Oltre tutto dalla lettura dell'articolo inerente all'uccisione del povero cervo, era emerso che il povero ungulato era tranquillo mentre pascolava nel giardino di qualcuno, poi con l'arrivo della forestale si è spaventato ed è scappato per le vie del centro cittadino. Se avessero usato più cautela, magari parendo dal presupposto di narcotizzarlo e basta...non sarebbe successa la tragedia. Eppure la scusa è stata quella che avevano finito i proiettili narcottizzanti. Vero, falso? Insomma si trattava di un cervo, non un mostro a due teste o una tigre feroce! ( anche in quel caso avrei avuto più rispetto).
La verità è una sola: gli animali sono sempre e solo cose animate di cui si ha il diritto di fare tutto quello che si vuole, mercanteggiare, violentare e uccidere. Triste amara verità
|