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Old 27-07-2007, 11:22   #12
arnaldo_it
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Originally Posted by Bonfiglioli View Post
Sempre interessante e istruttivo leggere i vari pensieri. Certo, non vorrei esserci quando Davide incontra Arnaldo.... si arriva a Natale...ahahaahahah...
Cmq, sempre in cerca di capire ciò che mi sfugge...vorrei sapere da Arnaldo, che è addestratore ed ha anche il brevetto Enci (correggimi i termini) per addestrare, che ha visto molte razze nel suo campo, ma non penso tantissimi clc (perchè ce ne sono pochi in giro rispetto alle altre razze), con i tuoi clc che brevetti hai conseguito? Come li hai trovati (come carattere) i tuoi clc dopo quel tipo di addestramento ( fatto sul predatorio?). Pensi che un clc si pone in campo come un cane di altre razze? Pensi che debba avere accorgimenti diversi da altre razze? Pensi che dopo un certo tipo di addestramento (che non tutti i campi canalizzano sul predatorio) il clc sia come prima?
Ed infine, tu, come vivi i tuoi clc?
Ragazzi, badate, non è polemica ma solo per capire nelle mie idee il giusto e lo sbagliato e per dire infine che idea ho.
Per cortesia, non chiedo un parere a Davidino, che forse di razze ne capirà, ma di clc....una cippa.
Graaaazie.
Ciao e tutti,
ecco perchè ieri sera mi fischiavano le orecchie, Ale e Davide mi avete citato di più in questi ultimi post che in tutto il resto del forum da non so quanti mesi in qua
Scherzi a parte, approfitto del fatto di essere a casa dal lavoro in questi giorni per rispondere (tranqui lunedi riprendo... )

MOLTO LUNGO preferibile saltare che sbuffare!

Ale le domande che poni sono davvero interessanti e richiederebbero probabilmente una tavola rotonda (se ti va ne parliamo direttamente perchè penso potrebbe essere un buon argomento, quello delle doti e delle valutazioni caratteriali da trattare in un appuntamento del GALC).
Lo dico perchè sono cose che mi interessano indipendentemente dall'allevamento di provenienza, mi interessa e mi fa molto ma molto piacere riscontrare le buone doti nei cani (tutti) e vedere che un po' alla volta si vanno fissando.
Preciso che magari molte cose che dico le conosci Ale come senza dubbio le conosce Davide, ma spero possano essere utili per coloro i quali si sono affacciati a questa razza da poco. Quindi alcune risposte ci sono nella parte descrittiva di seguito. Altre più mirate in fondo.

Cani miei che lavorano non sono molti, ovvero non credo la percentuale sia molto diversa da quelli che provengono da altri allevamenti. Ho in mente uno in un gruppo della protezione civile in valcamonica, 3-4 in addestramento di Utilità e Difesa tra svizzera trentino e austria, il brevetto di salvataggio in friuli. Alcuni altri hanno frequentato campi di addestramento ma non sempre ho notizie delle scelte dei padroni.
In buona sostanza non molti come numero assoluto anche perchè non molti alla fine sono i cani da me prodotti (su WD credo siano elencati tutti salvo errori ed omissioni e solo alcune decine, non certo centinaia ), circa 8-10% mi pare, come percentuale.

Tra l'altro se è vero che da me sono venuti a fare addestramento (ma essenzialmente di obbedienza e, a volte, anche per problemi comportamentali) e valutazioni caratteriali, cani da diverse parti del nord italia, è altrettanto vero che solo poche unità da me prodotte, sono rimaste a brescia o vicinanze.

Per quanto riguarda l'obbedienza di base ne ho avuti diversi (in tutte le razze e non razze la stragrande maggioranza delle persone chiede l'obbedienza di base e talvolta l'assistenza per problemi vari ma quasi mai chiedono un addestramento da gara).

Ci siamo anche divertiti a insegnare la pista ad alcuni dei miei soggetti
(quando dico miei intendo di mio allevamento, non necessariamente di mia proprietà).

Nel campo delle piste devo dire che ho avuto dei soggetti veramente validi anche se oggi come oggi è più difficile finalizzare verso la gara, sia perchè il brevetto FH è davvero impegnativo (quanto a preparazione e tempo da dedicare intendo) sia perchè a guardare i calendari, è raro trovarne di prove dove sia previsto anche l'FH.
A parte l'aspetto sportivo però devo dire che in diversi miei soggetti ho ritrovato queste doti di cerca che si stanno anche tramandando e la cosa non può che farmi piacere visto il molteplice impiego di questa attitudine.

A tal proposito mi sento di sottolineare che nelle piste meno impegnative lo stile non è propriamente quello richiesto in gara ovvero i CLC tendono a essere un po' veloci e soprattutto non tengono il naso molto a terra.
Quando però la pista è più invecchiata o interseca altri tracciati allora li si vede impegnarsi diversamente.

Per quanto riguarda l'obbedienza di base o avanzata, in generale dimostrano buone capacità di apprendimento (parlo dei miei e degli altri che ho visto) ma con quel tipico atteggiamento del tipo "adesso l'esercizio l'ho fatto, sai che lo so fare, perchè me lo chiedi ancora?" che rende invece più scarsa l'addestrabilità.

Per intenderci se è vero che non ho mai riscontrato particolari difficoltà in condotta, seduto, terra, resta ecc. è vero che il loro tempo di attenzione è un po' scarsino e questo comporta il cambiare gli stimoli frequentemente per recuperare appunto l'attenzione necessaria.

Se posso permettermi un paragone con altre razze, tempo di attenzione scarso l'ho trovato di solito nei cani corsi e anche nella buona parte dei rott. Molto meglio i dobermann e ovviamente i pastori tedeschi.

Punto dolente secondo me per il CLC, è tenere qualcosa in bocca. La sensazione che trasmettono è che l'oggetto del capobranco non si tocca.
Questo ovviamente se le gerarchie sono stabilite.
In questo secondo me sono molto più sensibili delle razze più note e consolidate nell'addestramento di utilità.
Può essere un esempio che mentre tra loro giocano contendendo uno straccio, lo stesso straccio agitato dal padrone stimola il comportamento appetitivo (il cane si interessa dimostrando buon temperamento) ma fa fatica ad attivare l'atto consumatorio. Non afferra.
Questo l'ho osservato spesso.

Chiunque abbia avuto un cane delle altre razze, avrà potuto con facilità verificare come uno straccetto o un salamotto di juta da condotta, riescano a motivare enormemente il cane al punto da distrarlo dal mondo circostante (con facilità si vedono cani così concentrati sul salamotto da passare indifferenti a poca distanza da altri cani coi quali magari solo pochi minuti prima si rognavano). Col clc questo succede raramente.
Non tanto per mancanza del predatorio (che c'è e molto spesso soggetti poco interessati allo straccio o al salamotto, si sono rivelati abilissimi cacciatori di merli, topi, ricci ecc.) quanto per il fatto che non mettono in campo la possessività nei confronti del capo.

Ecco dunque che se già è difficile (ma non impossibile) fare il figurante in generale col proprio cane non CLC, ovvero non lo puoi certo fare stimolando l'aggressività bensì col gioco, col CLC diventa davvero praticamente impossibile (Ale ricordi quando a Coltano Walter parlò delle sue esperienze con il suo cane e con altri CLC che aveva avuto modo di valutare? beh in effetti la situazione è la stessa).

Ciò non significa che non ci siano soggetti in grado di farlo e tra questi ne ho ben in mente alcuni per esempio, della cucciolata Takoda X Rebecca (che ripeterò a brevissimo viste le ottime doti dimostrate precedentemente) ma significa che i soggetti così sono pochi ancora e io cerco di selezionare in quella direzione.

Dunque difficile il gioco della contesa col proprio CLC (ho avuto i miei whippet che inseguivano e mordevano il salamotto lungo di juta molto meglio dei CLC ahimè... ) e difficile anche il riporto (e questo vabbè è un po' difficile con tutti i cani in generale, retriever esclusi).

Poi ci sono aspetti che riguardano sia le aspettative dei padroni che le scelte etiche.
Avendo scelto di non stimolare mai l'aggressività dei cani, applico lo stesso concetto ai CLC. Analogamente se un cane non ha doti che mi convincono, preferisco indicare al padrone un addestramento giocoso e divertente senza la preoccupazione di eseguire determinati esercizi in un certo modo. E altrettanto vale per il CLC.

Capisco perfettamente che tutto questo non si può quantificare con un punteggio come invece avviene nelle prove di lavoro, però per me e per i miei clienti va più che bene così. Quando è capitato il binomio giusto l'abbiamo mandato in gara con buoni risultati. Non significa che sia stato più facile, ma semplicemente partire col piede giusto.



Alcune risposte.
- Per l'addestramento alla difesa penso che bisogna vedere a che livello arriva il cane. Comunque se si tratta di difesa pura e senza regole (una sorta di street fighting per capirci) sono convinto che il cane modifichi non di poco la sua "visione del mondo". Cani estremamente dotati ed equilibrati possono fare i brevetti di lavoro e i cani da difesa personale o antisommossa e magari in un altro momento pure l'agility. Ma per i cani mediamente dotati non è propriamente così. E per la maggior parte non si tratta di cani estremamente dotati.
Quindi Ale, sono contrario all'addestramento alla difesa personale e a stimolare l'aggressività in un cane anche se per fini agonistici, in particolare nel CLC che con problemini ne abbiamo visti.

- Nessun problema sul predatorio (e successivi inneschi) se condotto da persone capaci, sotto controllo ovvero opportunamente diretto. Qualche problema non banale se succede quello che fece un mio cliente anni fa col suo dobermann (Davide era un cane davvero con gli attributi).
Aveva scelto il cucciolo nonostante l'avessi consigliato verso un altro della cucciolata insistendo sulla sua esperienza coi cani e assicurando di venire a lezione da noi. Beh stavo davvero per esplodere (mi sono limitato a... "redarguirlo aspramente" ) quando venne al campo lui con il cane e il figlio (solitamente veniva la moglie). Candidamente mi dice "arnaldo guarda che gioco facciamo, ci sono problemi secondo te?"
E il tipo dice al bambino di correre, scappare e subito dopo lancia il cane (per fortuna ancora di pochi mesi) dicendogli "prendilo!" risultato il cane atterrava il bambino, non lo mordeva seriamente ma di lividi ne aveva lasciati un bel po' con quel "divertente giochino".
Lascio a voi i commenti sull'episiodio...
Il CLC per me non sfugge a queste regole. Gioco sul predatorio in modo controllato e non a caso. Ma non c'è problema se fatto bene. Il cane mica è un deficiente eh...

- In buona sostanza credo di poter affermare che tutti i cani CLC e non, con cui ho lavorato, se hanno dimostrato un cambiamento caratteriale, è sempre stato in meglio e mai in peggio. Si tratta semplicemente di lavorare per rinforzare o inibire a seconda dei casi. Cosa rinforzi e cosa inibisci poi dipende da scelte e capacità.

- Quando lavori con un cane prima di tutto fai i conti con lui poi se è di razza, con la cosiddetta Memoria di Razza che può darti spiegazione di alcuni comportamenti e farteli considerare più o meno normali. Però personalmente imposto il lavoro con il principio per me sempre valido: non addestro un CLC (o un dobermann o un boxer) bensì addestro QUEL CLC (o quel dobermann o quel boxer). E se ci si dimentica questo si corre il rischio di fare un vero minestrone tanto sanno essere diversi i cani l'uno dall'altro
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Arnaldo
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