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Old 13-08-2009, 16:11   #90
Earthlings
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http://www.lastampa.it/lazampa/girat...D_sezione=339#

29/6/2009
Catania

Non ci sono parole per commentare un episodio di tale gravità che va assolutamente punito: oltre una dozzina di cani sono morti tra atroci sofferenze a Paternò (provincia di Catania) avvelenati con salsicce mescolate con sostanze letali.
Nel video qui di seguito
http://www.lastampa.it/multimedia/mu...827&tipo=VIDEO
le sconvolgenti immagini dei cani morti per strada con il sangue che esce dalla loro bocca e i commenti di alcune persone che conoscono la realtà dei randagi in paese.

Sgomento e indignazione a Paternò: sono stati uccisi 14 cani randagi. Nessuno sa chi sia stato tra i 50mila abitanti di questa cittadina sulle pendici sud-ovest dell’Etna. Di certo ha (o hanno) diabolicamente usato delle salsicce farcite di veleno per toglierli di mezzo. Erano cani di quartiere.

Girovagavano soprattutto in via dei Coralli, per la strada che conduce allo Stadio Falcone Borsellino. Randagi sì ma microcippati per tenerli sotto controllo, sterilizzati per evitarne la riproduzione e monitorati dagli stessi abitanti della zona secondo i quali non erano neppure pericolosi.

Giravano per le strade. Abituati a nutrirsi anche mirando quelle spettacolari distese di arance rosse, mandarini e limoni che hanno fatto di questa realtà catanese il riferimento per la produzione agricola in tutto il mondo.

Fertilità dei terreni che in questi giorni ha tristemente ceduto spazio su Youtube a un video girato da un Tg locale, Videostarchannel.
Pubblicato il 24 giugno, rivela una mattanza di cani, una carneficina senza precedenti a Paternò. Perché quanto ripreso dalla telecamera è davvero impressionante. Centinaia le mail di sdegno, sconcerto e denuncia che ci sono pervenute in redazione.

Come non essere solidali con la testimonianza rabbiosa e amara di Roberto Clemente, direttore cittadino della SIAE, che aveva trasformato questi randagi in animali domestici, occupandosene da anni? «E’ inumano uccidere cani. Alcuni avevano solo 4 mesi. Ieri hanno avvelenato la madre e oggi gli altri cuccioli – ha detto - non è da un paese civile, non è da Paterno. Parliamo solo di cani killer e non di randagi da recuperare. Sono i padroni che li abbandonano che dovrebbe essere puniti, non i cani avvelenati! Io ho un dolore personale: li ho visti nascere quei cani, inoffensivi e amati da tutto il quartiere. Però qualcosa bisogna fare». Così, dato per vero che la misericordia è ricchezza dell’uomo, la parola passa a Giuseppe Failla, Sindaco di Paternò esortato nell’applicare la legge 281/1991 a tutela del benessere animale



http://www.ilgiornaledelmolise.it/vi...12082009171523
Aumentano i casi a Campobasso. Gli animalisti: “In pericolo anche i bambini”
Cani avvelenati, l'IdV denuncia ignoti
Il consigliere comunale Michele Durante si è rivolto alla magistratura Via Conterosso, via De Pretis e Principe di Piemonte, ma anche il centro storico e piazza Municipio.
Nessuna zona della città sembra essere stata risparmiata dalla “semina” di bocconi avvelenati che negli ultimi giorni hanno fatto strage di cani a Campobasso.
In due settimane sono state rinvenute 15 carcasse, ma i casi dall’inizio dell’anno, contando anche quelli non denunciati, sono decine.
I bocconi sono preparati ad arte: in alcuni è stato trovato il forate, un potente veleno per le piante.
È facile trovarlo nei negozi specializzati in agricoltura, in altri, un mix mortale di stricnina e altre sostanze tossiche.
Tutte le associazioni animaliste si sono ritrovate questa mattina a villa dei cannoni in pieno centro, dove sono stati scoperti altri bocconi avvelenati, proprio dove giocano i bambini.
Qui si è tenuta una conferenza stampa organizzata con il consigliere comunale dell’Italia dei valori Michele Durante che ha presentato una denuncia contro ignoti alla procura della Repubblica.

redazione [12/08/2009]



Purtroppo, i casi di avvelenamento sono tutt'altro che infrequenti.
Di molti però, la maggior parte credo, non veniamo a sapere, sia perchè si tratta di notizie quasi sempre relegate a brevi articoli nelle pagine di cronaca di quotidiani locali, sia perchè -sbagliando- non sempre i casi di avvelenamento vengono denunciati.
La cronaca nazionale non dà risonanza a questi episodi se non in casi del tutto eccezionali, magari relegando le notizie a inserti tematici come nel caso della Stampa, ed è già qualcosa, di certo meglio del silenzio delle altre testate a diffusione nazionale che invece si rivelano sempre tanto ligie, solerti e sempre in prima linea nel lanciare allarmistiche notizie relative a qualsiasi "incidente" in cui sia stato coinvolto un cane, pompando un'opnione pubblica non di rado cinofoba che quasi mai si pone domande elementari circa le responsabilità effettive di certi "incidenti".

gl
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