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Old 17-09-2009, 14:15   #34
duska
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Posts: 768
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[quote=Jal;236868]ecco un esempio di distruzione.
ma quando le fondamenta si sgretolano...
ecco che le differenze si "impastano"....
Grazie ancora Peppino!


...Lo è dal punto di vista culturale. Perché la memoria civile di una Nazione si costruisce proprio grazie ai simboli, alle storie e ai protagonisti di quelle storie. E anche la toponomastica – come i quiz di Mike Bongiorno – ha contribuito a creare quella sorta di storia condivisa nonché un minimo, se si vuole, anche di cultura generale. Chi infatti, da ragazzino, non ha sentito il bisogno di capire il perché del nome della propria strada? Come il sottoscritto, che dalle polverose vie di un paesino della Sicilia cercava di capire chi fossero i vari “stranieri”: come Bruno Buozzi, i fratelli Cairoli, Vittorio Emanuele o i Mille di Garibaldi. E allo stesso tempo cercava di capire anche che storia ci fosse dietro i “locali”, come Finocchiaro Aprile e Concetto Marchesi o che vicenda si celasse dietro i Vespri.
Lo è dal punto di vista pedagogico. Perché quando un’amministrazione toglie dalle proprie targhe una vittima della mafia ciò può essere interpretato come un segnale che questa storia non meriti un riconoscimento ufficiale. O, peggio, come il fatto che i simboli della lotta alla criminalità organizzata non siano degni di una narrazione nazionale. Come se l’antimafia sia insomma un fatto regionale, anzi locale. Una bega di condominio. Come se l’asse del traffico di droga, l’estorsione e la corruzione non sia un fenomeno che dal Sud passi anche al Nord e che da qui si dirami in Europa e oltre...

O FORSE, MOLTO PIù SEMPLICEMENTE, QUEL SINDACO HA VOLUTO SOTTOLINEARE CON QUEL GESTO CHE LA MAFIA E' UN FENOMENO CULTURALE, SCONOSCIUTO DA QUELLE PARTI, ALMENO FINO ALLA -SIGH!- UNITA' DELL'ITALIA, VOLUTO PIU' PER ASSECONDARE GL'IONTERESSI DI POCHI A SCAPITO DEI MOLTI... PROPRIO COME DICEVANO AD ATENE...
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