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Old 06-11-2009, 22:34   #47
elisa
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Le cose che non sopporto della vita:

- un lavoro che non si ama o peggio che annoia e stanca al contempo.. una noia stressante.. o meglio uno stress (perché non ci si ferma mai e si lotta sempre) noioso (perché non è interessante..) un ossimoro insomma ma è praticamente sempre stato così per me.. se poi il lavoro occupa il 90% del tuo tempo (considerando che ci si pensa anche da casa ) sai che palle.. averne cambiati tanti e trovare sempre la stessa minestra dove cambiano solo le facce e le stanze..

- sapere che potrei fare a meno di quel lavoro e non farlo.. da un lato è meglio ma dall'altro è anche peggio.. vivi tutta l'assurdità della cosa.. però quando per carattere ci si sente scioccamente responsabili e non si ha la faccia di bronzo di lasciare le persone che hanno creduto anche solo un poco in te.. e che per te non farebbero lo stesso ti mollerebbero per molto meno però io sono fatta così male.. (finché non mi pestano troppo i piedi ovviamente)

- la sofferenza, le malattie, la morte di chi amiamo, veder soffrire e morire, capire che non ha senso per chi soffre anche se c'è chi il senso riesce a trovarlo, pensare tuttavia che non è giusto, mai..

- creare sofferenza e sapere che è inevitabile anche volendo

- sapere che normalmente si lavora tutta la vita finché non si è decrepiti.. io odiavo persino andare all'asilo

- essere sempre di corsa...

- il senso di inadeguatezza..

- la consapevolezza dei propri giganteschi limiti e nonostante questo la scarsa volontà di porvi rimedio

Le cose che mi piacciono della vita:

- riposarsi

- il buon cibo e il buon vino

- passeggiare nella natura, viaggiare, correre, annusare i profumi e ammirare le cose belle dimenticando tutto il resto

- fregarsene del giudizio altrui, in particolare quando è negativo

- un bel film, un bel brano musicale o un buon libro..

Direi che nelle cose belle gli altri sono marginali.. ci devono essere ma solo quando ci va.. (escluso gli affetti più cari, quelli sono indispensabili perché senza alcuna condivisione si perde molto..)..


..

Ne deduco che prima o poi mi farò trattar male in azienda così potrò sentirmi libera di andarmene, mannaggia non è ancora successo
e benedetto il giorno in cui deciderò di non farmi più fregare così.. dall'orgoglio e dal bisogno di mettermi in gioco.. che tanto un bel gioco non è mai..
Magari mi annoierò, ma sempre meglio.. e poi se si trova l'equilibrio e se ne hanno le possibilità (neanche tante possibilità, sono di poche spese.. giusto ll'indipensabile o quasi) la vita può offrire.. ma con la fortuna che ho il giorno in cui deciderò di pensare a me stessa e al mio fidanzato (che non vorrebbe altro) come minimo mi ammalerò e sarà troppo tardi.. scongiuri..

Dubito che sarò mai una mamma però.. fino ad oggi hanno prevalso i primi punti elencati.. potendo scegliere non rinascerei e di conseguenza non essendo io né sadica né ottimista non metterò figli in questo mondo..

Nella sfiga io sono pure un a privilegiata perché ho questa possibilità di levarmi dalle palle il mondo del lavoro..
tanti altri no..
di fatto sono ancora a sopportare la gente tutti i giorni.. comunque nonostante tutto mi è servito anche questo..

Last edited by elisa; 07-11-2009 at 00:09.
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