akita inu
Questa storia vera nel lontano 1993 mi portò ad avere il mio primo cane: Melampo .Il mio era tigrato e non fulvo come quello della storia (e del film). Vidi la cucciolata su una rivista specializzata e la domenica successiva corsi a bologna per prenderlo con noi. L'allevatore amatoriale (i cani vivevano in famiglia dentro casa e non in box) fu felice di vendermelo (lo pagai 1.500.000 di vecchie lire che per allora era una cifra mostruosa) perchè era destinato a partire per i balcani e temeva che fosse indirizzato verso i combattimenti clandestini.
E' stato con noi per 14 anni (è morto di vecchiaia paralizzato del tutto. gli ultimi giorni lo nutrivo con una siringa). Un cane fiero, che non mostrava apertamente i suoi sentimenti verso la famiglia (come invece fa il clc: niente slinguazzamenti e ricerche di coccole)anche se facendo attenzione ai suoi comportamenti si poteva capire che adorava il suo branco. E' cresciuto insieme ai miei 2 figli (Andrea aveva 7 anni e Luca 6 anni al suo arrivo).
Rispettava senza soffrire le regole che allora gli avevamo 'imposto' per poter vivere bene insieme: viveva nel giardino (non entrava dentro casa neanche con la porta aperta) non distruggeva le cose a parte il prato inglese che dopo la terza semina coprimmo di pietrisco definitivamente. Ma la colpa era nostra perchè insistavamo a premiarlo con enormi ossa che lui quando si stancava seppelliva in enormi buche.
Mi vengono in mente in questo momento 3 episodi salienti:
1. La prima notte con noi (era fine settembre) arrivo un temporale. Lui nel porticato era terrorizzato e sentivamo i suoi ululati dalla camera da letto al primo piano. Mia moglie era intransigente non poteva entrare dentro casa (per non abituarlo male da subito) cosi scesi io. Presi un plaid con me e mi adattai a dormire con lui nel porticato sul divano di vimini.
La mattina dopo Mariapia ci trovò ancora addormentati insieme:Lui era accoccolato sul mio petto con il suo testone poggiato sul mio petto. Sentire il mio corpo ed il mio battito cardiaco lo aveva rassicurato subito. Io fui tormentato per una settimana dal mal di schiena. Dovuto sia alla posizione scomoda che all'umidità.
2. Era un cane possente (quelli che si vedono ora sul ring sono più corti di almeno 20 cm: mi ricordono i cartoni animati di Willy il coiote quando investe una porta e si accorcia di colpo. poi è rientrato nello standard anche l'akita americano che allora veniva considerato come un meticcio). Melampo aveva appena 8 mesi e luca lo portava al guinzaglio con me accanto. ci attraversò la strada un gatto. Divenne una furia e si trascinò appresso il povero figliolo che cadde strisciando l'asfalto della strada per una decina di metri. Luca fu fortunato nonostante si fosse riempito di abrasioni perchè riuscì a prendere il guinzaglio ed in quel momento non passavano macchine per la strada.
3. Il terzo episodio risale all'estate del 1998: dovevamo partire per un mese per gli USA. Università di Auburn, alabama. I due figlioli erano stati accettati per uno stage di nuoto con le Auburn Tigers (l'anno dopo luca sarebbe diventato campione italiano di nuoto, categoria esordienti). scegliemmo per Melampo una bella pensione con una clinica veterinaria annessa. Mi ricordo quel giorno pur capendo che stavamo per 'abbandonarlo' non ci degnò di uno sguardo neanche quando ci avvicinammo al box (era un box enorme ed avevamo pagato un'extra per la passeggiata giornaliera e per le crocchelle all'agnello e riso che preferiva). Sembrava indifferente ma durante il tragitto per lo stress aveva defecato senza neanche fermarsi.
Quando ritornammo a prenderlo vedendolo in lontananza sembrava indifferente ai nostri richiami poi i sentimenti ebbero il sopravento: diede uno strattone improvviso cogliendo di sorpresa chi lo stava conducendo che lasciò il guinzaglio e corse verso di me saltandomi addosso con le sue zampone, leccandomi il volto. E' stata una delle poche volte che ha avuto un'espressione di affetto palese nei miei confronti. era stato bene durante quel mese. aveva messo ben 2 kg in più. Non aveva familiarizzato con gli altri cani durante l'ora di libertà e la notte ululava alle stelle ed allA LUNA PENSANDO A NOI.
Melampo mi rispettò come capo branco da quasi subito: all'inizio mi saltava addosso e con le sue zampe enormi ed i suoi denti aguzzi ha ridotto letteralmente a brandelli le mie camicie riempiendomi di graffi (mentre rispettava il resto del nucleo familiare) poi un giorno indispettito e sanguinante gli tirai un morso, da fargli male sulla coscia. Lui rimase sorpreso e con dei piccoli ululati lamentosi si lecco la ferita. da allora ho salvato le mie camicie e la mia pelle.
Adesso riposa tra due grossi olivi nella nostra campagna di Barbarano Romano, dove andava ogni domenica e che adorava anche se all'inizio mi faceva disperare saltando la rete con il filo spinato del confine e vagava per ore nel bosco di querce del parco Marturanum insensibile ai nostri richiami: poi tornava sempre soddisfatto di aver seguito il suo istinto di cane spitz primitivo.
il campanaccio che adesso porta al collo Nut quando andiamo in campagna era il suo (Nut l'anno scorso è diventata capobranco e per 2 volte ha scavato sotto la rete nell'unico lato del terreno senza cordolo di cemento sparendo nel bosco. Non lo fa più ma il campanaccio è ormai fisso).
Mi fermo qui perchè mi assale la nostalgia.
Michele
ps. vado a cercare qualche sua foto. da allora ho cambiato diversi pc e poi ho cambiato casa da tre mesi ma le troverò. basta cercare.
Last edited by pisculli; 30-09-2009 at 20:38.
Reason: ortografia
|