Junior Member
Join Date: Mar 2008
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...dunque
in primo luogo volevo ringraziare tutti per le risposte.
tornando in tema....
per chiara, consiglierei di seguire le indicazioni di joe, che non sono altro che quelle spiegate a me dalla vet.
primo di tutto distacco in casa.
ciò significa che devi chiudere le porte, es. bevi il caffè in cucina, il cane chiuso in un altra stanza, se guardi la tv lo stesso, se hai il giardino è bene chiuderlo fuori.
ora vi porto l'esempio e ciò che ho notato io, per rafforzare il concetto del distacco è anche opportuno centellinare le coccole, (come ho detto nel mess. di apertura) e fargliele solo qnd vogliamo noi, e principalmente nel luogo dove dormono (che deve essere in un altra stanza rispetto alla nostra camera da letto) vi assicuro che modificare il comportamento in questo modo, altera immediatamente il modo di porsi del cane nei nostri confronti.
dico altera perchè per il primo giorno di "terapia comportamentale" akira mi guardava con lo sguardo a punto di domanda...aumentando notevolmente l''attenzione e l'ubbidienza quando gli richiedevo di svolgere qualche esercizio.
anche quando è fuori, e vuole entrare, richiedere il seduto e solo a esercizio completo aprirgli e ricompensarlo con coccole o premio.
nel caso non dovesse eseguire l'esercizio aprire si, ma ignorarlo totalmente, e del resto ignorarlo anche quando ci si sveglia, io come tempistica prendo a riferimento il tempo della colazione.
il fatto di richiedere un esercizio quando è fuori per esempio, (quindi separato da noi) è per abituare il cane a ragionare...nei momenti di ansia il cane non è in grado di ragionare....
tornando al discorso farlo correre o meno prima di uscire, lo condivido e anche no....
nel senso che qualsiasi essere vivente dopo aver faticato, è indotto al riposo, però...
(a rischio di risultare pesante) ...il cane non ragiona....qnd sei in panico tiri fuori delle energie che altrimenti non useresti....crolla dopo... non prima..
con akira ho fatto dei tentativi per metterlo in box (che ho comprato appositamente, quindi fatto con tutti i sacri crismi).
risultato che dovevo prenderlo di peso e metterlo dentro, ovviamente si disperava,....quando era chiuso spesso gli lasciavo a disposizione qualcosa che lo tenesse occupato, come un osso di prosciutto intero....
non se lo filava di striscio.
qnd sono in panico non mangiano, non bevono, non fanno altro che disperarsi.
tanto è vero,ho letto su un sito che uno dei tanti segnali dell'ansia da separazione è il fiondarsi a bere appena il padrone torna, perchè durante la crisi ne bevono, ne mangiano ne niente.
ovviamente tutto deve essere fatto progressivamente, (ma questa è una regola generale per lavorare con i cani...)
anche il discorso tempo è un discorso particolare, ho fatto dei rilevamenti...(questo prima di iniziare la terapia) sostanzialmente la crisi inizia per i primi 5 min in cui piange salta e gratta la porta, poi si calma e rimane in uno stato di ansia/attenzione per circa 25-30 min, per poi reiniziare con un'altra crisi di 5 min, e così via aumentando di volta i livelli si distruzione, marcatura ecc ecc.
quello che ho notato, negli ultimi video fatti, è che il cane ulula fin da subito, però non gratta, e quando ha finito di ululare, di sdraia in posizione rilassata "no-sfinge".
ora come ora sono riuscito ad impostare le uscite, ovvero prendo la macchina percorro tutto il viale di casa per poi dirigermi verso una rotonda sempre vicino casa.
totale dell'assenza 8 min i cani cominciano a piangere intorno al minuto 1.45 per poi smettere al minuto 3.15...momento di attenzione e poi akira si sdraia, hanuk rimane un poco più inquieta quindi e si sdraierà poco più tardi.
in seguito a questo ho contattato la veterinaria consigliandomi di non impostare in modo così strutturato le uscite, ma farle innanzitutto in modo del tutto casuale (come orari) ed anche come tempistiche, alternare uscite "lunghe" a uscite "corte" più volte al giorno, sia con abiti da "lavoro" che con abiti di casa.
riguardo a quest'ultimo particolare ho notato che sopportano di più qnd esco indossando abiti da "casa" rispetto a quelli da "lavoro" percui per uniformare la cosa, utilizzo il deodorante per richamere nel cane quella situazione di stress che DEVE diventare routine, cioè il fatto che io posso uscire e rientrare senza che lui temi alcunchè.
per il discroso farmaco, non mi esprimo più, in quanto il mio punto di vista penso sia chiaro...però volevo ribadire una cosa....
- per chi è scettico nei nei confronti del farmaco:
chi si trova in questa situazione, dopo averle provate tutte, dopo aver sfiorato forti crisi di nervi, dopo esserti auto-nascosto nei confronti delle persone (perchè chi abbandona gli animali o li porta in canile è un mostro, però chi sopporta e cerca di trovare una soluzione per riprendersi il controllo della propria vita e si prende le proprie responsabilità, essendo consapevole del fatto che un animale non sceglie di essere adottato/comprato, è un PIRLA).... uno va a scegliere una soluzione-pagliativo ? una soluzione momentanea? cioè io consapevolmente somministro un farmaco che nasconde il problema? senza considerare che un veterinario saprà le controindicazioni su una particolare cura.
capisco lo che ci siano diversi punti di vista, e ben venga il confronto...però insomma...
ultima cosa...x chiara
non aspettare di vedere risultati con il mio caso....è tutto tempo perso a tuo sfavore.
certo l'organizzarsi è complicato ma non impossibile.
saluti.
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