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Old 31-12-2009, 03:02   #17
Earthlings
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IL MASSACRO DI ANIMALI IN SPAGNA

In Spagna i randagi - cani e gatti - vengono ancora accalappiati e rinchiusi nei canili, le perreras.

Si tratta di luoghi orribili, veri e propri lager sovraffollati e sudici, in cui i randagi vengono stivati in attesa della morte.

In Spagna, infatti, vige ancora la soppressione, e per gli animali che dopo dieci giorni non vengono reclamati o riscattati da nessuno c'è un'iniezione letale o la camera a gas.

Per la legge spagnola i cani appena accalappiati hanno il destino segnato e dopo 10 giorni vengono barbaramente uccisi con una iniezione direttamente dentro al cuore.

Per tenerli fermi durante questa operazione vengono praticamente impiccati ad un chiodo al muro, il tutto ovviamente senza un briciolo di anestesia!!

Il proprietario della perrera offre l'alternativa della pensione a 3 euro al giorno, con chiare finalità di lucro, altrimenti inizia a sopprimerli a 15 alla volta ... e la legge é dalla sua parte!!

Chi non si riesce a salvare finisce nella mole di cadaveri che ogni giorno macchiano la vergogna della Spagna: si tratta di soppressioni legali, incentivate dai comuni, si tratta di cani SANI, si tratta di cuccioli spesso.

6 TONNELLATE DI CADAVERI DI CANI E GATTI IN UN ANNO SOLO A MADRID L'ANNO PASSATO, tutti frutto di soppressioni!!






IL MASSACRO SPAGNOLO E LA LEGISLAZIONE
di Claudia Conte

Moltissimi di voi, giustamente, mi chiedono contro cosa lottare quando vedono le mail che mando. Cosa consente in Spagna questo massacro? Cosa succede?

Ho quindi elaborato un quadro legislativo spagnolo in merito alla "tutela" degli animali d'affezione. Leggete bene, guardate le immagini, e poi, commentate e diffondete pure fino all'ultimo angolo dell'inferno...

Vi è solo una legge, la Legge 32/2007 del 7 novembre, che tuttavia NON disciplina espressamente il tema degli animali da compagnia e affezione, bensì, el cuidado de los animales, en su explotación, transporte, experimentación y sacrificio, la cura degli animali nel loro sfruttamento, trasporto, sperimentazione e soppressione.

Vi è solo, per gli animali d'affezione, la seguente disposizione addizionale, che il governo vanta come uno strumento efficace.

La competenza in tale ambito viene demandata alle varie Comunidades Autonomas, le quali TUTTE, meno la Cataluna, hanno optato per la soppressione degli animali ricoverati nelle perreras, dopo un lasso di tempo, no scusate...di GIORNI variabile.

Per una legislazione specifica in merito all'ambito degli animali da compagnia e affezione si rimanda alle diverse Comunità autonome; sarebbe un materiale infinito, giacchè ognuna ha le proprie norme, spesso non armoniose o discordanti con le altre.

IL PSOE, CHE DURANTE LE ELEZIONI AVEVA PROMESSO UNA LEGGE DI PROTEZIONE ANIMALE, NEL GENNAIO 2009, PER VOCE DEL PRIMO MINISTRO ZAPATERO, HA ESPRESSO IL SUO PARERE NEGATIVO, DICENDO CHE NON E' DI SUA COMPETENZA, BENSI' DELLE COMUNIDADES AUTONOMAS.

I minimi comuni denominatori delle legislazioni delle varie Comunidades, ad eccezione della Cataluna, a mio avviso, saltano alla vista e sono sicuramente la mattanza degli animali ricoverati nelle perreras e i giorni a loro concessi, che sono variabili a seconda delle Comunidades.

La vergognosa prassi, la messa in pratica di questa legislazione, è già di per sè fortemente carente.

Nelle perreras poi, sovente, non c'è il minimo controllo sui metodi della mattanza.

Per farvi un esempio: quando io e un'altra volontaria, Elisa, siamo state in una tristissima perrera a Sevilla, nel tardo pomeriggio, ci avevano avvisate della presenza di una cagnolina che il proprietario aveva lasciato per la soppressione.

Furono vani i miei tentativi di salvarla, il proprietario della perrera non me lo consentiva.

Qualche minuto più tardi ho chiesto all'impiegata quando sarebbe venuto il veterinario per poter mettere i chip ai cani che avevo prenotato (obbligatorio in questa perrera, e ogni chip costa 50 euro).

Lei e il proprietario mi hanno risposto che il veterinario non sarebbe venuto fino alla settimana seguente, ma che però avrebbe potuto inserire i chip il proprietario della perrera, altrimenti avrei dovuto anche pagare l'uscita del veterinario (salvare dei disperati mi è costato 600 euro!!!).

MORALE: IL VETERINARIO NON SAREBBE ANDATO LA' FINO ALLA SETTIMANA SEGUENTE. IL GIORNO DOPO ELISA ED IO TORNIAMO IN PERRERA, MA LA CAGNOLINA PERO' ERA GIA' MORTA. L'AVEVA UCCISA IL PROPRIETARIO DELLA PERRERA, PERCHE' IL VETERINARIO NON SI ERA MAI RECATO SUL POSTO.

La non persecuzione dei colpevoli di reati di MIGLIAIA di cani e gatti mutilati, seviziati, torturati, violentati, uccisi in perrera con paralizzanti come il MIOFLEX - che provoca una morte lenta e cosciente, una paralisi in piena coscienza - buttati in fosse comuni, impalati, inforcati, impiccati. Vi riporto una serie di casi. Casi, alcuni, che sono stati ARCHIVIATI.

La totale mancanza di promozione delle adozioni degli animali ricoverati nelle perreras, i quali vivono durante i giorni loro consentiti, senza misure veterinarie, nessuna profilassi, nessuna cura, sterilizzazioni ZERO.

Chi adotta deve spesso pagare un importo discrezionale, che decide il proprietario della perrera.

I cani e i gatti arrivano spesso feriti, in quel caso non vengono curati, ma direttamente uccisi.

I cani e gatti possono essere lasciati dalle stesse famiglie per essere soppressi, a prescindere dalla loro età e stato di salute.

La prassi, per i comuni che non hanno convezioni con perreras, di uccidere i cani direttamente in mezzo alla strada per mano del veterinario del paese.

Famoso il cane del povero Pancho, mastino torturato e poi assassinato dal veterinario di Aguilar de la Frontera, Cordoba, insieme alla sua giovane amica:


Ma come vengono punite queste infrazioni? vi rimando al Codice Penale, Articolo 337.
Coloro che maltrattano con accanimento e ingiustificatamente animali domestici causandone la morte o provocandone lesioni che producano un grave danno fisico saranno puniti con la pena a prigione da 3 mesi a 1 anno e inabilitazione speciale da uno a tre anni per l'esercizio di professione o commercio che abbia una relazione con gli animali.
PECCATO CHE:

Per le pene non superiori ad 1 anno (ed è questo il caso) il reo, se non ha precedenti penali, non va in carcere. La pena si tramuta in multa. Le multe sono generalmente di 6 euro al giorno, per il numero di giorni previsti dalla pena, ma qualora il reo non possa sostenerla, la multa viene diminuita di molto.

Inoltre l'applicazione pratica della pena prevede innazitutto un processo e sovente i giudici non riconoscono tali fatti con la dovuta gravità.
La discrezionalità nell'attribuire ad una pratica l'aggravante dell'accanimento è davvero poi poco utile ai malcapitati animali, in una cultura come quella spagnola in particolare.

Veniamo ora agli esempi concreti, a solo alcuni, pochissimi tra migliaia di casi impuniti che fanno vergognare di essere umani:

2008. VELA: cagnolina bruciata con acido a Güimar, (Canarie), seviziata con una lama e torturata fino quasi a morire, è sopravissuta miracolosamente, l'associazione difesa animali locale ha denunciato il caso, ma il giudice di Güimar , nelle isole Canarie, ha ritenuto opportuno archiviare il caso senza investigazione. Si è organizzata una raccolta firme, perchè il Comune non si è mai pronunciato, nonostante la pressione internazionale: http://www.tenerifeenlinea.com/firmas.php

2008. REGINA: Dolcissima mastina che viveva nella associazione protectora Ribercan, a Carcaixent, Valencia. Torturata da degli sconosciuti che si sono recati nelle installazioni, sodomizzata con vari oggetti che le hanno praticamente lacerato fino a squarciarle l'ano, legata e poi morta per le bastonate ricevute, che l'hanno fatta agonizzare in un mare di sangue.

2009: Cane entrato con la mandibola rotta che gli impediva di nutrirsi nella perrera de los Barrios. La perrera de los Barrios è proprietà di un tal Placido, lo stesso signore proprietario della perrera di Puerto Real, dove hanno ammazzato i cani del nostro connazionale Simone Righi (che li aveva lasciati nella parte "pensione" della struttura). Dietro sua denuncia le indagini hanno portato alla scoperta di enormi torture per i cani e gatti randagi ivi rinchiusi: soppressioni massive prima dei giorni loro consentiti, mattanza eseguita con paralizzante neuro muscolare MIOFLEX, che paralizzava lentamente e in piena coscienza i cani e i gatti, in atroci sofferenze: qui il video:

Il giudice non ha ritenuto il proprietario della perrera colpevole, solo i veterinari. Placido continua felice i suoi affari.

Ci sono migliaia di cani che entrano nelle perreras spagnole agonizzando. Sono stati spesso investiti o massacrati.

La prassi comune è non prestar loro soccorso e sopprimerli direttamente: i metodi spesso sono il soffocamento, le botte, lo strangolamento, IO NON HO MAI SAPUTO DI CONTROLLI SANITARI CIRCA LE PRATICHE DELLA MATTANZA, E L'UNICO DEL QUALE SONO A CONOSCENZA NON HA PORTATO A NULLA.

2009: uno dei tanti gatti scuoiati per le strade spagnole, in particolare questo a Guadalajara, le volontarie sono arrivate che ancora respirava, ma è morto poco dopo addormentato da loro. Il tutto senza seguito.

2008: Jaime Ferrero, giovane militante del Partido Popular, dal quale è stato espulso, uccide decine di gatti e diffonde le foto del massacro, secondo voi la legge insulsa di protezione animali renderà giustizia a chi ha perso la vita? questo il filmato:


2009: Altro gatto barbaramente torturato in piazza San Marcos sotto gli occhi di tutti. I 2 minorenni sono rimasti impuniti.

2009: Riscatto di uno dei migliaia di cani che in Spagna vivono a catena, lo yorky in questione ha subito danni permanenti, a causa dei suoi 4 anni costretto ad un catenaccio che pesava più di lui. Sempre sotto gli occhi di tutti.

2009: la cagnetta Sole che un gruppo di volontarie curavano e accudivano, fino a che le hanno sparato, Sole vive con 3 zampe ora. Nessun colpevole identificato.

2009: Murcia, delle volontarie scoprono un pastore belga a catena, stava agonizzando per una zampa amputata non si sa come e da chi, il tutto sotto gli occhi di tutti. Nessun seguito.

2008: Angel, cane torturato con tentato strangolamento e impiccagione, Dio solo sa come si sia salvato..

Nasce proprio per cambiare la legge spagnola in merito alla tutela degli animali la lotta di Lida Espana e di altri moltissimi volontari italiani (come le splendide Patrizia e Laura).

Non possiamo tollerare uno scempio simile, nel 2009. In piena Europa. No.

Sono a disposizione per ogni quesito.


Claudia Conte – Lida Espana
[email protected]

Last edited by Earthlings; 31-12-2009 at 03:12.
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