Ciao Duska, Randagio e ciao WILUPI, è sempre un piacere ricevere esperienze personali come quest'ultima.
Credo che nella vita ci sia sempre da imparare tanto e come spesso ho detto ai miei figli e alla mia adorabile moglie, morirò terribilmente arrabbiato anche a 250anni per non aver appreso tutto quello che c'era da apprendere delle varie conoscenze in ogni campo.
La bellezza ed il fascino dello studio restano per me dei capisaldi esistenziali a cui non rinuncerei mai per niente al mondo.
Lo studio resta di fatto per me, unito alla conoscenza diretta dei fenomeni, una cosa irrinunciabile - al pari delle opere di Giacomo Puccini di cui sono un grande ammiratore e studioso.
Sono alla terza laurea infatti, quella dei vecchietti per intenderci, e questa volta in fisica. Gli studi di biologia fatti da ragazzo, aggiornati continuamente negli anni, aiutano molto per scoprire sempre cose nuove e metterle, dove possibile, nella giusta relazione tra loro.
Il post di Davide, al quale rinnovo il mio saluto, è solo una “marcatura territoriale” per dirla alla maniera cinofila, ma è anche vero che rappresenta un pensiero da prendere in considerazione.
La natura (perdonate l'ateismo) ci ha creati diversi l'uno dall'altro e la corretta “socializzazione” unita al buon senso sono degli ottimi deterrenti in casi come questi. C'è chi preferisce, come è successo, prendere le distanze dal forum perché si è sentito offeso e chi, come me, crede nei valori della diversità e li osserva, traendone riflessioni e spunti su cui costruire un nuovo tipo di approccio, mirato a coloro che usano “armi non convenzionali” e non disponibili al confronto sullo stesso piano.
La mia regola di vita (giusta o sbagliata non importa) è questa: i limiti non sono dei punti d'arrivo, ma dei punti su cui costruire.
Un caro saluto a tutti
Bruno
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