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Old 29-04-2009, 22:49   #11
Bonfiglioli
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Questo vecchio 3D mi sembra molto attinente alle cose scritte in questi tempi.
Ora che sono più rilassata con gli ultimi eventi, volevo rispondere visto che poche persone tra quelli che allevano o fanno cucciolate hanno risposto.

Riprendo le domande in rosso di duediagosto....

· per mia curiosità, che motivazione spinge il desiderio di fare delle cucciolate?
in particolare mi piacerebbe sapere, chi vuole provare o ha provato a livello amatoriale, e e chi lo fa come vera e propria professione.
· ok, sono curioso di leggere eventuali interventi, nel frattempo aggiungo un altra domanda: a che fine?
· ...e qui mi ripeto, quale è l'obiettivo da raggiungere?


Le motivazioni per me sono state tante.
Quando presi la femmina non ci pensavo lontanamente a questo risvolto. Poi con l’esperienza, la conoscenza e le varie “prove” a cui l’ho sottoposta (lastre, expò bellezza, bonitazione ed infine Cal), mi hanno reso consapevole di cosa e di come era la mia Ombra. Se non avessi avuto questi requisiti, non avrei minimamente pensato di allevare.
Detto questo, premetto di essere una persona che ha un certo “rigore” per alcune idee, forse a volte posso sembrare anche troppo rigida.
Ma per me allevare, seppur in modo molto tranquillo e con pochi “numeri” di cucciolate, è una cosa molto seria. Quando si alleva, che piaccia o meno, si fa selezione. Si immette nel “giro” della razza dei soggetti che vanno a costituire la razza stessa. In tanti, troppi, non ci pensano. Non è questione di fare “solo una cucciolata, cosa vuoi che sia”…. Il giro per me è un po’ più complicato e meno semplicistico.
Non dico che io faccio bene e gli altri no, io semplicemente la penso così.
Voler allevare mi ha spronato a cercare di conoscere il più possibile e di assorbire le varie storie sulle caratteristiche di alcuni clc, sulla conoscenza di alcune linee di sangue, di genealogie, conoscenze a livello di alcune tare che si sono presentate, a livello caratteriale su linee più o meno mordaci e di clc più o meno equilibrati. Ma ho ancora tanto da imparare da tutti. Mi ha spinto a viaggiare, con la scusa delle expò estere, per vedere da vicino tanti clc che per foto non erano o non rendevano ed altri che rendevano assai troppo nella foto e assai poco dal vivo. Voler allevare mi ha spinto a confrontarmi, a partecipare ad eventi professionali, ad avere uno scambio con chi la razza la conosce da molti anni ed ha esperienza. Voler allevare mi ha fatto passare sere intere nel volermi documentare su cosa alcune linee accoppiate con altre, hanno dato in termini di salute e morfologia. Interi giorni a pensare a quale accoppiamento era giusto e cosa avrebbe poi dato, chiedendo onestamente consigli, il confronto è sempre importante. Pensando ad eventuali ed ipotetici stalloni per la monta, scegliendoli NON perché sono dell’amico/a simpatica, non perché il soggetto piace o ha solo e semplicemente facino (un po’ riduttivo concentrare un accoppiamento solo per questo), ma guardando a tutto quello che il cane rappresentava nonostante magari questo fosse a 1000 km di distanza. Se ne vale la pena, se uno crede in ciò che fa, lo fa e lo affronta. Scartando linee usate o abusate. Ricercando una determinata linea, forse in piccola parte presente, ma non ancora inflazionata, soprattutto pensandola accoppiata con la mia. Non considerando il soggetto per l’allevamento di provenienza, né per l’allevatore e la sua simpatia/antipatia ma per il soggetto in sé e per sé. Troppe volte abbiamo distrutto e ancor peggio rifiutato cani solo per chi li aveva. Cosa davvero sbagliata! Inoltre conoscere bene il maschio al cm e argomentare sul perché di un accoppiamento sarebbe credo il minimo.
In poche parole si riassume dicendo che ciò che principalmente spinge a fare queste scelte, a volte costose e dure o tribolate è la grande passione.
Credere in ciò che si fa facendolo in modo onesto. Qual’è l’obbiettivo da raggiungere? Voler ricercare un proseguo della propria idea di allevare nell’accoppiamento scelto, nel voler dare della propria idea un contributo alla razza, un piccolo seme che, se è giusto, può essere un proseguimento per chi prenderà in mano un nostro cucciolo. Dare un contributo della propria ricerca, migliorando.

cioè, nei pochi interventi precedenti si è parlato di passione, ma di norma si presuppone che un minimo ci sia in tutto, anche solo per il gusto di fare bene qualcosa (questo riferito in generale a qualsiasi attività hobbistica o professionale esulando anche il discorso cinofilo)

Non sono del parere, c’è anche chi lo fa Non per passione, ma tanto per fare. Per avere cuccioli tanto carini, per coronare un senso personale di maternità non avuta, per il solo scopo di guadagno o di protagonismo.

ovvero, ci sono molte razze che sono particolarmente adatte a lavorare con l'uomo dall'ambito domestico fino arrivare alla tragedia dell' abruzzo, ma ad esempio dove vuole arrivare un allevatore di clc?

Io personalmente preferisco evitare linee con caratteri molto forti. Preferisco ricercare clc equilibrati con le persone e che sanno vivere nella società. Vorrei che la razza fissasse prima di tutto questi criteri, che in alcuni casi sono ancora lontani e poi pensare ad orientarli in campo lavoro. Ora come ora secondo me i clc sono molto vari e la loro collocazione dipende molto da come sono caratterialmente, dal loro vissuto e dalla genealogia. Ci sono quelli che sono capaci ed equilibrati in UD, altri in PC, altri in salvataggio ma ritengo cmq che TUTTI e ribadisco TUTTI debbano comunque essere ottimi compagni di vita e cani da famiglia perché tutti noi li viviamo così, è raro vedere chi ha clc e li fa vivere solo in campo agonistico. Quindi è questo che aspiro, ad avere cani capaci di vivere serenamente e far vivere serenamente in famiglia, nella speranza che chi prende i miei cuccioli sappia ma soprattutto voglia scoprire quale attitudine abbiano.

altrimenti (passatemi il termine) che cazzo serve un clc?? ovviamente sto scherzando ma non mi discosto tanto dalla riflessione che mi ha portato ad aprire questo 3d.

Tu pensa che nemmeno chi ha creato la razza ha capito fino in fondo a cosa serve il clc….lo aveva creato per una cosa che poi non è andata a buon fine e lo ha reso cmq razza. Razza da lavoro? Può essere, ma bisogna che sia radicato in noi il fatto che sia un cane polivalente e quindi può o potrebbe toccare varie discipline, secondo me l’unico “scoglio” (se così si può dire) è che non sempre tutti i clc sono capaci in tutte le discipline ma ognuno di loro ha caratteristiche diverse e riesce in alcuni ambiti e in altri no, a seconda del soggetto. Ma è sicuramente una razza che può. Forse solo noi non li sappiamo capire o gestire ed incanalare nel verso giusto.
Tutto questo ovviamente è solo un mio parere.

Vorrei concludere dicendo che non mi piace vedere chi, fino all’altro giorno, detestava un certo tipo di allevamento perché faceva sempre le stesse accoppiate, perché quasi tutti dicevano che in Italia fra un po’ eravamo tutti parenti e poi, le stesse persone usano esattamente le stesse identiche linee.

Tutto questo è solo il mio punto di vista, ognuno libero di pensare quello che vuole, non è detto che sia giusto e corretto, e non è indirizzato in particolare a nessuno.
__________________
Alessandra
Presidente G.A.L.C. 2
www.ilcantodeilupi.com

Last edited by Bonfiglioli; 29-04-2009 at 22:52.
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