e la zecca Misha
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6 zampe per il Guinness
dal corriere della sera on-line
Il viaggio a piedi del Forrest Gump italiano e del suo cane, un ex trovatello. Obiettivo: percorrere 60 mila km
MILANO – 37 mila chilometri in lungo e in largo per l’Italia, consumando 26 paia di scarpe e quattro zampe. Gianluca Ratta, 37 anni, torinese, di professione fa il camminatore e Shira, il suo husky, lo segue - o meglio lo precede, proteggendolo - da otto anni. Insieme hanno percorso il Belpaese, e parte dell’Europa contando solo sui loro muscoli e sulla generosità della gente che ha dato loro da mangiare e da bere. Insieme aspettano una risposta per entrare nel Guinness dei primati per la «camminata più lunga a piedi e a zampe». L’obiettivo ufficiale è raggiungere i 60 mila chilometri entro il 2013 «ma il nostro obiettivo più grande è conoscere il mondo camminando», assicura Gianluca.
UN SODALIZIO NATO IN SICILIA - L’avventura di questo Forrest Gump italiano e del suo cucciolo, un trovatello, inizia nel 2001, quando Gianluca aveva già deciso che al lavoro in fabbrica avrebbe preferito la vita on the road e aveva già percorso 6 mila chilometri in un anno, lungo pendii e discese, attraversando l’arco alpino e poi la costa dell’Adriatico, fino in Puglia e poi verso Napoli, e infine in Sicilia. Qui, a Marina di Ragusa (nella stessa zona in cui branchi di cani randagi hanno aggredito bambini e turisti e da cui provengono anchei randagi scampati agli abbattimenti e trasferiti a Milano), viene catturato da Shira. «Era abbandonata ai bordi della strada, magra e piena di insetti addosso. Le ho chiesto: "Vuoi venire con me? C’è tanto da camminare". E lei ha cominciato a saltare e a scondinzolare. Ho capito che era il suo sì e da allora non ci siamo mai separati».
«E' IL MIO SESTO SENSO» - Gianluca parla sempre al plurale: «Io ragiono per entrambi, ma è lei il mio sesto senso. Mi ha spesso difeso da malintenzionati, di cui si rende conto prima di me, o dalla grandine e dalla pioggia. Ha trovato ruscelli d’acqua quando morivo di sete e mi ha preceduto nei pericoli. Shira è una compagna di viaggio eccezionale. C’è un dialogo molto intenso, fra noi, che è fatto di sguardi e di gesti». I racconti del primo dog walker d'Italia sono tutti molto intensi: «Mi colpiscono i bambini, che hanno ancora la gioia di sorprendersi. Mi chiedono come faccio a caricare il cellulare, mi spiace che siano così legati alle cose materiali». I ricordi più vivi? «Il bambino che mi portò a guardare il tramonto, e poi ho scoperto che suo padre era morto il giorno prima. O l’altro che mi disse ‘sei il mio eroe’, o il sindaco di Trapani, che mi accolse con la fascia tricolore. Molte persone mi hanno seguito per alcuni tratti del mio cammino». Proprio come Forrest Gump. «C’è anche molta indifferenza e sfiducia, che è aumentata con gli anni. Prima mi incontravano e mi offrivano il caffè, ora sono io ad offrire. È la percezione della crisi che spaventa».
«RESPETS WALKING» - L’ultima avventura di Gianluca e Shira partirà il 16 maggio da Bellinzona. Percorreranno 1000 chilometri, lungo l’arco alpino, fino alla Liguria, per poi approdare a Milano. Questa porzione del loro viaggio, ribattezzata «ResPETs Walking» per accendere i riflettori sui valori del rispetto della natura e del corretto rapporto tra l'uomo e gli animali, sarà sponsorizzata da Pets and the City, un portale dedicato al mondo degli animali, nato in questi giorni. Sul sito Gianluca caricherà le foto, i video e le sue impressioni di viaggio. Il suo zaino è già pronto: un sacco a pelo, una tenda, una maglia, un pc e una borraccia per Shira. Il resto verrà strada facendo.
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