Carissimo Davide,
cerco di risponderti partendo da una mia convinzione: vivo e lavoro all'estero, ma sono felicissimo di aver fatto gran parte dei miei studi in Italia (da cui provengo).
Le Università Americane hanno solo una cosa in più delle nostre: i dollari. Per il resto non ci manca nulla, meno che mai le teste, e credo che possiamo insegnare a molti in giro per il mondo (perdona il mio patriottismo).
Ai tempi di Konrad Lorentz non esisteva il DNA (guarda caso scoperto dalla scienza) e le sue ipotesi sbagliate – poche per la verità – non furono affatto un dietro front, ma una presa di coscienza convinta da parte dell'etologo.
Non credere che il ricercatore, in quanto tale, abbia problemi a mettersi in discussione: è una delle sue doti migliori a cui deve rendere conto ogni istante della giornata.
I protocolli moderni di ricerca sono fatti proprio per andare a piccoli passi, attraverso un metodo rigidissimo e inconfutabile (perché dietro ci stanno dei costi notevoli), non a tentoni come si poteva andare una volta. La tecnologia e il terzo millennio ci danno una grande mano in tal senso.
Secondo me tu non hai capito il senso della scienza. Sembra quasi che per te il ricercatore sia un tizio che ha il miraggio della gloria, un tronista, e se così fosse sbagli in pieno.
Il ricercatore, almeno la stragrande maggioranza dei casi, è mosso (appunto) dallo spirito di ricerca e solo uno su tre milioni compie una scoperta degna di clamori.
Lo sai quanto guadagna un ricercatore al mese? Poco – te lo assicuro. E ha l'aggravante della precarietà un po' in tutto il mondo.
Per quanto riguarda la scienza bellica – no coment – ai miei figli non ho mai comprato nemmeno una pistola ad acqua.
Sappi però che il navigatore della tua auto, la radio che ascolti, la macchina che guidi (per fare solo tre esempi) nascono come scoperte belliche. Lo sapevi? Una volta diventate obsolete le hanno passate all'umanità.
Parlando di lupi però devi fare attenzione ad una cosa: parli con uno che nei centri di recupero ha allevato (ecco perché conosco bene l'allevamento) sei/sette generazioni di lupacchiotti, che ha condotto ricerche sul campo in Canada, in Abruzzo e negli Stati Uniti. E per ricerche parlo di analisi del DNA, genotipizzazioni, riscontro delle patologie cliniche fra le sottospecie, sistemi di prevenzione delle epidemie sui canidi fino ad arrivare ai censimenti e alla schedatura dei campioni di DNA.
Sotto questo profilo non “scendo dal monte con la piena” - te lo assicuro, e per argomentare su questo tema con me devi avere non solo le palle d'acciaio (perdona il francesismo), ma una competenza etologica scientifica almeno al mio pari. Te la senti?
Dimenticavo: per argomentazioni non si parla di supposizioni, convinzioni personali o pezzetti di libri comprati alla bancarella, ma di dati reali ed oggettivi attendibili.
Per quanto concerne invece la mia passione, i cani, potrei farti tante domande nel settore di cui, mi sembra di aver capito, fai parte: l'addestramento ed il comportamento.
Non sono proprio a crudo, sai? Lascia perdere il fatto che io sia un vecchietto che porta a spasso i suoi clc nel bosco. Non ho mai avuto mire particolari con i miei cani e mi basta godermeli in pace, ma mi piacerebbe avere la tua opinione in merito a “retroazioni sociali”, “genetica del comportamento”, “dismorfismo” “omeostasi”, zoosemeiotica”.
Hai chiesto un linguaggio tecnico ed eccoti accontentato.
Di queste cinque cose non voglio sapere da te cosa siano (lo so già), voglio solo il tuo parere in merito e se le hai mai utilizzate per l'addestramento o per la risoluzione di alcuni problemi comportamentali.
In ogni caso, ho una proposta per te: se argomenti correttamente le mie domande (intendo in modo serio e senza offese ad alcuno) ti faccio venire al centro dove lavoro a spese del centro (sono autorizzato dal Direttore a fare la proposta). Non dovrai ritare fuori un euro. Ok?
Sarai a contatto con i lupi 10 ore al giorno e interagirai con loro insieme a noi o da solo.
Te la senti?
Mi sembra una buona idea, no?
PS: workdog non è una rivista attendibile, è solo una rivista di cani - non "l'enciclopedia del cane"
Bruno
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