Da piccola vedevo spesso torture ad animaletti da parte di ragazzini.. in particolare di uno. Lui passava tutti i suoi pomeriggi nel quartiere con gli amichetti, era un bulletto e torturava a morte le lucertole. I suoi non gli hanno mai detto niente.. non gli dicevano mai niente in generale. Era libero di gironzolare e fare quello che gli pareva, i genitori se ne andavano nel loro negozio di borse senza farsi tanti problemi. Un giorno in cui eravamo tutti usciti da casa di corsa perché avevo un cugino all'ospedale in coma per una caduta da cavallo, nella foga lasciai la mia bellissima tartaruga d'acqua di 20 anni nella sua vasca sul davanzale della finestra. Al ritorno non c'era più.. la cercai finché una bimba dolcissima (e con tutt'altra educazione) venne timida a confessarmi che la mia tartaruga l'aveva presa quel ragazzino.. e l'aveva torturata più che aveva potuto per poi aprirle il carapace... per farsi bello tra gli amici.. la bimba mi ha portato dai suoi resti. Era "solo" una tartaruga, ma le ero affezionata, era buona, mai mordace. Era innocente. Io ero avvilita e disperata di fronte a quella scena orribile e nell'immaginare la sua sofferenza.
La prima volta che ho incontrato quel ragazzino l'ho menato più che ho potuto.. niente di che, è riuscito a scappare in casa, non l'ho ferito ma ero furiosa e qualche calcio e pugno se l'è preso.
Sapete cosa è accaduto dopo una mezz'ora? che suo padre è venuto a suonare il campanello di casa mia per litigare coi miei, perché per così poco mi ero permessa di mettergli le mani addosso... di cosa stupirsi quindi..

Anni dopo lo rividi in corriera ed era il più prepotente di tutti, capetto di un gruppo di ragazzini, prendeva in giro in continuazione un suo coetaneo che conoscevo fin da piccolo e che era sempre stato introverso ed incapace di difendersi. Adolescente, il bullo non era cambiato.