Grazie Lara..
Il mio piccolino.. altro che vecchio, lui era il mio piccolino e mi manca tantissimo, con gli anni lo curavo sempre di più ed era come coccolarlo. Dargli le sue medicine, vedere che poteva farne anche a meno - ultimamente non servivano nemmeno più tutte quelle di prima, stava proprio meglio - tutti i nostri rituali.. le gocce omeopatiche e la pomate negli occhi ogni mattina, stare di fianco a lui mentre mangiava per proteggerlo da Petra (ci metteva un sacco di tempo ma mangiava sempre tutto), spazzolarlo - si lasciava andare fin quasi ad addormentarsi a pancia all'aria mentre lo spazzolavo e controllavo, gli tagliavo le unghie..
Era felice di queste attenzioni fino ad esserne geloso.. le rare volte che spazzolavo le altre mi guardava estasiato e poi si metteva in mezzo.. perché io ero prima di tutto sua.. tutto questo prendermi cura di lui mi riempiva di gioia, era la mia occupazione preferita. Come accompagnarlo nelle nostre passeggiate a rallentatore e vedere che non staccava i suoi occhi dai miei.. occhi pieni di felicità perché anche se pian pianino lui stava accompagnando me, si stava rendendo utile da bravo cane pastore. Quella complicità c'è stata fino alla fine.
Spero di riabbracciarlo un giorno e farlo di nuovo giocare con la pallina, o con la corda, o con l'acqua, o coi camioncini di mio fratello che amava tanto trainare di corsa dopo che ci avevamo legato una corda che Kim prendeva in bocca.. e poi correva felice col camioncino dietro. Per anni aspettava le 16.30 per veder rientrare mio fratello da scuola, perché giocava qualche minuto con lui.
Ed era sempre contento di giocare con le lupastre, non ci restava male anche se giocavano per lo più tra di loro, lui si è sempre inserito nei giochi finché c'è riuscito.. era buffo e goffo rispetto a loro, ma sempre regale.. un pò ignorato a volte ma sempre rispettato.
E spero di tornare a passeggiare e correre con lui.. questa notte l'ho sognato.
Quando scattai questa foto, nell'autunno del 2006, ricordo che dovetti allontanarmi per farla, dato che Kim era così felice che l'avessi portato nel bosco con le lupastre (non accadeva spesso purtoppo..) che non si staccava da me e quando mi abbassavo per fotografare le lupastre lui si appoggiava a me, così come quando mi sedevo in un prato, come in quel momento in cui lo fotografai.. era appoggiato alla mia schiena, ed era felicissimo.. forse perché le altre gironzolavano libere e lui in quei momenti in cui loro erano più distanti mi sentiva solo sua..
E quando ero insieme ad altre persone, fossero anche i miei familiari, mi guardava adorante e geloso.. ma mai di una gelosia aggressiva.. voleva solo seguire ogni mia mossa.
Questi occhietti intelligenti e sempre un pò sporchi da vecchio cane saggio che non mi mollavano nelle nostre passeggiate continuo a rivederli nei ricordi.. non voglio perdere l'incanto...