Ciao Greta,
diverse sono le iniziative private (scuole di formazione) che ovviamente offrono corsi teorico-pratici che ovviamente servono per fornire le basi indispensabili. Come ti hanno già risposto altre persone, è necessaria una grande pratica in campo.
Ad ogni modo per farti un esempio, a Milano ci sono Rino Pittavino, Aldo La Spina e Vittorino Meneghetti che hanno scuole presso le quali puoi chiedere info.
Dai anche un'occhiata al sito dell'organizzazione di cui faccio parte (e di cui fanno parte anche Pittavino e La Spina):
www.apnec.org
Per quanto riguarda il corso di laurea attivato a pisa, vedendo le materie che vengono insegnate, sono dell'avviso che serva davvero ben poco per fare l'addestratore/ istruttore/ educatore cinofilo (la questione dei termini non è di poco conto, ma non mi dilungo qui).
Probabilmente può essere una buona cosa per chi volesse impegnarsi nei canili o grossi allevamenti, ma per i centri di addestramento... bah... (nonostante vengano indicati tra gli sbocchi possibili)
Tra l'altro, anche per quegli sbocchi vien da domandarsi perchè quella laurea piuttosto che veterinaria... (e non mi si dica perchè sono due anni in meno...
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Naturalmente per interesse personale si può far tutto, io mi riferisco agli sbocchi professionali per un giovane.
D'accordo che ormai ci sono lauree per tutto, ma francamente chimica, fisica, matematica ecc. per fare l'addestratore è un po' troppo...
(del resto per fare una laurea servono 180 crediti e dove andavano a prenderli???)
E poi ci si dimentica che esistono già riferimenti in agraria (e anche gli istituti superiori per periti agrari), perchè inventare un qualcosa che già poteva stare altrove?
Ovviamente relativamente al corso di laurea attivato a pisa, questa è una mia opinione e sarò ben lieto di cambiarla se vedrò aggiustamenti nel tempo. Però non posso dimenticare le riflessioni e le problematiche di quindici anni di attività cinofila, nel momento in cui mi viene da fare una valutazione.
ciao
Arnaldo