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quotidiano trentino 13/05/2011
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TRENTO. Gli orsi si sono svegliati dal letargo invernale e sono tornati a farsi sentire. Tra avvistamenti, incursioni notturne vicino ai centri abitati, razzie di galline e conigli, nell'arco di quattro mesi ci sono state una ventina di segnalazioni. E la sensazione è che, se fino a qualche anno fa questi esemplari erano visti con simpatia dai trentini, ora le cose stiano cambiando. Per molti, a partire dal presidente dell'associazione cacciatori Gianpaolo Sassudelli, sono troppi. "Un numero sproporzionato per il nostro territorio", ha sostenuto qualche settimana fa. Cifre alla mano, nel 2001 gli orsi presenti in Trentino erano 9. Secondo il "Rapporto orso 2010" della Provincia sono diventati 31. Un bel salto. Probabilmente proprio l'aumento esponenziale dei plantigradi ha portato alcuni esemplari a spingersi più spesso vicino ai centri abitati per cercare cibo, provocando danni sempre maggiori (nel 2010 sono stati liquidati 118.000 euro, il doppio rispetto al 2009) e creando malumori soprattutto tra chi risiede nelle valli. Ne è un esempio chiaro la presa di posizione, a metà marzo, di un gruppo di mamme di Bresimo, in Val di Non. Esasperate dalle incursioni dell'orso nella zona, hanno messo in scena una protesta dicendo senza mezzi termini che non hanno più la libertà di vivere la montagna con i loro figli. Un altro episodio che ha destato scalpore è avvenuto l'11 aprile. Un uomo mentre stava passeggiando nei boschi del Bondone ha incrociato tre cuccioli d'orso con la madre che l'hanno inseguito finché non è riuscito ad arrivare alla sua auto. A fine aprile altri esemplari sono stati avvistati sul Monte Baldo, in Primiero e a San Romedio. Quest'ultimo è un episodio curioso. Mentre qualcuno vorrebbe riportare l'orso nel recinto dello storico santuario, un plantigrado è stato visto da due vigili del fuoco volontari - Danilo Bonadiman e Luigi Fondriest - la sera del 27 aprile sul ponte di Casez. Una serie di incontri ravvicinati ci sono stati anche all'inizio di maggio: il 4 a Pinzolo, il 6 a Vigo Cavedine, l'8 a Cei, dove un animale ha fatto razzia di conigli a casa del vice sindaco di Villa Lagarina, Romina Baroni. L'ultimo episodio risale al 9 maggio quando un artigiano di Spiazzo Rendena, Gino Vecli, si è trovato l'orso sull'uscio di casa. Oltre ad una questione sociale, la presenza sempre più invasiva dell'orso è diventata anche un caso politico. Un'orsa in particolare - Dj3 - sta creando disagi nella zona delle Giudicarie tanto che il presidente Lorenzo Dellai ha dato l'ordine di catturarla e rinchiuderla al Casteller. Una presa di posizione che ha portato ad uno scontro con il governo di Roma, contrario alla cattura degli esemplari, anche se "problematici". Insomma, dopo i casi di Jurka, Bruno e Dino, adesso un'altra orsa è all'origine di uno scontro istituzionale. Mentre la Lega Nord provinciale non perde occasione per criticare il progetto "Life Ursus" affermando che l'orso Yoghi esiste solo nei cartoni animati e che forse la cosa è sfuggita di mano. Va detto, comunque, che negli anni non si sono mai verificati episodi di aggressività nei confronti dell'uomo. E che l'immagine del Trentino, dal punto di vista turistico, è stata spesso legata all'orso in modo positivo, sinonimo di natura incontaminata, con un sicuro ritorno economico. L'orso e il Trentino: una storia controversa. Destinata a tornare d'attualità ogni anno, in primavera, quando il "re della montagna" si sveglia dal letargo. |
mah...
Ad Andalo il problema orso si è risolto abbastanza in fretta. Mamma e cuccioli venivano a svuotare i bidoni dell'umido vicino alle case, noi abbiamo trovato le orme in giardino e le smusate sulle finestre dove "qualcuno" aveva lasciato il pane per gli uccellini.
Questo l'anno scorso. La soluzione? Mangime per gli uccellini lontano da casa e chiusura "anti orso" su tutti i bidoni dell'umido. Basterebbe un po' di intelligenza per convivere. |
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dal quotidiano TRENTINO on line - http://trentinocorrierealpi.gelocal....e-foto-4403178 TRENTO. Sembra quasi un effetto di luce, invece si tratta di un orso davvero speciale, con il mantello quasi bianco. Sono queste le immagini recentemente "catturate" dall'Ufficio Faunistico della Provincia, che dal 2010 sta monitorando, secondo un sistema sperimentato in America, i "rub trees" ovvero grattatoi utilizzati dai plantigradi per segnalare ad altri animali della stessa razza la propria presenza. In alcuni di questi grattatoi sono state appunto installate fotocamere automatiche, per riprendere gli orsi nel proprio ambiente. Una di queste ha ripreso in pieno giorno, nel gruppo montuoso Paganella-Gazza, un orso molto particolare, probabilmente un giovane maschio, caratterizzato da un mantello chiarissimo, quasi bianco. Provengono dalla stessa zona anche immagini di una femmina con tre cuccioli di un anno e mezzo d'età. Il colore del mantello nella specie orso bruno può variare molto, passando da tonalità molto scure sino a quelle chiarissime. La presenza di esemplari dal mantello così chiaro nella specie "Orso bruno" è assai rara, ma segnalata anche in altre parti del mondo. Infine una segnalazione positiva: il mese di maggio ha fatto registrare una forte flessione del numero di danni causati dagli orsi, rispetto allo stesso periodo del 2010, (circa l'80% in meno), a fronte di un numero di avvistamenti e segnalazioni invece sostanzialmente comparabili. http://trentinocorrierealpi.gelocal....ino-29858409/1 stessa notizia sull'ADIGE (altro quotidiano, rispetto all'altro aggiunge qualche notizia in più) http://www.ladige.it/news/2008_lay_n...id_news=110819 |
dal corriere della sera on line
POTREBBE ESSERE RIMASTO ISOLATO DOPO UNA NUOVA CUCCIOLATA DELLA MADRE - Anche lo Stelvio ha il suo piccolo Koda
Un orsetto di un anno e mezzo avvistato sul monte Scorluzzo, a 2.300 metri di quota sopra Bormio Un orsetto di un anno e mezzo, all'apparenza innocuo, che passeggia tranquillamente nel Parco dello Stelvio. È stato avvistato venerdì scorso a Bormio, sul monte Scorluzzo, a 2.300 metri di quota. «Era piccolo, non più alto di 70 centimetri, ma quando l'ho visto m'è preso un colpo. Ho girato i tacchi, stavo per scappare, quando Mauro, mio marito, mi ha fatto notare che lui era più spaventato di noi e stava già correndo nella direzione opposta. Non avrei mai pensato in vita mia di imbattermi in un orso». A parlare è Silvia Testa, 29 anni, una turista bergamasca che se l'è trovato improvvisamente davanti, a non più di 150 metri. «Eravamo soli, non c'era in giro un'anima e dopo dieci minuti l'abbiamo incontrato ancora. Questa volta era a 30 metri, Mauro ha preso la macchina fotografica e ha scattato due foto». Un bel regalo d'anniversario per i coniugi Rinaldi, che avevano deciso di festeggiare il primo anno di matrimonio con qualche scampagnata a Bormio. «Non è stato possibile per ora recuperare peli e feci, da far analizzare all'Istituto superiore per la ricerca ambientale di Bologna, ma si tratta presumibilmente di un orsetto di un anno e mezzo in dispersione, nato nell'inverno tra il 2009 e il 2010, appartenente al gruppo trentino del parco Adamello Brenta - spiega Wolfgang Platter, direttore del Parco nazionale dello Stelvio -. Le femmine partoriscono ogni due anni e, quando avviene, i figli della cucciolata precedente devono allontanarsi, perché la mamma non li tollera più». Qualche minuto prima dei turisti bergamaschi, Platter si era fermato assieme alla moglie al Passo dell'Umbrail, in compagnia del vescovo vicario di una diocesi tedesca, suo fratello e la cognata. «Stavo spiegando le peculiarità del nostro territorio, quando hanno visto con il binocolo l'orso, che scendeva verso Bormio. Lo stesso avvistamento è stato poi confermato da due agenti del corpo forestale dello Stato in servizio al parco, quindi l'osservazione può ritenersi attendibile». UNA TRENTINA - Da quando sono state introdotte, le orse dell'Adamello-Brenta stazionano in un «home range» (territorio di base) a nord-ovest del lago di Garda, un'area di 1.400 chilometri quadrati nella provincia di Trento, per accudire i piccoli, mentre i maschi giovani compiono lunghe migrazioni, come nel caso dell'orsetto, per poi tornare talvolta al luogo d'origine nel periodo degli amori. Ora dovrebbero esserci tra i 27 e i 31 esemplari, che risalgono al programma Life-Ursus: tra il 1999 e il 2002, sono stati introdotti nel parco Adamello-Brenta 10 orsi sloveni (7 sono femmine), tra cui la famosa Jurka. Questi fondatori si sono riprodotti e tra il 2005 e il 2010 sono nati 14 giovani maschi, che hanno lasciato il territorio di Trento verso il Bellunese e il cantone dei Grigioni, occupando un'area di 15mila chilometri quadrati. «Non è sicuramente un figlio di Jurka – sottolinea Platter -: lei ora è sterilizzata, radiocollata ed è stata donata a un giardino zoologico tedesco. Dei suoi 5 figli, forse uno solo è in vita». Di recente, sono stati avvistati 3 giovani orsi, tra Merano e la Val Venosta: uno con il pelo chiaro, il cosiddetto Orso Biondo, tornato al lago di Garda; uno a Merano nelle ultime settimane, che avrebbe distrutto alcuni apiari; e l'ultimo, che ha deciso di abbondonare la Val Venosta, attraversare lo Stelvio e raggiungere la malga di Bormio, anche se la conferma definitiva si avrà con l'analisi del Dna. L. G http://www.corriere.it/animali/11_gi...b6e0ff41.shtml |
oggi le stesse foto sono su Repubblica: http://www.repubblica.it/ambiente/20...no-17452963/1/
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Un ragazzo che fà il tecnico faunista in trentino mi ha detto che lo scorso anno hanno radiocollarato un orso giovane però senza pensare che l'orso sarebbe cresciuto...dopo un anno hanno trovato l'orso strozzato....quanta incompetenza!
Però ci sono anche dei lati positivi che mi fanno ammirare sempre di più questa terra(oltre la cura maniacale del paesaggio,veramente notevole!!!) ovunque ci sono cartelli che indicano di stare attenti ai bocconi con il vaccino antirabbico che hanno lanciato nel bosco!! Bravi! |
Lega, banchetto a base di carne di orso:
«No al loro insediamento in Trentino» Manifestazione contro il programma europeo Life Ursus. Ministri Pdl: barbarie. La replica: carne acquistata in Slovenia http://www.ilmattino.it/MsgrNews/HIG..._trentino1.jpg ROMA - Un banchetto a base di carne di orso. L'iniziativa è della Lega Nord che, come annunciato dal deputato e segretario del Carroccio in Trentino Maurizio Fugatti, si svolgerà domenica prossima a Imer, durante la festa della Lega Nord Primiero. Obiettivo della manifestazione, protestare contro il programma Life Ursus, che prevede l'insediamento dei plantigradi nelle montagne trentine. «Nel pieno rispetto del territorio - ha spiegato Fugatti - e del naturale equilibrio fra uomo e animale, la Lega Nord Trentino ha organizzato un lauto banchetto a base di carne di orso. Sarà l'occasione per stare insieme all'aperto e rivivere antiche tradizioni gustando prelibati piatti tipici trentini i cui eccellenti sapori rischiano di sparire dalle nostre tavole». «Questa iniziativa - aggiunge - vuole essere un segnale chiaro ai cittadini, che hanno tutto il diritto di riconquistare il loro territorio e di girare liberi senza mettere a rischio la propria incolumità. Il fallimento del progetto Life Ursus, che prevede l'insediamento degli orsi nelle montagne trentine, è ormai sotto gli occhi di tutti. Per difendere e tutelare le popolazioni nelle zone di montagna del Trentino dalle continue visite degli orsi, noi preferiamo consumarli in questo modo». Brambilla e Frattini: fermare l'iniziativa. «A nome di tutti gli esponenti del Pdl che, come noi, provano profonda indignazione nell'apprendere che in una festa leghista del Trentino verrà servita carne di orso, chiediamo al segretario del partito, nostro alleato, di intervenire per fermare questa scandalosa iniziativa - affermano in una nota i ministri del Turismo e degli Esteri, Michela Vittoria Brambilla e Franco Frattini - Si tratta di una provocazione che offende i sentimenti di tutti gli italiani che amano gli animali e vogliono vedere rispettati i loro diritti. L'orso è tra l'altro protetto e ci chiediamo quale possa essere la provenienza dell'animale che dovrebbe essere mangiato al banchetto della Lega. Una provenienza sicuramente illegale e che merita di essere tempestivamente verificata». Prestigiacomo: evento barbarico. È «sconcertante apprendere che si vuole organizzare un banchetto con carne di orso. Ciò che lascia di stucco è la superficialità orgogliosa con cui è stato annunciato un evento barbarico, con i toni della rivalsa nei confronti di chi, lo Stato in primo luogo, protegge la comunità di orsi del Trentino - afferma il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo - L'orso è una specie protetta dalle convenzioni internazionali, non si può cacciare e la carne d'orso non è in vendita. Non vedo quindi come si possa anche solo ipotizzare un banchetto con carne d'orso. L'amico on. Fugatti denuncia da tempo il fallimento del progetto Life Ursus, che invece al ministero dell'Ambiente non risulta. Ovviamente va tutelata l'incolumità delle persone e su questo attiveremo tutti i controlli necessari». «La carne d'orso non è stata cacciata sulle montagne del Trentino ma regolarmente acquistata in Slovenia - replica Fugatti - Voglio rassicurare il ministro Franco Frattini sull'assoluta legalità della provenienza della carne di orso, e invito chiunque abbia dei dubbi sull'iniziativa a partecipare al nostro banchetto e ad assaporare anche altri piatti tipici della cucina tradizionale trentina». In Italia l'orso, in quanto specie particolarmente protetta, non è un animale cacciabile, ma la sua carne può essere consumata se se ne dimostra la provenienza dai Paesi dove invece la caccia è consentita, chiarisce Daniele Zovi, responsabile del Comando regionale del Veneto del Corpo Forestale dello Stato. «La caccia all'orso - ha spiegato - è consentita in molti Paesi dell'est europeo, come la Romania dove vivono 6000 esemplari, la Croazia, la Bulgaria, ma anche la Slovenia e la Russia, e tra i Paesi occidentali la Svezia. In Italia, invece, la popolazione è di 40-45 unità in Abruzzo è di 35-45 tra Trentino Alto Adige, Veneto e Lombardia». Il banchetto organizzato dalla Lega Nord è quindi legale «se si dimostra la provenienza della carne, attraverso un certificato veterinario d'accompagnamento, da uno di quei Paesi». fonte |
la stampa locale
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Vale, a breve inizierò una ricerca sulle dolomiti friulane probabilmente sullo sciacallo dorato (ma sono ancora indecisa se farlo invece sull'orso) comunque starò fianco a fianco con chi condurrà le ricerche su questa specie se è un argomento che ti interessa poi ti passo tutte le info che riesco a raccogliere;)
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grazie! :lol:
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Si è vero, come un'altra orsa che ha mostrato comportamenti agressivi, dovuti al fastidio che le procurava il collare povera. Per non parlare poi di quel povero orso che rovistava nei cassonetti nel centro di Molveno e gli hanno sparato sonniferi ,evidentemente era alta anche la dose e l'hanno ammazzato perchè l'orso è morto annegato nel lago di molveno,non sapendo piu nuotare perche troppo indebolito dall'effetto dei sonniferi. ,non do colpe a chi voleva solo addormentarlo assoultamente anzi, non era quella l'intenzione. e chissa come ci sono rimasti male. io incolpo chi fin dall'inizio non è stato preparato a tutto ciò e non ci ha preparati . magari sbaglierò a dire cosi,ma dal mio punto di vista hanno sbagliato tutto dal principio, o dovevano lasciare gli animali nel loro luogo dov'erano, o dovevano prima essere piu preparati.qui non siamo preparati ,non solo noi ma x primi chi li ha liberati, vedi i risultati dei collari, ...poi le nascite dei piccoli che non sappiamo quanti sono, siamo arrivati ad un punto che hanno perso il controllo ogni settimana si avvista un orso , vicino ai centri abitati (qui nel bosco basso del mio paese 2 orsi sono stati x una settimana) So che non ce d'aver paura, perche l'orso (in teoria)scappa dall'uomo a parte quando ha i piccoli , ma la mia paura è come si comporta con i cani,da quando so che è sceso fin qui gia 3 volte, io ammetto che ogni giorno che sono qui sopra con lea e luna un pò di paura di incontrarlo ce l'ho.ma non solo x me ma perche so che loro conoscendole gli ringhierebbero e magari si azzarderebbero anche ad andargli contro . Rimango comunque del parere che gli orsi sono animali bellissimi, ma x me dovevano rimanere in slovenia,la non gli mancava niente, qui vagano ,si avvicinano alle case senza riuscire a trovare il loro giusto abitat.ed è una crudeltà imporre a degli animali di stare in un luogo che non sentono. |
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Non è corretto però pensare che non ci siano controlli, ci sono telecamere ovunque nei boschi e le nascite sono controllate. Per quanto riguarda il loro habitat.. beh l'orso c'era da molto prima dell'uomo in Trentino, se era scomparso è perchè veniva cacciato. Se davvero non fosse il suo habitat naturale i primi orsi immessi sarebbero migrati altrove. |
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scusa duska ma non ho capito cosa intendi dire quindi probabilmente la mia risposta ti sembrerà polemica.
I rimborsi ci sono, anche se in effetti in termini affettivi non è che un assegno risolvi le cose. Io vivo al limitare del parco adamello-brenta, c'è l'orso, le volpi, le faine e tanti altri animali selvatici. Ma non è una novità, lo sapevo prima di andarci a vivere ed è anche il motivo per cui mi piace starci. I vicini tengono cani e animali domestici al riparo. Non è difficile. Certo per le pecore è impensabile avere una stalla per ogni pascolo, però se davvero ami i tuoi animali non li metti al sicuro? In alternativa c'è sempre il centro città. |
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La tua scelta, in quanto tale, è magnifica ma rimane TUA, le polemiche che anche in Trentino si stanno sviluppando dimostrano che non tutti la pensano come te ( e me per inciso), quindi quando parlo di condivisione mi riferisco non tanto a scelte personali, che oltretutto, e questo è il MIO caso, sono ininfluenti in termini lavorativi, io vivo di altro e quindi posso solo apprezzare la natura che mi circonda, non la pensa così il mio vicino allevatore di mucche che tiene i suoi animali da "reddito" allo stato brado in un'area di 60 ettari e che al solo udire la parola orso o lupo carica a pallettoni la "spingarda" del nonno... giusto? sbagliato? non so, credo che il nostro benessere debba necessariamente passare attraverso quello degli altri e non comprendere le esigenze altrui, spesso produce guai enormi anche se non dipendenti dalla nostra volontà, ma questo, al solito, vuole solo essere un mio pensiero. |
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Ma purtroppo la realtà non è cosi.. ci sono zone di presunto passaggio dell'orso , metti che vedono i segni sui tronchi degli alberi ecc..che indicano il suo passaggio allora li piazzano atrezzatura di fototrappolaggio , ma solitamente li riprendono quando gia sono passati o sanno ci sono, prima è difficile sapere dove sono.. Quando li hanno liberati due avevano sconfinato ed entrambi i due sono stati abbattuti, nel 2006 Jj1 in Baviera e nel 2008 aveva sconfinato in svizzera JJ3 ed era stato abbatutto, mi sembra erano entrambi figli della Jurka (anche lei è passata dal mio paese) è bello sapere che ci sono, non dico di no, ma è un pensiero egoistico. almeno vorrei ci fosse piu informazione , Quando sono stati liberati a noi a casa è arrivato un piccolo manuale tascabile mandato dalla provincia con su i comportamenti da assumere nel caso di incontro ravvicinato, nel caso l'orso ti venisse incontro consigliano di o abbracciarlo o buttarsi a terra fingendosi morto, secondo te io mi butto a terra?no..dalla paura che avrei sentirebbe che sono ancora viva:pse mi arrampico su una pianta lui sale,se corro lui corre piu veloce di me , se mi butto in aqua lui si butta insomma non avrei scampo, ma so che non attaccano gli uomini se non sono innervositi dai collari o se non hanno i piccoli...x questo vado ancora nel bosco tranquilla abbastanza dai.. Ma vorrei ci fosse piu informazione non solo per chi è fifone come me, ma anche x i pastori, non esiste che loro faticano tanto e poi si vedono portare via i loro animali , quando la volpe mi ha mangiato le galline gia x la 3 volta ho dovuto correre al rimedio a fare un recinto con cemento perche non scavasse e con la rete fina anti volpe e faine, ma le pecore e le mucche che sono animali che vanno liberi al pascolo hanno piu difficoltà a proteggerli... se la provincia inventa un sistema x proteggere il bestiame dei pastori ben venga ,ma ci vuole un genio perche è difficile.Non basta rinchiudere le pecore in stalla di notte , e lasciarle poi al pascolo nei prati di giorno ,perche l'orso gira anche di giorno . Quando dico che in slovenia per me era il loro abitat lo dico perche ci passo spesso dalla slovenia e non è come da noi ..li ci sono boschi immensi ,posti che prima di vedere una casa devi fare km,,.e ancora la vedi lontana con il binocolo swarowski :p;-) X dire...qui siamo piu piccoli, abbiamo le case al bordo del bosco, abbiamo animali, lascia perdere che io ho solo i miei cani le galline e una capra ma i miei vicini hanno capre asinini ,ecc..un quarto del trentino ha bestiame e metà del trentino abita al bordo del bosco ,cosa di cui io come te vado fiera, Come vado fiera dei nostri selvatici, ..amo fotografare i caprioli (anche se sono una fotografa negata) ho preso in foto una volpe che correva e dalla contentezza non ci dormivo nemmeno la notte perche continuavo a rivedermela :rock_3 ,dell'orso pure sono fiera anche se io sono una fifona ma vorrei ci fosse piu controllo, ci fosse piu informazione e piu protezione per loro che nessuno abbia piu quei collari che li innervosiscono ,che gli mettano piuttosto un microcip sottopelle penso esisteranno no? se sono calmi non ce da temere sono certa anch'io , a parte evitare quando si sa le mamme hanno i piccoli , come è successo a quel ragazzo che abita qui vicino a me che sul bondone mentre è andato a correre un orsa con i piccoli gli ha corso dietro , x fortuna era vicino alla macchina ed è riuscito a mettersi al sicuro, ma se invece di un ragazzo che tra il resto è uno che va a correre erano due vecchietti?.... Ecco se danno informazioni a TUTTI almeno dei periodi di evitare perche ce il periodo delle nascite,...come noi sappiamo che in questo periodo che ci sono i piccoli di capriolo meglio tenere i cani lupi al guinzaglio...tutto si evita e si vive in pace. Bene , vi lascio e vedo se incontro qualche orso con lea e luna , scherzo :pintanto complimenti x la tua scelta di vivere ai piedi del brenta , bellissimo posto ciao |
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La provincia di TN ha ricevuto dalla comunità europea 800 mila euro per il progetto e tanto per la cronaca (dati dal 2000 al 2007) gli orsi hanno fatto danni per un totale di 221 euro mentre i costi di totali per il progetto sono di 818... il che vuol dire una bella pubblicità GRATIS. Ricordo infine che le capre che ogni tanto si mangia in val di Rabbi per esempio o le arnie distrutte dietro casa mia =) sono state completamente risarcite dalla provincia, agli apicoltori infine fa piacere avere questi simpatici pelosi in circolazione, la provincia gli paga le recinzioni elettrificate e se le api non lavorano bene si fa presto a simulare "lo zampino" dell'orso, leggevo proprio l'altro giorno che solo il 30% delle richieste di indennizzo di questo tipo sono state accolte le altre a quanto pare erano montature. PS: I pastori non si legano affettivamente ai loro capi di bestiame, se l'orso mangia una capra il pastore è inc*** solo perchè non riuscirà a venderla a qualche ristorante per pasqua e si dovrà accontentare del prezzo di mercato della stessa offerta dalla provincia. |
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che bella notizia deve essere un emozione fortisisma vedere un orso bianco!!
io rimpiango i tempi in cui inseguivamo l'orso marsicano fino ad arrivare a pochi metri da lui,oggi con quei pazzi di clc non lo avvicineresti nemmeno a 500mt! |
non è un vero orso bianco
qualche post più datato lo spiega! |
....tu e la tua mania del pulito...smacchiato per errore con la candeggina?
...:bolt |
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Poveri asini...mamma mia...!!
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Stivo: Ecco vedete che gli orsi amano la mia valle? Secondo me è Valentina che me li manda :p ...scherzo Quando questa mattina al Tg hanno fatto vedere il video dell'orso "bianco" è stato bellissimo vederlo . Però orsetto proprio sul nostro amato Stivo dovevi andare?:rock_3proprio passeggiare verso il nostro amato passo Bordala dove andiamo a cavallo?? Ti capisco però..hai scelto il posto che anche x me è tra i piu belli e naturali della mia adorata valle...!allora dovunque tu sia che cammini sul nostro monte spero ogni giorno anche tu rimanga incantato a vedere la magia del suo panorama ,ma ti prego lascia stare il mio cavallo!:p |
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Ma caspita... lasciando perdere il fatto che un macellaio si lamenti dell'orso che si ciba (che sembra molto da colmo dei colmi).
Se questi asini erano animali di compagnia e ci teneva davvero perchè non li ha messi in una stalla la notte? O con un recinto degno di nome e magari elettrificato? Perchè non li ha protetti? E' come se si lasciassero le galline in giro la notte.. ovvio che la volpe se le mangia. Come chi ha il cane, ovviamente non penserebbe mai di lasciarlo nel prato di notte sapendo che potrebbe arrivare un orso, lo tieni in casa o gli fai un box resistente. |
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Non conosco la situazione, resto in topic sull'orso trentino.
Nell'ultimo articolo, in particolare, si fa riferimento al fatto che gli asini non fossero animali da reddito, ma animali da compagnia. Motivo per cui "valevano di più" dalle parole del proprietario. Quindi, nell'ottica dell'animale da compagnia, perchè non li ha protetti? Soprattutto se erano stati attaccati già una volta.. c'è voluta la seconda per capire che forse era il caso di spostarli. |
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Nemmeno io sono "esperto" di nulla, il mio è un ragionamento legato ad una concezione poetica di una realtà che dovrà essere affrontata in un modo o in un altro, anche a me fa sorridere che un macellaio (però mi nutro anche di carne) si lamenti perchè un orso si mangia a la sua asina, ma se tentiamo di entrare "dentro" la vicenda, ci rendiamo conto che bisogna andare oltre la "poesia" e incominciare a considerare che se vogliamo il ritorno di questi grandi predatori, (io sono tra questi) dobbiamo tutti accettare nuove regole e nuove limitazioni, come ad esempio, la rinuncia di poter usufruire di grandi spazi oggi riservati a sfruttamento turistico o per l'allevamento, la domanda è: quanti di noi sono d'accordo su questo? Credo che qualsiasi scelta debba essere condivisa sopra tutto da chi in quei territori vive e lavora, altrimenti la cosa verrebbe vista come un'ulteriore soppruso da parte di uno stato matrigno e chi ci rimetterebbe sarebbero proprio gli animali reintrodotti (oltre agli asini naturalmente), è già successo in zone dove si sono trovati lupi impiccati sugli alberi... barbarie? certo che si! Però, forse i veri responsabili sono un corpo forestale non sempre "attento", (fiction a parte) una politica incapace e empirica, oltre naturalmente all'egoismo che è insito in ognuno di noi... |
Giorni fa hanno trovato segni del passaggio dell'orso sopra il mio paese, dove andiamo sempre a fare le grigliate nei prati e dove ogni giorno libero lea luna e la piccola peste,non è la prima volta che passa di qui, tempo fa ha fatto razzia dove ci sono le api, Vi assicuro che quando li porto su nei prati non sono di certo rilassata.comunque ce e vediamo di conviverci.
Un forestale amico mi ha detto che l'iportante è farsi sentire dall'orso ,perche se tu passeggi in silenzio e il vento è al contrario puo accadere che non ti sente e te lo trovi li.. ma se si fa "casino" l'orso dal rumore o sentendo parlare in teoria scappa. Tornando agli asini, gli asini dei botteri erano "gli amici" dei bambini li intorno, qui gli asini lo sono sempre stati, sono animali stupendi e intelligentissimi "anche se ce il detto sbagliato qui che dicono te sei n'asem"..invece sarebbe un complimento perche sono davvero intelligenti. è un peccato siano stati sbranati dall'orso ,come è un peccato che mangi altro bestiame dei contadini ecc..non è vero che i contadini,i pastori non si affezzionano ai loro animali, alcuni magari si ma molti altri si legano da sempre,mia nonna aveva un bue intelligentissimo ,altre vecchiette ricordano sempre i loro animali da pascolo e le credo perche io ho una capra che x me è un prodigio,è inspiegabile quanto è intelligente. Comunque io parlo da persona "ignorante"che non conosce ancora l'orso, ma rimango del parere che lui steso avrebbe bisogno di un ambiente molto piu spazioso come la slovenia.qui siamo "piccoli"abbiamo le case al bordo dei boschi ,animali .Magari un giorno riusciremo a conviverci senza paure , e si prenderanno precauzioni anche sulle recinzioni dei pascoli ecc..anche se è una bell'impresa perche qui i prati da pascolo sono grandi e gli animali abituati a stare liberi in tanto spazio ..si vedrà, però intanto la tranquillità non l'abbiamo piu come prima,non sto parlando delle notizie da giornale(parlo x noi x la mia valle e quello che sento in giro,ci sono persone che hanno paura ad andare x funghi )siamo sicuramente ignoranti sull'argomento,ma è normale ancora non siamo abituati.spero si abbatta questo muro dell'"ignoranza sull'orso"che riguarda anche me,forse solo li sarà piu facile convivere. |
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In Val d'ultimo dove abitano le mie zie, un orso ha sbranato un vitello di 100 e passa kili, han detto non era mai successo un caso simile prima.
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http://www.rttr.it/vis-blocco.asp?blocco=4&testo=11731&lingua=0 Il mondo è bello perchè è vario va.. |
artici in questo caso
http://www.corriere.it/animali/11_ag...d5e65f3e.shtml |
titoli estivi (agosto 2011)
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non parla di orsi trentini, ma se posso permettermi di consigliarlo è molto bello, l'ho appena preso
http://www.ylaios.eu/index.php?page=...emart&Itemid=2 |
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terribile ...
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seminario sull'orso:
Prossimo appuntamento degli incontri al Museo "per parlar di Fauna": Orso bruno: status in Trentino e sulle Alpi centrali Presentazione del Rapporto Orso 2011, con aggiornamento su Lince eurasiatica e Lupo: http://www.mtsn.tn.it/uploadfile/sez...2_alta-ris.pdf |
grazie per la segnalazione, cerco di andarci!
a breve organizzeranno anche un evento al parco naturale dello stelvio e la parentesi sul lupo dovrebbe essere più sostanziosa! |
l'articolo che annuncia l'incontro di questa sera
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Non si parla di orsi ma sempre in Trentino
8 aprile 2012 Valsugana, Villa Agnedo, TN Un cacciatore ha casualmente rinvenuto la carcassa di un maschio di SCIACALLO DORATO investito - presumibilmente poche ore prima - sulla statale 47 della Valsugana (Quotidiano L’Adige, pag 38). Dopo l’investimento in Val Pusteria del 2011, questo è il secondo dato di presenza per la regione ed il primo per la provincia di Trento. |
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Non so se qualcuno aveva gia' visto questo documentario
http://bear71.nfb.ca/#/bear71 Bear 71 e' la vera storia di una femmina do orso grezzly monitorata per 8 anni...... non e' il solito filmatino.... |
ragazzi uno dei posti dove con misha andiamo spessissimo
quando non sappiamo che fare o dove andare siamo sempre lassù http://img515.imageshack.us/img515/3019/dscn9846j.jpg e invece in svizzera http://img88.imageshack.us/img88/3885/dscn9843.jpg |
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QUOTIDIANO ADIGE Assalito dall'orso, lo colpisce sul muso
Attimi di terrore giovedì sera per un gruppo di «rendeneri» di ritorno da una tranquilla passeggiata nei boschi. Verso le 20 e 30 F.P., 55enne di Giustino, il figlio R. e l'amico di quest'ultimo E. (entrambi ventenni) sono infatti stati assaliti dall'orso nei pressi di Pinzolo, a 200 metri circa dall'impianto di risalita della pista Tulot. I tre, anche se per un lasso di tempo molto breve, si sono trovati faccia a faccia con il plantigrado nel breve tratto di strada sterrata che li divideva dalla loro macchina. A salvarli, probabilmente, la prontezza di spirito di P. che ha assestato al plantigrado un colpo sul muso mettendolo in fuga. «Saranno state le 20 e 15, forse le 20 e 30 - spiega F.P. - quando scendendo abbiamo notato lo sterco di un animale». Poteva essere un segnale, ma i tre non se ne sono resi subito conto, anzi si sono messi a discutere sul tipo di animale che poteva averlo lasciato. «Io - continua F.P. - sostenevo si trattasse dell'orso, mentre per mio figlio era quella di un asino ed è voluto tornare indietro per fare una foto». Proprio in quel momento, però, il soggetto in questione si è materializzato davanti agli occhi di R.: «Saremo stati a 30 metri di distanza da lui - continua F.P. - quando lo abbiamo sentito urlare». «Mentre faceva le foto - continua P. - mio figlio ha visto l'orso che saliva dal ciglio della strada. L'animale ha bramito e lui è rimasto come immobilizzato». Dopo essersi ripreso dallo shock R. ha cominciato ad urlare. Gridava: «Papà, papà c'è l'orso scappate... e noi ci siamo messi a correre». I movimenti dei due hanno quindi catturato l'attenzione del plantigrado che si è lanciato a rincorrerli allontanandosi dal figlio. «Abbiamo corso più veloce che potevamo - sottolinea F.P. - ma mentre io ho fatto 10 metri l'orso ne avrà fatti una quarantina». In poco meno di dieci secondi l'orso è riuscito a ricoprire la distanza che li separava e li ha raggiunti. «Quando l'ho sentito bramire dietro di me - continua F.P. - ho capito che ormai era troppo vicino e che se avessi continuato a correre mi avrebbe travolto». Una considerazione che ha permesso a F.P. di cambiare, come si suol dire, strategia. «Quando era a tre, quattro metri da me - racconta F.P. - mi sono girato di colpo, ho fatto due passi e gli ho dato un colpo con il bastone che porto sempre con me per aiutarmi quando vado in montagna». Un colpo secco e deciso che ha centrato l'orso sul naso e sulla fronte facendogli cambiare direzione. «Quando l'ho colpito - continua F.P. - si è spostato ed ha cominciato a rincorrere l'altro ragazzo che era poco più avanti di me». Grazie a qualche urla e al bastone F.P. è riuscito però a farlo desistere e, spiega, «alla fine è tornato da dove era venuto, anche se una cinquantina di metri più in basso». Un racconto che dura una ventina di minuti, ma che aggiunge F.P., «si è svolto in pochissimi secondi». Tutto è avvenuto in maniera concitata. «Non me ne rendo ancora conto e non so nemmeno dire cosa mi sia scattato in quel momento». Fatto sta che i tre sono usciti dall'incontro ravvicinato con l'orso totalmente illesi. Al momento non è ancora possibile tracciare l'identikit dell'esemplare anche se F.P. ne ha dato uno ai forestali: «Per me è probabile che si tratti di un maschio anziano, perché il suo pelo era un po' grigio, alto circa 80 centimetri, forse un metro, e lungo 2 metri». Non avendo il collare sarà comunque difficile stabilire, in tempi molto stretti, di quale orso si tratti. «Quando è scappato - prosegue F.P. - ho controllato il bosco che lì è rado e nei paraggi non ne ho visti altri». Passata la paura P. è però tutto sommato contento: «Siamo stati fortunati perché si è concluso tutto bene sia per mio figlio, che è rimasto fermo, che per noi due che siamo scappati». P. non nasconde però un po' di apprensione: «In fondo - conclude - eravamo in una zona tranquilla dove passeggiano anche altri residenti e non a 2 mila metri». QUOTIDIANO IL TRENTINO - PINZOLO. E’ spuntato all’improvviso, saltando dal prato sulla strada. Poi, è sparito dopo aver incassato una bastonata in mezzo agli occhi. «Un bestione d’orso alto almeno un metro, chissà quanto oltre il quintale». F.P. non se lo dimenticherà mai. L’ha visto arrivargli alle spalle, giovedì, «erano circa le 20.15, sul tracciato che porta alla stazione della nuova telecabina Tulot», appena fuori Pinzolo. E, un attimo prima di mettere a fuoco l’orso, ha sentito il grido del figlio ventenne Riccardo. «Lui - lo indica F.P. nella ricostruzione - è rimasto fermo, immobile nella paura. Io e Ettore, un ragazzo che era uscito con noi in passeggiata, abbiamo invece iniziato a correre e l’orso ci è venuto dietro. Ci ha inseguito e lo sentivo avvicinarsi. Allora, mi sono girato... Non è che l’ho deciso, non ho pensato a cosa stavo facendo o avrei dovuto fare. Mi sono girato e l’ho colpito». Come arma un bastone, un bastone da passeggio, un alpenstock, «quello che uso sempre quando esco per boschi e sentieri». F.P., tecnico della Set Distribuzione a Preore, l’ha scaricato in testa all’orso e l’orso è sparito virando verso il prato sotto la strada, da dove era apparso. «Mi è andata bene, ci è andata bene, con tutto che dicono che bisogna star fermi- ripete l’uomo - Saranno stati 30 metri di corsa con l’orso dietro. L’avevo visto ringhiare addosso a mio figlio e il resto me lo ricordo solo come una serie di cose messe insieme dall’istinto, dall’istinto di metterci al sicuro». Per i ragionamenti, c’è stato tempo dopo, quando il tecnico e i due ragazzi hanno parlato con gli uomini del Corpo forestale: «Abbiamo spiegato che l’orso non ci è proprio sembrato che avesse il radiocollare». Altre spiegazioni, F.P. le ha chieste e le chiede: «Io dico che incontrare un orso, che ne so, su un sentiero a 2000 metri di quota è una cosa, ma vederselo davanti alla periferia di Pinzolo, al Tulot, 250 metri dalla telecabina e 150 dall’auto parcheggiata, è un’altra sensazione proprio». L’uomo giura che non smetterà di camminare per i boschi («Come faccio a pensare di non poter andare in giro per il mio paese?»), ma una certa inquietudine resta: «Capisco il progetto Orso, il turismo, l’equilibrio naturale, ma che succede se un animale del genere, non certo disturbato o peggio provocato, forse solo attirato dal rumore, piomba su una famiglia con dei bambini... Ora poi che arriva l’estate e la gente si sparge per i boschi... Con tutti i pericoli che già ci sono, non credo fosse il caso di aggiungerne un altro». Anche il sindaco di Pinzolo William Bonomi ha chiamato per sapere della disavventura a lieto fine e a Pelugo era in programma una serata sull’orso organizzata dalla Lega nord. Il signor F.P. non c’è andato, ma con i forestali è tornato sul luogo dell’incontro: «Mi han chiesto un sacco di dettagli, ma io non mi sono messo lì col metro a misurare l’orso. Pensavo a correre». |
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da molto molto lontano ....... ma volevo condividerlo :lol:
http://video.corriere.it/ecco-orso-n...6-b3ccb09a7f99 |
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Sempre per chi è interessato all'orso vi allego un interessante pdf sulla consistenza dell'orso sui monti Ernici
http://www.mediafire.com/view/?rd2zl48azkcpzkr |
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Quote:
Questa notizia non c'entra con l'orso però è cmq in tema con le dosi di anestetico che risultano letali... :cry: http://www.leggo.it/zoom/imola_giraffa_fugge_da_un_circo_muore_mentre_cerca no_di_sedarla_/notizie/195128.shtml |
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dieeeego.... giù le mani dal nostro orso :rock_3
L'orso M13 rischia la pena di morte Solo il letargo o la fuga potranno salvare l'orso trentino M13, che da circa tre mesi vive oltre confine, in Svizzera, dove, però, rischia grosso. Il giovane plantigrado, nato due anni fa nel Brenta, si è stabilito nel canton Grigioni, in val Poschiavo, territorio elvetico che si incunea nelle Alpi lombarde. Dopo gli avvistamenti, le predazioni di pecore e le razzie di alveari, la settimana scorsa si è registrato un episodio che ha rinfocolato l'allarme sociale: M13 ha visitato un deposito di ortaggi annesso a una cascina di montagna, a quota 1.700, utilizzata dai proprietari nel week-end. Anche il mondo politico ora si agita, il che potrebbe significare grilletto facile. «Non ha aiutato che i media abbiano scritto che l'orso è entrato in casa, mentre in realtà era un locale vicino, chiuso approssimativamente. Fatto sta che si trattava di un luogo spesso abitato (ma non quella notte) e adesso molte persone, qui in valle, sono impaurite e determinate. Alla prossima mossa "falsa", M13 potrebbe rischiare l'abbattimento», spiega da Poschiavo Arturo Plozza, capo guardiano dell'Ufficio caccia e pesca dei Grigioni. «Fortunatamente - prosegue - da quattro giorni l'orso, che monitoriamo via radio e Gps, non si sposta gran che e resta in quota. L'auspicio è che stia cominciando il letargo, così potremo stare tutti tranquilli». Ma lo considerate già un esemplare «problematico»? «Sì, anche se va detto che non ha mai messo in atto comportamenti pericolosi nei riguardi degli esseri umani; anzi, si è sempre allontanato, sia nei tre casi di incontro ravvicinato (30-40 metri) sia durante le nostre azioni dissuasive notturne (proiettili di gomma o strumenti luminosi e sonori) nei pressi dei paesi. La gente è preoccupata anche in seguito a diversi avvistamenti, avvenuti di notte o all'alba negli abitati o sulle strade del fondovalle. Poi l'evento della cascina ha surriscaldato gli animi. L'opinione pubblica è divisa ma chi si fa sentire di più sono i contrari all'orso: ce n'è un un gruppo piuttosto accanito, il che non aiuta a dare risposte razionali e scientifiche a una questione delicata». Esistono misure di prevenzione. «Certo, solo che questo scenario da noi è inedito. Qui non è come in Trentino, dove vi state abituando, sia pure con discussioni, all'idea che l'orso abiti le foreste. Ci vuole tempo, per esempio, anche per convincere gli allevatori a cambiare e a utilizzare le elettrificazioni fornite dalle istituzioni pubbliche». E se M13 visita un'altra cascina? «La commissione potrebbe classificarlo come pericoloso per le popolazioni e la conseguenza sarebbe l'uccisione». Domani sera in val Poschiavo arriverà una delegazione anti-orso dal Trentino, per partecipare a un incontro dai contorni immaginabili. La beffa sarebbe che nel frattempo M13, zaino in spalla, valicasse le vette grigionesi e percorresse le poche centinaia di metri che lo separano dall'Italia e dalla salvezza. Un inverno sereno per tutti. http://www.ladige.it/articoli/2012/1...hia-pena-morte |
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personalmente, [te lo dico senza alcuna nota polemica, anche perchè sei una delle poche persone che stimo qua dentro], preferisco fare un copia incolla degli articoli, perchè oggi sono online, e domani forse anche no, e dopo tutte le vaccate che ho letto su questo forum, credo che non ci si debba sentire in colpa di postare degli articoli che informano circa la realtà fonte Ucciso in Svizzera l’orso M13 http://www.lastampa.it/rf/image_lowr...c--330x185.jpg Una foto dell’aprile 2012 dell’orso “M13” Il Wwf chiede una protesta formale del governo italiano Per il Wwf è inammissibile l’abbattimento dell’orso M13 compiuto dalle autorità svizzere del Cantone dei Grigioni, 5 anni dopo l’abbattimento di JJ3 sempre nei Grigioni, che consideravano il plantigrado una minaccia per l’uomo. Dal 2006 già otto orsi hanno fatto la loro apparizione in Svizzera, provenendo dall’Italia e non è accettabile che simili episodi accadano ancora. «M13 non era un orso problematico - spiega Massimiliano Rocco responsabile Specie, TRAFFIC e Foreste del WWF Italia - nei mesi scorsi ha solamente mostrato un atteggiamento confidente che non giustifica minimamente l’applicazione della norma, prevista dal Piano di azione svizzero, dietro cui si nascondono le autorità elvetiche. Così si rischia di spazzare via in pochi anni gli sforzi di conservazione messi in piedi dall’Unione Europea e dagli enti italiani per mantenere nelle nostre Alpi un gioiello prezioso come l’orso». L’associazione ambientalista chiede dunque al governo italiano, che al momento detiene la Presidenza della Convenzione delle Alpi, di inviare una protesta formale al governo svizzero, e di adoperarsi affinché si esca dalle logiche dei singoli Stati e ci si impegni a gestire la popolazione alpina di orso come una popolazione che appartiene a tutti i Paesi che condividono il territorio alpino. Numerosi progetti europei tra cui il LIFE+ ARCTOS (www.life-arctos.it) ancora in corso hanno dato chiare indicazioni scientifiche sulle azioni da intraprendere per poter convivere con gli orsi e le altre specie presenti nel territorio alpino. Ma spesso le indicazioni sono disattese dalle autorità che agiscono invece in base a criteri politici e non scientifici, vanificando così gli sforzi di conservazione. Il WWF ha dedicato all’orso bruno e alle altre specie di grandi carnivori che vivono sulle Alpi approfondimenti e il dossier «Abitanti silenziosi delle Alpi» sul sito alpi.wwf.it. |
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