4. Vengono istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani
con rilascio di specifica attestazione denominata patentino. Detti
percorsi sono organizzati da parte dei comuni congiuntamente con le
aziende sanitarie locali, in collaborazione con gli ordini
professionali dei medici veterinari, le facolta' di medicina
veterinaria, le associazioni veterinarie e le associazioni di
protezione degli animali.
5. Il medico veterinario libero professionista informa i
proprietari di cani in merito alla disponibilita' di percorsi
formativi e, nell'interesse della salute pubblica, segnala ai servizi
veterinari della ASL la presenza, tra i suoi assistiti, di cani che
richiedono una valutazione comportamentale, in quanto impegnativi per
la corretta gestione ai fini della tutela dell'incolumita' pubblica.
6. I comuni in collaborazione con i servizi veterinari, sulla base
dell'anagrafe canina regionale decidono, nell'ambito del loro compito
di tutela dell'incolumita' pubblica, quali proprietari di cani hanno
l'obbligo di svolgere i percorsi formativi. Le spese riguardanti i
percorsi formativi sono a carico del proprietario del cane.
7. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali
con proprio decreto, emanato entro sessanta giorni dall'entrata in
vigore della presente ordinanza, stabilisce i criteri e le linee
guida per la programmazione dei corsi di cui al comma 4.
il comma 7 sancisce che entro 2 mesi avremo per decreto le linee guida dei corsi.
Chi farà i corsi? => comma 4
all'improvviso tutti esperti di corsi di formazione quando per loro stessa ammissione la stragrande maggioranza dei veterinari non sa proprio da che parte cominciare. allora i corsi li fanno le associazioni animaliste? ma per favore!
Il tutto si risolverà con un po' di teoria facile facile da libro cuore e forse una lezione pratica tenuta da chissachì o magari col patentino rilasciato chissà come...
non si può non notare che non vengono citate le associazioni di addestratori/educatori ... che tristezza.
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