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Old 25-04-2009, 02:59   #144
elisa
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Ci ho pensato tanto.. non volevo scriverlo.. è assurdo e me ne vergogno.
Ma ormai.. tanto vale che lo scriva.
Quella mattina per un attimo - soltanto un attimo - ho avuto la sensazione che Kim sarebbe morto se io partivo.. ma solo se io partivo, altrimenti l'avrei salvato. Sapevo che non dovevo partire, che dovevo controllarlo, avevo il dubbio che fosse in pericolo. Non mi era mai successo prima in quel modo. Il mio rammarico non è averlo lasciato solo altre volte, accadeva regolarmente. Il mio rammarico è non aver dato retta a quella sensazione che se era così forte un motivo ci sarà stato. Probabilmente a livello quasi inconscio avevo colto il pericolo.
Ma agisco sempre in fretta per carattere e sono partita ugualmente.. in modo totalmente irrazionale, perché ho sempre avuto una gran cura di Kim e proprio in un momento simile era assurdo non averla ed essere stupidamente ottimisti... è una colpa ma non per cattiveria.. per un attimo di follia. Non c'è egoismo, anche perché la sofferenza poi sarebbe stata anche la mia!
La cosa più strana è che una volta partita ho come rimosso questo pensiero.. non me lo ricordavo proprio. Infatti quando ho trovato Kim non ho neppure capito subito cosa stava succedendo.. mi ha colpito come un fulmine a ciel sereno! non ci arrivavo, avevo completamente dimenticato il pensiero precedente!
Mi è tornato alla memoria solo dopo alcuni istanti come se fosse una cosa dimenticata realmente, lontana, e invece l'avevo pensata poco prima... e mi sono stupita di non averle dato retta.
Forse mi sentivo debole per il sangue levato e perché la notte prima non riuscendo a dormire avevo preso molte gocce di sonnifero (abitudine che ero quasi riuscita a perdere) e quelle gocce annebbiano il cervello, specie se prese in quantità elevata e a tarda sera come avevo fatto io... si resta rincoglioniti per tutta la mattina poi... soprattutto se ci si alza presto non riposati e si esce senza neanche poter mangiare e prendere un caffé, dovendo fare le analisi.
Io credo di aver avuto una sorta di dissociazione, se così si può chiamare.. le gocce, come tutti gli ansiolitici/antidepressivi, falsano la percezione del rischio.. aumentano l'ottimismo in un certo senso.
Forse per questo io non ho dato retta a quella percezione che non era casuale, forse non c'entra ed è stata la banalissima discussione con mia madre a distrarmi e sono partita come se il rischio non esistesse.. ma sapevo in cuor mio che il rischio c'era per davvero... in quel momento lo sapevo! Lì sta la "dissociazione", non è una cosa umana, e soprattutto non è una cosa da me. Io che mi sono buttata in mezzo alla strada una volta che Kim era scappato per fermare le auto, rischiando di essere investita per proteggere lui.. di fronte al dubbio che Kim fosse in pericolo sono partita. Non me lo spiego.. forse il fatto è che mentre avevo questo pensiero mia madre ha iniziato a discutere con me facendomi innervosire.. forse perché le gocce mi avevano stordita.. dev'essere stato un insieme di cose
Continuo a pensarci e non trovo altra risposta.. se tanto amavo quel cane, e lo amavo, non ho nessun dubbio a riguardo, perché mi sono comportata così? L'unica risposta possibile è che per qualche ragione non ero in me.
E' una confessione terribile ma sono sempre stata sincera e non voglio mentire ora.. Kim l'ho praticamente ucciso io in quel modo per un' assurda e inconcepibile (per me stessa) leggerezza
Capite perché non volevo scriverlo? Per non passare da pazza.. dato che quella sensazione è durata poco ma poi si è rivelata vera
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