione e riprevenzione.
ora no. ora è un protocollo da seguire strettamente
trattate i cani se venite in vacanza qua. sopratutto in campeggio, sopratutto se uscite la sera, sopratutto se siete a dormire lungo la fascia costiera.
la schiusa delle uova è stata massiccia e abbondante...ne sanno qualcosa i turisti arrivati nei giorni scorsi.
era stato preannunciato, sarà un'estate particolarmente bastarda per gli insetti volanti, sono in volo in gran numero....
Le catture fatte come test in giardino mi hanno molto preoccupato.
Occhio!

valentina 18-06-2010 12:00

che peccato che la vostra zona sia così colpita ed infestata
è preoccupante, anche perchè se non ci sarà un intervento generale (e non solo da te) la cosa continuerà ad espandersi grazie a questo clima impazzito!

franz+etienne+wonka 18-06-2010 12:02

io ho trovato questo e l'ho comprato,anche sui vecchi consigli di qualcuno nel forum..
http://www.zeicinofilia.it/vmchk/art...-naturale.html

Jal 18-06-2010 12:05

Quote:

Originally Posted by valentina (Bericht 308423)
che peccato che la vostra zona sia così colpita ed infestata
è preoccupante, anche perchè se non ci sarà un intervento generale (e non solo da te) la cosa continuerà ad espandersi grazie a questo clima impazzito!


Valentina, non vale solo per la nostra zona...
quello che io scrivo per la maremma deve essere applicato pari pari, rigidamente e con scrupolo per tutta la fascia costiera ligure, toscana, laziale, campana, calabra, pugliese, sicula, sarda, corsa ecc.ecc., alla lettera!

Fabrizio Fossati 18-06-2010 13:03

Quote:

Originally Posted by Jal (Bericht 308427)
Valentina, non vale solo per la nostra zona...
quello che io scrivo per la maremma deve essere applicato pari pari, rigidamente e con scrupolo per tutta la fascia costiera ligure, toscana, laziale, campana, calabra, pugliese, sicula, sarda, corsa ecc.ecc., alla lettera!

e comunque non basterà:(

paolaporcelli1976 18-06-2010 15:05

la leishaniosi è endemica purtroppo anche nell'entroterra campano.
Io personalmente uso lo scalibor durante il periodo rischioso dell'anno associato all' applicazione dello spray antizanzara della chicco quello dei bimbi che penso sia meno tossico dell'autan.
Sono alla ricerca invece di un altro rimedo per la mia staffina che avendo il pelo corto non tollera lo scalibor che le arrossa tutto il collo. Chi di voi può suggerirmi qualche prodotto di comprovata efficacia?
Inoltre dato che dalle mie parti non è endemica la filaria e i veterinari non hanno saputo darmi molte indicazioni su come proteggere i cani che si recano in esposizione e quindi in zone a rischio, volevo chiedere se l' ADVOCATE è un prodotto valido per questo scopo.

Jal 18-06-2010 15:30

se interviene e conferma un Vet è meglio..:roll:
se ti risulta sensibile al collarino Scalibor (deltametrina)
prova con la lozione cutanea Duowin della Virbac (permetrina)
stessa vocazione ed efficacia anti pappatacei dello Scalibor, ma piu scomodo; da applicare con il nebulizzatore per poi massaggiare e distribuire - con i guanti - uniformemente su tutto il corpo del cane.
non mischiare mai prodotti con i due componenti, rischi danni seri alla salute del cane.

paolaporcelli1976 18-06-2010 15:58

ogni quanto tempo va applicato? puo essere usato in gestazione e nella successiva fase di allattamento?

paolaporcelli1976 18-06-2010 16:01

dimenticavo come protezione dagli altri parassiti adopero il frontline combo.
il prodotto che mi hai suggerito si può utilizzare in concomitanza con questo?

Jal 18-06-2010 16:03

alla prima domanda è facile rispondere: per tutto il periodo a rischio, centro-sud almeno fino a fine ottobre o fin quando la temperatura notturna scende mediamente e stabilmente sotto i 12/13 gradi.

alla seconda domanda non ti rispondo nemmeno sotto tortura :lol:..
un dottore un dottoreeee...c'è un dottore o quasi? ;)

pongo 19-06-2010 08:44

Per quello che ne so c'e' l'advantic spot on che protegge anche contro i pappataccei, e' al secondo posto come efficacia dopo lo scalibour
Non si puo' usare insieme al front line e a nessun altro antiparassitario chimico.
Pero' attenzione E' MORTALE PER I GATTI, quindi se hai mici o il tuo cane entra in contatto stretto con gatti non si puo' usare.

Fabrizio Fossati 19-06-2010 11:33

ll duowin NON PUO' ESSERE USATO DURANTE L'ALLATTAMENTO

Fabrizio Fossati 19-06-2010 11:47

Quote:

Originally Posted by paolaporcelli1976 (Bericht 308477)
Inoltre dato che dalle mie parti non è endemica la filaria e i veterinari non hanno saputo darmi molte indicazioni su come proteggere i cani che si recano in esposizione e quindi in zone a rischio, volevo chiedere se l' ADVOCATE è un prodotto valido per questo scopo.

l'advocate svolge anche azione contro la dirofilaria immitis nel senso che va ad uccidere le larve L3 e L4, però non ha effetto di protezione verso le zanzare, quindi per la filaria può andare (anche se io ai miei do la pastiglietta mensile) ma non per la leishmania

Fabrizio Fossati 19-06-2010 11:51

Quote:

Originally Posted by paolaporcelli1976 (Bericht 308477)
Sono alla ricerca invece di un altro rimedo per la mia staffina che avendo il pelo corto non tollera lo scalibor che le arrossa tutto il collo. Chi di voi può suggerirmi qualche prodotto di comprovata efficacia?

l'advantix ha azione repellente nei confronti delle zanzare per 2-4 settimane.

paolaporcelli1976 09-07-2010 15:48

Mi permetto di suggerire agli amanti dei rimedi naturali un escamotage che noi abbiamo adottato presso la nostra pensione.
Se non avete difficoltà a condividere i vostri spazi esterni con degli strani animali volanti potete fare come noi che abbiamo installato da un paio di anni due batbox che ormai sono state colonizzate da un nutrito gruppo di pipistrelli, predatori naturali dei nostri insetti nemici.
Ovviamente la cosa deve essere considerata come un coadiuvante dei già mensionati meccanismi di protezione.
A proposito di sistemi classici gradirei sapere da quanti di voi l' hanno utilizzato come si trovano con l' EXSPOT che sembrerebbe almeno sulla carta l'antiparassitario più completo

Fede86 09-07-2010 16:05

Quote:

Originally Posted by paolaporcelli1976 (Bericht 313531)
Se non avete difficoltà a condividere i vostri spazi esterni con degli strani animali volanti potete fare come noi che abbiamo installato da un paio di anni due batbox che ormai sono state colonizzate da un nutrito gruppo di pipistrelli, predatori naturali dei nostri insetti nemici.

questa mi sembra un'idea fighissima :shock:

paolaporcelli1976 09-07-2010 16:23

lieta di aver suggerito qualcosa di interessante

aly87 09-07-2010 16:34

sì, le avevo viste le batbox....ma funzionano ovunque? (scusate l'ignoranza)....cioè, se uno sta in paese, in pianura....quindi non in montagna o vicino a boschi...in mezzo ad altre case?

io ho usato l'expot l'anno scorso....diciamo che è più forte per i flebotomi che sul versante pulci/zecche.....dipende da dove abiti: noi non abbiamo leishmania endemica e andiamo spesso a boschi, dunque io non lo uso...i navarri stanno a roma e lo usano!;)

paolaporcelli1976 09-07-2010 16:38

Quote:

Originally Posted by fabyfirst (Bericht 308614)
l'advocate svolge anche azione contro la dirofilaria immitis nel senso che va ad uccidere le larve L3 e L4, però non ha effetto di protezione verso le zanzare, quindi per la filaria può andare (anche se io ai miei do la pastiglietta mensile) ma non per la leishmania

Lo so che questo prodotto è idoneo solo per la filaria e non per la leishmania ma io lo utilizzo solo nel periodo espositivo perchè dove abito la cardiofilariosi non è endemica ed infatti nessun vet consiglia la profilassi contro la malattia.
Ho letto tutto quello che avete scritto sui prodotti più utilizzati e pensavo di sostituire la mia attuale profilassi con l'Expot che almeno sulla carta rappresenterebbe la protezione più completa ma attendo suggerimenti da chi lo ha utilizzato

paolaporcelli1976 09-07-2010 16:49

Quote:

Originally Posted by aly87 (Bericht 313541)
sì, le avevo viste le batbox....ma funzionano ovunque? (scusate l'ignoranza)....cioè, se uno sta in paese, in pianura....quindi non in montagna o vicino a boschi...in mezzo ad altre case?

io ho usato l'expot l'anno scorso....diciamo che è più forte per i flebotomi che sul versante pulci/zecche.....dipende da dove abiti: noi non abbiamo leishmania endemica e andiamo spesso a boschi, dunque io non lo uso...i navarri stanno a roma e lo usano!;)

Ci sono delle regole sul dove e come installarle ma sono ben spiegate nel foglietto illustrativo contenuto nella scatola al momento dell'acquisto.
Si possono mettere ovunque in città, in campagna l' importante è rispettare le regole per installarle anche perchè queste sono la migliore garanzia che vengano notate dai futuri ospiti.
Infatti se si possono comprare le casette non altrettanto si può fare con i pipistrelli che devono colonizzarle spontaneamente.

Per quanto riguarda l'EXSPOT quindi è meno efficace contro i parassiti comuni?
Io avevo provato l'ADVANTIX e l'ho abbandonato per questo motivo

paolaporcelli1976 09-07-2010 16:55

A dimenticavo l'esperimento a più possibilità di riuscita se hai notato già dei pipistrelli nella tua zona perchè se sono già presenti di sicuro non si lasciano sfuggire l'occasione di avere una casa sicura gratis dato che pare che le residenze naturali idonee scarseggino

ElisaP 09-07-2010 17:05

Quote:

Per quanto riguarda l'EXSPOT quindi è meno efficace contro i parassiti comuni?
Secondo me decisamente sì, ho smesso di usarlo perchè contro le zecche a me sembrava molto poco efficace, durava meno di 3 settimane. Qui purtroppo per i boschi di zecche ce ne sono parecchie e quindi ho ripreso con frontline + scalibor.

Io, visto che ho i falegnami in casa, la bat box me la volevo costruire, ma poi dove la installo?

aly87 09-07-2010 17:13

infatti io uso advantix d'estate (lo scalibur non voglio metterlo...è scomodo)ogni 3 settimane....per ora sembra funzionare...
e il frontline d'inverno, 1 volta al mese

paolaporcelli1976 09-07-2010 17:30

Quote:

Originally Posted by ElisaP (Bericht 313551)
Secondo me decisamente sì, ho smesso di usarlo perchè contro le zecche a me sembrava molto poco efficace, durava meno di 3 settimane. Qui purtroppo per i boschi di zecche ce ne sono parecchie e quindi ho ripreso con frontline + scalibor.

Io, visto che ho i falegnami in casa, la bat box me la volevo costruire, ma poi dove la installo?

Dunque mi conviene continuare ad usare il front-line associato allo scalibour come ho fatto fin ora anche se certe volte ho difficoltà ad usare soprattutto il collare, assai poco pratico con le cagne in allattamento, ed inoltre questa combinazione mi costringerebbe a somministrare il cardotek per proteggere i cani che vanno in expo dalla filaria.
Con tutti questi antiparassitari comuncio a rimbambirmi.
Per quanto riguarda le batbox è difficile che un falegname possa costruirla perchè la parte che alloggia i pipistrelli ha uno spessore veramente minimo e deve essere fatta per forza di legno di betulla.

paolaporcelli1976 09-07-2010 17:38

dimenticavo che le batbox devono essere collocate ad almeno quattro metri da terra, non devono stare vicino a fonti di luce e non devono essere mai toccate per favorire la scelta da parte dei pipistrelli di andare in letargo all'interno di esse.
Per quanto riguarda l'esposizione non la ricordo ma mi sembra che prediligono le zone esposte al sole.

09-07-2010 17:41

ciao Paola

io uso expot e mi trovo bene , si per le zecche non è molto comprente , ma per le zanzare e pulci ok

Usare invece scalibur altri pordotti insieme mi è stato sconsilgiato da diversi veterinari tra cui la dott. Gallicchio che forse alcuni di voi conoscono, perchè farebbero male al cane troppo tossici due insime, invece consigliano exspot o front-line e l'autan che usiamo noi nelle ore a rischio

batbox troppa figa:-)

aly87 09-07-2010 17:59

l'unica cosa è che i pipistrelli sono meno utili per le zanzare tigre, perchè queste si muovono di giorno....certo, però, sono meglio di niente...

Fede86 14-02-2011 19:39

Ho voluto anticipare le analisi annuali per filaria e leshmania per scrupolo, vista la perdita di pelo sconcertante di questo periodo. Il Vandalo è risultato "leggermente" positivo alla leshmania. Leggermente nel senso che sono stati riscontrati anticorpi alla minima diluizione possibile (1/80) e, parallelamente, tutti i valori delle analisi del sangue sono perfetti. Secondo il vet può voler dire o che siamo all'inizio, o che il cane è stato esposto ad un contatto minimo con la malattia e ha già provveduto da sè a debellare il problema.

Quindi tra 3 mesi ripetiamo le analisi del sangue, se il valore è fermo a 1.80 e le analisi presentano ancora valori regolari, dovrebbe trattarsi della seconda ipotesi, come ovviamente mi auguro.

Secondo il vet la perdita di pelo comunque non centra con questo discorso, è stata solo una muta particolarmente accentuata. Primo perchè se è leshmania non è per ora ad un livello tale da presentare sintomi (a 1/80 non si inizia neppure la terapia) secondo perchè in ogni caso il pelo pare abbia ricominciato a crescere, la muta sembra finita e la pelle è a posto, non c'è forfora, non ci sono croste, la perdita di pelo è stata omogenea, senza "chiazze" o perdita di pelo attorno agli occhi ecc...

Il vet mi è sembrato tranquillo, nel senso che se si tratta della prima ipotesi (malattia agli inizi) abbiamo tranquillamente modo di intervenire, se sarà necessario. Basta tenerlo monitorato, per ora, facendo delle analisi più frequenti. Se il cane ha reagito alla malattia e ha debellato il problema, presenterà il valore di anticorpi fermo a 1/80.

Ad ogni modo sono sconcertata: il cane dorme in casa, mette l'advantix ogni 2 settimane da marzo a ottobre (della serie che se non si becca la leshmania, si intossica con l'antiparassitario :?), l'unico balcone a cui ha accesso (e solo nelle ore di luce, comunque) l'abbiamo riempito di geranei e citronella, in camera dove dormiamo abbiamo l'antizanzare attivo tutta la notte, e gli spruzzo perfino lo spray antizanzare alle erbe la sera prima di uscire in passeggiata. Vero è che la percentuale di cani malati (e la densità di randagi, che peggiora di anno in anno e sta diventando davvero un problema GROSSO, e non solo per il rischio leshmania) qui da noi è elevatissima (tutti i cani dei nostri vicini sono malati, tanto per dirne una), però cavolo tutta questa attenzione e prevenzione non serve a nulla?

Spero che sia un falso allarme...

Navarre 14-02-2011 19:45

Quote:

Originally Posted by Fede86 (Bericht 358851)
(tutti i cani dei nostri vicini sono malati, tanto per dirne una), però cavolo tutta questa attenzione e prevenzione non serve a nulla? Spero che sia un falso allarme...

Speriamo, però tutti i cani vicini malati sono un brutto presagio, perché sono comunque serbatoi della malattia. Il pappatacio infatti non è un buon volatore per questo anche nelle zone endemiche la malattia è presente a "spot" zone infestate e zone libere.
I randagi poi nelle vostre zone sono poi una piaga, purtroppo.

davide.c 14-02-2011 20:02

Quote:

Originally Posted by Fede86 (Bericht 358851)
Vero è che la percentuale di cani malati (e la densità di randagi, che peggiora di anno in anno e sta diventando davvero un problema GROSSO, e non solo per il rischio leshmania) qui da noi è elevatissima (tutti i cani dei nostri vicini sono malati, tanto per dirne una), però cavolo tutta questa attenzione e prevenzione non serve a nulla?

le autorità locali che dicono?perchè mi pare dal Gargano fino al Salento mica han ben capito che sono ultracolpiti:roll:

aly87 14-02-2011 20:03

cavolo che situazione!!

...speriamo che vada, dai..

Fede86 14-02-2011 20:14

il problema è che il cane si controlla, se si sa che è malato si cura e se l cosa è presa in tempo il rischio è relativo, da quello che ho capito. Ma a quanto pare siamo a rischio anche noi umani, e se la nostra zona è infestata forse è il caso che un controllo ce lo facciamo anche noi :shock:

davide.c 14-02-2011 20:22

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Originally Posted by Fede86 (Bericht 358866)
il problema è che il cane si controlla, se si sa che è malato si cura e se l cosa è presa in tempo il rischio è relativo, da quello che ho capito. Ma a quanto pare siamo a rischio anche noi umani, e se la nostra zona è infestata forse è il caso che un controllo ce lo facciamo anche noi :shock:

fede,se ben ricordo,per l'uomo la leish è un rischio SOLO se uno ha il sistema immunitario totalmente a terra,gli studi,se guigli,ci sono

x i pelosi,invece,è un altra cosa,anche in situazioni di salute pre esistente normale

ma dico,da voi se ne parla?o i comuni e la regione dicono solo

"eh si è un problema,...ci penseremo.."

perchè se è il 2° caso,beh noncè da star allegri

non per far del leghismo,eh,però forse davvero il problema è davvero sottovalutato

Fede86 14-02-2011 20:32

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Originally Posted by davide.c (Bericht 358868)
ma dico,da voi se ne parla?o i comuni e la regione dicono solo

"eh si è un problema,...ci penseremo.."

perchè se è il 2° caso,beh noncè da star allegri

non per far del leghismo,eh,però forse davvero il problema è davvero sottovalutato


Che io sappia non se ne parla PER NULLA, neppure un "ci penseremo", per lo meno qui da noi. Come non si parla di randagismo.

Il comune? Il comune sta pensando a come fare per modificare il piano regolatore per far contento "qualcuno", mettendola nel posto a "qualcun altro" (indovinate chi) nel processo. Lasciamo perdere, va...

Fede86 14-02-2011 20:39

Tornando alla malattia, il vet mi dice che se presa con tanto anticipo (come in un ipotetico caso del Vandalo) e su un cane giovane e non debilitato, si "cura". Su internet leggo prospettive meno ottimistiche :|

Jal 14-02-2011 22:04

Ciao Fede,
quà la situazione dal punto della prevenzione è per fortuna diversa, molto diversa. praticamente non esiste veteriario "non sensibile" al problema e non esiste veteriario che non abbia pazienti malati o positivi tra la clientela...
questa sensibilità ha permesso diagnosi sempre più precoci.
certo, molto dipende dallo stato di salute generale preesistente nel cane...un pò dalla sfortuna...ma c'è in linea di massima diciamo "più ottimismo nella sfiga", le aspettative di vita dei cani in cura, se attenta meticolosa e puntuale nei controlli si sono molto allungate arrivando spesso a quelle naturali, aumentano i casi dei cani negativizzati, non più mosche bianche.
per tranquillità, se vuoi ti passo il nun del mio vet per una chiaccherata,
diciamo che..è molto "dentro" il problema ;-)

Fede86 14-02-2011 23:49

sì, magari, se puoi passarmi il contatto in MP ci parlo volentieri, grazie! Almeno sento una seconda campana, già so che comunque non ci dormirò la notte finchè non rifaccio le analisi.

Jal 15-02-2011 00:29

Vet
 
...............

dolceeamara 15-02-2011 09:45

noo fede!! cavolo speriamo che non sia nulla!! :roll:

valentina 15-02-2011 09:53

fede facci sapere tenendoci aggiornati

Elisa85 15-02-2011 11:05

Ciao ragazzi, qualche mese fa ho adottato una cagnolona dal canile che da quanto detto era a milano, poi ho saputo essere da bari, e sinceramente sono in pensiero, il prossimo mese facciamo le analisi, la responsabile del canile dice che è impossibile sia contagiata, ma che ne so.. so che continua a grattarsi gli occhi, e manca del pelo, ma si gratta i piena forza magari è quello, oppure sono io a farmi le paranoie, comunque sono preoccupata. Siccome rifaccio il giardino mi prenoto una decina di piante Neem, citronella e lavanda e quest'anno gerani ovunque!! :)

pongo 15-02-2011 11:37

Ascoltatemi e' importante, bisogna fare attenzione cn le analisi della lehismania,
Mi spiego. tre mesi fa la dobermina ha fatto il prelievo ed e' risultata positiva (in teoria) i valori erano 1:100 e l'elettroforesi alterata,
il veterinario ha prescritto il glucantin. fasbrizio disperato l'ha portata da un'altro vet ed e' risultata negativa.
probabilmente ha avuto un contatto con il pappataceo ma non ha contratto la malattia.
E' un problema di analisi e di lavoratori.
Le ANALISI DA FARE PER AVERE UNA DIAGNOSI CERTA E' la PCR e' un esame un po caro che viene fatto sul dna. Si puo' pero' mandare all'istituto di imperia ed e' gratuito.
Sono risultati un sacco di falsi positivi con le analisi classiche e dato l'invasivita' della terapia bisogna essere certi.
L'analisi certa e' la PCR
Se avete bisogno di informazioni scrivetemi pure, spero di essere stata utile

MariNoor 20-04-2011 19:17

novità sul vaccino?
 
se ho ben capito, non è efficace al 100% ...ma almeno ci stanno lavorando :)
http://www.leishmania.it/?p=1283

bartok 20-04-2011 20:02

Quote:

Originally Posted by Fede86 (Bericht 358878)
Tornando alla malattia, il vet mi dice che se presa con tanto anticipo (come in un ipotetico caso del Vandalo) e su un cane giovane e non debilitato, si "cura". Su internet leggo prospettive meno ottimistiche :|


guarda fede,i miei abitano in calabria e il mio pt e' malato da 4 anni di leishmaniosi,eppure sta' benissimo,siamo riusciti a fermarla subito e le analisi non erano ottimistiche come le tue...lui ora ha 9 anni e oltre ad un po' di invecchiamento precoce,perdita del pelo intorno agli occhi e tartufo secchissimo non ha mai avuto altri problemi....noi facciamo le analisi del sangue ogni 4 mesi per controllare i valori,e segue dei cicli con il milteforan e riusciamo a tenerla sotto controllo,la rottura e' che purtroppo dovra' continuare cosi per tutta la vita e inoltre ogni anno c'e' sempre il rischio che venga ripunto....tra pochi mesi anch io tornero' giu' con bartok e adottero' tutte le precauzioni come fai te,ma mi sconforta leggere che comunque sono a rischio anche se super controllati...in bocca al lupo x il vandalo!

Fede86 10-05-2011 21:23

allora, abbiamo rifatto le analisi (immunofluorescenza ed elettroforesi) a distanza di 3 mesi come indicato dal vet, e per fortuna questa volta è risultato negativo. Dunque il precente risultato doveva essere un falso positivo (considerando che l'elettroforesi era a posto anche la scorsa volta).

Meglio così :roll:

Enid Black 10-05-2011 21:53

Bene per River! Siamo contenti :)

Sabry 10-05-2011 23:24

bravo river!!!

Martab 11-05-2011 11:27

ooh bene, ottima notizia! :)

pongo 11-05-2011 12:39

Ottima notizia:p, a volte ci sono dei falsi positivi.
Cmq la prossima volta che fai analisi chiedi la PCR e' molto attendibile:p

Fede86 11-05-2011 13:42

Quote:

Originally Posted by pongo (Bericht 377236)
Ottima notizia:p, a volte ci sono dei falsi positivi.
Cmq la prossima volta che fai analisi chiedi la PCR e' molto attendibile:p

sì, nel caso ci fosse stato di nuovo un risultato dubbio come la prima volta (immunofluorescenza con un titolo molto basso ma elettroforesi a posto e valori delle analisi del sangue tutti perfetti) avremmo fatto la PCR. Però il vet mi diceva, in due parole (ora tecnicamente non saprei spiegarlo) che la PCR è più sensibile alla presenza della patologia ma meno "sensibile" alla specificità della stessa, ovvero può segnalare la malattia ma magari "scambiarla" per qualcos altro. Per lo meno da quello che ho capito, ora non saprei entrare nei dettagli del discorso.

dolceeamara 11-05-2011 19:23

grande fratellone!! sono contenta sia tutto ok!

Sabry 11-05-2011 23:07

Che cosa indica la sigla PCR?

pongo 12-05-2011 10:24

Non lo so di preciso, credo sia una ricerca sul DNA, dicono sia molto attendibile.
Alla dobermina di mio marito era stata diagnosticata la lehismania perche' il veterinario non era stao in grado di interpretare correttamente gli esami dell'elettroforesi e dell itf (o come si chiama).
Per fortuna un'altro veterinario molto competente ha rifatto tutti gli esami compresa la PCR e ha riferito che quest'ultima E' MOLTO ATTENDIBILE.
Era tutto negativo per fortuna:p.
Cmq il veterinario di fede mi sembra competente, io direi che puo' stare tranquilla:p

Nebulosa 13-05-2011 22:51

Quote:

Originally Posted by Pongo
Alla dobermina di mio marito era stata diagnosticata la lehismania perche' il veterinario non era stao in grado di interpretare correttamente gli esami dell'elettroforesi e dell itf (o come si chiama).

Uhm.. non è raro il test ELISA e RIFI dare falsi positivi, per questo che solo mi fido nel Mielograma/PCR.

wilupi! 14-05-2011 21:05

secondo voi lo scalibro più l'Effiro spray può bastare per essere sicuri contro tutte le bestiacce succhia sangue estive?

titti 25-05-2011 09:12

speriamo che davvero arrivi in breve tempo... :)

www.leishmania.it/?tag=vaccino

Navarre 25-05-2011 10:12

Quote:

Originally Posted by wilupi! (Bericht 377797)
secondo voi lo scalibro più l'Effiro spray può bastare per essere sicuri contro tutte le bestiacce succhia sangue estive?

ovviamente no.

wilupi! 25-05-2011 10:35

quindi gli metto pure l'advantix?

alla fine lo uccido io avvelenandolo...

Jal 25-05-2011 11:42

controllo insetti volanti..
 
ho aspettato a sciverne l'elogio attendendo riscontri concreti alla sua reale efficacia..
dopo un bel pò di annetti di guerra praticamente sempre persa finalizzata alla "bonifica" del giardino e delle adiacenti zone abitabili dagli insetti bastardi volanti (zanzare "normali", tigre e pappatacei in primis), vivamente consigliato, ho comprato il primo Attila...http://www.cfg.it/_pdf/Insetti/246.pdf#view=Fit
a dieci giorni dall'installazione i riscontri sono decisamente POSITIVI!..
riduzione drastica, praticamente una bonifica reale dalle zanzare in un'area di circa 200 mq intorno alla trappola (circa la metà di quanto indicato nelle istruzioni). 120/130 euro di spesa a pezzo.
unica alternativa VALIDA, sono macchine più grandi (a gas propano) dai 500 euro in su come questa http://www.cfg.it/_pdf/Insetti/250.pdf#view=Fit

Navarre 25-05-2011 14:09

Quote:

Originally Posted by wilupi! (Bericht 379967)
quindi gli metto pure l'advantix?

alla fine lo uccido io avvelenandolo...

Per carità, è solo che la sicurezza non l' avrai mai. "Speri" che...
Attila lo avevamo comperato due anni fa, è valido ma da solo non ce la fa, la battaglia va combattuta su molteplici fronti.
Noi oltre alla disinfestazione del condominio procediamo a una personale disinfestazione con un liquido da sciogliere in acqua (70 euro!) che dovrebbe eliminare zanze e pappataci.

Però qualche rompibocce punzuta in giro c'è SEMPRE!
-------
La cosa negativa dell' Attila è che è silenzioso, vuoi mettere con la sadica soddisfazione dello ZAP! ogni volta che ti fulmina una zanza?
:diablotin

valentina 25-05-2011 15:09

a me piacerebbe prendere più una BAT BOX
che dite?

Jal 25-05-2011 16:07

cel'ho! :rock_3 2...ma è dura farle colonizzare..
per avere maggiori probabilità di successo occorre un luogo "degattato", senza i cani che rompano le paxxe, quindi fissate a min 4 metri da terra, in luogo non disturbato da luci e rumori, posizionate al termine o all'inizio di una delle loro linee di volo (linee rette virtuali fatte da siepi o alberi in filare)...
ma se riesci sono una figatapazzesca:p

maghettodelboschetto 25-05-2011 16:14

Quote:

Originally Posted by Jal (Bericht 379974)
ho comprato il primo Attila...http://www.cfg.it/_pdf/Insetti/246.pdf#view=Fit
a dieci giorni dall'installazione i riscontri sono decisamente POSITIVI!..[/url]

Quanto è grande?

dalla foto non si capisce se alto pochi dm oppure un metro!

Jal 25-05-2011 16:30

montato sul treppiede in dotazione un 70 cm.
ma se vuoi lo puoi appendere a mo di lanterna a max 1,50 da terra (piu alto le "tigre" non le acchiappi!)

maghettodelboschetto 25-05-2011 17:07

Quote:

Originally Posted by Jal (Bericht 380044)
montato sul treppiede in dotazione un 70 cm.
ma se vuoi lo puoi appendere a mo di lanterna a max 1,50 da terra (piu alto le "tigre" non le acchiappi!)

Tnks. Peccato! Tengo una terrazza che sarà anche grande, ma non così grande da tenere quel cosone! Piuttosto ci metto un barbecue. ;)

maghettodelboschetto 25-05-2011 17:13

Fungono gli ultrasuoni? Limitatamente agli interni, credo...

http://www.twenga.it/dir-Giardinaggi...zanzare-082499

Jal 25-05-2011 17:26

Quote:

Originally Posted by maghettodelboschetto (Bericht 380048)
Tnks. Peccato! Tengo una terrazza che sarà anche grande, ma non così grande da tenere quel cosone! Piuttosto ci metto un barbecue. ;)


ma c'è ZanzaTrap la versione shorty...;)

e per la terrazza va benissimo..

Jal 12-07-2011 17:09

mi è arrivato per email...

articolo completo e dettagliato!

da: http://www.mosquitoweb.it/

http://www.mosquitoweb.it/images/sto...flebotomo2.jpg

i pappataci trasmettono la Leishmaniosi canina, una malattia incurabile che può colpire i nostri animali domestici. Ecco un trattato esaustivo sui metodi di prevenzione della malattia e su come combattere questi pericolosi insetti.


TRATTAMENTO DI FOCOLAI DI INFESTAZIONE DA PHLEBOTOMI CON FINE DI PREVENIRE IL CONTAGIO DA LEISHMANIOSI CANINA.
PREMESSA

I maggiori esperti di leishmaniosi canina e i gruppi di lavoro veterinari nazionali, (Il Gruppo di Studio sulla Leishmaniosi Canina) internazionali (WHO) e le associazioni quali SCIVAC (Società Italiana Veterinari per Animali da Compagnia) concordano sull’importanza e affermano il principio della prevenzione.
Questo principio e solidamente affermato in medicina veterinaria anche per altre malattie e più in generale per le CVBD (Canine Vector Borne Desease). Negli ultimi anni, sta divenendo sempre più evidente l’importanza di proteggere i cani dalle malattie trasmesse dagli artropodi invece di cercare semplicemente di curare le malattie dopo la loro insorgenza. Il controllo e la prevenzione delle malattie invece del loro trattamento è una strategia tradizionalmente ben consolidata negli animali da allevamento, impiegando strumenti igienici e immunologici. Negli animali da compagnia, vengono comunemente impiegate le vaccinazioni preventive nei confronti delle infezioni virali. Ma la specifica categoria delle malattie infettive trasmesse da vettori nei cani, che spesso hanno la caratteristica di essere potenzialmente fatali e difficili da prevenire, trattare o curare, accresce la necessità, e l’opportunità, di un differente approccio per la protezione dell’animale ospite nei confronti dei patogeni.

Innanzi tutto la miglior prevenzione fino ad ora adottata in medicina è stata quella del vaccino, dove possibile si è dimostrata un’arma vincente nel prevenire l’insorgenza di malattie come la Dirofilariosi. In altri casi ad oggi non è disponibile un vaccino, è il caso della Leishmaniosi infantum. Nei casi come questi la comunità scientifica ha concentrato i propri sforzi nell’elaborare una prevenzione basata sulla protezione del cane (o dell’uomo a seconda dei casi). Chiaramente ridurre la possibilità che i pappataci (vettori della Leishmaniosi) pungano i cani e quindi trasmettano ad essi la malattia è una strategia sicuramente vincente e che riduce al minimo la possibilità di contagio. Le linee guida per la prevenzione in Veterinaria quindi rimangono l’uso topico (quindi a diretto contatto con il cane) di insetticidi piretroidi applicati mediante gocce scapolari spot-on, spray e collari. In alcuni casi vengono consigliate barriere fisiche come le zanzariere.
Esiste poi una via poco battuta e poco considerata, la via della prevenzione e sanità ambientale, che si prefigge l’obbiettivo di colpire direttamente o indirettamente il vettore della malattia al fine di abbassarne la popolazione e quindi, abbassare indirettamente l’incidenza della malattia.
Per tanti anni questa via non ha avuto grande seguito ma ora gran parte della comunità scientifica ha il sentore del grande impatto che questa strategia avrebbe potuto avere nella lotta integrata alla Leishmaniosi, basti leggere gli innumerevoli articoli del WHO che trattano di disperate ma efficaci battaglie vinte con il DDT in paesi in cui ormai la malattia aveva preso un decorso tale da non essere arginabile dai convenzionali metodi di lotta.
La lotta al vettore della Leishmaniosi quindi può apportare un contributo significativo all’abbassamento della malattia e quindi in questa sede verranno descritte alcune strategie di lotta ai Flebotomi inseribili come linee guida nella lotta contro la Leishmaniosi canina.
Si ricorda inoltre che si tratta di prevenzione e quindi di metodi da eseguire prima dell’avvento del problema, non si tratta di correre ai ripari tramite estesi e incontrollati trattamenti a tappeto con sostanze tossiche ma una lotta integrata all’insetto da prendere come normale prassi igienica comune.

BIOLOGIA

Si tratta di piccoli insetti pelosi, al microscopico stereoscopico appaiono come piccole zanzare con corpo di colore tipico giallo-pallido o giallo-ruggine, piccolo, lungo circa 2-3 mm (fino ad un massimo di 5), coperto da lunghi e fitti peli; il torace e l’addome formano un angolo quasi retto (ciò che li rende riconoscibili anche ad occhio nudo). Testa allungata ed inserita sul collo in modo da formare un angolo di 45°; Occhi composti, voluminosi, di colore scuro, situati ai lati della testa (appaiono rotondeggianti se visti di profilo e reniformi dorsalmente); Palpi (appendici articolate in rapporto con l’apparato boccale aventi funzione sensoriale) pelosi ricurvi; Proboscide corta e diretta in basso; Antenne lunghe, pelose, costituite da 16 segmenti o articoli (alcuni di questi fungerebbero da organi di senso);

Ali grandi, pelose, di forma subovale.

Delle oltre 800 specie di Flebotomi presenti al mondo, solo 8 sono presenti in Italia, 4 delle quali vettori di Leishmania infantum (le specie del genere Phlebotomus: in particolare P. perniciosus, P. perfiliewi e P. major).
Alle nostre latitudini con idonee condizioni ambientali (T=20-25°C Fotoperiodo = 17h luce 7h buio Umidità relativa = 95%) l’intero ciclo vitale di questo insetto si può verificare in un range di 4-8 settimane: Il ciclo si compone di uovo (incubazione di circa 1-2 settimane), larva (2-4 settimane), pupa (circa 10-15 giorni) e adulto. Possono susseguirsi 4-5 generazioni l'anno. Lo svernamento avviene allo stadio larvale con farfallamento in primavera.
Spezzare il ciclo biologico di questi insetti è estremamente difficile, le larve infatti si sviluppano in qualsiasi luogo umido e ricco in materia organica, tuttavia punto chiave è identificare ed eliminare zone come queste in vicinanza delle abitazioni umane. In seguito verranno descritti una serie di luoghi possibili di infestazione e metodi di prevenzione- bonifica.
Come tutti i ditteri ematofagi solo le femmine cercano di fare il pasto di sangue al fine di portare a maturazione le uova. In Italia l’infestazione in genere è presente da maggio a settembre al nord ad Ottobre al centro e si protrae fino a novembre al sud.
I flebotomi hanno abitudini notturne, sono attivi dal crepuscolo all’alba, con un picco massimo prima dell’alba. Cosa molto interessante e utile è lo studio dello spostamento di questi insetti, diversi studi dimostrano come la loro capacità di volo sia davvero limitata: l’analisi delle catture di diverse trappole disposte in uno stesso giardino in genere dimostra come siano sempre le stesse a catturare i flebotomi e che quindi abbiano uno spostamento limitato o nullo anche in aree ristrette come un solo giardino. Anche il seguente studio porta alle stesse considerazioni:
la massima distanza registrata è stata di 2,3 km [Killick-Kendrick et al., 1984]): comunque è stato dimostrato che quasi il 100% dei maschi rimane nel luogo in cui sfarfalla e le femmine sazie non si spostano più di 250m dal luogo in cui sfarfallano e raggiungono distanze massime di 2km a digiuno di sangue.
Quindi possiamo affermare che: I FLEBOTOMI SONO CATTIVI VOLATORI E IN GENERE LA LORO CONCETRAZIONE AUMENTA NEI LUOGHI IN CUI POSSONO NUTRIRSI E RIPRODURSI.
Sono disturbati dal vento e da temperature al di sotto della media estiva. La velocità durante il volo è di circa 1 metro al secondo (0,65 – 0,70 m/sec.).
Da quanto descritto i flebotomi sono distribuiti in qualsiasi ambiente visto che possono riprodursi in un pressoché infinito numero di luoghi, inoltre le esperienze acquisite in anni di catture con trappole hanno dimostrato che questi insetti si trovano davvero quasi ovunque. Nonostante questo però, all’interno di una singola area come ad esempio un giardino o un parco, i pappataci si distribuiscono in modo da frequentare di più le zone da dove sono sfarfallati o comunque che gli permettano la riproduzione e le zone dove possono trovare pasto di sangue (questo vale soprattutto per le femmine): tipiche sono le tane delle talpe o di piccoli roditori dove i pappataci trovano le feci degli animali, materiale organico e giusta umidità per la riproduzione, inoltre il mammifero abitatore della tana è una riserva di sangue praticamente inesauribile.
Le linee guida quindi saranno applicabili soprattutto in piccoli contesti quali giardini o parchi cittadini serbatoi di infestazione per le limitrofe case o zone urbane. Se poi si pongono le grandi aree come la somma di una miriade di piccoli contesti potremmo riportare gli interventi a grande scala.

PREVENZIONE


Anche nel caso del problema Phlebotomus parliamo di prevenzione, in questo caso quindi l’obbiettivo è trasformare l’ambiente al fine di prevenire l’instaurazione di focolai di infestazione e, in seconda battuta, l’insorgere di Leishmaniosi.
Come prevenzione quindi si intendono tutti quei comportamenti atti a evitare l’insorgere di infestazione: eliminazione di probabili luoghi idonei alla riproduzione dell’infestante, trattamento delle zone non eliminabili e uso di trappole per il controllo e monitoraggio della popolazione locale.
Nella sezione Biologia abbiamo affermato che i pappataci hanno bisogno di 20-25°c, di un’umidità relativa molto alta 95°C, oscurità quasi completa e di sostanza organica per lo sviluppo larvale. Importante quindi porre attenzione al fatto che le zone limitrofe la casa e cioè il giardino non raggiungano queste favorevoli caratteristiche; di seguito i luoghi e possibili soluzioni:

1) In Giardino:
A) Mantenere il prato tagliato molto corto, l’erba alta è rifugio per insetti ematofagi.
B) Evitare che residui organici rimangano sul prato per più di due settimane eliminando le foglie, cumuli di legname, di residui dello falcio del fieno (ponete particolare attenzione ai dispositivi automatici che tagliano l’erba e lasciano i residui nel prato), raccogliere gli escrementi degli animali domestici o prevedere trattamenti insetticidi cadenzati dove questo non sia possibile (Vedi sezione disinfestazione).
C) Usare l’impianto di irrigazione o irrigare manualmente in modo oculato evitando che i luoghi irrigati mantengano umido il terreno per più di pochi giorni, evitate quindi le irrigazioni giornaliere e scegliete piante o tipologie di prato che non soffrono ambienti secchi. Tenete comunque conto che è sempre buona regola evitare di irrigare quando il terreno è umido per scongiurare l’insorgere di marciume radicale e conseguente moria della vegetazione. Il terreno quindi dovrà essere irrorato solo dopo completa asciugatura.
D) Prediligere le concimazioni a concime organico chimico con basso contenuto di Azoto durante tutta la stagione: in questo modo evitiamo di aumentare la concentrazione di sostanze organiche già alta presente sul tappeto erboso.
E) Eliminare in modo puntuale e puntiforme le tane di talpe e altri roditori terricoli: sono luoghi ideali per la riproduzione e il rifugio diurno dei pappataci.
F) In linea generale un giardino a prato basso, con poche zone di ombra e privo di materiale è un luogo inospitale per i pappataci.
G) Curare le siepi e le piante del giardino evitando l’accumulo di materiale organico.
H) Accertarsi che gli incavi degli alberi o le radici non siano umide e assorbire eventualmente o chiudere con materiale inerte.
I) Attenzione alla pacciamatura, questa utile tecnica che ha innumerevoli funzioni benefiche sul suolo e sulle piante è il luogo ideale per lo sviluppo dell’infestazione. Prediligere quindi pacciamature inorganiche o usando materiale grossolano che permetta un’adeguata areazione del terreno evitando l’accumulo di eccessiva umidità.
J) Attenzione al compostaggio: usare solo contenitori atti a questa pratica evitando di improvvisare: accertatevi che il contenitore sia progettato apposta, si possa chiudere, sia ben areato e prevedete di trattarne il contenuto con insetticidi almeno una volta ogni 15 giorni.
K) Mantenete le zone alberate rade e ben areate, evitare l’eccessiva formazione di sotto-bosco
L) Mantenere puliti i tombini e le caditoie trattandole regolarmente (vedi Disinfestazione)
M) Trattare regolarmente muri a secco, muretti, zone umide, fossi o avvallamenti nel terreno e evitare l’accumulo di materiale in giardino. Aree con accumulo di materiale anche se inerte aumenta la disponibilità di materia organica sottostante (non avviene la fotosintesi, l’erba marcisce), accumula l’acqua aumentando l’umidità del terreno permettendo così l’instaurarsi dell’infestazione.
2) In casa:
a) Mantenere ben pulite le grondaie da materiale organico
b) Stuccare crepe o fessure nei muri (vi sostano i pappataci di giorno)
c) Tenere ben pulite e areate le cantine ispezionandole e trattandole regolarmente (vedi sezione trattamenti specifici).
d) Prestare particolarmente attenzione alle zone interne la casa frequentate da animali domestici: lettiera, cuccia, cuscini, ecc... mantenendole sempre pulite e ispezionando i muri limitrofi a queste.
3) Zone adibite a riparo per animali domestici:
Forse la zona più a rischio: cuccia del cane, zone recintate, pollai, conigliere, ec...
a) Pulire spesso queste zone evitando che le deiezioni rimangano a lungo tempo, smaltendole almeno una volta a settimana lontano dalla zona di soggiorno, organizzare trattamenti cadenzati in questi luoghi per prevenire le punture e l’infezione degli animali.
MONITORAGGIO

Per monitoraggio si intendono tutte quelle pratiche che permettono di capire se nell’area d’interesse è presente una specie, è in atto un’infestazione e di quale entità si tratta. In genere i monitoraggi permettono alle amministrazioni pubbliche, ai disinfestatori, alle USL di capire se esiste un rischio e quindi di valutarne un eventuale intervento. Ormai è pratica comune fare un monitoraggio in qualsiasi tipo di infestazione, sia che si tratti di insetti, mammiferi, ecc.... In questo modo è possibile limitare gli interventi insetticidi (nel caso degli insetti) al minimo, evitando inutili spargimento di prodotti tossici nell’ambiente. Nel caso dei flebotomi il monitoraggio avviene tramite l’uso di diverse trappole, gli individui così intrappolati vengono prelevati e tramite analisi al microscopio stereoscopico è possibile determinarne l’origine sistematica.

Risulta chiaro che per fare un monitoraggio dei pappataci molto accurato bisogna avere le competenze e gli strumenti giusti e in genere non sono alla portata di tutti. Tuttavia è possibile stimare la presenza di pappataci e quindi fare un “monitoraggio fatto in casa”: Installare una macchina per la cattura dei pappataci dotata di lampada UV. Installare il dispositivo nei luoghi del giardino in cui la presenza dei pappataci può essere un problema: nelle vicinanze della casa, gazebo, luoghi di frequentazione dei cani, ecc. (è inutile mettere il dispositivo per la cattura in un bosco o in una zona umida perché cattureremo una miriade di insetti così grande da non darci una stima degli insetti dannosi). Dopo aver installato la macchina la si fa funzionare per circa 24h. Ricordo che il monitoraggio va eseguito con scadenze regolari in base alla zona e all’infestazione in atto, non bisogna quindi lasciare la macchina nel luogo sopra descritto perché attirerebbe i pappataci e gli altri insetti ematofagi nelle vicinanze della casa o degli animali. Dopo le 24h si spegne il dispositivo e si contano le catture: nella trappola ci saranno un gran numero di insetti, per prima cosa scartate tutti gli insetti più grandi di 2-3mm e di colore nero, contare quelli più piccoli e di diversi colori: i phlebotomi si trovano tra questi. In questo modo si otterrà un stima di quanti piccoli insetti possono abitare il giardino, tenendo conto che le catture medie in genere vanno in piena stagione da 20-25 pappataci a notte (Amy Junnila1, Daniel L. Kline2, and Günter C. Müller1) e che, dei piccoli insetti catturati solo circa il 20% (tra sciaridi, psicodidi, ceratopogonidi, simulidi, chironomidi) di questi sono pappataci allora se si contano almeno un centinaio di piccoli insetti sotto i 5mm allora probabilmente c’è bisogno di trattare il giardino. Un altro indice del fatto che l’infestazione è davvero in atto è il fatto che nel giardino ci si ritrova punti ripetutamente agli arti (sia con punture molto dolorose che indolore) ma non si vede alcun insetto: probabilmente è in atto un infestazione da pappataci. Nel prossimo paragrafo parleremo di quali sono le armi e gli interventi che possiamo eseguire. È consigliabile comunque chiamare l’amministrazione pubblica se ci si trova in zone afflitte da Leishmaniosi perché venga eseguito un monitoraggio ad oc.
INTERVENTI DI DISINFESTAZIONE, PROTEZIONE E CATTURA DEI FLEBOTOMI

Sarà risultato molto chiaro che gli interventi descritti nel capitolo prevenzione saranno molte volte impraticabili per motivi di costo, tempo, ecc: ad esempio difficilmente l’impianto di irrigazione o di drenaggio funziona così bene da non creare zone umide, oppure esistono pacciamature fatte dal giardiniere sotto le siepi e non eliminabili, insomma difficilmente quello che viene consigliato nella prevenzione è di facile attuazione e quindi ... di seguito soluzioni alternative e/o integrative la prevenzione.

DISINFESTAZIONE

La disinfestazione si basa su trattamenti a base di sostanze chimiche che uccidono direttamente l’insetto, nel caso dei pappataci, visto che le larve si trovano in profondità nel terreno, si riesce a colpire solo l’insetto nella fase adulta. La disinfestazione deve essere fatta solo nei luoghi necessari e con tempistiche precise, assolutamente non bisogna irrorare indiscriminatamente l’area ma solo i luoghi in cui si presume la presenza dei focolai di infestazione. Useremo un insetticida che ci permetta di avere un impatto sulla salute e sull’ambiente molto bassa e lo alterneremo con altro prodotto per evitare l’insorgenza di resistenze da parte dell’insetto. Faccio presente che questa pratica viene consigliata solo nel caso non si possano applicare i consigli elencati nella fase di prevenzione e su:
residui organici, le foglie, accumuli di legname, di residui dello falcio del fieno, escrementi degli animali domestici o zone atte alla defecazione, zone umide del terreno, le tane di talpe e altri roditori terricoli, sotto le siepi, incavi degli alberi o radici umide, pacciamatura, all’interno dei compostori, muri a secco, muretti, zone umide, fossi o avvallamenti nel terreno (sempre senza la presenza di acqua), aree con accumulo di materiale inerte (rottami, gomme, legna, ecc..). In zone con pericolo di contagio ripetere il trattamento ogni 15 giorni, in altre zone ripetere il trattamento ogni 30-40 giorni. Usare solo insetticidi con forte residualità, almeno due settimane, perché non è possibile sapere quando le larve sfarfalleranno dal terreno e quindi quando ci sarà bisogno dell’effetto insetticida. Non usare mai insetticidi nelle vicinanze di scoli per l’acqua, tombini, grondaie, fossi o comunque luoghi in cui questo può essere trasportato via dall’acqua perché potreste inquinare l’acqua, in zone come queste potete usare prodotti biologici a base di Bacillus thuringensis per la lotta alle larve di zanzara e chironomidi.
Per effettuare trattamenti secondo le modalità sopra citate, la linea No Fly Zone offre un prodotto dalle caratteristiche eclettiche: Eto x 20/20 CE. Si tratta di un formulato a base di Etofenprox e Tetrametrina, il tutto sinergizzato dal Piperonil Butossido, combinazione che unisce una bassissima tossicità acuta orale (la più bassa in commercio) ad un’efficacia sicura e duratura per almeno due settimane. Eto X, diluito nella ragione di 0,5%, è il prodotto giusto per effettuare trattamenti in sicurezza in giardino. L’operazioni di disinfestazione dovranno seguire gli accorgimenti sopra riportati quindi, per ottenere una maggiore efficacia, si presterà particolare attenzione ai contesti più delicati come le siepi, le zone dove viene accumulato il compostaggio, aree più umide ed eventuali anfratti. Sarà sufficiente irrorare tali contesti per poi passare velocemente alle aree più ampie come il prato. Si consiglia di procedere al trattamento nelle ore serali, in modo tale che le molecole dell’insetticida non vengano velocemente degradate dall’azione dei raggi del sole, accorgimento valido per tutti gli insetticidi piretroidi. La formulazione di ETO X 20/20 CE permetterà l’abbattimento immediato dei pappataci presenti e grazie alla sua residualità permetterà la protezione da eventuali nuove “nascite” per ben due settimane.
Per la difesa della casa dall’attacco dei pappataci usare aerosol in cantine, fessure nei muri, e zone umide della casa con un effetto abbattente immediato e nessuna residualità al fine di non mantenere insetticida in casa; si presuppone infatti che in casa vi siano solo gli adulti; in genere si possono individuare i pappataci come piccoli moscerini che sostano sul muro di casa. Trattare regolarmente le zone frequentate dagli animali domestici (lettiera, cuccia, cuscini, muri adiacenti a queste, ecc...). Aerare sempre i locali e allontanare sempre gli animali domestici durante il trattamento.
Acti zanza Spray, insetticida per trattamenti superficiali a base di transflutrina, può essere impiegato efficacemente per trattamenti veloci in zone confinate della casa (es. sottoscala); grazie alla sua azione abbattente e la capacità di evaporare gradualmente per 8 ore consecutive, ci garantisce la riuscita dell’intervento, andando a colpire anche gli esemplari in volo. Utilissimo per trattare stipiti di porte e finestre per creare una barriera invisibile che permette di lasciare le porte e le finestre aperte senza la paura dell’ingresso di sgraditi ospiti tre i quali i pappataci.
Per trattare zone come cantine e zone poco frequentate è possibile usare You Spray In, dispositivo di erogazione automatica di Piretro o di essenze profumate. La protezione costante che un erogatore automatico di insetticida può offrire permette di proteggere le aree dove i pappataci amano annidarsi e riprodursi anche senza dover frequentare necessariamente l’area interessata, le vostre cantine, ripostigli e altre zone poco frequentate ma possibili serbatoi di infestazione. Si posiziona sul muro ad un’altezza di circa 2m e si imposta l’erogazione dell’estratto di Piretro naturale ogni 30 min minimo. Il dispositivo provvederà automaticamente alla difesa della stanza (max 50mq di copertura).
Particolare interesse deve essere posto alle zone esterne la casa in cui vivono gli animali: pollaio, cucce, recinti, tane, ecc.... In questo caso è sempre consigliabile trattare ogni 15 gg con un insetticida senza solvente, a bassissima tossicità per i mammiferi e alta residualità. Allontanare gli animali durante il trattamento.
Anche in questi contesti, un trattamento periodico con Eto X allo 0,5% risulta un ottimo rimedio.
N.B. Accertarsi che i prodotti usati siano PMC (Presidi Medico Chirurgici), leggere sempre attentamente le etichette in tutta la loro parte, seguire sempre le dosi consigliate (se non ci sono dosi per i pappataci usare quelle per le zanzare), se ci sono dubbi, contattare un professionista, un’azienda produttrice o richiedere le schede dati di sicurezza ormai obbligatorie per tutte le sostanze considerate pericolose.
PROTEZIONE

Non tratteremo in questa sede l’uso di collari, spot on, aerosol per animali e altre protezioni specifiche perché già ben trattate nei protocolli classici di prevenzione nei confronti della Leishmaniosi, ve né sono di molto interessanti su http://www.gruppoleishmania.org. Consiglio invece l’uso di pomate ad uso topico a base di repellenti quando si sosta all’esterno facendo attenzione che siano PMC di cui è ufficialmente riconosciuta l’efficacia e leggendo attentamente le avvertenze. Molto consigliati inoltre dispositivi insetticidi portatili o l’accensione di zampironi nelle vicinanze delle zone in cui sostate per proteggere, ad esempio una serata in giardino tra amici. Prediligere insetticidi studiati per l’esterno e regolarmente registrati come PMC al fine di avere una efficacia certificata e sicura. Proteggere la vostra casa usando zanzariere a maglie fini impregnate con aerosol a base di prodotti residuali e che emanino per diverse ore, oppure usare aerosol a lenta cessione cioè che una volta applicati sugli stipiti delle finestre emanino principi che permettono un invisibile barriera di repellente almeno per otto ore: Il pasto di sangue da parte delle femmine ematofaghe si compie generalmente durante le ore notturne, con picchi intorno alla mezzanotte ed un’ora prima del sorgere del sole; si parla anche di un picco immediatamente dopo il tramonto (Killick-Kendrick, 2002).

Nelle zone dì ingresso della casa, zone di frequentazione degli animali e zone frequentate spesso all’esterno (portico, gazzebo, verande, balconi, ecc..) è possibile proteggersi anche tramite l’uso di erogatori automatici, meglio se temporizzati, di insetticida o repellenti. Impostare questi ultimi in modo che si attivino quando non vi siano le persone e quando sono attivi i pappataci (vedi sopra).
Una soluzione che No Fly Zone propone per scoraggiare gli ingressi in casa di Flebotomi, è You Spray In, dispositivo di erogazione automatica di Piretro o essenze profumate. Chi abita in un’area interessata da Flebotomi e vive al pian terreno, sa bene che questi insetti trovano il modo di entrare in casa spesso e volentieri; per questo è necessaria la protezione costante che un erogatore automatico di insetticida può offrire. Si posiziona sul muro ad un’altezza di circa 2m e si imposta l’erogazione dell’estratto di Piretro naturale ogni 30 min minimo. Il dispositivo provvederà automaticamente alla difesa della stanza (max 50mq di copertura) e sarà così possibile lasciare aperte le finestre per godersi la stagione.
Per le zone dove normalmente sostiamo in giardino per un po’ di relax o per recinti di animali all’aperto, You Spray Out, erogatore automatico di insetticida per esterni, è una scelta che sostituisce il classico trattamento ottenendo un effetto insetticida/repellente in un’area di circa 35mq, utilizzando estratto di piretro naturale. You Spray Out è impostabile nella modalità “tramonto/alba” che permette, grazie al sensore crepuscolare, due erogazioni giornaliere all’alba e al tramonto. In alternativa è possibile utilizzare il telecomando per avere erogazioni extra. You Spray out è studiato per un uso esterno, è completamente protetto dall’acqua e funziona tramite 4 batterie stilo.
Sempre all’aperto, per proteggersi individualmente al momento del bisogno, si possono utilizzare i dispositivi della linea Acti Zanza Break; evaporatori di piastrine insetticida capaci di proteggere un’area di 20mq, impedendo l’ingresso dei pappataci. Totalmente senza fili, si servono di una cartuccia di gas butano per alimentare la fiamma che permette un’evaporazione sempre ottimale dell’insetticida. Questo dispositivo, grazie alla sua portabilità, può essere usato e quindi proteggere anche durante passeggiate nei boschi o in luoghi infestati, la sua efficacia è dimostrata anche in movimento.


segue

Jal 12-07-2011 17:09

CATTURA

Come già descritto nella sezione monitoraggio, è possibile catturare i pappataci perché attratti dalla luce UV tramite delle trappole appositamente studiate. Inoltre in giardini medio grandi risulta praticamente impossibile trattare tutte le zone teoricamente infestate, per aiutarci a evitare l’ingresso di pappataci dall’esterno dell’area trattata o eliminare il problema in zone critiche possiamo usare le trappole. Innanzi tutto scegliere trappole studiate per il giardino e quindi a bassa tensione, con certificazione RoSH, RAEE e completamente “water resistant”, scegliere macchine in cui il produttore consiglia l’uso all’aperto e né dichiara la completa resistenza all’acqua. Le macchine in questione infatti dovranno stare nel giardino, attirano e quindi non vanno mai installate nei pressi delle zone in cui sostano le persone nelle zone frequentate dagli animali (l’esatto opposto di quello che avviene nel monitoraggio). Il luogo ideale è quello dove l’infestazione è più grande, in genere questi luoghi sono quelli più vegetati dove i pappataci si rifugiano durante il giorno e ai piedi dei quali depongono le uova. Posizionare tante macchine quanti boschi o zone vegetate si possono distinguere e cercare di mantenere una certa distanza dai luoghi che si frequentano. Molto diversa quindi sarà la collocazione rispetto al monitoraggio, le macchine per la cattura massale (così si chiamano per distinguerle dal monitoraggio) dovranno funzionare per l’intero arco della stagione da marzo a novembre anche perché aiuteranno ad abbassare la popolazione degli altri insetti dannosi come la zanzara comune. Fare molta attenzione a usare attrattivi a base di acidi carbossilici e a pulire frequentemente queste macchine al fine di evitare infestazioni dovute al marciume prodotto dalle catture e l’insorgenza di odori che potrebbero influire nella cattura dei pappataci. Evitare accuratamente di colpire o trattare con insetticidi le zone in cui avete posizionato le macchine: gli insetticidi infatti sono quasi tutti repellenti e inficerebbero le catture delle macchine stesse.

I dispositivi per la cattura dotati di lampada UV se usati per tutta la stagione hanno la possibilità di catturare tutti i pappataci presenti nell’area abbassando notevolmente il problema e la popolazione locale.
No Fly Zone propone per questo scopo, il dispositivo di cattura You Get Out; grazie alla resistenza all’acqua e alla possibilità di operare costantemente in giardini di medie dimensioni, risulta un’ottima scelta per eliminare una gran parte di Flebotomi, che cadono facilmente preda del vortice di aspirazione della trappola. Questi dispositivi se posizionati in modo corretto e coadiuvati dalla prevenzione e disinfestazione possono abbassare notevolmente la popolazione di flebotomi catturando le femmine prima che depongano le uova e quindi evitando la generazione successiva.
Anche in casa si possono usare macchine per la cattura con lampade UV per eliminare gli sgraditi ospiti entrati nelle abitazioni, in questo caso e mantenendoli sempre all’asciutto è possibile usare prodotti ad alto voltaggio.
Il dispositivo di cattura per interni Sfera, risponde alle caratteristiche sopra citate, ingannando e tirando nella trappola i pappataci che sono riusciti ad entrare nell’abitazione.
LOTTA INTEGRATA

Prevenzione, monitoraggio, disinfestazione e cattura sono armi a nostra disposizione per la lotta al vettore della Leishmaniosi, tutte queste armi vanno usate in modo oculato scegliendo quelle meno invasive per l’ambiente e la salute, adattandole alle diverse situazioni ambientali, al grado di infestazione, al fatto che sia presente la malattia in zona oppure no e alle singole esigenze. Non escludere un metodo a discapito di un altro ma integrare la disinfestazione con la prevenzione e le macchine con la disinfestazione.

Cercare di applicare la prevenzione dove possibile altrimenti trattare i luoghi descritti come focolai con la Disinfestazione se si trovano vicino la casa o vicino alle zone frequentate dagli animali. Le zone vicino al perimetro del giardino (lontane quindi da casa o zone frequentate) e ricche di vegetazione dovrebbero essere dotate di macchine con lampada UV: in questo modo è possibile eliminare i pappataci presenti nelle zone che frequentate ed evitare che i pappataci presenti nelle zone adiacenti la casa o il vostro giardino arrivino nelle vicinanze dei posti frequentati da animali o persone perché catturati prima. Se non è possibile o se è preferibile non eseguire personalmente questi interventi è possibile appoggiarsi ad un disinfestatore professionale, in questo caso tenente conto che la trattazione potrà essere utile nel valutare l’intervento professionale o una relazione di intervento. Ricordare sempre che le sostanze usate dal disinfestatore devono essere PMC ed è sempre possibile richiedere le schede dati di sicurezza ormai obbligatorie per tutte le sostanze considerate pericolose.
FONTI BIBLIOGRAFICHE

- Maroli M, Gradoni L, Oliva G, Castagnaro M, Crotti A, Lubas G, Paltrinieri S, Roura X, Zini E, Zatelli A (2010). Guidelines for prevention of leishmaniasis in dogs. J Am Vet Med Assoc, 236 (11): 1200-1206.
- Maroli M, Gradoni L, Oliva G, Castagnaro M, Cotti A, Lubas G, Paltrinieri S, Roura X, Zatelli A, Zini E (2009). Leishmaniosi canina: linee guida su diagnosi, stadiazione, terapia, monitoraggio e prevenzione. Parte III: Prevenzione.Veterinaria, 23 (4): 19-26.
- Alexander B, Maroli M (2003). Control of phlebotomine sand flies. Med & Vet Entomol, 17: 1-18.
- 62° International Congresso f the Italian Association of Companion Animal Veterinarians. Rimini May 19- 21 2006 Italy
- Visceral leishmaniasis: what are the needs for diagnosis,treatment and control? François Chappuis, Shyam Sundar, Asrat Hailu, Hashim Ghalib, Suman Rijal, Rosanna W. Peeling, Jorge Alvar and Marleen Boelaert
- Otranto D – Efficacia di un’associazione 10% imidacloprid/50% permetrina per la prevenzione della leishmaniosi canina in aree endemiche – Atti 56° Congr. Int. Multi. SCIVAC:393-5 – Rimini, giugno 2007
- Killick-Kendrick R., Rioux J.A., Bailly M., Guy M.W., Wilkes T.J., Guy F.M., Davidson I., Knechtli R., Ward R.D., Guilvard E., Périères J., Dubois H. – Ecology of leishmaniasis in the south of France. 20. Dispersal of Phlebotomus ariasi Tonnoir, 1921 as a factor in the spread of visceral leishmaniasis in the Cévennes – Ann. Parasitol. Hum. Comp. 1984.
- Killick-Kendrick R., Wilkes T.J., Bailly M., Bailly I., Righton L.A. – Preliminary field observations on the flight speed of a phlebotomine sandfly – Trans. R. Soc. Trop. Med. Hyg. 1986.
- Killick-Kendrick R. – Phlebotomine sand flies: biology and control – in World Class Parasites: Volume 4 Leishmania (ed. Jay P. Farrell) 2002.
- Killick-Kendrick R., Rioux J.A. – Mark-release-recapture of sand flies fed on leishmanial dogs: the natural life-cycle of Leishmania infantum in Phlebotomus ariasi – Parassitologia 2002
- Comparative efficacy of small commercial traps for the capture of adult Phlebotomus papatasi Amy Junnila, Daniel L. Kline, and Günter C. Müller.
Dr. Paolo Manella

maghettodelboschetto 12-07-2011 19:28

Tnks! Buono a sapersi: poche probabilità di essere punto dai papataci nel mio appartamento...

Fuori spero ben faccia Advantix.

Continuamo invece a mal sopportare le comuni zanze: boccetta stagionale di citronella, fornetto raid quando entrano, oppure sigilliamo tutto e accendiamo il condizionatore. (le zanzariere fermano l'aria e non sono il massimo con 35 gradi fuori).

14-07-2011 10:24

Quest'anno ad Olcanino ho comprato un collare a gli olii naturali di neem a altre cose naturali contro le zanzare e i felbotomi

Premetto che io non uso scalibur perchè usando già exspot le mie vet. mi hanno detto che mettendo pure quello rischio di intossicare il cane e pure noi che ci dormiamo insieme, ma lo faccio sopratutto per lui io già mi intossico in ufficio :-)

Seguono foto del collare e del modello :-))
Il collare è di un bel verde militare :-)

https://mail.google.com/mail/?attid=...12761fd0fd1274

https://mail.google.com/mail/?attid=...12761fd0fd1274

Jal 14-07-2011 10:39

io ieri sera invece mi sono messo con la lente a verificare a campione una cucchiaiata delle catture fatte dalle due trappole posizionate in giardino (che stanno funzionando alla grande)..ed era meglio se non lo facevo :|

14-07-2011 10:48

Andrea le ho trovate da re merlino (Leroymerlin) quindi funzionano alla grande?

Quasi quasi stasera vado e le compro anche se stamattina hanno fatto la disnfestazione , ma so già che durera due gg

14-07-2011 11:24

Proprio ora un mio collega mi ha raccontato di questa pianta la CATAMBRA

La Catambra ® è una pianta protetta dal brevetto europeo (Patent Pending) dell'Ambrogio Vivai, che grazie all'elevata concentrazione di catalpolo esercita una potente azione repellente contro zanzare ed insetti volanti a sei zampe.

FONTE : http://www.ambrogioitalia.com/

ora mi leggo un pò di cose, magari è stato gia postato magari no

Jal 14-07-2011 11:28

Funzionano bene ma per farlo devono stare accese h24 e compra anche l'attrattivo e riduci della metà la copertura "operativa" di ogni singola macchina
(intorno ai 200 mq); dopo circa un mesetto di lavoro continuo, la presenza delle zanzare normali e delle tigre è nettamente e drasticamente ridotta...quella dei flebotomi mi auguro di conseguenza..visto che il numero delle catture mi ha sconcertato.
l'assorbimento elettrico e quindi i consumi non sono eccessivi : il mod vecchio di colore nero un 40watt, quella nuova di colore verde mio sembra una sessantina.

valentina 07-02-2012 09:55

http://img694.imageshack.us/img694/2222/img4175mr.jpg

dall'Adige on line dd 7/02/12

ARCO - Dovrà fare avanti tra casa e l'ospedale ancora per settimane, ma alla fine l'infezione che l'ha colpita sarà solo un brutto ricordo.
Una bimba di Arco di quattro anni è stata infatti trovata infetta da leishmaniosi, malattia tipica dei cani finora quasi sconosciuta in Trentino e rarissima sull'uomo.
La bimba sembra aver contrato il batterio durante un recente viaggio nel Sud Italia, zona dove la leishmaniosi è più diffusa, almeno nella sua forma più comune, quella canina.
Le condizioni della piccola non destano preoccupazione, anche se la forma della malattia è quella più seria, cioè quella viscerale. Dovrà continuare il trattamento farmacologico e restare a riposo.
L'Azienda sanitaria ha confermato poche ore fa il caso altogardesano, ricordando anche che la malattia non si trasmette tra essere umani e che negli ultimi 11 anni si sono registrati solo 6 casi in Trentino che hanno interessato l'uomo.

eleraja 07-02-2012 10:20

Quote:

Originally Posted by valentina (Bericht 421821)
http://img694.imageshack.us/img694/2222/img4175mr.jpg

dall'Adige on line dd 7/02/12

ARCO - Dovrà fare avanti tra casa e l'ospedale ancora per settimane, ma alla fine l'infezione che l'ha colpita sarà solo un brutto ricordo.
Una bimba di Arco di quattro anni è stata infatti trovata infetta da leishmaniosi, malattia tipica dei cani finora quasi sconosciuta in Trentino e rarissima sull'uomo.
La bimba sembra aver contrato il batterio durante un recente viaggio nel Sud Italia, zona dove la leishmaniosi è più diffusa, almeno nella sua forma più comune, quella canina.
Le condizioni della piccola non destano preoccupazione, anche se la forma della malattia è quella più seria, cioè quella viscerale. Dovrà continuare il trattamento farmacologico e restare a riposo.
L'Azienda sanitaria ha confermato poche ore fa il caso altogardesano, ricordando anche che la malattia non si trasmette tra essere umani e che negli ultimi 11 anni si sono registrati solo 6 casi in Trentino che hanno interessato l'uomo.

cavoli di foto ... pare che sia il cane a trasmettere!!!:evil:
elena

valentina 13-03-2012 10:13

riguardo al messaggio 192 questo articolo segue la vicenda

http://img59.imageshack.us/img59/9994/dscn9517sw.jpg


inoltre COSA più IMPORTANTE, si parla della disponibilità del vaccino per aprile 2012
anche claudia me ne aveva parlato e ieri ho chiesto al mio veterinario ed è confermato: il vaccino arriva

ora si tratta di capire se è efficace e come è andata la sperimentazione in portogallo, ho saputo che nei prossimi giorni (credo domani) a VERONA ci sarebbe un convegno sopra le parti che ne parlerebbe, ma non riesco a trovare la segnalazione dell'appuntamento. Sarebbe interessante da seguire, non so se arrivo a scendere, se qualcuno in zona potesse andare a sentire .....

ghiga 13-03-2012 17:39

ASPETTANDO IL VACINO il primo di marzo ho speso l'ira di Dio e ho preso e ho dato a Nitro scalibor, frontline, cardotek. eppoi ho iniziato la guerra alle zanzare con i vari antizanzare...

Jal 13-03-2012 19:46

...è primaveraaaa SVEGLIATEVI bambiniiii!!! che si ricomincia...

davide.c 14-03-2012 18:48

yaaawnn..pare a primavera sia più bello dormire(e si vede..:twisted:)

Jal 14-03-2012 21:15

[quote=davide.c;425798]yaaawnn..pare a primavera sia più bello dormire(e si vede..:twisted:)[/. ......le repliche sono il tuo misero ossigeno, e mi scoccia farti respirare un po..ma quando scrivi da scribano sfigato di una corte di falliti o quando peggio come un'emilio salgari fallito della cinofilia (e non solo) , quando smerdi con il cervello che ti sbadiglia ( capisco che il tuo flusso sanguigno e' deviato verso il basso senza successo..) anche i thread che parlano di salute non ne posso fare a meno.. Hai tutto il mio piu profondo e asssolutamente NON amichevole disprezzo.
Vorrei tanto esternartelo direttamente ma per fortuna (tua) Io ho una vita. Tu solo vuoto e (s)figa.

Sirius 15-03-2012 12:23

Ma il famoso... o famigerato vaccino che pare sia ormai in commercio? Veterinari della comunity... che ne pensate e cosa consigliate?

Andrea! Suvvia!

16-03-2012 11:50

Il vaccino è stato autorizzato , ma ancora non è in commercio in Italia dovrebbe uscire ad aprile al massimo maggio sperem, le mie vet mi hanno fatto fare le analisi per vedere se é negativo e lo è :-) così appena esce glielo posso fare , mo' sto informando appena so qualcosa aggiornerò la situazione :-)


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