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Old 22-08-2007, 11:29   #4
arnaldo_it
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... il metodo gentile... pare che se uno non lo usa è un criminale ormai.
E se non è criminale è fuori mercato. Così tutti diventano "gentilisti".
Mi capita che me lo chiedano: talvolta per telefono mi chiedono se uso il metodo gentile e mi rendo conto che non ho a che fare con esperti, ma con persone che giustamente si preoccupano di sapere dove andranno col loro cane (la cosa migliore è però invitarli ad assistere alle lezioni).

Certo tocca usare anche questo termine semplicemente per dire "tranquillo non addestriamo il cane a bastonate e calci" A volte ci si scherza sopra ma in genere preferisco ragionare in termini di metodo naturale. Che secondo me è più esteso e si usava comunque prima del metodo gentile.

Il quale gentile, come già hanno detto altri, va bene fino a un certo punto. Ovvero va bene coi cani docili e molto predisposti all'addestramento senza mettere più di tanto in discussione il leader umano.
O ancora va bene se devo far fare degli ostacoli ai cani o degli esercizi di obbedienza.

In buona sostanza nella stragrande maggioranza dei casi, l'utilizzo di un premio consente l'apprendimento ottimale: un'associazione positiva e senza stress.

In molti casi ignorare il cane o comunque non premiarlo, è un giusto atteggiamento che tende a non rinforzare il comportamento del cane e ad estinguerlo. (per esempio il saltare addosso)

In alcuni casi però tutto ciò non basta. Non sempre il cane è sotto controllo e anzi spesso ciò che gli offre la natura circostante è molto attraente. Di più di bocconcini e carezze magari...

Nel mio modo di lavorare, molto gestuale e posturale, dò importanza alle varie forme di comunicazione. Quindi ci stanno i NO, i ringhi, le posture e perchè, mettere i miei denti sulla canna nasale del cane ecc. In pratica cose che magari un gentilista puro non userebbe mai.

Ma nessun cane si è mai offeso, vengono tutti volentieri al campo e si divertono.
In buona sostanza si tratta di trovare un giusto mix tra le associazioni positive (la maggioranza) l'indifferenza, cioè la neutralità verso il comportamento manifestato (alcune volte) e l'associazione negativa (solo qualche volta).
Ti diranno che è meglio distrarre il cane piuttosto che "punirlo". Vero, ma non sempre. E non sempre fattibile o efficace.
Molto meglio il giusto mix. Sotto una guida esperta ovviamente.
Anche perchè non vorrei mai che chi ha un CLC aggressivo pensi di risolvere la situazione mordendogli il nasone!
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Arnaldo
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