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L'allevamento a gratis e simil allevatori, e privati definiti tali e cucciolate sfuggite per calori non "visti"......qualche tempo venne aperta una discussione da Arnaldo, in cui ho messo la zampa, che indicava la cifra 122 (allevatori in Italia) penso che sia anche aumentata, che puntualizzava la tendenza che ora vi è venuta agli occhi. Io non mi meraviglio più. Era previdibile, era già stata fatta notare. Quello che poi ne sta venendo ora, è la conseguenza preannunciata di quell'ondata. Una femmina in adozione fa gola a molti e io ne so qualcosa(sulla mia pelle, anzi su quella di una mia femmina), chi ha un maschio la chiede, chi ha due femmine la vuole per allargare (gratis o quasi) lo pseudo allevamento, stando molto attento al prossimo clc in adozione, magari maschio, che prima o poi esce fuori....così in un anno ho tre femmine pronte per essere coperte da tale maschio, e il gioco è fatto....poi in Italia arriviamo a 122 allevatori nella sezione allevatori di Wolfdog. Di cosa stupirsi? Di cuccioli senza pedigrèe pur di venderli? Di linee di sangue che non si sa nemmeno cosa sono? Di mercato parallelo in esposizione? Scusate, ma a questa gente (Cagnari a Roma) noi allevatori che ci smazziamo dalla mattina alla sera, facciamo gola. Perchè capita a tutti di cedere un nostro cucciolo al proprietario sbagliato (la palla di vetro l'Enci non la regala), e questi AVVOLTOI (così li chiamo io) stanno li dietro l'angolo, ti seguono in silenzio nel lavoro che fai (mostre, foto, sito...)sanno chi sei e cosa hai...ed ecco alla prima occasione si fanno sotto! I cuccioli senza pedigrèe.....che problema c'è?Basta andare in expò o a Serra, lir aperto e il gioco è fatto. Sempre senza essere visti, però!(e qui in pochi tra voi capiranno, a parte Silvana). Poi si vendono cuccioli a poco, di dubbia qualità e discendenza e tutto quello che volete....ma alla maggior parte delle persone non interessa un clc da standard con tutte le selezioni e le qualità, interessa avere il clc come quello del vicino o quello della foto sulla rivista. Noi allevatori possiamo, chi vuole, continuare a lavorare nel modo che soggettivamente riteniamo corretto, portare avanti il proprio ideale e stare a guardare. Non siamo noi a puntare il dito, non siamo ispettori, ma spettatori, soci di un club o di un gruppo cinofilo, che tutelano la razza secondo le proprie ideologie di standard, non siamo enti preposti per il controllo della razza....per questo esistono i Clubs, le categorie specializzate.
Non è mio intento sminuire la discussione, ma trovo che sia la solita minestra riscaldata.
Buona serata a voi tutti.
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