Thread: into the wild
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Old 05-08-2009, 01:02   #3
wilupi!
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Terzo capitolo parte Bis di questa estate Into the wild...

Questa volta siamo stati fuori tre giorni in tenda e la meta è stata il parco regionale del corno alle scale!

Siamo partiti dal santuario della Madonna dell Acero,la leggenda narra che due fanciulli sordomuti, mentre erano intenti a custodire il proprio gregge al pascolo, furono colti da un temporale e trovarono rifugio sotto un enorme acero.
Durante l'imperversare del maltempo appareve la Madonna che fece loro acquistare l'udito e la favella.Il parroco di Rocca Corneta, informato dell'apparizione, penso trasportare l'immagine in parrocchia e di festeggiare l'avvenimento alla presenza del Vescovo.
Ma il giorno previsto per i festeggiamenti la sacra immagine era scomparsa. La Madonna, raccontano quelli del luogo, se n'era tornata all'Acero, lasciando segni di sé su tutti i tronchi d'albero posti lungo la strada.
Si racconta pure che gli alberi segnati non si potessero tagliare; un uomo, che volle tentare di abbatterne uno, posto nel suo castagneto, rimase schiacciato sotto i rami dell'albero.

Cosi in questo posto sorge un bellissimo santuario con accanto un grosso acero tutt'oggi venerato dai devoti!

preso il sentiero sotto il santuario siamo giunti alle Cascate del Dardagna,sono tre cascate collegate l'una all'altra raggiungibili tramite un sentierino con gradoni e staccionata di legno....inizia l'avventura



lasciate le cascate ci avviamo verso il lago Scaffaiolo il dislivello è tosto cosi ogni tanto ci concediamo una pausa


la cosa che preferisco in montagna è salire cosi tanto da vedere il cambiamento della vegetazione,dalla faggeta,all'abetina.. per finire alla raduna montana




eccolo il lago Scaffaiolo...lago glaciale a 1800 mt talmente freddo che è privo anche di pesci







la notte è stata tremenda praticamente non abbiamo dormito,c'era un vento mostruoso ,la tenda seppur picchettata e fermata anche con i tiranti si piegava in ogni direzione pratciamente addosso a noi che eravamo dentro,Miki si è un pò impaurito ogni tanto si alzava pensieroso e mi guardava cosi poi si veniva ad accucciare fra le mie braccia.
la mattina quando ha smesso di piovere ci siamo alzati e questo era lo scenario...nebbia fitta!!!!

cosi abbiamo deciso nel pomeriggio di scendere di quota e accamparci in un posto un pò meno impervio..questo sembrava perfetto


cosi qualche altra corsa nel bosco e una gustosa braciata di carne,la seconda notte in tenda è andata decisamente meglio



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Antonella&Miki
"Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto"
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