Mi dispiace veramente, questi momenti sono quelli più brutti, quelli che nessuno che ama il proprio animale vorrebbe mai passare.
Una situazione simile la vissi, seppur da bambino, con il mio precedente pastore tedesco. 14 anni, non si alzava quasi mai più in piedi, quando si alzava si trascinava soltanto con le zampe anteriori. Era una pena e uno strazio, per lui e per noi vederlo. I miei genitori decedettero di non farlo più soffrire; dopo averci pensato seriamente e responsabilmente, presero la decisione definitiva. L’ultima volta che lo vidi lo avevano messo in macchina, e io, piccolo, mi ricordo in piedi in giardino a salutarlo con la mano e con una tristezza infinita data dalla spiegazione “Briciola ora deve andare via”... mi ricordo che la tristezza dei miei quando tornarono e nei giorni successivi. Ora, cresciuto e consapevole meglio della situazione, capisco che quell’atto di sofferenza verso di noi era un atto da more verso di lui, perché ormai aveva dolori e penava. Vivere per 14 anni con un animale che diventa parte integrante della famiglia, e ritrovarsi senza è terribilmente duro. Ancora più duro è il fatto di dover esser noi a scegliere “quando” e “se” dire basta.
Come già altri ti hanno detto, solo tu e lui potete sapere quando sarà il momento giusto, se la natura non farà il suo corso e lo starà facendo soffrire troppo. Il consiglio che ti posso dare è di valutare bene la sua situazione, se pensi che sia ancora in grado di andare avanti in modo “degno” e senza sofferenze tienilo con te più che puoi, ma attenta a non lasciarti abbagliare dal troppo amore che ti tiene legata a lui e cadere invece nell’ “egoismo” (perdonami il termine, non è in senso cattivo, spero tu capisca in che modo l’ho scritto) del voler stare con chi si ama il più possibile anche se forse, per lui, ormai, sarebbe meglio essere da un’altra parte.
Buona fortuna, nella speranza che tu possa goderti quanti più giorni ancora con il tuo compagno di vita. Un saluto, e una dolce carezza al tuo Fax.
Davi
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