Il discorso rapportato ai Bovini è più o meno questo. In zootecnia, tutti quei caratteri fenotipici governati da un controllo multiplo, poligenico, o complesso, vengono ricercati e selezionati attraverso la genetica quantitativa, ovvero un metodo statistico-matematico atto a rivelare indirettamente un indice che stabilisce con accurata precisione se il genotipo del soggetto è più o meno favorevole o sfavorevole alla trasmissione del carattere in oggetto. Questo carattere modulato dal poligenismo può essere tanto una patologia (displasia dell'anca per l'appunto) quanto un fattore produttivo come la resa da latte, o il numero di cuccioli per cucciolata. Inoltre con l'analisi del DNA è possibile rintracciare dei marcatori genetici che aiutano parzialmente ad avere dei riscontri nelle progenie, ma la mappatura (ovvero rintracciare tutti i geni, i loci e i comportamenti tra gli stessi) di un poligenismo è già cosa ardua e sperimentale nella medicina umana, fuori budget nell'allevamento da reddito, fantascienza nella cinotecnica. In zootecnia bovina, la selezione sulla base di questi indici genetici è affidabile quasi al 100%, in quanto oltre alla totalità dei dati disponibili, vi è una vera è propria selezione, ovvero negli accoppiamente il cui scopo è migliorare questo carattere, gli scarti sono scarti, e vengono eliminati venendo così portato avanti solo il soggetto più geneticamente favorevole. Nell'allevamento cinofilo i principali caratteri per cui può essere applicata la genetica quantitativa sono le misure di lunghezza, larghezza, altezza, rapporti testa, collo, tronco arti, alt. al garrese, angoli fronto-nasali, inclinazione della groppa, fertilità. prolificità, indole e temperamento, performance di lavoro, resistenza alle malattie, longevità.
Ciascuno degli indici per ciascuno di questi caratteri, si avvale di un'accurata statistica fenotipica e genealogica correlata dai valore effettivo dell'antenato con i coefficienti di parentela, la stima dell'ereditabilità (ovvero empiricamente quanta passa un soggetto), e la stima delle influenze ambientali, che è il fattore che differenzia maggiormente il calcolo di un indice di un carattere dall'altro. Inoltre viene calcolato un ulteriore coefficiente di affidabilità dello stesso indice, che dovrebbe saper dire quanto accurato è il nostro indice (in base alla quantità e qualità dei dati), e quanto possiamo fargli affidamento nella pianificazione. Nel nostro caso il VGS è sistema genetico-quantitativo che l'Università di Padova ha teorizzato, messo a punto, sperimentato e studiato in merito all'HD canina. I risultati sono eccelenti, ben al di sotto dei livelli bovini (per ovvi motivi etico-economici) ma eccellenti. La questione è che dietro al numero che ci indica il genotipo, c'è una metodica per il rilevamento indiretto dello stesso, la cui applicazione ai dati già esistenti è a volte, affermo per sperimentazione, in grado di portare sulla strada giusta, di dare un'indicazione.
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IO CE L'HO PROFUMATO
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