Gran figl de putt Member
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Dissento totalmente anch'io, in primis considerando come è nato il CLC e cosa questo comporta, la sua storia dagli albori fino ad oggi ed in secondo luogo perchè si possono trovare riscontri sul campo se si ha tempo e voglia di andare a vedere tanti esemplari di questa razza, nelle situazioni quotidiane e nei ritrovi, nei campi di lavoro, in diverse discipline.
Il CLC nasce da un'ibridazione tra un canide selvatico e un canide domestico. Il primo, il lupo, detiene lo schema comportamentale primario della caninità, dal quale attraverso domesticazione più o meno spontanea e selezione zootecnica sono nate tutte le "memorie di razza". Questo schema comportamentale primario racchiude in termini di potenzialità, tutti i possibili comportamenti nell'ambito della caninità. Un'ibridazione tra cane e lupo si ottiene nelle prime generazioni caratteristiche molto simili a l'uno e l'altro, poi via via si possono sviluppare a seconda della selezione e della spontanea domesticazione dovuta ai fattori ambientali un'innumerevole gamma di tipologie di carattere, di inclinazioni che poggiano cmq su un substrato composto da "memorie di razza" del Pastore Tedesco e schemi comportamentali innati del progenitore selvatico.
I'ibridazione in sè è anche un fattore di eterogeneità sui poligenismi che governano i patrimoni ereditari del carattere, nonchè l'ibridazione inoltre favorisce quelli che sono i caratteri normalmente a bassa ereditabilità, nel nostro caso la sensibilità ambientale che nello sviluppo dal patrimonio genetico erediatrio al fenotipo carattere e/o personalità del soggetto ha un'importanza cruciale. Sensibilità ambientale che già nel progenitore lupo dal quale il CLC deriva è già una caratteristica molto accentuata per motivi di adattamento che in natura vuol dire sopravvivenza.
Conoscendo la storia di questa razza si può comprendere che una selezione univoca non c'è mai stata e quindi non si è mai delineata una memoria di razza con precisione. Dagli albori venivano selezionati per spiccata dominanza/territorialità/aggressività e predatorio per il loro scopo di killers delle frontiere. In percentuale 2/3% manifestavano quelle caratteristiche unite ad un minimo di manovrabilità con diversi conduttori. Questo tipo di selezione visto l'insuccesso venne abbandonata e passarono all'Utilità e Difesa e ai brevetti di Polizia in senso classico in cui le caratteristiche caratteriali da selezionare erano abbastanza differenti a confronto del primo scopo. Si ottennero anche eccelenti risultati qualitativi ma non in termini quantitivi per tutti i fattori di eterogeneità insiti nell'ibridazione PT x Lupo. Poi la gestione venne data anche a qualche allevamento civile in Cechia, che continuo cmq nella selezione per l'Utilità e Difesa fino a quando non nacque il famigerato soggetto Rep nel 1979. Se fino ad allora certi fattori di tipicità lupina erano stati ignorati a scapito della selezione caratteriale e funzionale in senso stretto ( angolazioni posteriori e groppa in primis), con questo soggetto il fascino del Lupo prorompe in questa razza con un mare di consenguenze. Questa tipologia di cane piace e affascina, nel frattempo avviengono i primi riconoscimenti come razza a livello nazionale e la fondazione dei primi Club di Razza. Nel 1982 il CLC in Cecoslovacchia diventa una razza vera e propria possedibile e allevabile da chiunque. I tratti di Rep vengono fissati dagli allevatori slovacchi in modo spasmodico con accoppiamenti di imbreeding su due, tre generazioni, tenendo scarso conto delle attitudini al lavoro dei soggetti, escludendo solo quelli iper-problematici. In Repubblica Ceca la tradizione al Lavoro rimase ma non rimasero indenni dall'effetto Rep, il quale, o suoi discendenti vennero usati in tutte le linee generate dalle tre precedenti ibridazioni. Ovviamente questa contaminazione fece fare un passo indietro in termini di selezione caratteriale, ma molti allevatori storici cercarono di portarla avanti insieme all'evoluzione morfologica. Via via con il passare del tempo in termini pratici la vera selezione caratteriale (sia per scopi di lavoro o altri) si è persa, a scapito solo di una certa attenzione a non riprodurre soggetti troppo problematici. Nei vari soggetti di clc si possono riscontrare a sprazzi caratteristiche delle diverse selezioni, come i tipici cani cechi ringhioni e dominanti reminescenze delle prime selezioni, i soggetti che presentano a sprazzi ottime doti di lavoro e di socialità, reminescenze delle linee più selezionate sull'UD, il calderone di caratteristiche derivanti dall'allevamento slovacco che vanno dal cane che ha paura della propria ombra in cui l'imprinting con l'uomo appare precario anche con i padroni, quello timoroso con gli estranei ma super e anche lavorabile nelle situazioni di confidenza, quello amorfo come un peluche, quello che appare come sicuro e ringhioso ma che in realtà è un mezzasega appena lo si mette alla prova, alcuni cani equilibrati ma con nessuna particolare attitudine.
Mescolate il tutto due o tre volte con le considerazioni iniziale e a mio avviso ottenete la probabilità che un CLC sia simile ad un'altro. In questo senso è ancora riscontranbile (anche se non in maniera netta come nel progenitore) all'interno della cucciola la diversificazione di ruolo esistente nel Lupo. Ovvero non è difficile trovare in una stessa cucciolata, con delle caratteristiche simili per eredità storica, quello più energico, esuberante con predatorio più spiccato, quello più portato a manifestare forza, dominanza e aggressività (non in senso negativo, ma puramente etologico), o il, o le "merdaccie" che in Natura hanno finiscono in fondo al branco...o peggio non sopravvivono...queste diversificazioni per quanto siano labili stanno ad indicare proprio la mancanza di selezione univoca che sta alla base di tutte le altre razze in cui una determinata tipologia di carattere e di attitudini sono state portate avanti con determinazione fissando appunto delle "memorie di razza". Ne è riprova se vogliamo un parallelismo temporale tra il CLC e il Pastore Tedesco. Il pastore dopo 60 anni di selezione era già un cane affidabile e con delle caratteristiche fissate a livello genetico tanto che nel 1940, ma credo anche prima, erano già diffusi a livello di impiego pratico. Anche con la stessa determinazione il CLC non avrebbe dato sicuramente gli stessi risultati nello stesso tempo (per il gap di partenza tra selvatico x domestico e domestico x domestico), ma di sicuro oggi uno potrebbe comprare un CLC sapendo con un certo buon grado di certezza che tipo di carattere ha il cane che sta per comprare...
Concludendo, all'interno di margini che sono molto più ampi di quelli riscontrabili nelle memorie di razze fissate, i CLC hanno indole e personalità molto diverse tra loro e spesso non accomunabili alle altre razze canine. Ciò non toglie che sono dei cani, caleidoscpoici, ma sono dei cani! Presentano solo delle reminescenze del progenitore, la prima delle quali è la diffidenza verso l'uomo (il 90% dei soggetti a mio avviso se la porta dietro anche se nascosta), la mimica e poche altre...a livello di schemi gerarchici il confronto CLC e LUPO non ha alcun senso!
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