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Floydredcrow 09-02-2011 13:21

è ora di finirla , basta libera vendita di veleni
 
Quando ieri mi hanno detto quello che è successo al cane di toporatto pensavo che scherzassero , fosse una battuta delle sue . di quelle che io ho tanto odiato nella mia fase della mia immaturità e" amato"nella fase attuale , quando crescendo capisci di piu ,, capisci i tuoi sbagli e capisci anche tante altre cose.ad adorare certe persone che prima per stupida immaturità vedevi con altri occhi.
Io sono una tollerante ,tollero le adozioni piuttosto che tenere un cane male ,tollero tante cose ma non tollero 3 cose , chi porta via i cani, chi sopprime un cane perche non lo puo tenere , e chi sopprime i cani degli altri e li porta via dall'amore della sua famiglia
Mi ha fatto rabbia ,una rabbia che ho intorno piu di quanto io abbia mai avuto , sapere che un cane amato e messo al centro del loro mondo gli è stato portato via, io mi ero giurata di non scrivere piu niente su wd ma sono istintiva è piu forte di me quello che devo dire lo devo dire.
Sono stanca di sentire parlare di bocconi avvelenati , di paesi come quello vicino dove abita uno dei miei cuccioli che sono stati costretti a mettere le museruole ai cani quando li portano nel bosco per rischio avvelenamenti,
per colpa di quattro disgraziati maledetti.
Io non sono nessuno,sono l'ultima ruota del carro qui e non solo qui, ma chiedo agli animalisti a chi puo fare qualcosa di fare una mozione nazionale e mettere il divieto alla libera vendita di QUALSIASI tipo di veleno. è un'arma il veleno , x le armi ci vogliono i porto d'armi, x il veleno metteranno altri sistemi ma devono metterlo.
Non si puo acettare che qualsiasi pirla di turno possa andare e comprare veleno liberamente.Finche non succede a qualche cane di persone di spessore quest'italia non muove il culo.(scusate la schiettezza).
Ci vuole una raccolta firme per vietare la libera vendita di qualsiasi veleno.chiedo a chi sa piu di me di fare qualcosa di questo tipo.

dolceeamara 09-02-2011 13:59

aspetta e spera..............................
effettivamente comunque è un grosso problema

maghettodelboschetto 09-02-2011 19:04

Quote:

Originally Posted by Floydredcrow (Bericht 357432)
ma chiedo agli animalisti a chi puo fare qualcosa di fare una mozione nazionale e mettere il divieto alla libera vendita di QUALSIASI tipo di veleno.

La vendita di veleni come la stricnina in Italia non è affatto libera.

Orbene, non credo che si possa fare una legge per abolire l'utilizzo di veleni per sterminare topi, piccioni, parassiti vari, animali nocivi portatori di gravi malattie e che arrecano danni all'agricultura.

Inoltre vi sono tantissime sostanze che non sono "veleni" ma che possono essere utilizzati come tali.

Le leggi giuste ci sono già, il problema è che è facile ignorarle.

emily2010 09-02-2011 20:46

purtroppo non ci sono solo i veleni ma metodi come friggere una spugna assieme a della carne così quando il cane la mangia le si gonfia nello stomaco e muore
qui nella mia zona ne hanno uccisi vari di cani con veleni e non ma non sono mai riusciti a prenderli purtroppo gli si può augurare solo dei gran mal di pancia con la speranza che qualche cosa arrivi a metterli ko x un pò
poterli cogliere sul fatto e fargli mangiare il loro cucinato ....tanto sanno cosa hanno ingerito quindi si possono disintossicare.....

Jal 09-02-2011 22:02

bè visto che si parla qui le parole le trovo volentieri
sono mammiferi difettati.
quelli veri.
non quelli che noi chiamiamo malamente portatori di handicap.
sono loro invece quelli difettosi.
e sinceramente preferirei vederli affogare nel proprio sangue.
però lentamente, molto lentamente.

Fiammetta86 09-02-2011 22:41

@Francesca: per uccidere un cane basta una tavoletta di cioccolato o un panetto di burro. Il problema non è nel commercio dei veleni, ma nella testa di certe persone.

Floydredcrow 09-02-2011 23:28

Sono cose assurde ,non so che dire... io spero che le generazioni future crescano con piu intelligenza e con piu cuore.

Elisa85 10-02-2011 09:51

Quote:

Originally Posted by Floydredcrow (Bericht 357709)
Sono cose assurde ,non so che dire... io spero che le generazioni future crescano con piu intelligenza e con piu cuore.

Tesoro mi sa invece che più andiamo avanti e più crudeltà vedremo, c'è gente tarata sul serio e ilpeggio è che spesso sono adolescenti.. quella delle spugne non la sapevo neanche... ah, che schifo di mondo..:(

ezibaby 10-02-2011 10:19

Area cani a Macerata, un'area tenuta non dignitosamente ma BENISSIMO dai frequentatori abituali. Inoltre non adiacente alle case ma separata da una strada e poizionata sotto la sede stradale. Vicino un pattinaggio e campo di pallone, ben rumorosi entrambi.
Ci hanno buttato delle polpette piene di chiodi. Non ci sono commenti se non che un bel cancro al pancreas a chi ne è responsabile

franz+etienne+wonka 10-02-2011 11:43

vogliamo parlare del gesso nelle polpette che non fa odore?
dei vetri?dei colli di gallina riempiti di stricnina?
trovai questo sito tempo fa...giusto x vedere quanta gente di merda c'è e quant'è brasato il loro cervello..
http://www.bocconiavvelenati.it/

Marco 10-02-2011 12:20

bisogna far qualcosa ragazzi...non si può continuare così.....oggi lui , domani quell'altro.....rischiamo tutti ...per cosa poi????.....per prolifeerare animali che poi devono uccidere ulteriormente???

basta!!!!

Enid Black 10-02-2011 13:14

Ma nemmeno per quello Marco!! Ieri eravamo a casa dei genitori di Gianni, lui esce con Spettro per una girata e vede un cartello all'inizio del sentiero che facciamo di solito (un fosso coperto, tanto cemento e un po' di erba ai lati) che indica che sono state trovate polpette avvelenate e che già due cani sono caduti vittime! Questo non in un posto dove c'è caccia, ma in un paese, vicino a case con cani e bambini!

Inutile dire che ha fatto dietrofront e quando siamo riusciti io e mia suocera abbiamo preso un'altra strada :(... anche perché sì, sono un po' fobica ora e anche un po' a ragione mi sa!

Non ho parole per dire cosa penso di questa gente. So solo che le polpette gliele metterei come supposta... oppure gliele rifarei al pomodoro e gliele darei da mangiare :( :(

franz+etienne+wonka 10-02-2011 13:22

ad un cane, x evitare che mangi,gli metti la museruola..che,x carità,poveretto,mai una volta che possa stare tranquillo senza costrizioni,o la museruola,o il guinzaglio...xò se serve ad evitare il dramma,ben venga..
ad un gatto,che gli metti?
ad un bimbo?

non è solo questione dei veleni in sè,la gente malata ti fa anche la polpetta senza veleno,ma con i chiodi,x l'appunto,spilli,o il gesso,o i vetri o una cazzo di spugna fritta!!!!!
è la testa della gente che deve cambiare..na parola,va là...

martinapuffa 10-02-2011 14:36

Spero solo di non incontrare mai nessuno che butta bocconi avvelenati perchè sarebbe davvero la volta che mi mettono in galera e buttano la chiave!! E spero che tutto il male che procurano gli torni indietro il doppio, anche il triplo!!

Floydredcrow 10-02-2011 16:12

Quote:

Originally Posted by franz (Bericht 357815)
è la testa della gente che deve cambiare..na parola,va là...


Si è la testa di queste gente che deve cambiare ,
non so perchè lo facciano e per quanto io provi a capire non capirò mai e non lo tollererò mai ,
Se è vero che è difficile cambiare qualcuno di grande , io credo che la salvezza sta nei bambini , ogni genitore dovrebbe portare i bambini a contatto con gli animali e ogni scuola chiamare dei forestali a parlare ai bambini di quanto sia bella la natura e gli animali .
In un epoca di videogiochi e cartoni che non hanno piu quel sentimento di base come avevano quelli che guardavamo noi da piccoli..vi assicuro però facendo la baby sitter che i bambini sono sempre gli stessi di una volta , solo che quest'epoca non gli da molte possibilità di essere quello che potrebbero essere e che vorrebbero..Sono avanti sti bimbi...io a quell'età ero una polenta..lo sono ancora forse , loro capiscono con una rapidità pazzesca sia le cose belle che le cose brutte.
I bambini di città mi fanno piu tenerezza-e un p di tristezza perchè hanno la sfiga di vivere in mezzo a tante brutte notizie e indifferenze ..i bambini di paese ancora sono piu fortunati ,un pò piu liberi e hanno gia piu contatto con gli animali ..
ma qulsiasi bambino , sia di città che di paese se ha la fortuna di avere dei genitori che lo indirizzano verso la natura e il suo contatto anche solo portandolo il fine settimana in montagna crescerà sicuramente sensibile e se poi ce anche la scuola che organizza inconri con il corpo forestale che come qui sono fantastici.. disponibili e bravi con i bambini..allora tutto anche in questa epoca di gente impazzita prende un pò piu di equilibrio e quei bimbi saranno futuri grandi sensibili.Ne sono convinta di questo .
Speriamo come ho scritto sopra che le generazioni future imparino dagli errori idioti di queste presenti e siano piu intelligenti e piu umani..

Sirka 10-02-2011 16:37

....purtroppo succede,può essere una tiepida mattina di fine estate o una tiepida giornata di metà inverno,succede e succederà sempre...
un giorno esci di casa con l'idea di portare il tuo compagno/a a fare qualcosa di diverso,di portarlo dove può stare libero senza dar fastidio a nessuno,eppure a qualcuno si dà sempre fastidio e accade...
accade in un attimo in cui sei distratto,o mentre pensi ingenuamente che la tua compagna sia presa ad annusare un cespuglio con un odore interessante....e invece è presa dalla morte....
...succede che ti guardano con occhi interrogativi e spaventati come solo loro possono fare e tu ti senti inutile
...succede che rimani a guardarli mentre muoiono e sei impotente
...succede che ci si ritrova disperati a pensare a cosa fare...ma non puoi fare più nulla solo accompagnarli in quel viaggio che ne tu ne loro avete chiesto di intraprendere
...succede che alla fine ti ritrovi macabramente a pensare in quale altro modo avresti preferito che una parte di te morisse,avresti preferito vederli morire in altro modo,magari di tuo pugno...
A fine giornata torni a casa e riponi in un angolo tutte le loro cose,in fretta, sperando che non vedendole più anche il dolore,la disperazione,il vuoto che hanno lasciato anche se sono solo poche ore che non sono più al tuo fianco,il rimorso per non essere stati abbastanza attenti da evitarlo,di essere usciti di casa quella mattina pensando che a noi quella cosa non può succedere non a noi....scompaia tutto,ti illudi che il male che provi scompaia.
Addirittura ci sono momenti in cui speri che gli stessi ricordi si cancellino in fretta convinta che senza ricordi scompaia anche il dolore...ma passano i giorni i mesi e anche gli anni ma ...rimane tutto!!
ma quel boccone avvelenato non ha portato via solo il tuo sogno di una vita o il compagno ideale quello per cui bastava solo uno sguardo per capirsi,ti ha portato via la fiducia la serenità e tutto quello che una cosa così può portarti via...le vittime non siamo solo noi e il compagno che in quel momento ci ha lasciato ma sono anche i compagni a venire,quelli che subiscono le nostre insicurezze,che sentono la nostra agitazione appena mettono la testa in un fosso o nel cespuglietto d'erba sul ciglio della strada,quelli che percepiscono il nostro nervosismo quando siamo fuori,e se noi siamo nervosi allora anche loro si preoccupano,di cosa!? loro non sanno perchè noi abbiamo paura,paura di ricominciare a vivere serenamente una nuova vita insieme,perchè quando abbassi la guardia ...succede...
A noi è successo....e ogni volta che ricapita,che si legge che è successo ad amici e non è come se ricapitasse a noi,questo è quello che fà un boccone avvelenato,ti incatena all'angoscia...
Questo è quello che provo io.

FraFairy 10-02-2011 16:46

Un solo pensiero, la mia rabbia continua a crescere, chi usa questi mezzi per portare dolore, merita solo di provare sulla propria pelle cosa voglia dire ingerire cibi avvelenati o alterati in modo da provocare la morte...
Ma è un discorso che rivolgo a chiunque provoca dolore e sofferenze ai cani...non meritano di camminare sulla terra...

franz+etienne+wonka 10-02-2011 17:00

è inutile,è un bel film..
noi essere umani non avremo mai la capacità di salvaguardare ciò che ci circonda e non avremo mai il rispetto con la R maiuscola per gli altri esseri viventi..credere che TUTTE le persone si commuovano nel vedere cani/gatti animali maltrattati è impensabile quando sappiamo benissimo che altre persone fanno deliberatamente del male ai loro simili per puro sadismo..
non esiste il mondo di Candy Candy dove tutti siamo liberi e felici..

ghiga 10-02-2011 18:47

non ho parole x quanto successo.
il mio odio per certe persone si potrebbe trasformare in violenza se solo vedessi, sapessi...
auguro le peggiori sofferenze che uno possa imagginare...
non accetterei mai che il mio compagno a 4 zampe potesse morire così...potrei impazzire...e sarebbe davvero un pericolo x quei bastardi infami...

maghettodelboschetto 10-02-2011 21:07

La cosa migliore da farsi e' addestrare il cane a non mangiare cose raccattate in giro, altro che ud, cal, agility, etc.

Per fortuna (?) in piazza lasciano spesso avanzi di cibo di origine ignota: se non e' NO con le buone lo e' con un bel ribaltone!

maghettodelboschetto 10-02-2011 21:12

Forse i bocconi avvelenati non sono nemmeno la principale causa di morte da indigestione: ci sono cani che muoiono perché mangiano topi derattizzati, o perché trangugiano lattine o altre schifezze di qualsiasi natura...

maghettodelboschetto 12-02-2011 14:52

Mi tocca ampliare e ribadire il concetto...

Di fronte al dramma di un cane avvelenato si sono viste molte reazioni.

- Chi ha imprecato contro i bastardi avvelenatori. Giusto, ma inutile.

- Chi propone di abolire i veleni: utopia non realizzabile.

- Chi dimentica antipatie e innalza lo sfortunato Topo, che rimane quello che e', personaggio con i suoi pregi e suoi difetti.

- Chi manifesta la sua partecipazione di dolore, vera sentita. Cosa sacrosanta, ma poco utile se non per cercare di sollevare l'umore.

- Chi invita a rispettare il silenzio (perche' poi?) e poi si lascia andare a viaggi poetici.

Orbene io mi sono limitato a manifestare il mio dispiacere con un 'sticazzi' e a dire l'unica cosa UTILE per affrontare il rischio di avvelenamento:

educateli a non mangiare bocconi estranei!

Questa e' la sola cosa utile e sono stato l'unico a dirla...

....CUT
Evitiamo di scadere in offese ed epiteti, grazie.

** Il MOD **

maghettodelboschetto 12-02-2011 15:01

Probabilmente il genio non ha nemmeno capito il mio messaggio: di fronte a chi si lasciava tentare dal panico ho detto che...

E' meglio una vita breve, ma intensa, libera e felice come ha vissuto Keye, piuttosto che una lunga vita di restrizioni e paura.

Anche se, come sempre, io sono per la via di mezzo...

Se hai argomenti a riguardo (ma non ne hai) mi trovi qui, non in privato.

Navarre 12-02-2011 15:02

Sarà utile ma non è per niente facile e i metodi per arrivare a ciò possono essere piuttosto duri e devono essere ripetuti nel tempo e comunque non avrai ma la certezza che se non ci sei/sei fuori vista il cane non si mangi quel che trova per terra o che gli tirano in giardino.

Non ne conosciamo poi tantissimi, ma a tutt'oggi non ci risulta esista un clc sano e in salute che non sia una potenziale vittima di un boccone avvelenato.
Al campo c' era UNA pastore tedesca che non mangiava, ma oltre al training influiva anche l' indole molto pacata e poco vorace.

Poi, se ti vuoi sentire il più furbo, fallo pure.

maghettodelboschetto 12-02-2011 15:12

Quote:

Originally Posted by Navarre (Bericht 358242)
Sarà utile ma non è per niente facile e i metodi per arrivare a ciò possono essere piuttosto duri e devono essere ripetuti nel tempo e comunque non avrai ma la certezza

Sottoscrivo tutto qs e non ho mai detto il contrario.
Tanto meno voglio dare colpe ai padroni di cani avvelenati (prima che mi attribuiscano cose non dette e nemmeno pensate).

Ma e' una priorita': vale tentare e lavorarci sopra... altrimenti l'unica alternativa per essere certi che il proprio cane non si avveleni e' la museruola, ma non quella ceca.

ale&jana 12-02-2011 16:29

ah sì? sono curiosa, quale museruola intendi?

maghettodelboschetto 12-02-2011 16:58

Quote:

Originally Posted by ale&jana (Bericht 358263)
ah sì? sono curiosa, quale museruola intendi?

Se una museruola permette di bere e fare passare sostanze molli non e' una garanzia contro i veleni. Invero anche le museruole che tengono il muso serrato non sono una garanzia, perché potrebbe fuoriuscire la lingua.
Forse nemmeno esistono le museruole a prova di veleno.

FraFairy 12-02-2011 20:01

Io conosco il nastro american tape, per evitare di dire ca@@ate...

ghiga 12-02-2011 20:34

se ti riferisci a maghettodel... secondo me non ha tutti i torti.
la vicenda di keye ci ha toccati tutti, anke perchè a tutti potrebbe purtroppo succedere.
insegnare al cane a non mangiare niente è difficile, ma provare a farlo può essere utile.
nel mio caso a sto punto è impossibile insegnare a Nitro a non mangiare niente di quello che trova, e in ogni caso avrei mille occhi e attenzioni lo stesso.
giustamente non puoi neanche costringere un cane al guinzaglio e alla museruola ipersigillata tutta la vita...non sarebbe vita per lui...
ci devono mezze misure per tutto...
la clc di un mio amico ha mangiato un boccone in mezzo ad un bosco sperduto... ci si mette anke la sfortuna a volte...

maghettodelboschetto 13-02-2011 10:52

Quote:

Originally Posted by FraFairy (Bericht 358291)
Io conosco il nastro american tape, per evitare di dire ca@@ate...


In effetti elucubrare sulla museruola antiveleno e' una cassata, soprattutto quando si e' detto che e' un'alternativa sgradita.

Ma anche piangersi addosso e denunciare i mali del mondo (e delle imperfezioni delle persone!) sono una cosa ''superflua'' (virgolettato) e do merito al Topo per il suo sacro riservato silenzio a riguardo.

Cosa fare per evitare che altri cani muoiano così tragicamente?
OK alle campagne di sensibilizzazione animalista, ma la cosa migliore e' lavorare sul proprio cane.

Imho educare il cane a non mangiare cose raccattate e' una priorita' come non saltare sui bambini, non pisciare sui portoni, non distruggere mobili, non aggredire persone, non sconfinare dal cancello sulla strada... NO intrasigente, senza ma e senza pero'.

Mi sembra che vi siano tecniche di addestramento meno impositive, come far trovare al cane, o fargli dare da figuranti estranei, bocconi deliziosi ma farciti di sostanze disgustose... Si parlava anche di polpette al peperoncino, ma alcuni CLC gradiscono il piccante! Forse con aglio?
Conoscete altri sistemi?

Sicuramente sarebbe piu' utile parlare di tecniche antiveleno, piuttosto che dire che questo o quello dicono caxxate...

maghettodelboschetto 13-02-2011 11:00

Quote:

Originally Posted by maghettodelboschetto (Bericht 358239)

educateli a non mangiare bocconi estranei!

Questa e' la sola cosa utile e sono stato l'unico a dirla...

Navarre ha troncato male.

Il senso del discorso non era una mia autocelebrazione...

Il senso era che mi incazzo se mi arrivano messaggi privati che mi invitano a smettere di dare consigli sul fare attenzione affinchè il proprio cane non si avveleni.

elisa 13-02-2011 13:13

Quote:

Originally Posted by maghettodelboschetto (Bericht 358429)
Navarre ha troncato male.

Il senso del discorso non era una mia autocelebrazione...

Il senso era che mi incazzo se mi arrivano messaggi privati che mi invitano a smettere di dare consigli sul fare attenzione affinchè il proprio cane non si avveleni.

Il punto è che anche con le più nobili intenzioni - evitare che altri cani muoiano avvelenati - parlare - come ho fatto anche io - in questo momento e in questa sede dando consigli per fare attenzione può far star male qualcuno che forse, sbagliando (perché può succedere in qualunque luogo e non è pensabile avere SEMPRE tutto sotto controllo), già si sente fin troppo in colpa. Tutto qui, poi chiaramente se qualcuno ti scrive con toni aggressivi la cosa non aiuta, non è il modo per evitare polemiche.
Io direi di seguire tutti il consiglio di Navarre e lasciar cadere questo discorso e finalmente stare tutti per un pò in silenzio su questo argomento, nel rispetto di chi forse lo vorrebbe perché soffre terribilmente.
Poi ognuno chiaramente è libero di fare come crede, il mio è solo un parere perché personalmente mi spiace anche solo di non aver taciuto. E ora taccio sul serio, di questo non voglio più parlare..

Floydredcrow 13-02-2011 13:53

Hai ragione Elisa,
Io ho aperto questa discussione istintivamente come faccio sempre, e me ne pento, sono stata indelicata e come sempre troppo istintiva nel scrivere cio che penso senza pensare che magari potevo ferire qualcuno.
Scusatemi se ho fatto star male qualcuno .mi dispiace.

maghettodelboschetto 13-02-2011 18:05

Quote:

Originally Posted by Floydredcrow (Bericht 358459)
Hai ragione Elisa,
Io ho aperto questa discussione istintivamente come faccio sempre, e me ne pento, sono stata indelicata e come sempre troppo istintiva nel scrivere cio che penso senza pensare che magari potevo ferire qualcuno.

AAOOOH! Non esageriamo adesso!

Indelicate??? Ferito la sensibilita'???
Ma dove? Ma quando? Ma di chi?

Una cosa puo' essere giusta o sbagliata: la stessa cosa non puo' essere giusta in un momento e sbagliata in un altro.

Io sono per l'autonomia del pensiero libero e razionale: una cosa puo' essere vera (anche) solo quando non e' soggetta a variazioni d'umore.

Infine, chi ha diritto di giudicare cosa e quando e come possono essere espresse le proprie opinioni?

Chi voglia celebrare la sacralita' del lutto nel silenzio si scolleghi, da internet, non molesti chi vuole discutere su come e cosa fare per affrontare il problema dei bocconi avvelenati!

starjumper 14-02-2011 17:02

Se vogliamo fingere che sia solo di bocconi che si parla, facciamolo pure.

Quote:

Originally Posted by maghettodelboschetto (Bericht 358550)
come e cosa fare per affrontare il problema dei bocconi avvelenati!

Giusto, sì, parliamone.

Keye era abituato a sputare quasiasi cosa quando gli veniva detto "lascia".
Anche quella volta ha sputato: aveva appena addentato l'enorma palla di salsiccia fresca quando gli hanno urlato LASCIA e lui ha lasciato... ho visto le foto, di quello che ha sputato.
Peccato che la polpetta non era stata solo "fatta" da un essere umano, ma anche "pensata": dentro alla poletta era arrotolato uno spago. Il primo pezzetto che ha inghiottito, che forse non l'avrebbe ucciso, conteneva lo spago che l'ha obbligato a continuare ad inghiottire il resto. Quello che si è staccato lo ha sputato, è persino riuscito a tagliare lo spago coi denti e a non inghiottirlo tutto.

E se vogliamo essere precisi sui fatti, si è lasciato versare in bocca l'acqua ossigenata, continuando a riaprire la bocca da solo e senza fare resistenza, ma non è servito a niente, quella dose avrebbe ammazzato un cavallo.

Niente pippe mentali, tutto questo è stato spiegato dalla forestale, hanno mostrato loro lo spago, all'Istituto Zooprofilattico hanno confermato sostanze e quantificato le dosi, anche in base alle altre polpette trovate lì vicino.



Non tieni conto appunto della voracità... a Thai ho quasi sempre fatto sputare le cose, ma lui prima di mangiare qualcosa la analizza per 5 minuti, mi da' tempo. A Nakù... praticamente cammina a muso basso con la bocca aperta, e tutti sappiamo quanto sanno essere veloci ad inghiottire se vogliono: se la trovasse lei non faremmo in tempo a fare nulla nemmeno se fosse al guinzaglio.

Ultima cosa, nel paesino in cui abitavo prima un sacco di cani sono morti avvelenati mentre passeggiavano al guinzaglio nella piazza del mercato... la vecchietta butta un occhio alla bancarella, il cane si avvicina all'albero... ed è fregato. O nei ciuffi d'erba alta a bordo strada, o nelle aiuole... quale cane non annusa prima di fare pipì? Un altro tizio le buttava nei giardini e SUI BALCONI delle case, perchè così beccava anche i gatti.

Puoi prendere tutte le precauzioni di questo mondo, ma la sicurezza non l'avrai mai. Beh, certo, salvo farlo vivere in un box.

maghettodelboschetto 14-02-2011 17:22

Quote:

Originally Posted by starjumper (Bericht 358812)
Puoi prendere tutte le precauzioni di questo mondo, ma la sicurezza non l'avrai mai. Beh, certo, salvo farlo vivere in un box.

Mondo schifo, no, la sicurezza non l'avrai mai!

Legolas quando sente qualcosa di commestibile mi guarda come per chiedere il permesso... ne deduco che se non ci fossi o fossi girato dall'altra parte, probabilmente se lo mangerebbe di nascosto.

maghettodelboschetto 14-02-2011 17:28

Trovato su internet questo metodo "cruento" anti veleno.
Mi lascia perplesso l'uso della tagliola: non vorrei che un CLC arrivasse a temere solo la tagliola ma non il boccone estraneo...


Addestramento antiveleno
Addestramento del cane contro i bocconi avvelenati

La piaga dei bocconi avvelenati purtroppo continua a mietere vittime; la viltà porta questi esseri senza scrupoli a continuare a condannare vittime innocenti.
Parlarne non serve a nulla l'importante é agire in modo preventivo sia con l'addestramento del nostro cane affinché eviti questi bocconi assassini, sia con la nostra attenzione e con accessori idonei.
Non c'è un'età specifica per addestrare il cane, sarà più facile addestrare un cucciolo ma si può avere ottimi risultati anche a 12 anni.
Molti pensano, “si ma io non vado in zone pericolose, vuoi che succeda a me?”

Dopo si piange per la perdita del nostro amico, e ci si illude che le autorità competenti possano renderci giustizia.
Illusione appunto, nessuno ha mai fatto un giorno di cella per reati del genere.

Comunque sia questi sono alcuni suggerimenti sia per l'addestramento, sia per capire come "ragiona" il cane leggete, capite bene le varie fasi e poi mettetele in atto.
Si consiglia di stampare questa pagina.

Il cane per natura, viene sempre attratto dagli odori e di sovente ingerisce qualsiasi alimento.
Il cane difficilmente mastica, di solito ingoia velocemente.....
Durante la passeggiata, il cane può essere attratto da odori vari quali animali morti, escrementi di altri animali o esche avvelenate, quest'ultime:

1) Gettate di proposito da cercatori di tartufi che voglio eliminare la concorrenza.

2)Cacciatori che, al fine di tutelare le specie cacciabili, cercano di eliminare
quelle predatrici quali, volpi, faine etc.

3)Dai contadini per eliminare uccelli, topi e lumache, che a spesso volutamente o colposamente usano dosi eccessive di tali veleni, "minando" spesso intere zone.

Questi atti, vietati dalla legge, ma difficilmente sanzionabili, vengono adottati spesso e i risultati si vedono ogni anno con la strage di cani e gatti dimenticata il giorno dopo da chi non viene colpito direttamente.
La perdita del nostro cane rimane sempre una ferita indelebile,conviene quindi educare il cane, a non mangiare tutto ciò che trova in giro.

Alcunu metodi di addestramento:

Senza la presenza del cane poniamo in vari punti del giardino, o di un vicino luogo idoneo dei bocconcini, pollo , salciccia, crocchette etc.
Tale operazione va eseguita senza toccare, fin dall'inizio, con le mani nude il bocconcino, quindi usiamo dei guanti, ottimi sono i guanti da chirurgo monouso, facilmente reperibili vari negozi, farmacia, ferramenta, alcuni alimentari etc
Portiamo il cane a passeggio nella zona da noi minata e come osserviamo che viene attratto dall'odore del cibo prepariamoci a dire un forte "No" appena raggiunge l'esca, per i più testardi uno scappellotto non guasta.

Gli esercizi vanno i ripetuti di sovente, cambiando cibi e zone.
In casa o in giardino potete riporre del cibo, a breve distanza da voi, mostrate indifferenza e aiutandovi con uno specchio, osservate il comportamento del cane che si avvicinerà tranquillo al cibo, visto che non vi vede attenti, poi riceverà
un vostro improvviso "NO!"

Se il cane nonostante i NO si appropria del bocconcino e lo mangia, usate e tagliole che si usano per catturare gli uccelli, questa gli si chiuderà sul muso, sarà più lo spavento per lui che il dolore!
Allo spavento della tagliola, gridate il NO!

Ripete gli esercizi in luoghi, situazioni e con bocconcini svariati.
Non usate le trappole per topi, sono troppo energiche e possono ferire il cane al naso.
Gli esercizi di cui sopra vanno, man mano che il cane cresce, ripetuti ma con una variante.
La distanza tra voi e il cane deve aumentare e cioè lui deve associare che anche se siete lontani, non deve prendere l' iniziativa di mangiare.

Come fare?
Oltre le tagliole, che il cane potrebbe associare per forma e odore ( il cane sente anche l'odore del metallo della trappola e lo associa!)
Prendete sempre con i guanti una salciccia, sempre senza la presenza del cane, legatela con un filo ad un barattolo di base di una torre che costruirete all'uopo.
Rimanete distanti e fate avvicinare il cane alla salciccia, magari tirandogli un oggetto nei pressi dell'esca, o mettetevi sottovento, rimanete indifferenti se il cane viene attratto dall'odore della salciccia e magari vi guarda per sapere se ha la possibilità di trasgredire alla vostra volontà.
Alla trazione della salciccia da parte del cane, crolla la torre di barattoli che farà sicuramente, per lui, un rumore assordante, nel contempo, uscite dalla vostra indifferenza e intervenite gridandogli "NO!"
Ripetete l'esercizio caricando più torri e nascondetevi in casa, lasciate il cane girovagare e appena sentite il rumore del crollo dei barattoli, intervenite prontamente con la solita punizione.
Sicuramente il cane se ne guarderà bene di toccare quelle esche ma l'addestramento non è finito, anzi, è appena iniziato.

Tutti i passaggi sopra descritti vanno ripetuti ma la persona che dovrà preparare i bocconcini e caricare le varie trappole, non dovete essere più voi!
Il cane potrebbe aver associato le componenti odorose lasciate dal vostro corpo e della trappola, quindi c'è il rischio che nell'esca avvelenata vera, non sentendo il vostro odore, il cane non percepisce il pericolo della trappola e della punizione, la ingoi.

Dovete, quindi, far caricare le trappole da un'altra persona, meglio ancora da persone diverse e che siano estranee alla vostra famiglia.
Fatevi aiutare da un amico o più amici.

In mancanza di aiuto potete procedere in questa maniera:
Prendete una canna da pesca e, dopo aver legato il salcicciotto all'estremo del filo, sempre senza la presenza del cane, lanciate in un prato incontaminato dai vostri odori, l'esca a circa 20-30 metri.
Con il mulinello della canna tirate a voi il salcicciotto per una decina di metri, quest'ultimo trascinato nell'erba lascerà una pista odorosa, tagliate il filo, se volete potete legarci la solita torre o altri sistemi rumorosi.
A questo punto, prendete il cane e portatevi all'inizio pista, intesa come il punto di caduta del lancio con la canna, in tale luogo non esistono vostri odori!
Il cane attratto dalla scia odorosa, la seguirà, assecondatelo in silenzio, se arriva al salcicciotto e lo prende, applicate la solita punizione.

In questo esercizio, dovete osservare attentamente il comportamento del cane:

1)Se il cane arriva al salcicciotto e lo prende per ingerirlo senza timore o senza guardarvi, significa che nei precedenti esercizio ha associato il dolore e la punizione quando è presente, oltre alla carne, il vostro odore!

2) Se il cane mentre si avvicina vi guarda timoroso perché aspetta la vostra
sgridata, siete sulla buona strada.

Altro metodo è quello di usare salcicciotti con un pò di pepe o peperoncino o aceto ma attenzione!
Usando queste esche il cane con il suo olfatto assocerà presto che questi ingredienti sono a lui dannosi quindi, nell'evenienza di incappare in un'esca avvelenata, non percependo la presenza del pepe o il peperoncino o dell'aceto, potrebbe ingerirla.

Allora bisogna confezionare il salcicciotto in modo tale che il cane non possa percepire la presenza all'interno di questi ingredienti.
Usate un involucro che non faccia trasparire gli odori del pepe etc, poi dopo averlo chiuso ermeticamente, lavatelo ben bene, successivamente avvolgetelo con un ulteriore strato di carne, logicamente senza pepe etc, cui odore possa attrarre il cane.
Fate sempre confezionare queste esche da altri.
Se il cane non sente il pepe etc, prenderà l'esca ma appena morsicata o ingerita, ne pagherà le conseguenze, a cui, IN FLAGRANZA E SOLO IN FLAGRANZA, si aggiungerà il vostro "NO!"

Con le ripetizioni di tutti gli esercizi, il cane assocerà che si deve mangiare solo dalle mani del padrone o il cibo che è nella propria ciotola.

Usate la fantasia, variate i luoghi, le esche, evitate di lasciare i vostri odori, evitate che il cane possa annusare la trappola e fate attenzione a non abusare, quantitativamente e qualitativamente, delle sostanze sopraindicate, pepe peperoncino o aceto.

Per i primi esercizi vi potete aiutare con una corda, di media lunghezza, appena il cane mangia, strattonata+NO!

Ricordate che il cane ha circa 200.000 papille sensitive a cm2, mentre l'uomo solo 4 a cm2.

Attenzione all'escavazione da parte del cane!
Fate attenzione alcune esche avvelenate vengono sotterrate proprio per evitare la visualizzazione dell'esca da parte del conduttore del cane.

Ricordate che il cane non sbaglia mai e se non fa una cosa è perchè non siamo stati capaci di insegnarla con l'associazione!

Durante le passeggiate fate sempre attenzione al vostro cane, seguitelo con lo sguardo e siate sempre pronti ad intervenire distraendolo, sgridandolo o premiandolo.

Il cane una volta che ha iniziato una sua azione per un forte stimolo, che voi non avete appurato, di solito la porta a termine a meno che, intervengono, per tempo, fattori esterni che lo distraggono, ad esempio un rumore anomalo, un urlo, un fischio che, se seguito dal nostro richiamo, ha come conseguenza l'interruzione dell' azione o dell' 'intenzione
posta in essere dal cane.
ATTENZIONE, sopra non è indicato "NO!" perchè ciò è la punizione del cane e voi in questa circostanza non sapete cosa stia facendo, se non siete sicuri evitatelo sempre......
Un "NO!" fuori luogo crea confusione al cane, sarà timoroso e privo d'iniziativa per paura del vostro "NO" gridato al di fuori dai soliti esercizi di associazione.

Il cane " penserà".....stavo solo annusando....per capire cos'era questo odore e.......mi ha punito!

Portate con voi due manciate di sale da usare nel caso in cui il cane ingerisca potenziali bocconi avvelenati, il sale introdotto forzatamente nella bocca del cane provoca il vomito e spesso gli salva la vita.
Si consiglia di legare al guinzaglio il cane quando, al ritorno dall'escursione, vi state avvicinando alla vostra macchina, perchè proprio nelle vicinanze di questa, possono aver gettato i bocconi

Per stare tranquilli, senza doverci preoccupare più di tanto per l'addestramento di cui sopra, possiamo usare una museruola del tipo artigianale, a maglia di rete elastica, in modo che possa aprire bene la bocca ma gli impedisca di mangiare
quello che trova per terra.

Attenzione, il cane con la museruola non può difendersi dai suoi simili, quindi dovrete evitare che qualsiasi cane gli si avvicini.
Comunque è meglio toglierla in presenza di altri animali, per evitare che altri possano ferirlo
La museruola è pur sempre un corpo estraneo per il cane ma ci si abituerà, potete farla calzare gradatamente, aumentate il tempo ogni volta e il gioco è fatto!


L'uso costante e continuativo della museruola può evitare l'addestramento ma si consiglia di farlo ugualmente, spesso le esche vengono lanciate anche nei giardini di casa.

In alcune zone avvelenano anche l'acqua contenuta nei vani dei tronchi degli alberi, le pozze e i rigagnoli, quindi attenzione, è preferibile portarsi l'acqua per dissetare il cane.

Ricordate che l'addestramento và ripetuto saltuariamente, o comunque almeno una volta all'anno, proprio perchè il cane, come l'uomo del resto, dimentica quanto imparato.

Oltre questo, si consiglia di visitare il sito realizzato dal buon Luciano Barbi www.bocconiavvelenati.it per visionare unteriori informazioni riguardo al problema dei bocconi avvelenati.

maghettodelboschetto 14-02-2011 19:00

Non mi ricordo chi si riferiva all'utilizzo di bocconi avvelenati anche da parte di guardie forestali... E' CMQ UN REATO!


LEGGE 11 FEBBRAIO 1992, N. 157
NORME PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA SELVATICA OMEOTERMA
E PER IL PRELIEVO VENATORIO

Articolo 21
Divieti

1. È vietato a chiunque:
....
u) usare munizione spezzata nella caccia agli ungulati; usare esche o bocconi avvelenati, vischio o altre sostanze adesive, trappole, reti, tagliole, lacci, archetti o congegni similari;fare impiego di civette; usare armi da sparo munite di silenziatore o impostate con scatto provocato dalla preda; fare impiego di balestre;



Non ci sono sanzioni specifiche per i bocconi avvelenati, tuttavia:

Sanzioni penali:
h) l'ammenda fino a lire 3.000.000 per chi abbatte, cattura o detiene specie di mammiferi o uccelli nei cui confronti la caccia non è consentita o fringillidi in numero superiore a cinque o per chi esercita la caccia con mezzi vietati. La stessa pena si applica a chi esercita la caccia con l'ausilio di richiami vietati di cui all'articolo 21, comma 1, lettera r). Nel caso di tale infrazione si applica altresì la misura della confisca dei richiami (Nota 7);


QS la legge nazionali, cui si aggiungono più specifiche leggi regionali atte a contrastare proprio i bocconi avvelenati.

ghiga 14-02-2011 19:11

Nitro è vorace e non solo è pure bastardo perchè come cerchi di togliergli qlc di bocca la ingoia...

Navarre 14-02-2011 19:59

Quote:

Originally Posted by starjumper (Bericht 358812)
Giusto, sì, parliamone.

Che figlio di pu@@ana ! E tutto il mondo è paese, non dimentichiamoci di Bkjork (al guinzaglio) che è rimasto avvelenato in Svezia o Norvegia, dove cacchio era...

Earthlings 14-02-2011 20:07

Purtroppo è una strage pressoché quotidiana.
Mi dispiace molto per Keye.
Mi dispiacerebbe molto, inoltre, se il dolore per questa perdita trattenesse chi lo ha amato dal prendere altri cani in futuro, e spero che ciò non accada, perché rinunciare all'amore di un cane è un modo per darla vinta alle merde umane che ci hanno portato via qualcuno di caro e un modo per consentire a quei bastardi di continuare ad avvelenare giorno dopo giorno ancora e sempre anche le nostre vite.


Mezzano Rondani, altri cani avvelenati


http://www.gazzettadiparma.it/mediag...21854053_0.jpg di Pierpaolo Cavatorti
Continua la strage di animali nelle campagne della Bassa: animali domestici uccisi da bocconi avvelenati gettati nei campi agricoli. Dopo le frazioni di Enzano, Ramoscello e Frassinara, comincia la conta degli avvelenamenti di cani e gatti anche nel territorio mezzanese.
Le ultime vittime della crudeltà di qualche idiota sono i cani di Tiziana Zoni, la cui famiglia è titolare di una azienda agricola nella frazione di Mezzano Rondani. L’episodio risale all’inizio di febbraio, quando due dei tre cani della famiglia di Tiziana vengono fatti uscire dal box per la solita passeggiata quotidiana tra le dieci biolche di terreno attigue la casa colonica. Dopo qualche minuto la tragedia. Laika, una femmina di pastore tedesco di un anno è tornata quasi subito a casa rintanandosi nella cuccia. Un atteggiamento insolito per il cane che ha fatto incuriosire la padrona. Tiziana, resasi conto di ciò che stava accadendo, non ha avuto nemmeno il tempo di soccorrere la povera bestia. Il pastore tedesco infatti era già morto. Stessa sorte per Angie, un dalmata femmina di quasi 11 anni che forse per la minor quantità di veleno ingerito, per morire ha impiegato quasi due giorni tra sofferenze atroci. A nulla sono valse le immediate cure veterinarie alle quali è stata sottoposta. «Secondo quello che mi ha detto il veterinario, il boccone deve essere stato composto da più di un veleno - dice affranta Tiziana -sembrava che Angie potesse salvarsi ed invece non è servito a nulla». L’unica superstite alla strage è Lola, una piccolo segugio che solo casualmente non è stato fatto uscire dal recinto a causa della profilassi antifilaria che stava seguendo. «Mio figlio Edoardo è disperato - continua la Zoni - . Ciò che mi fa ancora più rabbia è che i bocconi sono stati gettati nei miei campi, dove i miei animali non recavano disturbo a nessuno». Vicino al pastore tedesco, gli Zoni hanno trovato il boccone incriminato avvolto con crudele dovizia da due pelli di coniglio. Anche Emilia Oddi, vicina degli Zoni ha perso il suo gattino, avvelenato anch’esso e morto in un giorno. «E' rientrato venerdì mattina - dice l’anziana padrona - e ho notato che stava male. Non ho realizzato subito cosa potesse avere, ma in qualche ora avevo perso le speranze di salvarlo».

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Strage di gatti a San Bartolo
con bocconi avvelenati


A due passi dal centro storico tra via Subborgo Federico Comandini, via Fornaci e via Rasi Spinelli, in poco più di un anno sarebbero morti avvelenati una decina di gatti e tre cagnolini.
http://www.ilrestodelcarlino.it/cese...3575-gatto.jpg
Cesena, 11 febbraio 2011 - Il misterioso caso dei gatti (e cagnolini) avvelenati a San Bartolo. Scoppia nella zona limitrofa alla chiesa parrocchiale, a due passi dal centro storico, in un isolato che pare diventato letale per i felini, quello tra via Subborgo Federico Comandini, via Fornaci e via Rasi Spinelli, dove in poco più di un anno sarebbero morti avvelenati una decina di gatti e tre cagnolini di piccola taglia.
William Costantini, un insegnante di Biologia al liceo classico Monti residente al civico 15 di via Comandini si è mobilitato insieme ad altri residenti e commercianti, intenzionati a sporgere denuncia contro ignoti. "Il mio gatto Silvestro ha poco più di un anno — dice Costantini — e l’abbiamo trovato a Sorrivoli in gravi condizioni. Ce ne siamo presi cura, lo abbiamo vaccinato, sterilizzato, assicurato e fatto curare dal veterinario di fiducia. Non ha mai creato problemi a persone e cose. Il 31 gennaio è stato avvelenato con una forte dose di metaldeide, un lumachicida, e per due giorni ha lottato contro la morte". "Grazie alle cure mediche — continua Costantini — è riuscito a sopravvivere. Abbiamo subìto affisso un cartello chiedendo ai proprietari di gatti della zona che avessero subito la stessa esperienza di mettersi in contatto con noi per poter fare insieme la denuncia alle autorità competenti".
Il sasso gettato nello stagno non è rimbalzato indietro e lo scenario che si aperto è come minimo inquietante."«In poco tempo — racconta Costantini — si è appreso che cinque gatti sono stati trovati morti in via Fornaci e altrettanti nelle vie limitrofe, due sono dispersi e pure tre piccoli cagnolini sono morti senza spiegazione plausibile. Il veleno è stato messo anche in bocconi e crocchette".
"L’ultimo gatto — informa Costantini — è stato trovato morto l’altra sera. Che il mio fosse vittima di un avvelenamento è sicuro: il veterinario ce l’ha detto fin dal primo momento e fortuna che abita a due passi da noi, altrimenti non avremo fatto in tempo a salvare Silvestro, dopo che lo abbiamo visto soffrire le pene dell’inferno, tant’è che abbiamo dovuto somministrargli una dose di valium che si usa per un animale di un quintale. Ora a San Bartolo siamo allertati e chi ha agito sappia che se lo farà ancora, potrebbe essere individuato".
di ANDREA ALESSANDRINI


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Cesena - Boccone avvelenato: ecco cosa fare
L'ausl interviene dopo i recenti allarmi per polpette al fitofarmaco contro animali domestici

CESENA - “L’avvelenamento di animali tramite l’abbandono di esche tossiche nell’ambiente è sempre un comportamento irresponsabile ed illecito”. E’ il commento del Servizio veterinario dell’Ausl di Cesena che interviene in merito ai recenti episodi di avvelenamenti di animali domestici riportati sulla stampa locale, fornendo alcuni consigli su cosa è bene fare in questi casi.
“Purtroppo si tratta di un fenomeno noto al servizio veterinario – spiega Bruno Giacometti direttore dell’unità operativa Sanità animale dell’Ausl di Cesena. Spesso le cause sono accidentali, determinate dall’incauto utilizzo o conservazione di sostanze velenose utilizzate come antiparassitari in agricoltura o nel giardinaggio o nel controllo di mosche, topi, lumache, talvolta invece sono dolose. Uccidere animali selvatici o domestici, quali cani o gatti, attraverso l'uso di esche avvelenate è considerato un reato ai sensi del codice penale e la denuncia contro i responsabili, sospetti tali o ignoti consente di migliorare il monitoraggio ed i controlli sul territorio per prevenire i rischi per le persone, gli animali e l’ambiente”.

Negli ultimi anni i veleni più utilizzati sono stati i prodotti
per uso agricolo quali antiparassitari, diserbanti, rodenticidi e lumachicidi. “Le analisi tossicologiche effettuate – spiega Giacometti - hanno evidenziato come la maggior parte dei casi di intossicazione sia imputabile a pesticidi organo-fosforati, seguiti da carbammati, cumarinici e pesticidi organo-clorurati in particolare alfa e beta endosulfan”. Le esche spesso si presentano in forma di carcasse di piccoli volatili imbottiti di veleno, uova avvelenate, salsicciotti imbottiti di veleno, pezzi di prosciutto avvelenati, polpette di carne cruda miscelate a veleni. L’utilizzo di esche vanifica poi l’obbligo di aggiungere sostanze amaricanti ai veleni per renderle meno appetibili”. Parchi, giardini pubblici, spazi condominiali e zone dove vivono colonie feline sono le aree urbane più a rischio, mentre in campagna i rilievi più frequenti sono in aziende faunistico-venatorie, oasi naturali, parchi naturali, terreni agricoli coltivati.

Ciò che è bene sapere è che in caso di ritrovamento di esche o bocconi presumibilmente avvelenati, è necessario avvisare gli organi di polizia o il Servizio veterinario della Ausl competente per territorio. In caso di impossibilità di un intervento immediato da parte delle autorità, prima di raccogliere qualunque materiale sospetto è necessario munirsi di protezioni (guanti ed eventualmente mascherina). I materiali devono essere consegnati in contenitori chiusi al servizio veterinario dell’azienda usl (tel. 0547/352061 oppure 0547/352111) che, dopo una prima valutazione del materiale ritrovato, si farà carico di inviare i campioni al laboratorio analisi, per le indagini tossicologiche.
Qualora invece si verifichi un evento potenzialmente pericoloso come l’ingestione di veleni o sostanze tossiche da parte di animali domestici è necessario rivolgersi immediatamente al proprio Medico Veterinario di fiducia o recarsi presso il più vicino ambulatorio veterinario.

“In questi casi – conclude Giacometti - è estremamente importante descrivere nel modo più preciso possibile la sostanza con la quale l’animale è presumibilmente venuto a contatto, riferire le caratteristiche del prodotto, indicare il luogo in cui si presume sia avvenuta l’assunzione e comunicare il tempo trascorso dall'ingestione e tra l’ingestione e la comparsa di eventuali sintomi. Il Medico Veterinario provvederà a segnalare il sospetto avvelenamento all’ufficio territorialmente competente dell’Azienda Usl”.


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Bocconi avvelenati nel veronese, morti cani da caccia

http://www.cacciapassione.com/images...0ariegeois.jpgVILLAFRANCA. Denunciati ai carabinieri i decessi degli esemplari. Trovati in un serraglio «pezzi killer» di carne bovina. Presi di mira soprattutto i segugi usati per le battute di caccia. Il segretario della Anlc Vuerich «Morti anche animali domestici»

Villafranca. Paura per i cani a Rosegaferro. Nel giro di pochi giorni, alcuni esemplari sono morti avvelenati dopo aver mangiato pezzi nocivi di carne. Sono stati presi di mira soprattutto i segugi da caccia, ma hanno perduto la vita o sono rimasti gravemente intossicati anche alcuni animali domestici e da passeggio. L'avvelenatore fino ad ora non ha un nome, ma ha fatto un «lavoro» certosino: ha disseminato di pezzi di polmone o interiora di bovini le aree battute dai cacciatori o i serragli della zona.
«È impossibile finora fare un bilancio di quanti cani siano rimasti uccisi», dice Nicola Vuerich, 32 anni, segretario provinciale dell'Associazione libera caccia, «io e un mio amico ne abbiamo perduti tre nella zona di Rosegaferro. I primi due sono morti mentre stavamo facendo una battuta nell'area di Cà Baldassarre. Il terzo, invece, lo abbiamo trovato morto nel serraglio. I nostri cani, segugi italiani, si sono sentiti male evidentemente dopo aver mangiato quei pezzi di carne avvelenati. Non c'è stato nulla da fare».
Vuerich racconta anche che, una volta tornato al serraglio dove tiene i suoi cani, in località Campagnola, ha trovato il sito disseminato di frattaglie di bovino. «Non si trattava delle solite polpette avvelenate, ma di pezzi di polmone e di altri organi di manzo». «Forse da quelle tracce lasciate», continua, «sarebbe possibile risalire all'autore di questa strage che sta provocando seri problemi. Il cane di un altro mio amico, Roberto, in località Polveriera, ha subito la stessa sorte dei miei mentre accompagnava il padrone a caccia».
A Vuerich risulta che, in località Siena, i cani da compagnia morti per i bocconi avvelenati siano almeno tre o quattro. Ai carabinieri finora è giunta la denuncia della morte dei due cani di Vuerich, ma non è escluso che l'Ulss, qualora i veterinari ravvisassero un'ulteriore impennata dei decessi, faccia un nuovo esposto.
Il fenomeno nel Villafranchese non è nuovo, così come nella fascia pedemontana del Veronese, anche se negli anni scorsi, all'inizio della stagione della caccia, non era stato così eclatante. Infatti, nell'area tra Custoza e Povegliano, erano morti l'anno scorso alcuni cani che seguivano i loro padroni. «Evidentemente», sostiene Vuerich, «quest'anno è stato deciso di scegliere la zona di Rosegaferro come luogo ideale per avvelenare i nostri segugi».
Le carcasse dei tre animali sono sotto osservazione dell'Ulss che poi farà sapere al proprietario qual è stato il veleno utilizzato. «Ci vuole almeno un mese per questo genere di analisi», spiega Vuerich. Ma per due cani morti due giorni prima dell'apertura della caccia, avvenuta il 19 settembre, un primo responso già c'è. L'avvelenatore ha usato una potente sostanza che serve per uccidere le lumache.
Fabio Tomelleri
Fonte: L'Arena.it



Cane in fin di vita per un boccone avvelenato

San Polo: il padrone fa denuncia, già altri casi a Pontenovo
zoom
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SAN POLO. Kiwi lotta tra la vita e la morte. Per colpa di un boccone avvelenato, per colpa del gesto scellerato di qualcuno che non ha avuto scrupoli quando ha abbandonato a terra il cibo mortale. E' successo a San Polo. «Lunedì mattina avevo liberato il cagnolino nel giardino - racconta Guglielmo Del Bello, pensionato, che abita a Pontenovo in via Montefalcone - si divertiva a rompere le noci e poi si era messo a giocare con il cane del vicino. Proprio il mio vicino ha visto che Kiwi tremava esageratamente. L'ho portato subito dal veterinario: spero proprio di riportalo a casa con le sue zampette». A occuparsi del cucciolo ora è il dottor Wolfram Heissemberg di San Polo. Si pensa che il veleno sia stricnica o anticrittogamico. Del Bello, che farà denuncia ai carabinieri, teme per la vita della sua bestiola perché alcuni vicini gli hanno raccontato che già altri due cani nella zona sono morti a causa di bocconi avvelenati e un contadino ha trovato uova siringate con il veleno. «Ma non pensavo che potesse accadere proprio davanti a casa mia» confida. La mattanza dei cani - e degli animali selvatici - a causa dei bocconi avvelenati avvenuta negli anni scorsi sembrava finita. Ed invece dopo questo ulteriore grave episodio si teme che ritorni, come sempre, nei mesi che precedono il ripopolamento delle riserve di caccia (che avviene in aprile). Gesti senza scrupoli, che vanno a minare la serenità di tante case per cui gli animali adomestici sono un componente della famiglia.

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Ucciso dai bocconi avvelenati

San Polo: un cane di 12 anni li ha mangiati a Barcaccia
http://locali.data.kataweb.it/kpmima...pg_3419154.jpg

SAN POLO. Dopo il caso di Kiwi, il cagnolino avvelenato a Pontenovo, che forse si salverà grazie al tempestivo intervento del veterinario, un altro cane, invece, è morto a causa di un boccone avvelenato. E' accaduto a Barcaccia, in via Tugurio, una zona di campagna. Angela Benevelli, stava camminando in compagnia del suo cane Toby che, all'improvviso, ha cominciato a tremare.

Erano le 16.30 di mercoledì quando il cane ha cominciato a respirare con fatica e a emettere bava dalla bocca. Angela Benevelli, riconosciuti subito i sintomi dell'avvelenamento, ha preso in braccio il suo cane ed è tornata a casa, lo ha messo in macchina e col marito Danilo Carbognani è corsa dal veterinario, il dottor Wolfram Heissemberg di San Polo. L'animale è stato sottoposto a lavanda gastrica e dallo stomaco è uscito il boccone che aveva ingerito, la tipica polpetta-esca, usata da chi vuole eliminare volpi, rapaci e altri animali che si cibano di selvaggina. Appena dopo l'intervento sembrava che Toby, un meticcio di 12 anni, potesse farcela, ma nella notte è morto. Ora verrà sottoposto ad autopsia per verificare che cosa lo abbia ucciso: forse un cocktail di veleni micidiali. «Purtroppo li conosco bene i sintomi da avvelenamento - spiega Angela Benevelli, scossa per l'uccione del suo Toby - Abbiamo un altro cane, Luky, che è stato avvelenato per ben due volte ma si è sempre salvato. E' atroce vedere un cane agonizzante a causa del veleno. Siamo indignati, è scandaloso che tutti gli anni avvenga questa strage silenziosa di animali. Nei campi troviamo morti falchetti, gheppi e altri animali. Il mio vicino ha trovato una polpetta di carne in un campo. Questa strage deve finire». I coniugi Carbognani hanno sporto denuncia ai carabinieri. Intanto sembra che sia fuori pericolo Kiwi, il cagnolino che aveva ingerito un boccone avvelenato lunedì.

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Ramiola, avvelenata un'altra gatta http://www.gazzettadiparma.it/mediag...15920758_0.jpg
di Roberto Cerocchi


I killer dei gatti con bocconi avvelenati sono tornati a colpire a Ramiola. Vittima «Pippa», una gatta di sei anni, in via De Filippo e di proprietà di Marino Molinari e di Maria Musa. Dieci giorni fa un altro gatto dei Molinari era stato avvelenato e appena più a valle, nei pressi della scuola un altro, «Micia», della famiglia Franchi aveva fatto la stessa fine tra atroci sofferenze.
«“Pippa”, la nostra gattina - racconta Maria Musa - non si allontanava molto da casa, qualche decina di metri, non di più. Sono convinta che il boccone avvelenato lo ha raccolto nel nostro giardino, di qualche vicino o davanti a casa».
«Ho visto la mia “Pippa” - aggiunge il marito Marino - morire dopo ore di agonia. Miagolava, vomitava, aveva convulsioni e faceva versi indescrivibili. Abbiamo alcuni sospetti su chi possa divertirsi e per questo cerchiamo di tenerli d’occhio. Se lo trovo in flagranza di reato, gli faccio passare la voglia di fare queste cose a costo di finire in tribunale».
«Con questo, è il quarto gatto che ci avvelenano in due anni - ricorda molto dispiaciuta Maria -. L’ultimo che ci è rimasto, “Ringhio”, di sette mesi, mancava da casa da due giorni e l’avevamo dato per disperso. Ieri è tornato a casa molto abbattuto. Probabilmente ha mangiato qualcosa ma, per ora, è vivo. Mi sia permessa una semplice considerazione finale: chi non ama gli animali non ama la gente».
Nel giardino dei Molinari, regolarmente recintato, ieri era rimasto un gatto, «Ringhio», e due cani bastardi che, visto quello che è accaduto negli ultimi tempi, potrebbero essere a rischio come gli altri animali che vivono nel popoloso quartiere. Chi si diverte ad avvelenare gli animali deve stare attento perché nei quartieri delle «Vigne» la gente è sul piede di guerra. «Se lo scopriamo e lo prendiamo - assicura un cittadino che vuol rimanere anonimo per ovvi motivi - gli diamo una mano di “bianco” che per tutta la vita quando vedrà un gatto o un cane gli verrà il vomito».
In questi quartieri, negli ultimi mesi, sono morti avvelenati una quindicina di gatti e cani. In piazza Partigiani d’Italia, che si trova nel quartiere, diversi ramiolesi asseriscono che qualcuno ha trovato sul marciapiede un boccone di carne con tracce evidenti di sostanze bluastre. Per molti era veleno. Al di là che questa notizia, vera o presunta, c'è il fatto che nel raggio di cento, duecento metri, qualcuno continua ad avvelenare i gatti e cani. Sarebbe importante capire cosa spinge questa, o queste persone, a comportarsi in questo modo. Forse non sanno che se scoperti rischiano molto, sia penalmente che come ammenda.


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Esche al veleno: strage di cani e gatti

08/02/2011

Le pagine dei quotidiani continuano a riportare episodi di avvelenamento di cani e gatti: negli ultimi giorni due gravi avvenimenti si sono verificati in Lombardia e in Emilia Romagna.
  • A Morazzone (Varese) ha avuto luogo una vera e propria strage di gatti appartenenti ad una colonia felina. Nove le carcasse rinvenute per il momento dai volontari, ma non si esclude che gli altri animali (la colonia ne conta 17) siano morti lontano dalle ciotole. I corpi di due gatti sono stati consegnati all'istituto dei veleni di Milano, per stabilire con precisione le cause della morte e conoscere il tipo di sostanza venefica utilizzata. Le altre carcasse sono state invece trasferite presso la Asl di Gallarate. Sulle ciotole è stato trovato inoltre, secondo quanto riferito dagli stessi volontari della colonia, della materia nera in polvere. Si ipotizza che possa trattarsi di un diserbante o un topicida. I gatti e i contenitori per il mangime sono stati posti sotto sequestro, a disposizione dell'A.G.
    A Faenza (Ravenna), invece, nel mirino degli avvelenatori sono finiti alcuni cani: uno sarebbe morto dopo aver ingerito delle esche venefiche nella zona del Parco Stacchini-Bertozzi e altri tre sono stati salvati in extremis dai proprietari. La Polizia Municipale, in accordo con il servizio veterinario dell’Ausl informato della vicenda, ha affisso dei cartelli nell'area del ritrovamento dei bocconi avvelenati, invitando i cittadini a prestare la massima attenzione e segnalando l'obbligo di utilizzo della museruola. Si attende ora il referto della Azienda sanitaria sul tipo di sostanza utilizzato, e l'intervento di bonifica dell'area.

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Sterminata un'intera colonia felina a Morazzone (VA).

di Elisa D'Alessio | 08 febbraio 2011 http://www.geapress.org/wp-content/u...o1-300x225.jpgGEAPRESS – Tutti morti, una vera mattanza. I gatti della colonia felina che vivevano nei boschi alle spalle di via Caronnaccio, a Morazzone (VA), sono stati sterminati con bocconi avvelenati.
La colonia era composta da 17 gatti, curati dall’Associazione A.Mici Randagi; erano sterilizzati, monitorati, insomma accuditi con rispetto ed amore.
Lo scorso fine settimana i primi nove morti, di questi otto appartenevano alla colonia, il nono, invece, era estraneo e forse era un abitante delle case del circondario. Vengono allertati immediatamente i Carabinieri di Carnago.
All’appello mancano gli altri nove gatti. Poche sono le speranze di ritrovarli vivi.
I corpi dei gatti sono stati portati all’ASL di competenza, quella di Gallarate, e due sono stati consegnati all’Istituto dei veleni di Milano per indagare sulla sostanza velenosa usata.
Sul posto, oltre alle ciotole normalmente usate dai volontari dell’Associazione, è stata rinvenuta una ciotola “estranea”; su tutte sono state trovate tracce di una polvere nera, un diserbante?
L’avvelenamento volontario è fuori discussione e si teme che altri bocconi avvelenati siano sparsi nel bosco.
I gatti erano censiti quindi la loro assenza è evidente, ma i selvatici morti non sono calcolabili!
A rischio sono anche i cani che vanno a passeggio in quelle zone. La bonifica dell’area è urgente e necessaria.
Il Sindaco, Matteo Bianchi, ha fatto sapere che non lascerà nulla di intentato per individuare il responsabile del gesto e chiede la collaborazione dei cittadini. Fondamentalmente invita “chi sa” a parlare.


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starjumper 14-02-2011 20:47

...metà degli articoli sono su Reggio e Parma, Ramiola poi è... a 2km da qui.

Che bello.

elisa 14-02-2011 21:07

Barcaccia è a 4 km da casa dei miei, S. Polo 11... ca##o proprio adesso, ho appena portato i cani a casa dei miei e glieli devo lasciare una settimana perché domani vado in Sud Africa con Corrado per lavoro... ma nooo.. ho telefonato dicendo di non lasciarli fuori da soli, ma i miei non riescono a portarli neanche al guinzaglio (non Petra almeno..)... oddio che angoscia, parto proprio tranquilla.....
E' l'ultima volta che li lascio a qualcuno, accidenti ormai non posso cancellare tutto... potrei anche, con la conseguenza di essere mollata, anzi mollate definitivamente (siamo tutte e tre a rischio.. ormai non ci sopporta più tutte in casetta sua, c'è sovraffollamento :roll:).. marò che palle :(..

Sì, proprio che bello.

maghettodelboschetto 14-02-2011 22:10

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Originally Posted by ghiga (Bericht 358845)
Nitro è vorace e non solo è pure bastardo perchè come cerchi di togliergli qlc di bocca la ingoia...

Conosco! Fa come il mio quando capisce che gli punto il pollo! :-)

Sta cosa rende piu' difficile addestrare contro il veleno: il cane puo' contendere o lasciare il boccone al padrone per gioco gerarchico. Potrebbe anche pensare ''guarda che bravo che sono, ho trovato la pappa ma te la lascio''

Dovrebbe invece capire che mangiare cose estranee e' male, a prescindere... Se non mangia solo per compiacermi allora potrebbe mangiare in mia assenza.

Che dire poi di quando leccano urina e mangiano erba? Sono cose da reprimere? Non sono cose che mi fanno incazzare, non come quando mangiava feci umane o sostanze di provenienza ignota...

Earthlings 15-02-2011 00:45

Quote:

Originally Posted by starjumper (Bericht 358885)
...metà degli articoli sono su Reggio e Parma, Ramiola poi è... a 2km da qui.

Che bello.

purtroppo, accade praticamente ovunque.



Faenza: 'bocconi' avvelenati
E' caccia al killer dei cani


Tabellata l’area verde Stacchini-Bertozzi. La Polizia Municipale ha avviato le indagini

Faenza, 7 febbraio 2011 - La polizia Municipale ha fatto pervenire al pm Gianluca Chiapponi, di turno alla Procura della Repubblica, una prima notizia di reato relativa allo spargimento di bocconi avvelenati al parco Stacchini-Bertozzi (si ha notizia di un cane morto, ma potrebbero essere di più): l’ipotesi di reato è quella prevista dall’articolo 544 bis del codice penale che punisce da tre a 18 mesi di reclusione chi provoca la morte di un animale senza necessità. Ora l’indagine è tesa a individuare i responsabili di un atto tanto vile quanto criminale.

La Polizia municipale ha anche tabellato l’area verde. I cartelli che avvisano dell’avvenuto ritrovamento di polpette avvelenate (probabilmente con fitofarmaci) sono stati affissi fino alla zona di via Cavour; vi si dà conto del ritrovamento di esche avvelenate e della conseguente necessità di prestare la massima attenzione, avvisando altresì che è obbligatorio l’utilizzo della museruola. Vi sono anche i numeri telefonici da chiamare (Polizia Municipale, Servizio veterinario dell’Ausl, Polizia Provinciale e Forestale). In zona c’è anche il cartello affisso dalla padrona di Raya ("la mia cagna si è salvata", scrive la signora), che mette in guardia gli altri padroni di cani, informando dei sintomi dell’avvelenamento e della terapia adeguata: l’uso del Valium.

La tabellazione dell’area è stata effettuata in accordo con il servizio veterinario dell’Ausl, informato della vicenda. La museruola è indispensabile per evitare che il cane ingoi qualcosa di pericoloso. Malgrado l’attenzione del padrone, infatti, un cane è velocissimo nel trangugiare qualsiasi cosa di commestibile. E se il boccone è avvelenato, accade quello che è successo sabato. Una prima segnalazione è arrivata addirittura sabato mattina da Castel Bolognese; qui un castellano aveva portato il proprio cane dal veterinario dopo aver fatto un giro da amici a Faenza. Ed era stato proprio nella zona del parco Stacchini-Bertozzi, manifestando in seguito i sintomi dell’avvelenamento: abbondante salivazione, iper-eccitazione, tremori, scarsa coordinazione. Quel cane è stato salvato, ma non è accaduto così a un animale di piccola-media taglia di due turisti tedeschi che sabato pomeriggio si è sentito male in corso Mazzini, dopo una passeggiata al parco tra lo Stradone e lo Stradello Cappuccini.

Altri due cani sono stati curati e salvati dall’intervento di medici-veterinari con iniezioni di Valium. Tra le ipotesi con cui si cercano di spiegare le ragioni di questa codarda campagna di avvelenamento, il fatto che l’area di sgambamento inserita nell’area verde del parco Stacchini-Bertozzi con la stagione invernale è divenuta quasi impraticabile per il fango; i padroni dei cani allora qualche volta portano a spasso i loro amici a quattro zampe nel più vasto parco attiguo. E questa circostanza potrebbe avere infastidito qualche incivile abitante della zona.

Ieri l’area di sgambamento del parco era come al solito molto frequentata. I proprietari dei cani parlavano di quanto accaduto, con giudizi inevitabilmente durissimi nei confronti dell’avvelenatore. Dicevano che sono morti alcuni cani, ma il numero esatto dei decessi potrà essere calcolato oggi, con la riapertura del servizio veterinario dell’Ausl al quale saranno consegnati alcuni bocconi che sabato pomeriggio sono stati effettivamente individuati e raccolti da un frequentatore dell’area verde. In capo al servizio veterinario dell’Ausl sarà anche la bonifica dell’area, su disposizione del sindaco.


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UCCISI DA BOCCONI AVVELENATI QUATTRO CANI IN POCHI GIORNI
11 feb 11

Nella zona Acquacalda di Siena. Il killer dei cani agisce all’Acquacalda. In un paio di settimane sono già morti quattro cani per aver ingerito bocconi avvelenati. L’allarme viene lanciato dai residenti della zona e raccolto dall’associazione Anpana della provincia di Siena, che allerta i proprietari di animali che abitano in quella zona. “Da diversi giorni - scrivono i responsabili dell’Anpana - ci giungono notizie di animali che in quella zona hanno ingerito bocconi avvelenati, quattro dei quali sono morti. Purtroppo per i proprietari è quasi impossibile riconoscere le esche mortali che ignobili mani gettano ovunque. E' fondamentale non portare i propri animali nei prati erbosi di quella zona e preferire i marciapiedi asfaltati dove è più facile notare eventuali esche che tuttavia vengono gettate anche nei punti asfaltati, a quanto pare“. Per il momento sono morti per avvelenamento due labrador, un bassotto e un meticcio. “


Collocare esche o bocconi avvelenati - scrive Anpana - è un reato punito dalla Legge 157/92 e, nel caso di morte di animali, anche dall'articolo 544/Ter del Codice Penale. La Regione Toscana, è stata la prima in Italia ad approvare una legge specifica sul problema degli avvelenamenti: la L.R. 39 del 16 agosto 2001, ’Norme sul divieto di utilizzo e detenzione di esche avvelenate’, che prevede il divieto di utilizzo, dell'abbandono, della preparazione e della detenzione di esche o bocconi avvelenati”. La normativa stabilisce l'obbligo per il medico veterinario di segnalare (tramite apposita scheda) entro 24 ore alla polizia provinciale e al Comune di competenza casi di avvelenamento sicuro o anche solo sospetto, giunti alla sua visione. Questo permetterà di dare avvio, da parte delle istituzioni competenti, alle azioni di competenza per un più accurato monitoraggio del fenomeno. Il 17 gennaio 2009 è entrata in vigore un'ordinanza del Ministero della Salute, che, tra i vari aspetti, dispone obbligatoriamente l'esecuzione dell'autopsia da parte degli istituti zooprofilattici ogni qual volta il medico veterinario riscontri anche solo il sospetto che l'animale possa essere stato vittima di un avvelenamento. Viene inoltre introdotto l'obbligo per il proprietario dell'animale di sporgere denuncia alle autorità. Cosa fare dunque quando si trova un animale selvatico o di affezione morto con sospetto di avvelenamento? Prima di tutto occorre portare l'animale da un veterinario. Questi, se riterrà confermato il sospetto di avvelenamento, dovrà inviare la carcassa dell'animale o liquidi e sostanze recuperate, all'Istituto Zooprofilattico, per consentire l'autopsia dell'animale e le analisi dei campioni. Qualora si rinvenga un esca o boccone, non manipolarlo mai a mani nude, introdurlo in sacchetto di plastica e recapitarlo alla polizia provinciale - è molto importante - mantenere i campioni a bassa temperatura per non deteriorarsi

dal Corriere di Siena


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Cani avvelenati

dic 06, 2010
http://www.teleromagna.it/wp-content...to-180x180.jpg
Quando i cani nel loro scorrazzare disturbavano la selvaggina, facendola spostare e magari commettevano il “delitto” di predare un fagiano o una lepre, venivano irrimediabilmente condannati a morte. Sentenza eseguita, nottetempo, con l’uso di micidiali bocconi avvelenati, lasciati in certi casi addirittura di fronte alla cuccia del cane. Il Corpo Forestale dello Stato ha denunciato cinque persone in provincia di Forlì-Cesena (tre residenti a Bagno di Romagna, una a Cesena e l’altra a Civitella di Romagna) per avere avvelenato e ucciso, nel 2009 con bocconi di carne, nove cani (otto a Bagno e uno a Civitella) su un totale di 13 cani vittime di “polpette alla stricnina”, quattro dei quali salvati dal pronto intervento dei veterinari. Le indagini della Forestale hanno permesso di appurare che i denunciati, in gran parte cacciatori, ma non solo, se la prendevano con i cani più esuberanti, che lasciati liberi dai proprietari facevano migrare la selvaggina, altrimenti da inquadrare nei mirini dei fucili da caccia. I denunciati rischiano sino a tre anni di reclusione.

Resi noti, durante la conferenza stampa al comando di Forlì della Forestale, i dati sul triste fenomeno. Nel corso del 2009 sono stati ben 163 i cani avvelenati in Emilia-Romagna. Di questi 42, pari al 26% nella sola provincia di Forlì-Cesena.

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elisa 15-02-2011 02:22

Per il giardino, un dissuasore potrebbe essere una videocamera (meglio se vera ma anche finta - piuttosto che niente) e il cartello "area videosorvegliata" (io ne ho un paio da alcuni anni, non che possano granché però è un suggerimento in più).
Fosse per me il mondo sarebbe tappezzato di videocamere, non temo per la privacy!


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