Junior Member
Join Date: Apr 2008
Location: Monza (MI)
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(Scusate, non conosco ancora bene i comandi.. pardon.)
Questo è e spero resterà il mio primo e unico post su questo forum.
Io sono il ragazzo di Francesca, e da qualche tempo leggo con più o meno interesse le discussioni che vengono trattate qui.
A parte che mi da 1 po’ fastidio leggere di “miei” fatti privati su un forum, faccio una premessa tanto per darmi un’inquadrata e qualcuno in un altro post aveva chiesto info su di me. 28 anni, e da quasi tutta la vita vive con cani. Da quando sono nato fino a 6 anni con un pastore tedesco che i miei avevano, da 10 a 22 con un bastardino, 21 a 28 con un pastore tedesco che tutt’ora ho. Amante degli animali tanto da dover andare contro i miei zii che abitano al piano sopra di me in quanto per loro il cane che ogni tanto abbaia da problemi con i vicini e lo volevano mettere in canile. Lotte in famiglia ecc. ecc, il cane è tutt’ora qui e ne sono diventato l’unico proprietario, prendendomi tutte le responsabilità in caso di danni, denuncie ecc. ecc. Insomma, amo gli animali e i cani specialmente, ma penso che debbano essere considerati come tali.
I problemi con Francesca sono arrivati da quando lei ha preso Blesk. Ho notato in lei un cambiamento radicale nei miei confronti e nei confronti di tante altre cose. Ormai il cane diventava pian piano sempre più il punto centrale della propria vita. Tutto ormai ruota intorno al cane, come lei stessa ha ammesso in un altro post. Sono d’accordo sul fatto che un cucciolo va seguito specialmente nella sua fase di crescita, ma ciò che ho provato sempre a spiegarle (purtroppo invano) è che era pur sempre un cane, non un bambino.
Non ero d’accordo su molti suoi modi di fare (che anche altri hanno, e per carità di Dio queste sono scelte personali); esempi concreti? Le ho sempre detto che lei, fortunata ad avere un giardino, doveva sfruttare questa cosa e cercare di far vivere il cane all’esterno, data anche la mole che ha ma soprattutto che avrà. In effetti da quanto ne so il cane vive per gran parte del suo tempo fuori, salvo poi ritrovarmelo in alcune foto svaccato sul divano con tanto di cuscino o coperta, oppure scoprendo che tante volte dorme insieme a lei (perché a me direttamente non viene detto, onde evitare mie critiche piuttosto decise). Da quando c’è Blesk il nostro rapporto è molto cambiato. Io sono uno che non è capace di stare zitto, e se vedo che per me come lei gestisce il SUO cane non è il modo migliore glielo dico. Le faccio notare che non è il massimo della vita che un cane che sta fuori in giardino poi si vada a sdraiare sul divano o sul letto (questione di igiene, dal mio punto di vista); le faccio notare che svegliarsi alle 7 del mattino solo perché il cane batte sulle tapparelle e ha fame e dargli da mangiare significa dargliela vinta, quando si potrebbe risolvere benissimo il problema facendolo mangiare intorno a mezzogiorno e non abituandolo che quando vuole.. tac. La pappa è pronta. Le faccio notare come non sia così angelo come mi vuol far credere, dato che sia in foto che dal vero ho visto l’angolo della portafinestra sgranocchiato, zampate sui vetri, terra ovunque (parlava che anche la mamma si lamentava). Le faccio notare come per me, se lui ruba qualche oggetto, il sistema migliore per recuperarlo non è il lanciargli biscotti da qualche altra parte e recuperarlo con questo stratagemma, ma è quello di affrontarlo, e strapparglielo di bocca per fargli capire che siamo noi che comandiamo, e non il signorino viziatello. Le faccio notare quando se ora che è cucciolo lo abitua a mangiare Tonno Riomare o cibi per umani perché (testuali parole) “dopo che ho provato qualche volta a dargli cibi per cani lui è nervoso e non sta bene come quando mangia le cose buone”, quando avrà un bestione da 40 Kg continuerà a dargli Tonno Riomare o cose simili? E’ logico che se abitui uno a mangiare al ristorante a 5 stelle e poi lo porti a Mc Donald’s, a questo gli giran le palle, e c’ha pure ragione. Ma è come parlare al nulla… Gli ultimi esempi lampanti ai miei occhi li ho avuti domenica, giorno di questa famosa gita. Cane che mi vede, entra in casa e tende a saltare sù e ci sta, è ancora piccolo. Arriva il momento della pettorina. Il cane non si lascia prendere e inizia a correre e saltare sui divani facendo un giro continuo come impazzito. Fra provava a dirgli di star fermo ma niente di che. Per un attimo lei si è allontanata, e io gli ho detto a muso duro “Vai fuori”… il cane, che praticamente non mi conosce, si ferma, prende e esce in giardino. Poco dopo Fra prova a mettergli la pettorina che era da regolare, Blesk ha tentato di morderla. Ho provato io e mi dava piccoli morsichino alle mani ma non ha mai tentato di mordermi nel vero senso della parola. Le dico “Secondo te è normale che faccia così l’anarchico con te? Non è che lo stai viziando troppo?” Io sono per il concetto “bastone e carota”. C’è il momento giusto per entrambe le cose. Viaggiamo in macchina, e a parte due vomitate del peloso all’andata che ci stanno tutte perché povero 1 ora di macchina alla prima volta può succedere, Blesk è stato bravissimo.
Scendiamo e camminiamo, e iniziano le prime divergenze. Ogni passo del cane era controllato, ogni annusata che faceva era tenuta sott’occhio. Dicevo prima che sono praticamente 28 anni che vivo con cani, e un po’ i segnali li conosco anche io. Blesk era talmente intimidito dalla novità del viaggio e del luogo che a lasciar cadere il guinzaglio a terra non si sarebbe mosso di mezzo metro dalle gambe di Fra. Le dico di non controllarlo così ossessivamente, sua risposta “No perché ho paura che scappa, sono imprevedibili”. Mi ricollego a quelli che nell’altro post mi hanno criticato (senza conoscermi) dicendo che ero immaturo, che non sapevo condividere le sue passioni, che era meglio lasciarmi perché ne poteva trovare altri 1000 migliori di me (si parla senza conoscere ma va beh..); beh, tutte cose false, in quanto sono stato io stesso a proporre a Fra di portarci dietro il peloso per fare 4 passi insieme. Mi vien da ridere quando ho letto di qualcuno che diceva che ero geloso del cane. So distinguere bene il bene che si può volere al proprio compagno rispetto al proprio cane. Certo è che se dopo una miriade di giorni che non ci si vedeva, io già le sono andato incontro dicendole di portarci dietro il cane, ma poi ogni suo sguardo, parola o attenzione era riguardo al cane (e sottolineo, senza motivo, perché non ha mai tentato una sola volta nemmeno di divincolarsi o di accennare di volersi allontanare) permettete che iniziano a girarmi le palle considerato che lei il cane ce l’ha 24 ore su 24 vicino, mentre noi ci vediamo una volta ogni non so quanti giorni. Idem per le foto, ogni 2 passi era “ci fai una foto a me e Blesk qui?” e non “facciamo una foto noi 2 insieme”. Beh, con tutto il bene che uno può volere, uno un po’ di autostima ce l’ha, e veder che lei era entusiasta per esser lì col cane più che con me fa pensare a molte cose.
Condivido in toto quello che molti hanno scritto su questo post per quanto riguarda il rapporto con gli altri cani. Se c’era un cane il lontananza la frase era “No non andiamo di lì perché c’è un cane e non voglio”… mia risposta “E mbè? Che ti frega del cane? Se fan casino ci pensiamo no?”... zero, lei prendeva e andava.. e o la seguivo o ce ne andavamo ognuno per i fatti suoi. Alla seconda volta, quando un cane bastardino alto quanto Blesk ci è venuto incontro, io le ho detto testuali parole “Aspetta qui e vediamo che fanno” mentre lei ha preso in braccio il suo peloso, ha urlato agli ipotetici padroni “Hey tenete quel cane” e se l’è portato via. Non parlate quindi al plurale per favore, perché io avrei fatto molto diversamente le cose, del tipo farlo incontrare con gli altri cani, togliergli il guinzaglio e lasciarlo un po’ libero in quanto era fottutamente intimorito data la novità che non si scollava dalla Fra, farlo condurre un po’ anche a me al guinzaglio e non vedendosi rispondere invece “No perché non vuole e se no tenta di scappare”.. tutte ste cose ansiose dove invece, in realtà, di situazioni che potessero mettere in agitazione non ce n’era nemmeno una. E di irritante c’era la frase “E’ imprevedibile, tu non sai come sono questi cani”. E’ vero, forse li conosco poco, ma vi giuro che anche un cieco avrebbe capito che Blesk non avrebbe fatto nulla di che. Quindi questo per dire che pure io spesso vengo attaccato dicendomi “mi critichi, non mi capisci, il cane è mio, tu che ne sai”… dico solo che a volte pure a lei faccio notare che gli appunti che le faccio sulla sua gestione vengono ripetuti pari pari qui da alcuni di voi, e forse tutti questi torti non ce li ho.
Mi dispiace che nell’altro post qualcuno possa aver pensato a me come “l’orco cattivo che non vuol bene a blesk e che non vuole che Fra abbia un cane che adora”. Un conto è avere un cane che si adora, l’altro conto per me è mettere davanti il cane a tutte le altre cose (amore, lavoro, studio, famiglia…), viziarlo col rischio di perdere il controllo su di lui (esempio che mi ha lasciato perplesso quando lui correva e saltava sui divani, ai suoi richiami se ne fregava, a me è bastato avvicinarmi e dirgli in tono deciso “Blesk, via di qui, fuori” e questo da un estraneo s’è fermato e zitto zitto ha preso e se n’è andato. Mi spaventa il fatto che abbia tentato di morderla al solo mettergli la pettorina. Se morde ora che ha 5 mesi è un conto, se morde quando avrà 4 anni? Al mio p.t. metto la mano in bocca anche quando è incazzato, ma sono sicuro che nella sua vita mai proverà a mordermi per farmi male, perché sa che sarebbe l’ultima cosa che fa. Insomma, tenere un cane non vuol dire solo farlo star bene, dargli da mangiare, farlo stare sul divano e stop. Questo è quello che mi preme dire a Fra, e mi è toccato dirlo qua perché altrimenti in privato mi dice “ecco tu critichi ma che ne sai di questa razza, sono io che la vivo”… qui, a quanto pare, c’è qualcuno che la pensa come me.
Ho scritto qui anche per rispondere a quelli che indirettamente mi avevano criticato nell’altro post non conoscendo tutta la situazione. Penso che ora, dopo aver saputo che si è notato nella propria ragazza un cambiamento radicale nel modo di comportarsi e di pensare da quando è arrivato il cane, dopo che si è saputo che dopo 600km in 1 giorno per stare con lei le uniche attenzioni erano rivolte al cane se tirava o se non tirava (neanche a dargli 1 calcio in culo avrebbe tirato, ve lo assicuro), dopo aver notato che tutti i suoi pensieri sono rivolti al cane beh nonostante si abbia cercato di trovare un compromesso dicendole “ok, portiamocelo pure con noi” nella speranza invana che lei gli tolga quell’attenzione morbosa che ha su di lui, dopo che se si tenta di correggere dei comportamenti a mio giudizio sbagliati la risposta che ti senti dare è “il cane è mio e me lo sto crescendo bene, tu non conosci questa razza”… beh, forse un minimo di comprensione e un minimo di scuse penso ci starebbero bene.
Buona fortuna a voi e a tutti i vostri lupastri.
Dav.
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