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Old 27-11-2008, 23:59   #10
pisculli
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Effettivamente il clc non si può semplicemente rapportare ad un cane normale e gran parte dei veterinari lo fanno semplicemente perchè non conoscono la razza. Io sono medico e per mia convinzione sono già contrario all'uso di psicofarmaci negli umani (tranne in casi particolari in cui il paziente senza l'uso diventa pericoloso per se stesso e gli altri tipo schizofrenia) usati spesso a sproposito unicamente per non affrontare in prima persona le difficoltà della vita quotidiana. Ci fu un momento in cui si parlò in tv di un antidepressivo, chiamato la pillola della felicità, perchè usato da un boss mafioso spietato: Brusca. Dopo che ammazzava o faceva ammazzare qualcuno assumeva una pillola e la sua vita ritornava normale(riusciva a pregare anche il Buon Dio), senza problemi fino a quando l'hanno beccato. Molti dei miei pazienti, vedendo la tv, ne chiedevano insistentemente la prescrizione: Dottore se riesce a rendere lui felice con quello che faceva figuriamoci come potrò sentirmi io dopo l'assunzione che ho solo futili problemi'.
Futili problemi appunto.
Nel clc la vita di branco allargata al compagno umano comporta dei pregi e dei lati negativi (per lo più distruttivi verso le cose di appartenenza dell'umano come forma di rivalsa sentendosi traditi dall'abbandono anche se breve). Uno di questi lati negativi è il desiderio di restare sempre insieme al capobranco umano. Io ho 2 femmine di clc e quando sono a casa sono la mia ombra. Quando esco vivono in giardino e lascio la porta finestra del giardino aperta (con le grate chiuse) in quanto hanno distrutta la parte in legno un paio di volte proprio per quest'ansia di distacco che a mio parere è inappropriata come espressione in quanto ha più un significato umano:in quanto secondo me deve intendersi come una forma di rivalsa in quanto si sentono traditi in quel momento del distacco. Quando sono in casa, il letto è vietato perchè giustamente non è il loro posto e poi non sono loro che pagano il mutuo (come dice Massimo Perla, un addestrattore molto conosciuto e con cui hanno fatto un corso base di addestramento). Bisogna lavorare continuamente e pazientamente sul rapporto con loro. Creare delle barriere non serve ancora meno usare farmaci per sedare un'ansia che in definitiva non gli appartiene ma è solo una trasposizione figurativa del proprietario.
Michele
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