Beh parlo da allevatore amatoriale che in tre anni di esperienza maturata tra forum libri e discussioni estenuanti ha maturato una briciola di competenza,poco in confronto a chi ha 7,8,10 anni di esperienza ma credo abbastanza per non farmi fare una cucciolata a occhi chiusi.
Credo che oltre alle motivazioni economiche che sono innegabili chi ama i propri cani,è orgoglioso del loro carattere e della loro morfologia non puo' non farsi prendere dal desiderio di vederli riprodurre.
Accoppiare antares con panto per me è stato il coronamento di un sogno,una scelta ponderata e riflettuta a lungo.
Ti assicuro che me ne hanno dette di tutti i colori,che avevo cani rachitici,che sarebbero nati dei puffi a quattro zampe,che ero stato sciocco avventao etc,e non è stato difficile sottrarmi acquirenti diffondendo in maniera subdola queste tesi.
In effetti l'unico rischio,o "attentato alla razza"come ha detto qualcuno, poteva derivare dalla statura dei miei cani,che non sono degli adoni,ma nemmno dei chiuauaa come vorrebbe far credere qualcuno.
Ho considerato pero' i fattori ambientali,la provenienza di panto da un forte inbreeding,l'incontro tra due linee molto diverse,l'incotnro tra tipo ceco e slovacco,i benefici derivanti dal lieve outbreeding ed ero quasi certo che sarebbe venuto fuori qualcosa di notevole a livello momorfologico ma anche caratteriale.
Questo perche dal punto di vista della displasia,e del carattere avevo veramente delle ampie garanzia,se avessi avuto altre incertezze pure qui non avrei mai fatto questo accoppiamento.
A mio avviso deve considerarsi quella che è la media morfologica e caratteriale della razza,girando per raduni,expo',ritrovi ufficiosi e vedendo decine e decine di clc non è difficile farsi un idea.
Ambire ad un clc perfetto esente da difetti,sublime per morfologia e carattere puo' essere solo il grimaldello inutile e polemico per attaccare ora l'una ora l'altra cucciolata dell'allevatore antagonista.
Esistono ancora tanti cani paurosi,caratteri difficili,teste e fisici inguardabili per un motivo o per un altro,un allevaore di media intelligenza sa almeno in linea di massima dove ambisce collocarsi e cosa evitare.
Ed è consapevole che sta forzando la mano per una questione economica o di semplice affetto nei confronti dei propri cani.
Io ho avuto la presunzione e l'immodestia di ambire a immettere nella razza una cucciolata con caratteristiche superiori alla media,credo sia proprio questo il piu' elementare e primario obiettivo della selezione produrre nuove generazioni di cani migliori delle precedenti...
...La famosa sindrome dell'allevaore, quella di creare di innovare di produrre qualcosa di unico e irripetibile,credo che se si amano i nostri cani alla fine si finisce per amare anche questa razza,e amando la razza si comincia a fantasticare su accoppiamenti,linee,ipotesi di monte...il bello è anche questo.
E di solito chi alleva su queste basi il lato economico lo cura veramente poco,anche se,purtroppo, a mio avviso i commercianti sono ancora una schiacciante maggioranza.
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