Un’area cani ha molteplici funzioni, soprattutto in un contesto pubblico e in aree densamente abitate come quelle delle grandi città dove spesso scarseggiano le aree libere. Si tenga presente che le grandi città come Roma, hanno dei regolamenti restrittivi e che non permettono di lasciare libero un cane di grossa taglia in presenza di persone. Spesso è una diatriba senza uscita tra chi vuole corre a pieno diritto nei parchi senza il terrore di essere aggredito e chi, possedendo un animale di grossa taglia, ha a sua volta il diritto ed il bisogno di far fare del sano movimento al proprio amico a 4 zampe. Quindi la presenza di uno spazio verde dedicato ai cani, ha un valore sociale e di sicurezza per tutti. Ora il fatto di “rinchiudere” cani e padroni in uno spazio contenuto, genera inevitabilmente dei problemi proprio per l’ignoranza dei proprietari che non conoscono il linguaggio del cane. Poi c’è una specie particolare di persone che ha la capacità di trovare il modo per rompere le scatole al prossimo in maniera trasversale ai tutti, sono quelle persone che si lamentano perché il cane è libero ma che si lamentano perché il comune spende soldi per recintare le aree cinofile, che sente l’odore dell’urina fino al 7° piano (veramente dei fenomeni altro che cani della P.C.!) che vogliono che tu non passi sotto la loro casa, pretendendo che tu faccia 3.000 mt in più perchè loro non vogliono vederti passare sotto casa con il cane…
Siamo riusciti ad avere un’area cinofila di 1.500 mq con un lavoro di ben 7 anni e senza avere l’aiuto di nessuno, ora si sono svegliati tutti, chi ripeto sente la puzza dei cani al 7 piano

, chi teme per l’incolumità dei propri figli perché l’area cani confina con la recinzione del condominio, chi ritiene l’area troppo grande e la vuole più piccola, fenomeni, veramente dei fenomini dentro e fuori delle recinzioni...
Mentre prima che i cani erano liberi, nessuno si lamentava.
Come qualcuno diceva: "portevamo vincera la guerra?"
Ruggero