Tutti i genitori del mondo
Viaggio nella famiglia animale
Perchè ci sono animali che accudiscono i piccoli e altri che, dopo averli generati, li abbandonano al loro destino?
Perchè il compito di far crescere la prole è affidato in alcune specie alle madri, in altre ai padri , oppure alle madri e ai padri insieme?
E perchè accudire i figli è un dovere che in alcuni animali dura tutta una vita, mentre per altri è solo un impegno temporaneo?
Sono queste le domande che hanno indotto Susan Allport, naturalista e giornalista scientifica, a iniziare un viaggio, insolito e affascinante, alla ricerca delle radici biologiche della famiglia, quella misteriosa forza che spinge tutti noi (come pure elefanti e giraffe, formiche e fringuelli) a dedicare ai figli un'attenzione assoluta e particolare.
Una forza intensa, certamente, ma che nel mondo animale è piena di contraddizioni.
Per quale motivo, ad esempio, il pinguino imperiale rischia di morire di fame pur di non allontanarsi dalla propria covata?
E perchè, invece, ci sono pecore che rifiutano di allattare i propri agnelli?
Con una prosa immediata e avvincente, l'autrice ci porta nelle caverne del Texas in compagnia di 20 milioni di pipistrelli, ci fa camminare tra i ghiacci della Groenlandia per seguire i lupi artici e i loro piccoli, ci fa entrare nelle vasche dell'acquario di New York per studiare da vicino il comportamento materno dei beluga.
Il risultato è un saggio scientifico (rigoroso e documentato ma appassionante come un romanzo) da cui, pagina dopo pagina, emergono i contorni delle regole naturali e istintive della famiglia.
Quelle stesse che, all'insaputa di tutti, a cominciare dai genitori, dettano il comportamento parentale di qualunque animale.
Uomo compreso.
L'abbraccio dell'imperatore
Famiglia e paternità nel mondo animale

Curiosando tra le diverse specie animali, Jeffrey M. Masson ci spiega come la paternità possa essere vissuta in maniera assai più coinvolgente e serena di quanto non facciano gli esseri umani.
Esemplare, da questo punto di vista, il pinguino imperatore che, quando la «moglie» si allontana a caccia di cibo, resta per tre mesi immobile a guardia delle uova scaldandole con il proprio corpo.
O come il castoro, abituato a passeggiare nei boschi portandosi il piccolo sulla coda.
Il fatto curioso, dice Masson, è che, «nel regno animale, i padri che mostrano il comportamento più benevolo - i già citati pinguini e castori, ma anche i lupi e alcuni tipi di scimmie - sono di gran lunga meno conosciuti e non vengono quasi mai citati come esempio per ciò che possono insegnarci.»
Il messaggio che questi animali ci lanciano è che la paternità non è «qualcosa che si attraversa e si supera.
Al contrario, è la più grande gioia e la più grande espressione di amore di cui il maschio umano, volendo, può essere capace.»