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Old 06-07-2009, 16:36   #10
ElisaP
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Mi ricollego qui per segnalare un'iniziativa che ha preso il via su un altro forum ma che sarebbe bello far arrivare a più persone possibili.

Contro le violazioni dei diritti umani in cina si può fare qualcosa.
Si può spedire una lettera all'ambasciata cinese e al segretario del ministro per il commercio estero.
Le petizioni purtroppo non fanno granchè, o meglio: fanno più rumore 500 lettere che 500 firme.

Chi fosse interessato può pubblicare questa lettera:
Mi rivolgo a codesto Ufficio per segnalare la palese violazione da parte della Repubblica Cinese della normativa sovranazionale e interna in materia di trattamento degli animali e per sollecitare formalmente un intervento delle Autorità Italiane affinchè tale condotta vergognosa e illecita sia opportunamente sanzionata.

In base al combinato disposto delle disposizioni internazionali (trattati OMC e la Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, firmata il 3 marzo 1973), della dichiarazione Universale dei diritti dell’animale dell’UNESCO del 1978 (in particolare, artt. 3 e 9), delle normative europee (Dichiarazione sulla protezione degli animali allegata al trattato di Maastricht del 1991, Protocollo sul benessere degli animali allegato al trattato di Amsterdam del 1997 e la Risoluzione del Parlamento europeo su un programma d'azione comunitario per la protezione e il benessere degli animali 2006-2010 n. 2006/2046 INI) e della legge italiana (ivi compreso l’art. 727 del Codice Penale) le modalità di allevamento, di trattamento e di uccisione degli animali in Cina è da considerarsi illecita, abominevole e contraria a tutti i principi fondamentali della cultura occidentale.

Tale condotta e l’assoluta inerzia degli organismo nazionali e internazionali che dovrebbero vigilare offende profondamente il senso della giustizia, della pietà e dell’umanità di ogni cittadino Italiano.

Chiedo pertanto un immediato e incisivo intervento dello Stato per far cessare tale abominio, sollecitando sin d’ora l’uso di tutti strumenti di pressione e di informazione, ivi compresa l’introduzione di dazi doganali e restrizioni all’importazione di prodotti di origine animale provenienti dalla Cina.
Dichiaro altresì formalmente di boicottare tali prodotti, in segno di protesta.
Distinti saluti


e spedirla a:
AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE
Indirizzo: Via Bruxelles, 56 , 00198 Roma Italia
e
Ministero dello Sviluppo Economico - Commercio Internazionale
Viale Boston, 25 - 00144 Roma
UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO


E' un modo garbato di esercitare una protesta più che legittima.
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La fedeltà di un cane è un bene prezioso che impone obblighi morali non meno impegnativi dell'amicizia con un essere umano *K.Lorenz*
http://www.novivisezione.org/
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