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Old 04-05-2009, 21:42   #71
LUCA
Artù & Beauty
 
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...Proseguo.

Dicevo che sono perplesso quando leggo gli elenchi delle spese sostenute, semplicemente perchè nell' elenco vedo che ci finisce di tutto!
Io so che un cane costa molto: il mio in particolare, visto che l'abbiamo abituato a mangiare carne e ogni giorno costa circa 5 Euro solo per il cibo (quindi circa 1.800 Euro annui), più le vaccinazioni annuali (100 Euro?), più pastiglie x filaria e prodotto x pulci&zecche (100 Euro?) e siamo già a 2.000 Euro annui, senza contare le spese per le varie (vet, vacanze, ecc...).
A questi costi possono essere poi aggiunti quelli una-tantum, tipo lastre displasia, operazione x tonsille, trasportino, costi per lezioni di ubbidienza, materiale vario, ecc...
Ognuno di noi può "vantare" svariate migliaia di euro di spese per il proprio cane.
Con questo però non è che se un domani un proprietario di una cagna che si decide a farla cucciolare, possa pensare di andare in attivo sul suo bilancio complessivo.
Se ad esempio Valentina (che per me è un' amica e che ama Misha come una figlia) decidesse di produrre una cucciolata, non potrebbe pensare di ribaltare tutti i costi sostenuti fino ad oggi per Misha, oltre a quelli diretti di cucciolata, sul prezzo dei cuccioli, per "non rimetterci" (altrimenti sai che prezzi?).
Il costo dei cuccioli anzitutto deve essere in linea con il mercato, altrimenti (se chiedi troppo) rischi di ritrovarti con una quantità di cuccioli che restano a tenerti compagnia.
Come osservavano alcuni, ovviamente il costo dei cuccioli dovrebbe dipendere da alcuni fattori fondamentali.
Io penso che dovrebbero essere importanti:
1) l'allevamento di provenienza (quindi il prestigio del cucciolo),
2) il livello dei genitori (titoli, bellezza, salute, fama, ecc...),
3) l'eventuale evidente dispendiosità direttamente attribuibile alla cucciolata (costi trasferta, basso numero cuccioli).
4) la dispendiosità indiretta (costi riconoscibili per campionati di bellezza e brevetti/titoli lavoro).
Non mi sembra normale (a meno che non stiamo parlando di allevamenti professionali tipo Arimminum o PDL o Vittoria Alata) che si considerino nei "bilanci di gestione" anche i costi di acquisto dei riproduttori, o i costi di normale gestione dei cani (cibo, vet, ecc...: quelli insomma che anche un non-allevatore sostiene).
Giusto invece contare quelli normali per expo' o brevetti (purchè non "gonfiati" dal fatto che per ottenere un titolo il cane abbia dovuto provarci un miliardo di volte), in quanto questi contribuiscono a dare un valore aggiunto alla cucciolata.
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