Concordo con Simona...il mio corso di laurea si occupa di tutela ma anche di gestione,purtroppo in alcune zone l'intervento umano nel controllo dei selvatici è importantissimo sia per l'equilibrio dell'ambiente che della fauna stessa(per non parlare della salvaguardia di quei pochi,pochissimi che per farci mangiare un buon formaggio biologico si fanno un mazzo quadro..)
eviteri anchio di augurare la morte ad una categoria intera(in quanto conosco molte persone,mio babbo stesso quando era un cacciatore)che non si sognerebbero minimamente di fare atrocità del genere.
purtroppo il fatto che ci siano persone armate comporta dei rischi e io sono la prima a cui girano i maroni perchè fino alla fine di gennaio mi tocca cercare oasi,parchi,zrc in cui liberare Miki per paura di incontrare i cacciatori(con il rischio di beccare la forestale e prendermi una multa..)
il discorso della gestione faunistica è una cosa talmente ampia e complicata che è riduttivo dire"stop alla caccia" e "i cacciatori sono tutti degli stro@@i" perchè non è cosi.
Ci dovrebbero essere più controlli,più guardie venatorie,più guardie forestali e provinciali a vigilare su quei cacciatori che infrangono le leggi(157/92)in materia di caccia e i reati dovrebbero essere puniti più severamente.
Rimango comunque dell'idea che le persone che hanno compiuto questo atto dovrebbero bruciare all'inferno.
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Antonella&Miki
"Andai nei boschi,perchè volevo vivere con saggezza e profondità ,succhiare il midollo della vita e non scoprire in punto di morte,che non avevo vissuto"
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