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Old 03-08-2009, 22:39   #10
woland77
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My english is not very good, i hope Massimo can translate.

Ho assistito e partecipato con i miei soggetti a diverse bonitazioni, di tipo "italiano", "ceco" e "Slovacco". Nel mentre ho contatti nell'ambiente addestrativo con diversi ambienti cinofili i cui si praticano test caratteriali in diverse razze tra cui Dobermann, Bovari delle Fiandre, Pastore Tedesco. Sebbene ogni test caratteriale in qualsivoglia razza possa essere soggetto a critiche, tutti i diversi test caratteriali del CZW a cui o assistito e partecipato presentano delle grosse lacune di concetto che ne invalidano profondamente lo scopo. La mia breve esperienza mi ha portato a non fidarmi di nessun tipo di codice caratteriale di nessuna bonitazione, e mi trovo nel lavoro di scelta dello stallone per la mia femmina, a dover incontrare e conoscere di persona ogni soggetto, il cui carattere trovo spesso in contraddizione con quanto espresso nel codice di bonitazione.
Premettendo che la selezione tecnica deve esprimere un codice utilizzabile nella scelta dei riproduttori, nella fattispecie del carattere, di cosa si compone il valore riproduttivo di un soggetto?
1)componente genetica, 2)capacità evolutive e di miglioramento rispetto a quanto ereditato 3) quanto questo soggetto è in grado di trasmettere geneticamente le sue qualità
Eccezion fatta per il punto tre che può essere stabilito solo sullo studio della progenie, il codice di selezione tecnica dovrebbe essere lo specchio quanto più possibile fedele dei primi due punti affinchè il suo utilizzo abbia un senso cinotecnico. Al di fuori di questi presupposti qualsiasi codice è sterile e vuoto, e questa non è mia opinione ma zootecnia appliacata alla cinotecnica (Robinson, Genetic for Dog Breeder 1990, Leotta, Miglioramento Genetico in Cinologia 2004).
Il test italiano è il CAL1, il conduttore con il cane al guinzaglio si presenta al giudice il cui assistente procede alla lettura del microchip (il comportamento del cane in questa fase è valutato), poi il conduttore attraversa nel campo un gruppo di persone che procede in senso opposto per due-tre volte e vengono esplosi due colpi di rivoltella, alla fine il conduttore si ferma nel gruppo che si è formato a cerchio. Il cane è tenuto ad ignorare il gruppo e non manifestare timore, diffidenze ne agressività. Il conduttore poi applica al cane un guinzaglio di dieci metri al cane e percorre una distanza di circa dieci metri in direzione del revier in cui può mettere in attenzione il cane e prepararlo alla minaccia. Su comando del giudice un figurante esce dal revier e minaccia frontalmente con decisione il cane e il suo conduttore che a questo punto concede corda alla reazione del cane. Il figurante può arrivare fino ad un metro dal cane, non oltre. Il cane non deve in nessun caso indietreggiare e manifestare paura. In nessun caso deve esserci contatto tra il cane e il figurante.
Questo è un test di attitudine al lavoro ritenuto molto valido negli ambienti "lavoristi" italiani, specie Pastore Tedesco e Malinois che in genere lo svolgono in giovane età per accedere alle Classe Lavoro in esposizione, ed il superamento del quale è requisito indispensabile per il consegumento del Campionato di Bellezza.
Ritengo possa essere un test molto valido anche per il CZW qualora esso sia svolto entro un certo limite di età (18-20 mesi), la minaccia venga eseguita a regola d'arte, e il giudizio finale sia conforme a quello per cui la prova è stata studiata, ovvero APPROVATO, NON APPROVATO.
La critica che può essere mossa, dal mio punto di vista, alla selezione tecnica italiana è di fatto la mancanza di senso nell'applicare i vari codici (Oc Oe Og Of) ad una prova studiata per determinare se il cane possiede attitudine al lavoro oppure no. Si può anche sostenere, e io in primis lo sostengo, che le minacce sono troppo morbide rispetto a quanto prevede il regolamento. Ma su tutto, visto e considerato che molti, quasi tutti, preparano il cane a questa prova in campo di addestramento, il suo risultato ha valore zero rispetto al valore riproduttivo del soggetto.
La questione fondamentale del mio intervento è che dal mio punto di vista, anche i test cechi, e slovacchi hanno valore zero rispetto al valore riproduttivo del soggetto, quindi trovo sterile le accuse di invalidità della prova caratteriale italiana che, in se stessa, è una prova molto valida ma mal applicata.
Ho assistito alla bonitazione di tipo slovacco a Heingenbrucken nel 2008. Un soggetto adulto femmina, appena legato al paletto ha comiciato a strillare e piangere verso la padrona che si allontanava andandosi a nascondere a circa 20 m di distanza. Il cane restò legato e proteso verso quella direzione uggiolando e chiamando la padrona. Al primo avvicinarsi inoffensivo del figurante il soggetto a scartato lateralmente in direzione opposta, un pò intimidito restando però in costante attenzione verso il nascondiglio della padrona. Al ritorno sempre pacifico il soggetto ha completamente ignorato il figurante. Al successivo avvicinamento, con minaccia molto blanda coadiuvata di bastone, il cane che ormai aveva compreso l'innocuità del soggetto nonostante la mimica di una minaccia (a cui pochi cani avrebbero creduto) non ha avuto reazioni se non quella di distogliere per un secondo lo sguardo dal nascondiglio della padrona verso il bastone agitato timidamente.
Che indicazioni può dare un simile test? Semplicemente che il cane presenta un maniacale attaccamento al proprietario, talmente forte che ne invalidà qualsiasi altro tipo di considerazione. Se si fosse appesantita la minaccia probabilmente si sarebbe scatenata una reazione di autodifesa (normale per ogni cane, da valutare la soglia di reazione, ma la reazione di autodifesa non può essere considerata coraggio), oppure un totale negarsi,ci sono rari casi di cani, che anche bastonati non reagiscono.
Questo test mi ha dato un responso sul risultato dell'influenza ambientale subita dal soggetto, ma le indicazioni sul genotipo del soggetto sono alquanto generalizzate e scarse, soprattuto se consideriamo che il soggetto fu valutato come Of, ovvero un cane che dovrebbe avere equilibrio e coraggio da vendere, un cane che potrebbe dare qualche risultato anche in Utilità e Difesa. Per me quel cane in quella prova non lo ha dimostrato, in primis perchè la prova non ha permesso di dimostrarlo! Per mia personale opinione, un Czw per avere un codice Of deve affrontare una minaccia cinotecnicamente rispettabile.
Se nella prova Ceca da quello che ho visto, e da quello che mi è stato riferito, la minaccia viene eseguita sempre in modo accettabile, rimane la spinosa questione del paletto. Vedrei più plausibile la prova del paletto svolta come nello ZTP del dobermann, in cui tale prova venne adottata per eliminare dalla riproduzione i soggetti troppo sensibili, reattivi quindi di carattere poco solido (che non vuol dire pauroso). Nello ZTP si valuta l'equilibrio del cane e che questi abbia una soglia ed un equilibrio rispetto all'azione di autodifesa. Ovvero il cane non deve in nessun caso reagire. Ma la prova è ben diversa dal quella nel CZW, il cane non viene mai minacciato.
Il cane viene legato al paletto, e lasciato da solo per almeno 5 minuti in quanto deve avere la percezione di essere solo, scrupolo che non ho visto adottatto ne da cechi ne da slovacchi nella prova del paletto.
Dopo questi 5 minuti il giudice avvicina il cane e a sua discrezione compie dei gesti, anche inconsulti ma mai di minaccia per valutare se il cane da solo è troppo sensibile e nevrile come una pistola pronta a far fuoco per niente. In genere viene aperto un ombrello, fatto cadere il block-notes, tutti gesti un pò improvvisi ma mai direttamente di minaccia. Se il cane reagisce vuol dire che è troppo sensibile e/o insicuro, il cane deve giustamente essere attento all'estraneo, che fa cose strane, ma non reagire in quanto nessuna minaccia è messa in atto. Questo è un'ottima valutazione della soglia di autodifesa, in genere la prima causa della mordacità canina, dell'equilibrio e della solidità di carattere che deve avere un cane da lavoro per standard.
La classica prova del paletto è da una parte inficiata dal fatto che il cane viene minacciato e avvicinato quando il cane è completamente in attenzione verso il padrone, e sa quasi esattamente dove si trovi. Secondo la minaccia del cane da solo tende a portare una reazione di autodifesa (ho visto diversi cani avanzare con i denti di fuori mentre erano da soli, mentre con il proprietario reagivano appena), o un tentativo di fuga. E' sufficiente una minaccia ben eseguita sul cane con conduttore per vedere il coraggio di un cane, qualsiasi tecnico di settore addestramento può affermare ciò!
Altra considerazione è quella che un test caratteriale eseguito su un cane spesso di 2-3 anni (spesso e volentieri preparato alla prova, a prescindere se sia ceco, slovacco o italiano) rende minima la possibilità di valutazione della componente genetica rispetto a quella ambientale/evolutiva, ma sappiamo bene se quest'ultima è preponderante nell'espressione fenotipica, è la prima quella degna di maggior considerazione nella scelta di un riproduttore.
Ultima considerazione è quella che tra tutti gli ambienti del Czw non c'è accordo su cosa deve essere questo cane anche se lo standard qualche indicazione lo da. Se deve diventare (adesso non lo è, ma ne possiede secondo me, enormi potenzialità soprattutto come cane da ricerca e da pista) un cane da lavoro, i test caratteriali devono essere dei test attitudinali o vere prove di lavoro da superare e basta, solo così si raggiungerà lo scopo. Si deve arrivare ad un imbuto in cui passino solo i cani migliormente predisposti in questo senso, sennò è inutile guardare al Czw come a cane da utilità, per come vanno le cose adesso, in qualsiasi paese, non lo diventerà mai, se non in qualche soggetto ben disposto oltre la media che avrà la fortuna di avere anche un padrone che vi si applica per esprimerlo.
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IO CE L'HO PROFUMATO
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