Esempio per assurdo: Kalì si vuole mangiare il pincher in braccio alla vecchia impellicciata che passa a mezzo metro...parte calcione (la pacca sulla spalla a Kalì gli scompone forse la consapevolezza propria dei peli in oggetto) di esterno sinistro modello Roberto Carlos su punizione da 40m. Kalì non fa tempo a riguadagnare il suolo che il suo intento pinchercida è intatto con l'unica differenza che muove ripetutamente lo sguardo indietro per evitare il secondo calcio di punizione. Pincher allontanato oltre i 10m, vi posso assicurare che sia esso che Roberto Carlos sono già digeriti ed espletati...
parlare di metodi di cui non si ha conoscenza tecnica, esperienza pratica sulla base di quella conoscenza e....tanta esperienza in senso generale è un'emerita leggerezza...Perdonami Alessandra, ma prendere e andare a comprare un collare con le punte, metterlo al cane e provarlo senza la minima conoscenza tecnica, buttarlo nel cestino e pensare di poter emettere sentenze sul metodo in via generale è cinotecnicamente azzardato, inopportuno e fuori luogo.
parlare di metodi di educazione, di correzzione in termini generali, come leggi chimiche assolute (anche nella chimica ci sono i paradossi alle leggi, tanto cari agli alchimisti), senza tenere conto che un discorso può avere valenza pratica e oggettiva solo nel caso che relazioniamo tra di essi questi i diversi fattori concorrenti è alquanto superficiale. Tali fattori sono:
1)Memoria di razza
2)Presunto Bagaglio genetico del soggetto
3)fattori ambientali contribuenti alla formazione caratteriale del soggetto
4) Tempra e Temperamento dimostrata dal soggetto
5) Necessità educative e/o addestrative del proprietario in ambito al contesto
6) metodi di educazione e correzzione utilizzati dal proprietario
La critica oggettiva ad un metodo utilizzato da un determinato proprietario X, su un cane Y, ha valore solo con una buona conoscenza e padronanza dei punti qui sopra riportati.
Le generalizzazioni che ho letto, sia da una parte che dall'altra, non hanno alcun valore cinofilo...quindi ha forse il mero valore di portare avanti un battibecco forse implicanti vecchie ruggini e antipatie.
Su Argo non mi esprimo perchè ho avuto modo di conoscerlo da troppo poco.
Su Giacomo posso concordare che a pelle suscita l'impressione di chi è fin troppo sicuro di sè (un pò sborone se vogliamo), ma sono stato due giorni al suo campo e vi ho svolto una prova ufficiale coadiuvata da figuranti e giudici di prim'ordine, ho conosciuto molte delle persone che vanno in quel campo, ho visto con che metodiche lavorano. Non ho visto nulla di rimarchevole in senso negativo. Se vado al campo con il mio cane, della vita privata dell'addestratore, in qualsivoglia termine, non me ne deve fregare niente. Lo giudicherò solo per quello che fa con il mio cane, in rapporto a me ed al mio cane, perchè in fin dei conti vado da lui per quello.
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IO CE L'HO PROFUMATO
Last edited by woland77; 28-02-2009 at 14:35.
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