(piccola ma doverosa premessa... devo proprio scusarmi con il forum, non riesco a seguire come vorrei... mi sembra quasi di approfittarne a scrivere solo su alcuni argomenti... ma sono queste le poche cose che riesco a seguire al momento, sia sul forum che non

)
Vi metto a conoscenza del comunicato stampa che ho inviato ai media di L'Aquila e provincia e ai diretti interessati. Alcune associazioni stanno sottoscrivendo e inviando. Seguiranno altre iniziative, ma più che altro per gli altri randagi di L'Aquila (e non!) perché per Seba penso ormai non si possa fare e dire altro più di quanto non sia già stato fatto e detto.
COMUNICATO STAMPA 21/07/2008
Sebastiano, un randagio buono quanto sfortunato. Prima la morte violenta
durante la cattura da parte del personale ASL, poi le menzogne e i
tentativi di minimizzare l'accaduto, la volontà di 5800 cittadini e 46
associazioni - espressa tramite una petizione - completamente ignorata e
infine una assoluzione piena degli aguzzini. Senza entrare nel merito di
quest'ultimo procedimento penale, ricordiamo che la ASL di L'Aquila è
responsabile di altre soppressioni ingiustificate - e illecite, in
quanto la ASL "interpreta" la legge a propria discrezione - tanto che di
recente c'è stata una condanna per la soppressione dei cuccioli di
località Roio. Le istituzioni ricordino che le leggi - anche quelle che
tutelano "solo" gli animali - non sono scritte sulla carta igienica!
Ora c'è il concreto rischio di una totale perdita di fiducia nella
Pubblica Amministrazione e nella Magistratura nel gestire questi casi.
Di conseguenza, purtroppo, la legge potrebbe venire "interpretata" anche
da chi i randagi intende difenderli. Nessuno vuole altri randagi e
nessuno intende che prolifichino - tanto meno gli animalisti - ma questi
sfortunati cani DEVONO poter vivere una vita dignitosa, senza correre il
rischio di diventare vittime di giustizia sommaria.
Si fa notare infine come i comportamenti violenti e l'uccisione gratuita
di animali - fatti troppo spesso sottovalutati dalla giustizia - sono da
sempre allo studio di psichiatri e criminologi, in quanto indicatori di
qualcosa di più serio. In paesi più attenti a queste tematiche esistono
dei veri e propri osservatori, e vengono svolte ricerche che mettono in
relazione questi comportamenti con la violenza interpersonale.
gruppo Randagismo.info
http://randagismo.info