Quote:
Originally Posted by elisa
Al che Djuma ha preso in bocca l'osso e si è fatta un pò più in là per lasciare l'altro osso abbastanza distante da lei e visibile a Kim, che effettivamente ha visto e capito e si è seduto accanto a lei a sgranocchiarlo.
Djuma è generosa. E' un concetto umano più che canino forse... allora lei è un pò umana... anzi, molto più umana di tanti umani!
La mia timida ma forte Djuma.
|
Che bella questa cosa che hai scritto su Djuma!
Anch'io ho una storia simile: il mio piccolo meticcio ogni tanto spariva da casa con del cibo in bocca; una volta io e mio fratello lo seguimmo: scoprimmo che andava a portare da mangiare ad una cagnina ferita che se ne stava nascosta in un parchetto della città.
Sul fatto che ci sia un rigido confine "umano-animale" io starei attenta: spesso si sente dire che tendiamo ad umanizzare i nostri cani; a volte a ragione, di certo le loro facoltà intellettive sono molto rudimentali, ma la sfera emozionale credo sia molto simile alla nostra. Ormai è stato riconosciuto che i cani più degli altri animali, più dei grandi primati (vissuti insieme agli uomini) sono in grado di interpretare intenzioni ed emozioni dei loro compagni bipedi.
In fondo noi e loro siamo animali sociali che qualche migliaio di anni fa hanno iniziato un rapporto di collaborazione...E, soprattutto, nessuno sarà mai in grado di spiegare, in modo esaustivo e univoco, quel groviglio inestricabile di emozioni e sentimenti che stanno alla base delle nostre e delle loro azioni.
Sì, spesso loro sono un po' umani e... viceversa

Grande Djuma!
Bye Silvia
P.S. Sto leggendo un bel libro di un etologo ungherese, Vilmos Csanyi,
Se i cani potessero parlare, F. Muzzio editore: mi piace perché non ha l'approccio (terribile) riduttivista-comportamentista che sembrerebbe andare per la maggiore oggi (magari sbaglio)