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ma dove diavolo viviamo?
http://www.facebook.com/home.php?#/a...&id=1104983529 spero che il profilo e le foto siano pubbliche, altrimenti chi ha il mio contatto lo puo vedere postato nel mio profilo, maledetti barbari! |
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Bisogna avere il terrore a lasciare il proprio animale per qualche ora nel proprio giardino, siamo arrivati a questo punto... |
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a favore di:L.I.D.A CALTANISSETTA, IBANIT42P0316501600000701000580 presso:IW BANK S.p.A. Via Cavriana, 20 20134 Milano |
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Dio mio... |
Grazie Sirius
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:oops: ... :oops: |
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Porca miseria, poverino!
http://www.youtube.com/watch?v=hu2s7rz_Xuc guarirà! L'importante è questo, a chi gli ha fatto male auguro solo di soffrire tanto, ma tanto quanto ha fatto soffrire Joy. |
http://www.youtube.com/watch?v=_J6LeZNG2yU
ecco dove diavolo viviamo! |
non guardo quasi mai striscia anche erchè rientro sempre tardi e sul pc la mia scheda audio è sempre bruciata !!!! :banghead
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BASTARDI BASTARDI! |
vederlo, si, ma senz'audio!
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INVESTE UN TROVATELLO E INFIERISCE CONTRO L’ANIMALE, DENUNCIATO. L’ENPA DI SAN GIULIANO TERME PARTE CIVILE
Quella che arriva da Latignano (Pisa) è una storia di agghiacciante crudeltà. Fino a pochi giorni fa Pongo era uno splendido Dalmata; era un pò vecchiotto e malandato certo, ma i suoi quattordici anni non gli impedivano di fare le feste o di salutare le auto di passaggio con una paio di latrati e qualche “colpo di coda”. Pongo era un trovatello ma pare non abbia mai sofferto per questa sua condizione, poiché aveva trovato negli abitanti di Latignano amici fidati che si prendevano cura di lui, lo accudivano e pensavano alla sua dose di pappa giornaliere. Tutti tranne uno, purtroppo. Era una tranquilla serata di dicembre - le festività natalizie ormai prossime – quando dalla sua auto un automobilista intravede Pongo sul ciglio della strada. Il Dalmata, come suo solito, fa per inseguire l’automobile e dare a suo modo il “benvenuto”, ma l’uomo con un gesto improvviso scaglia la vettura contro l’animale. Per Pongo non è finita. Il piede schiaccia il freno, la mano ingrana velocemente la retromarcia e le quattro ruote investono nuovamente il corpo del cagnolino. E ancora una, due, tre volte. Poi, finalmente soddisfatto per la sua eroica “impresa”, l’uomo se ne torna al calore rassicurante del suo focolare domestico. E l’avrebbe sicuramente passata liscia non fosse stato per il moto di sdegno che ha percorso l’intera città. L’uomo è stato identificato e segnalato ai Carabinieri, che procederanno a norma del codice penale. La Sezione Enpa di San Giuliano Terme ha dato mandato a un legale per la costituzione di parte nel civile nel procedimento a carico dell’uomo. STORIA DI PONGO Pongo era un dalmata trovatello, non aveva una casa, viveva però per strada a Latignano, in provincia di Pisa. Benchè nessuno l’avesse adottato Pongo era felice, dato che nessuno in paese si disinteressava di lui, c'era sempre infatti qualcuno che gli portava da mangiare o da bere, o si fermava a fargli qualche complimento. Pongo aveva anche come abitudine, probabilmente per contraccambiare le attenzioni dei cittadini, di correre per qualche metro a fianco alle macchine che passavano nella via in cui si trovava al momento. Nessuno si era mai lamentato di questa sua iniziativa,anzi, sembravano tutti contenti di Pongo, fino a qualche giorno fa. Ma, a dire il vero, di lamentele vere non ce ne sono state; c’è solo stato un signore, arduo da definire in questo modo per chi scrive, che, quando il povero e anziano dalmata (14 anni) ha fatto per corrergli incontro per salutarlo, ha scartato con la macchina investendolo volontariamente. Fosse finita quà; l’essere (umano?) in questione, non contento, per essere sicuro e fiero del suo operato, non ha mancato di mettere la retromarcia e passare due-tre volte sopra il corpo dell’ormai inerme bestiola. Compiuto il suo quotidiano atto di coraggio, è tranquillamente tornato a casa. “Fortunatamente”, anche se è un termine che proprio non si può usare raccontando questa storia, Latignano si è mobilitata, la comunità infatti è stata profondamente colpita dal tragico destino subìto dalla loro “mascotte”. Diversi testimoni hanno denunciato ai carabinieri l’accaduto, portando al riconoscimento praticamente immediato dell’autore di questo efferato crimine, perchè di questo e nient’altro si tratta. Rischia da un’ammenda minima di 3000 euro a una massima di 15000 e un periodo di reclusione che va da 3 mesi ad un anno. Essendo Pongo deceduto la pena è aumentata della metà. (22 dicembre) |
che figl di p ..... speriamo che questa vicenda si concluda con la massima pena possibile!
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Vivo a Pioltello in provincia di Milano
Ieri sera ennesima aggressione a Sirius da cane maschio (ovviamente) lasciato libero. Sapete, i cani sono più felici se non sono al guinzaglio.... soprattutto in un paese come il mio ad alta densita di persone e veicoli... Ad alta densità di deficenti che slegano i propri cani per fare il giretto serale del quartiere. Dove se svolti l'angolo e ti trovi un cane di fronte non puoi "scappare"...
Infatti Sirius s'è beccato una spallata che lo ha sbattuto in mezzo alla strada, con me attaccata che non so come ho fatto a rimanere in piedi... Per fortuna il mio eroe è figlio della strada, s'è ripreso subito, al secondo attacco ho lasciato il guinzaglio (discutibile?) l'altro era molto più grosso del mio nanetto ed è iniziata la lotta, (peccato?) che Sirius lo ha abbrancato per la gola e ha iniziato a sbatterlo come un tappeto:shock: Doppio panico ricordando l'ultima volta che ha fatto lo scalpo ad un altro cane. Insomma siamo riusciti a dividerli, nel giro di pochi attimi, li tenevamo fermi, e io gridavo a Sirius "lascia Sirius lascia!" per fortuna ha obbedito. La cosa che mi ha sconvolta è stata la reazione del tipo, che ha detto al cane, "ben ti stà, così impari a non obbedirmi" Spero che non si sia fatto niente e che la lezione l'abbia imparata il suo padrone... non il cane. Tra l'altro se l'è filata senza nemmeno chiedere come stavamo io e Sirius..... Ecco dove abito. |
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Le teste di c@zzo sono ubiquitarie, e purtroppo per i cani ( anche altrui), a volte, ne posseggono. |
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ma nei posti meno abitati rischi i bocconi con dentro le lamette, l'acido muriatico intorno alla ciotola del cane lasciato in giardino, i colpi di fucili ai fianchi, i fili di acciaio tirati nel bosco....
ecco dove vivo... a cavallo del trentino alto adige... val di non.... |
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