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master in etologia
L'università di Pisa organizza dei master che mi sembrano molto interessanti:
- master in medicina comportamentale - master in etologia - master in istruzione cinofila io ho intenzione di partecipare a uno di questi l'anno prossimo. siccome collaboro con Mirko nella scuola di addestramento e lui è già da tempo iscritto all'albo degli addestratori, vorrei anch'io frequentare un corso e avere un titolo. Purtroppo mi ero già informata su vari corsi (non post-universitari) per diventare addestratore cinofilo ma, finchè l'enci non ha istituito l'albo ufficiale, c'erano troppi ciarlatani in giro e Mirko me lo aveva sconsigliato. Ora che c'è l'albo, l'enci non mi ha ancora saputo dire quali corsi sarebbero ritenuti validi e quali no :| Ora ho scoperto questa opportunità dell'Università di Pisa e mi sembra una bellissima cosa! Il master in medicina comportamentale è però riservato a chi è laureato in medicina veterinaria -aihmè io sono laureata in giurisprudenza:sadCyberM Per quanto riguarda quello in etologia, un paio di mesi fa avevo contattato il coordiantore per info su medicina comportamentale e lui mi aveva detto che per qesto era necessario essere veterinari, ma mi ha anche detto che per quello in etologia era sufficiente una qualunqe laurea. Ora però sul sito www.etovet.it c'è scritto che ci vuole una laurea scientifica:evil: :stupid Invece pare che il master in istruzione cinofila sia aperto a tutti i laureati... Ho anche letto i nomi dei docenti e, quelli che conosco so che sono in gamba. C'è qualche altro pazzo che mi farebbe compagnia??? Il sito è quello che ho indicato sopra... Claudia&India |
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avevo gia chiesto info e mi hanno detto che le iscrizioni partivano da luglio sarei davvero intenzionato a farlo visto che basta un diploma e non una laurea oppure quello che dici tu comunque sono a 50 km da pisa quindi... tienimi informato e vediamo che succede ciao e grazie della info |
molto interessante, mi piacerebbe molto, oltretutto quest'anno lascio il lavoro e mi iscrivo al corso di laurea in scienze e tecnologie delle produzioni animali, per laurearmi in agrofaunistica e poter lavorare nei parchi. già che mi trasferisco da genova a pisa, mi farebbe piacere conoscere qualcuno;)
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giorgio |
Chiara ti conviene venire a firenze e fare la facoltà che stò facendo io"tutela e gestione delle risorse della fauna"se vuoi lavorare nei parchi(anche se non voglio demoralizzarti dicendoti che è quasi impossibile lavorare in qualsiasi parco,oasi ecc..se non come volontario:|)
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noooooo non mi dire così:heul la tipa dell'università allora mi ha inbarcata????? mi dirai è il suo mestiere. mi racconti un pò di quello che fai tu? e per caso sai qualcosa del corso che vorrei fare io?
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quello che faccio io invece è incentrato sui selvatici(anche se abbiamo comunque molti esami sulla zootecnia)su come vanno gestiti sul territorio in modo che possano vivere sani e robusti e l'interagendo con l'ambiente senza creare danni. ci sono esami di gestione faunistica,di zoologia,di anatomia e fisiologia,di patologia nonchè di ecologia forestale e selvicoltura. Poi naturalmente ci sono esami un pò più noiosi che però ti possono essere utili se devi intervenire in un campo oppure in un azienda per afer dei miglioramenti a favore dei selvatici. questo è il sito qui ti verrà spiegato un pò meglio http://www3.unifi.it/clscienzefaunistiche/ il corso è di tre anni più due a scelta. Non ti preoccupare anche a me quando mi sono iscritta dicevano che il lavoro si trovava facilmente poi già al secondo anno ti fanno aprire gli occhi e capisci che di speranze ce ne sono davvero poche forse possiamo lavorare a qualche progetto ogni tanto ma di lavoro fisso neanche l'ombra,e questo vale per tutti anche per chi è molto bravo o per chi ormai sono anni che stà lavorando nel settore. Il corso che hai citato te sicuramente dà più possibilità di lavoro per esempio in aziende oppure in allevamente ma sempre di domestici,devi decidere cosa ti interessa a te se i domestici o i selvatici. |
ah dimenticavo!!!!
in questi tre anni ho fatto con l'università veramente molte uscite ci hanno portato settimane intere nei più bei parchi d'italia,ci hanno portato a vedere allevamenti di selvatici,zone umide,ci hanno fatto fare censimenti nel bosco agli ungulati e tante altre cose,insomma io per i primi tre anni ero sempre in giro! |
ti ringrazio molto, io mi iscrivo lo stesso, ora comunque mi informo bene anche sulla tua università, è il sogno della mia vita lavorare nei parchi..chi la dura la vince...o no?? forse no!
comunque magari se non ti disturbo più avanti nei MP ti chiederò qualche informazione grazie mille ancora:lol: |
I corsi di cui parlate sono veri e propri corsi di laurea, durano 3 anni e sono molto impegnativi (incompatibili con il lavoro?:?)
quello a cui mi riferisco io è un master post lauream... Se guardate gli orari, le lezioni dovrebbero essere venerdì, sabato e domenica... quindi forse più conciliabili con il lavoro) L'indirizzo è diverso: il master in etologia e quello in istruzione cinofila dovrebbero essere adatti a che vuole fare l'istruttore cinofilo, comportamentista ecc... Comunque mi fa piacere vedere che non sono l'unica che ha di questi programmi!!!! :p ...certo che se invece di fare giurisprudenza :shake avessi fatto qualcosaltro...tipo veterinaria ... Vabbè, inutile paingere sul latte versato! Guardiamo avanti e diamoci da fare! Tenimoci aggiornati! Claudia&India |
beh se avessi già finito farei questo master di corsa anche perchè la mia reale passione è l'etologia quindi appena finirò sicuramente farò un corso,un dottorato o un master propio su quello.:)
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Bene!!:p
Ma quanto ti manca? Claudia&India |
Ciao Claudia e tutti gli altri,
scusate se faccio un poco la campana stonata in questo trhead, ma sarei abbastanza deluso se per essere iscritto all'albo degli addestratori fosse sufficiente un master teorico di una università. Sarebbe un po' come avere la laurea in ingegneria civile, ma non saper piantare un chiodo o serrare un bullone. L'addestratore (educatore, chiamatelo come volete, ma per intenderci quello che lavora su un campo e a contatto con i cani) si forma con l'esperienza pratica, con gli anni e con i risultati (brevetti) conseguiti dai cani che ha addestrato e questo non lo si impara su un banco di univarsità. Se un albo addestratori ufficiale nazionale comprende anche chi ha come certificato solo questi master, torniamo al punto di partenza con un bel pentolone di verdure miste. Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa Arnaldo che saltuariamente legge WD e che di sicuro la sua conoscenza non se l'è formata su un banco di scuola e anche Rossella (Wani-Lagu) che ha frequentato questo master. Credo che concordi con me che un corso del genere, pur se valido dal punto di vista teorico, sia ben lontano dal fornire le conoscenze necessarie per operare su un campo con varie razze e difficoltà. Sarò naiv, ma ritengo che un istruttore cinofilo si riconosca dal suo lavoro (e dai risultati) sul campo anzichè dagli attestati di studio conseguiti. Oggi purtroppo va di moda anche la figura del comportamentista, ma anche qui manca troppo il lato pratico. Persone istruitissime, laureate, ma che troppo spesso (personale esperienza) hanno pochissima pratica di quel che è il vero lavoro con un cane. Purtroppo la teoria è molto diversa dalla grammatica... Finisco per indicare il disciplinare ENCI per l'iscrizione all'albo degli addestratori cinofili con le condizioni necessarie. Si presti attenzione in particolare all'art. 2, par. 2 e gli articoli 6 - 10. http://www.enci.it/documenti/Discipl...destratori.pdf Ovviamente il discorso non vale per l'ambito di lavoro / studio di Antonella. Scusate la franchezza, ma in 4 anni di cane e di lavoro con esso, ho potuto incontrare molte figure nel modo cinofilo e queste sono le mie conclusioni; ovvio che le eccezioni esistono e non tutte le erbe sono dello stesso fascio. |
COncordo appieno.
...penso anche che chi invece l'esperienza se la fa e se l'è fatta sul campo, sarebbe tenuto ad aggiornarsi continuamente e a studiare anche l'aspetto comportamentale del cane e non solo un metodo per far fare qualcosa al cane. |
Diego hai perfettamente ragione!!!
Forse non mi sono spiegata bene. NON è AFFATTO SUFFICIENTE IL MASTER O ALTRI CORSI TEORICI PER L'ISCRIZIONE ALL'ALBO!!! Si devono anche ottenere risultati in gare, avere esperienza pratica ecc. Io intendo frequentare il master perchè, oltre alla pratica, mi interessa anche la teoria e sono appassionata di studio del comportamento degli animali- lupi e cani in particolare- purtroppo, a parte questo master che spero sia valido, sulla base delle info che ho raccolto, non ho trovato altri corsi approfonditi validi... Ma lo studio della teoria non esclude la pratica! E, lo ribadisco, NON è SUFFICIENTE (e non so neanche se poi l'ENCI lo riterrà valido) per l'iscrizione all'albo degli addestratori! Personalmente lo faccio più che altro per interesse personale, e spero che, rivolgendomi a una struttura universitaria, troverò meno cialtroni che nei vari corsi per istruttori cinofili che ci sono in giro... Per quanto riguarda la mia preparazione PRATICA, avendo la fortuna di avere il campo di Mirko come "scuola" ... contitnuerò a imparare sul campo! Ed è proprio vero che non passa giorno senza che, sul campo pratico, si impari qualcosa di nuovo! Ma, secondo me, senza una buona base di teoria, non saremmo in grado di cogliere gli insegnamenti dei nostri compagni (o allevi) pelosi. ;) Spero di essermi spiegata meglio... Claudia&India |
caludia scusa non ho capito una cosa ma questo master è sull'etologia in generale oppure è incentrato sul comportamento e l'addestramento canino?
no perchè a me interesserebbe l'etologia riferita tutte le specie animali, in particolare dei selvatici. |
x Claudia:
Conoscendoti mi suonavano un po' strano i tuoi post precedenti. Ora è più chiaro. Come detto non ho nulla contro tali master, ma sono da intendere come complementi per allargare gli orizzonti e non come sostitutivi alla pratica. x FranZ: Pienamente d'accordo con te! Fortunatamente ho scoperto che molti addestratori in ambito PC (vabbé, anche molti nello stesso ambito) che pur non frequentando master si approfondiscono in tutti i rami che toccano la cinofilia ed è per questo che, come scrissi tempo fa ( http://www.wolfdog.org/forum/showpos...79&postcount=6 ), non si può distinguere nettamente come si vorrebbe le varie figure di educatore, addestratore, istruttore, comportamentista, etologo. Solo mischiando tutte queste figure è possibile lavorare con coscienza e ottenere il meglio dal rapporto cane - bipede. |
Ah, dimenticavo...
Una frase che un famoso addestratore con 50 anni di esperienza, ex campione modiale di UD e formatore di cani per ciechi diede come risposta alla domanda "cos'è la prima cosa che bisogna insegnare a un cane?": ""...la prima cosa da fare è dimenticare completamente tutto quello che si conosce sui cani. Non dobbiamo insegnare nulla, ma osservare e lasciare che sia il cane a dirci come vuole lavorare con noi..." Forse sembra non c'entrare nulla, ma se leggete tra le righe c'è tutta l'essenza della cinofilia. |
Credo che per essere iscritti all'albo degli addestratori, per quanto riguarda UD, bisogna aver vinto non so quante gare sia per l'IPO1 IPO2 e IPO3 e solo dopo si può essere iscritti a quell'albo.
Ciao Scila e coyote |
non si può distinguere nettamente come si vorrebbe le varie figure di educatore, addestratore, istruttore, comportamentista, etologo. Solo mischiando tutte queste figure è possibile lavorare con coscienza e ottenere il meglio dal rapporto cane - bipede.[/quote]
Pienamente d'accordo! Appunto x questo vorrei approfondire le mie conoscenze con il master. Per Wilupi: i master sono 3: 1) medicina comportamentale (aperto solo ai medici veterinari) 2) etologia -credo sia quello che ti interessa...- 3) istruzione cinofila A me interessano sia ill 2° sia il 3° ... Se guardi il sito www.etovet.it trovi le materie. Claudia&India |
ciao Diego e ciao a tutti,
in un'epoca in cui se non fai almeno 2-3 master post lauream non ti si fila nessuno, è inevitabile che si tengano master anche sull'argomento cinofilo dell'addestramento. A mio modo di vedere si collocano tra la soddisfazione del partecipante che ha modo di imparare altre cose sull'argomento che lo attrae e quella delle università che pur di fare iscritti (ed entrate) si inventano un po' di tutto ahimè. Diversi lustri fa, durante una mia breve esperienza di rappresentante/ venditore, il nostro capo area per il nord italia mi disse più volte "arnaldo, la pratica vale più della grammatica". Qualche anno più tardi, quando già mi occupavo di "cose di cani" addestrando e partecipando ad expo, volli comunque frequentare dei corsi tenuti dall'AIAP (associazione italiana addestratori professionisti), associazione nata con ottimi propositi ma poi purtroppo naufragata. Ricordo perfettamente anche se sono passati una quindicina di anni e oltre, che Vittorino (Meneghetti, uno dei Maestri dell'addestramento in Italia) mi disse "non so se bastano due anni sul campo per diventare addestratore". Avevano entrambi ragione (benchè ovviamente non disdegnassero la teoria e anzi ritenessero necessario apprenderla) e a mia volta, nelle varie esperienze di relatore o insegnante che dir si voglia, ho ripetuto costantemente l'importanza fondamentale della pratica sul campo. Pratica necessaria più che in altre realtà lavorative perchè oltre alla teoria, ti trovi di fronte un animale, essere pensante con il quale interagire e con un padrone con cui altrettanto confrontarti. Il problema dunque non è la formazione, universitaria o privata, anzi ben venga una sostanziosa offerta per migliorare la base, fornire una collocazione professionale adeguata e contribuire a far capire che si tratta di una professione seria che richiede tempo, fatica e grande volontà. Il dubbio casomai viene sulla qualità di alcune offerte talvolta, ma anche su un aspetto strettamente ed inevitabilmente collegato: la comparsa "sul mercato" di un'infinità di educatori (termine usato spesso per distinguersi dagli addestratori o dagli istruttori come se questi fossero come minimo infettivi). E di fatto buona parte degli educatori hanno davvero poca esperienza, spesso non sanno tenere un cane al guinzaglio o sanno applicare le tecniche solo coi cani più docili o appartenenti a razze più addestrabili. Questo fatto, purtroppo ha generato un bel po' di confusione. Un paio di anni fa, in ambito APNEC, passammo più di qualche ora a discutere sul significato dei nomi. (addestratore , istruttore, educatore) Può forse aiutare sintetizzare come segue: - addestratore: colui il quale lavora direttamente col cane (lo addestra personalemente) - istruttore: colui il quale, competente in materia di addestramento, insegna al conduttore come eseguire determinati esercizi in ambito professionale o sportivo - educatore: colui il quale insegna al proprietario a (ri)conoscere il comportamento del cane inserito nella società (non del selvatico dunque) e a educarlo per una soddisfacente convivenza. Su quest'ultima definizione e rifacendomi anche alla definizione di Pageat, si può dire che educazione è l'insegnamento di alcuni comportamenti basilari per il corretto adattamento e accettazione nella società umana (e canina) mentre addestramento è un termine da utilizzare per compiti specifici di utilità per l'uomo che in generale il cane non compirebbe di sua iniziativa (al cane non serve trovare droga o esplosivi piuttosto che fare un brevetto di lavoro per vivere). E' anche evidente che il concetto di educazione ricomprende tutte e tre le figure suesposte visto che poi gli intrecci sono molti e variegati. Per concludere chi lavora in campo è (o potrebbe essere) a seconda dei momenti, addestratore, istruttore, educatore e per tale motivo gli è necessaria un'adeguata preparazione teorica congiunta con tanta pratica. Il consiglio, se posso, è di studiare, conoscere, ma anche e soprattutto consumare un gran tante suole di scarpe da ginnastica in campo. |
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Personalmente credo che a prescindere dai titoli un buon addestratore deve avere delle doti innate di comunicatività ed empatia con cane...la teoria ci vuole,gli anni in campo sono indispensabili ma....il tocco speciale mi sa che sono in pochi ad averlo. Ciao |
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molto vero! Se non ce n'è non ce n'è... |
Grazie Arnaldo del tuo contributo, concordo in toto! ;)
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Non mi intendo di addestramento, ma istintivamente concordo anch'io ;)
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[quote=zikika;95907]
Una dalle mie parti stava dando dei pessimi consigli alla proprietaria di un cucciolo di clc e ha pure consigliato ad una famiglia con una cockerina di 7 mesi di darla via perchè aggressiva!Non ho parole....due lezioni al campo e insegnare la corretta gestione alla famiglia sta già cambiando le cose.Che gran consigli che da certa gente.Si parla di persone che hanno solo teoria in mano..questa mi risulta sia pure veterinaria :shock: ...ecco: è esattamente quello che intendo quando parlo di cialatani :evil::evil::evil: Per quanto riguarda il discorso di Arnaldo: credo sia esattamente riepilogativo di ciò che volevamo dire io e Diego :klatsch (o sbaglio, Diego?) Quindi, tutte le sere e i sabati (per ora, ma presto anche di giorno:bigok), "consumo suole di scarpe" in campo e da aprile dell'anno prossimo, se tutto va bene... via con il master! Claudia&India |
Perdonatemi, ma ancora ci meravigliamo del fatto che nella Cinofilia in generale tutte le persone sono PROFESSORI?...tutti sanno,conoscono e pensano d'esser competenti...ed il "sapere sul carattere" del cane è solo uno dei rami appartenenti all'immensa conoscenza che la maggior parte delle persone/professorini hanno sulla cinofilia...
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Uppo questa vecchia discussione per chiedere se vi sia qualcuno che si è iscritto a TACREC sperando che almeno qualcuno possa scrivere due righe in merito.
Grazie anticipatamente. |
TACREC è uno dei corsi di laurea che sono stati falcidiati dalla Gelmini.
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E' stata l'Università di Padova c/o la quale verrà istituito un polo molto complesso e dedicato al comportamento e addestramento del cane. La cosa che mi scandalizza della mia bella Italia in questo contesto è notare che "l'albo addestratori" è farcito di gente che deve aver vinto un numero risicato di discipline agonistiche che per lo più non hanno nulla a che vedere con il vero addestramento di un cane inteso come "relazione" L'UD, per fare un esempio, è rigettato dala maggior parte degli educatori italiani - quelli veri - per i sistemi di aggressità e condizionamento che sprigionano nel cane. Ed io sono perfettamente d'accordo con loro. Ci sono dei veri e propri mostri sacri della cinofilia italiana che non verrebbero iscritti nell'albo solo per questa stupida "mancanza". Concordo con Arnaldo sul fatto che le Università facciano nascere corsi per tirare su un po' di iscritti e soldi, ma è pur vero che certe realtà sono utili per chi vuole esercitare una professione. La pratica ci vuole, è vero, ma deve nasere su fondamenta etologiche e tecniche. La sensazione che ho è invece un'altra: basta leggere un paio di libri e domani apro un campo o mi propongo come "comportamentista". Come dice qualcuno "si deve fre una buona serie di passi indietro" e mettere un po' d'ordine. Il comportamentista non è un addestratore, così come l'addestratore (o meglio "educatore" visto che l'addestramento è tutta un'altra faccenda) non è un comportamentista. Nella maggior parte dei casi i proprietari di cani portano esempi di "problemi relazionali" e non di patologie comportamentali vere e proprie (che sono una percentuale risicata e davvero minima). Un bel paso indietro non farebbe male secondo me |
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La cosa più raccappricciante è vedere taluni che dopo un primo corso che ti dà un diplomino si vendono già addestratori. Peggio è quando si definiscono "etologi"....lì mi vergogno per loro!! E ce ne sono tanti in giro, anche del nostro mondo... :shock: Parlano per "libro aperto" ma quando gli chiedi di far vedere i "fatti" con i propri cani.....chissà perchè accampano mille scuse per cui i cani son sempre indisponibili.... Ci vuole più serietà, professionalità e onestà. E le persone dovrebbero essere meno boccalone.....e più accorte. |
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a parer mio l'ambiente universitario sta perdendo molto di quell'intimo interesse verso la ricerca del sapere e del miglioramento.. |
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Domanda inopportuna e risposta "politica". Di quale parte politica è il Ministro Gelmini? Non è forse della stessa cordata Martini - veneta - sottosegretario alla salute...che ha bloccato la "black list"...attraverso colleghi veneti? Un caro saluto Bruno |
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Non ritengo di avere fatto alcuna domanda inopportuna. Ma prendo atto di quale sia stata la tua risposta. Resto in attesa di chiunque altro voglia esprimere il suo pensiero sulle ragioni per cui il corso di laurea in TACREC è stato disattivato, e volendo, anche sul ruolo che avrebbe avuto in tutto ciò l'Università di Padova. Ah, già che ci siamo, se c'è qualcuno fra gli users di WD che lo ha frequentato o che lo sta ancora frequentando, mi farebbe piacere leggere il suo intervento. |
Ha ragione: "questioni di punti vista". La politica è maestra nel lasciare supposizioni e punti di vista per nascondere le verità...
Il suo saluto ("il silenzio è la migliore espressione del disprezzo") è aderente con tale principio (non parlo di lei ovviamente - non mi permetterei mai). Di fatto, se avessi una pur piccola prova di ciò che già pensano tante persone, non avrei alcun problema a tirarla fuori. Sono vicino alla pensione e la mia vita ormai l'ho fatta. In quale modo potrebbero nuocermi? Ingiusto secondo me è fare domande inopportune a chi ha qualcosa da perdere; non crede? Mi dica lei se conosce i veri motivi della chiusura del TACREC di Pisa. Cordialmente Bruno Latini [email protected] |
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E' appunto solo una sign, una frase di G.B Shaw che condivido. Quanto alla presunta inopportunità della mia domanda, era una domanda con cui ho chiesto un chiarimento circa una frase da lei scritta. Tutto qua. Niente di più niente di meno. Libero di ritenerla una domanda inopportuna. Libero di darmi una risposta politica. Quote:
Ed infatti, resto in attesa di leggere le eventuali repliche di chi pensa di sapere come sono andate le cose, e soprattutto, di coloro che lo hanno frequentato. |
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cmq mi sa che qualcuno manca dall' italia da molto,molto..troppo tempo!:shock::):p:twisted: |
Sono curioso anche io, mi creda.
Due precisazioni che ritengo dovute: la prima riguarda una sottilizza che forse lei non avrà colto. Il mio nome e cognome, unite da una casella e-mail, stanno a dimostrare la mia volontà di ricevere indizi utili su cui valutare e riflettere per venire a capo della cosa. Non ho grandi progetti per la pensione e mi piacerebbe investire il mio tempo futuro in qualcosa di utile per il prossimo. In secondo luogo, come ho sottolineato, il mio pensiero in merito al suo saluto era riferito al fatto che la politica, attraverso il silenzio insabbia le verità. Non c'era alcuna volontà di offendere o di entrare in polemica. Su questo forum sanno bene che non è mio uso e costume. Resto della mia opinione, e credo che la sua domanda cada nel vuoto. Ci sono una serie di casi strani recenti che riguardano l'Università di Padova. Uno su tutti la storia di Igor, il cane mordace che è stato condannato all'eutanasia da una comportamentista di quell'ateneo (condanna eccessiva e fuori luogo dal momento ce ho visto i video di quel cane rinchiuso in canile). Il fatto in se, pur grave possa essere, non è però il punto della questione. Affatto. La cosa agghiacciante è stata l'osservazione di come la politica (dentro la ASL e dentro l'Ateneo) possa aver distorto le cose, cercando al contempo di distruggere le persone che hanno avuto solo "l'arroganza" di dire "no" ad un'eutanasia facile che ha come uinico scopo quello di evitare una sonora figuraccia. Ai ragazzi del TACREC, dall'alto della mia età, mi sento di consigliargli prudenza nelle risposte. Questo della chiusura del corso di laurea, è un fatto che riguarda meccanismi politici contro cui chi ci si mette rischia. E rischia grosso se non ha alle spalle un'Associazione che lo supporti. Mi perdoni il monito, ma come ripeto, sono molto affezionato alle persone di questo blog e lo veda qundi come un atto d'amore nei loro confronti. Stia tranquilla: nel momento in cui riuscirò ad avere prove di quello che dico aprirò un sito preposto a questo scopo. Un caro saluto Bruno |
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Perché non provi a metterti tu contro qualcuno ai piani alti dei Ministeri per far venire fuori la verità su questa vicenda? Facile fare gli animalisti o i detective sul pc nel tempo libero...molto facile. Agire è tutta un'altra cosa Davide Cordialità Bruno |
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Se qualcuno riterrà di rispondermi qualcosa, leggerò con interesse. |
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forse ot:parimenti beh quello del "non cambia mia nulla" mi creda è uno stereotipo per turisti bavaresi detto questo,ai ministeri di solito si occupano(di sto periodo,poi:roll:)di tutto tranne che di vicende come questa(ammesso che sia una"vicenda") ai piani alti è probabilmente un NON-problema purtroppo in italia si vedono " mysteri mysteriosi :x" ovunque8) |
Secondo me Davide hai una visone parziale e molto romantica del problema.
Ti assicuro che non è così. La politica è dalla parrocchia sotto casa a Montecitorio. E' una questione di dosi e di spazi, ma i concetto rimane quello. Bruno |
romantico e parziale è pensare che alla politica interessino vicende come questa8)8)8)8)("l' ottimismo")
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Quindi secondo te l'Università non interessa alla politica?
Non lo sai che l'allievo sta al professore, così come il Professore sta la politica? Davide, ma dove vivi? Quando è che cresci un po' e metti fuori il naso da casa? |
Mentre mi interrogavo sull'esistenza o meno di soggetti che trarranno vantaggi dalla disattivazione di TACREC e che potrebbero avere giocato un qualche ruolo nella stessa, ho trovato questo articolo :
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1- TACREC aveva un numero di iscritti talmente esiguo da giustificarne la soppressione, e qui bisognerebbe conoscere i dati ufficiali di iscritti e laureati 2- a livello ministeriale, si è ritenuto che TACREC fosse un corso di laurea inutile, 3- l'esistenza di TACREC era scomoda per gli interessi di taluni che hanno avuto abbastanza influenza da determinarne l'affossamento. |
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? fossero cellule staminali,capirei...ma forse dopo 30 anni di germania ha l'obbiettivo fuori focus!:o:rock_3:twisted: (eh io lo dico sempre che dopo anni di congetture su Ustica et similia si vedon mistery misteryosi ovunque!:roll::)) |
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buon lavoro di indagine ,caro darkness,come si vede dalla tabella dei dati toscani non è un segreto far notare che tonellate di addetti ai lavori dicevano da anni che c'eran troppi corsi di laurea,ed anche ex ministri,non solo la Gelimini (aprire il"corriere" o la"repubblica"..ma forse Bruno legge troppo la stampa tedesca! e quindi buona la 1a ipotesi sopra 8)insomma gia abbastanza probante senza veder misteri ovunque...(quella si criticabile abitudine italiana..:twisted:) |
da sopra:
"""" Ma vediamo più in dettaglio cosa accadrà nelle varie università nei prossimi mesi. TRENTO: Due i corsi tagliati, Scienze storiche a Lettere e Fisica e tecnologie biomediche a Scienze. Disattivato anche il corso di specializzazione a Giurisprudenza. LOMBARDIA: All’Università Cattolica i corsi soppressi sono 11. A Pavia l’euroateneo ha ridotto i corsi di circa il 10%. PIEMONTE: All’università di Torino i corsi scendono da 191 a 177, invariata invece l’offerta del Politecnico. LIGURIA: la razionalizzazione si è fatta sentire con corsi già tagliati del 10%. FRIULI: Spazzati 14 corsi a Trieste e il 13% in meno a Udine. TOSCANA: 34 corsi in meno a Siena, 24 a Pisa e 13 a Firenze. ROMA: All’Università «La Sapienza» sono 46 i corsi eliminati per il prossimo anno accademico e rappresentano il 12,3% rispetto ai 373 esistenti. A Tor Vergata, saranno accorpati otto corsi e un paio a Roma Tre. PUGLIA: A Bari i corsi passeranno da 159 a 131, a Lecce accorpati una decina, soppressi due a Foggia.""""" direi che il raffronto è abbstanza 8)interessante senza fare ipotesi fantasiose(che in italia si fan pure troppo..:twisted:) |
Caro Davide, dai dati che hai snocciolato i corsi toscani sono quelli che hanno avuto la peggio a vantaggio di Trento...
Alla fine mi hai dato ragione senza nemmeno accorgetene. Credo tu ti debba chiedere il perché, visto che al Governo c'è la Lega. Bruno |
eh no:o:twisted:,che inventiva ! il discorso invece è(infatti ho messo tutti i dati:pguardarli,magarii eh?..di tutte le città presenti:o:twisted:)che basta vedere come sono stati ridotti i corsi ANCHE di città governate da un "certo" skieramento,(ma forse lei non lo sa)x capire che la distinzione"determinista" fatta da qualcuno è davvero capziosa..8)
forse qualcuno legge troppo la stampa estera (o il famoso deputato Schultz-presente?:twisted:) |
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oh si:o
infatti :otra le città dove molti corsi son stai soppressi cene sono anche di governate dal centro sinistra,vedere lista,e viceversa (ergo:normali considerazioni didattico/economiche sul proliferare dei corsi ha fatto in modo che in molte città,nonostante il "colore",si sia messa mano alla "proliferazione" di corsi8)come gia chiesto da tuto l'arco politico,e da anni..non da ieri!) con buona pace delle curiose congetture di mr bruno:x:) |
Ho trovato questi dati :
i corsi di "Scienze e tecnologie viticole" di Conegliano, di "Mediazione culturale" del polo didattico di Forlì dell'università di Bologna, di "Ingegnaria dell'ambiente" dell'università di Cremona contavano un solo iscritto ed in effetti sono stati soppressi, non sono riuscito a trovare -per ora- i dati di TACREC. |
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casomai lei non se ne fosse accorto!coem in gran parte della toscana,del resto! ma lei gia,manca da molto!:p guglare x credere! quindi certe contrapposizioni immaginarie:o:twisted: non han prorio ragion d' essere! capisco che in germania quando si sente parlare di lega nord si pensa subito a qualcosa di esotico,eh beh..la si vede ovunque,anche dove non cè!(anche a trento che nord è-.. ma è una delle provincie piu a sinistra d'italia invece,!ohibò!:o) informarsi un po no,eh?:o:o:o |
Caro Davide, io capisco i tuoi complessi e la tua insistente onniscenza nei miei confronti. Capisco che sei un "apax" e che ti riesce difficile - come tale - rimanere tra noi comuni mortali, ma se tu credi davvero che tra Trento e Padova - di quella ho parlato - non ci sia alcuna differenza vatti a riveddere la carta geopolitica e geografica dell'Italia.
Una sola precisazione - già fatta ma che tu fai finta di non vedere: non sono io che dico tutto ciò in merito all'Università di Padova, ma i tuoi connazionali! Quanti anni hai? Sei maggiorenne almeno? Lo spero! E sappi che stà anche a te cambiare le cose, visti i miei limiti di età. Ti ricordo che la mia generazione ha fatto molto per farti godere oggi della tua libertà e dei tuoi diritti. Muoviti e fai qualcosa al posto di darti dei ruoli che non hai (l'apax -appunto) o impara a vedere la vita e il prossimo per quello che sono. I tuoi connazionali - che sono anche i miei - hanno evidenziato la cosa, non i tedeschi. Bruno |
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