sempre politica, solo politica... ma siamo sicuri che sia così?
Numero dei cacciatori in Italia dal 1980 (dati ISTAT)
1980: 1.701.853
1981: 1.685.105
1982: 1.622.321
1983: 1.593.151
1984: 1.585.709
1985: 1.574.873
1986: 1.571.630
1987: 1.564.492
1988: 1.500.986
1989: 1.481.028
1990: 1.446.935
1991: 1.315.946
1992: 1.135.228
1993: 1.023.157
1994: 966.586
1995: 901.006
1996: 874.626
1997: 809.983
1998: 796.019
1999: 821.455
2000: 801.156
2001: 791.848
Siamo ancora sicuri che sia una lobby così forte???
Inoltre da più parti si "tenta" di abbinare un certo schieramento politico al concetto di cacciatore (vedi ultimo di Antartica) siamo sempre sicuri che sia così??? leggete un pò qua:
15 Settembre 2009
“Caccia, il Parlamento elabori proposte equilibrate”
Veneziano contro gli opposti estremismi che stanno caratterizzando il mondo politico
“Rispettare le vittime ed evitare le strumentalizzazioni rappresenta un dovere morale e l’indispensabile premessa per isolare tutte le iniziative parlamentari che non corrispondono alle esigenze di sicurezza dei cittadini e dei cacciatori. Alcuni politici, sedicenti amici dei cacciatori, si prefiggono di minare la gestione sociale della fauna selvatica e con essa il valore della stessa quale patrimonio di tutti gli italiani”: Osvaldo Veneziano, presidente nazionale Arci Caccia, interviene a pochi giorni dall’inizio della stagione per puntualizzare alcuni concetti chiave e per controbattere le prese di posizione di alcuni esponenti politici che in questi giorni si sono espressi sia a sostegno di un caccia non sostenibile ed equilibrata come i promotori del Ddl Orsi attualmente in discussione a Palazzo Madama o contro ogni forma di attività venatoria come i senatori Donatella Poretti e Marco Perduca.
“Auspichiamo che il Parlamento, rifiutando gli estremismi e le provocazioni contenute nel disegno di legge di riforma della 157 e frutto di ‘proposte eversive’, voglia corrispondere agli interessi generali del paese rigettando il corporativo e demagogico estremismo da qualsiasi parte provenga. Al tempo stesso non accettiamo chi considera la caccia esclusivamente un’attività sanguinaria e socialmente pericolosa”.
“In questo spirito – conclude Osvaldo Veneziano – non possiamo che apprezzare il metodo di lavoro della Commissione Agricoltura della Camere dei Deputati in tema di legislazione sui danni agli Agricoltori della Fauna Selvatica. Auspichiamo quindi che il Parlamento attivi rapidamente un Tavolo di concertazione con le Regioni e le categorie interessate sui testi predisposti alla Camera dei Deputati per risolvere i problemi aperti in materia ed evitare lo scontro, frutto delle proposte presentate al Senato”.
MA CHI E' OSVALDO VENEZIANO?
Osvaldo Veneziano è nato a Roma il 31.10.1952 e vive a Cetona (SI). Durante gli studi universitari ha espresso un forte impegno nel volontariato cattolico, successivamente nel movimento studentesco per giungere all’associazionismo democratico nell’Arci. Osvaldo Veneziano, oltre ad essere dirigente nazionale di Arcicaccia, accompagna l’esperienza venatoria con quella di membro della direzione nazionale dell’Arci, impegnata per la pace, i diritti civili, la solidarietà, contro l’emarginazione. È in quel periodo, dal 1979 all’1983, che l’Arci dà vita a nuove organizzazioni per rispondere a culture e sensibilità che si vanno affermando nel Paese, fra queste Arcigola, Legambiente, Arci Gay, Arci Ragazzi, ecc. Veneziano è fra i protagonisti di quel gruppo dirigente. Il suo impegno attuale è finalizzato all’affermazione dei valori per i quali nacque l’Arcicaccia: affermare l’attività venatoria l’uomo che sa vivere in armonia con la natura e, anzi, può esserne uno dei protagonisti nella difesa e nella produzione di fauna e ambiente. Per questo si oppone a tutti i tentativi che cercano di far diventare o apparire la Caccia come espressione di una volontà distruttiva ed egoistica e lavora, conseguentemente, per affermare una pratica del confronto e dell’incontro fra sensibilità diverse.
Il suo obiettivo primario è: rendere possibile e consolidare irreversibilmente l’unità fra i cacciatori che condividono le finalità sopra esposte e l’incontro con gli ambientalisti non fondamentalisti e gli agricoltori.
Con buona pace di chi si convince da solo che destra è male e sinistra è bene...o come disse qualcuno:
FATTI NON PUGNETTE!!!
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