"Zia Bonfi"-Distinguished
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Seguo il Club dal mio primo tesseramento del 2002/2003, ancor prima che fosse ufficiale. Ero tra quelli che volevano una sua alternativa, e fondai insieme ad altri il GALC, che però fu tutt’altro. Mi proposero di entrare a far parte del Club ma non ne volli mai sapere perché non mi sembrava corretto essendo il Presidente di una Associazione in cui credevo e credo.
In questi anni ho vissuto in prima linea il Club, a volte con forti contrasti e polemiche, altre volte in perfetta linea e collaborazione. Con il mio Gruppo ho cercato di portare un progetto comune, sono stata ascoltata in consiglio ma mi sono sentita veramente a disagio, quasi derisa. Lo spirito che ha portato avanti il Club per tanti anni era improntato su simpatie e antipatie, troppe strategie e politica, veniva meno l’unico denominatore comune: la razza.
Ho sempre presenziato alle assemblee, solo l’ultimo anno mi ha visto assente, causa varie problematiche famigliari. Ho portato sempre quelli che potevano essere i miei consigli e i miei disappunti con lettere dirette alla segreteria o durante le assemblee, quando a farlo eravamo davvero in pochi. ma l’ho fatto nonostante qualcuno mi dicesse che le mie erano rimostranze stupide, che praticamente rompevano solo le scatole. L’ho fatto e sono iscritta tutt’ora nel Club perché nonostante tutto penso che sia l’unico organo che possa tutelarci. Mi sembra giusto esserci e se richiesto dare un contributo.
Tre anni fa, ignara della doppia cordata che c'era, andai a votare ma all'incontro pochi fecero conoscere il loro programma, praticamente solo Massimo. Gli altri sapevano bene che non serviva parlare, tanto venivano votati ugualmente. C'era una seconda cordata ma che non andò in porto e chi, come me, non sapeva nulla, fece la parte del fesso. Negli ultimi tre anni il Club ha fatto tutto ciò che per l'Enci era richiesto, ma nulla mi ha "rapito", interessato, catturato. Solo la conferenza tenuta a Reggio a cui non potei partecipare. A queste elezioni idem non sono riuscita. Ma sarei venuta a porre domande e richieste. Mi sarebbe sinceramente piaciuto leggere delle proposte da chi è poi stato eletto, magari informare che queste persone si sarebbero candidate, non c'era nulla di male fare tutto alla luce del sole. Anzi, ne avrei approfittato per scambiare due parole durante le expò. Questo sinceramente non l'ho capito.L'esporre un progetto, un programma anche eventualmente sul sito del club, in modo che ogni candidato potesse avere un piccolo spazio per farsi conoscere, lo ritenevo un buon espediente anche per richiamare l'attenzione sul Club stesso. Idem dicasi durante le elezioni, secondo me è una brutta abitudine il non farsi conoscere prima della votazione, così sembra già tutto stabilito fin troppo a tavolino. Ritengo che un socio debba essere coinvolto, anche durante un così delicato momento come le elezioni. Questo forum, come è sempre successo, stà alimentando dissapori e polemiche il tutto in un ambito davvero poco costruttivo. Aumentano le divisioni e i gruppi di appartenenza ad uno o all'altro allevamento o fazione. Tutti che ribadiscono gli stessi concetti legati non certo al pensiero per la razza. Trovo che nel Club non solo ci dovrebbe essere Fabio, ma anche Sarka, Arnaldo e altri che allevano ormai da tempo in modo professionale. Il loro contributo in un comitato tecnico per l'allevamento sarebbe essenziale, ognuno di una linea allevamento diversa per par condicio. Loro sono i pilastri, che piaccia o meno, del clc in Italia. Quelli che l'hanno portato, selezionato e ne hanno fatto la storia, anche del club stesso. Peccato averne uno solo, il quale auspico non entri nel consiglio. Sarebbe davvero un gesto corretto non farlo. Quindi penso che ora, a elezioni fatte, si debba piuttosto pensare ad avere un atteggiamento propositivo e costruttivo, proviamo ad aiutare il Club a lavorare per NOI. E dopo, solo dopo, se questo non è avvenuto, allora potremo armarci veramente e proporre noi una lista che possa rispecchiarci. Ma se non facciamo lavorare ed esprimere queste persone come possiamo trarre conclusioni a priori? Oltretutto, chi dice che sono TUTTI della stessa idea di Caselli? Come fate a dirlo dietro ad una tastiera, li conoscete tutti bene? Io di questi ne conosco parecchi, direi tutti tranne uno. Mi sembrano oltretutto tra loro persone affiatate già in expò, persone vive, con una grande passione, trascinanti, propositivi ed intelligenti. Molti saranno anche giovani, acerbi di quella esperienza nella cinofilia e nel clc, ma in un consiglio si ha bisogno non solo di quello, i professionisti dovrebbero essere nel comitato tecnico. Come la Dott. Ricci e gli allevatori. Sicuramente cresceranno ma se non gli diamo modo di farlo, aiutandoli a nostra volta con le nostre proposte, le nostre richieste, come faranno? Ribadisco, troppe polemiche che non portano a nulla, solo a crescere il malumore su una cosa che ancora deve operare.
Io non sono pro-Caselli o pro-Sarka, io non sono pro nessuno. Voglio solo vedere un Club costruttivo. Le polemiche ci sono perchè c'è Caselli al Club? Pensate che fossero diverse le polemiche se ci fosse stata solo Sarka? No davvero.
Dal Club mi auguro:
· un dialogo ed una nuova apertura verso i soci.
· un dialogo ed una apertura con scambi collaborativi con altri club europei, non solo con quello svizzero.
· collaborazione con gruppi o associazioni riconosciute già esistenti, per far crescere il club e per arricchire la cultura cinofila di altre associazioni
· bonitazioni omologate con le altre nazioni
· progetti per diffondere una cultura di educazione di base del clc, organizzata su progetti
· collaborazione per le adozioni
· formazione per gli allevatori professionali dal comitato tecnico allevamento, per prepararli alla selezione, in modo da avere un progetto comune per la salvaguardia e tutela del clc, formandoli sulle problematiche e patologie di razza, sulle linee, sui risultati di salute, displasia e carattere.
· apertura di un numero a cui fare riferimento per consigli sulla gestione del clc ed altre problematiche
· apertura di un database unico in Italia per la raccolta dati inerenti i clc in circolazione su salute, patologie, carattere, morte
· comitato tecnico che possa collaborare anche con altri allevamenti esteri per ricerca linee
· dopo attenta analisi sulle partecipazioni in expò sul territorio, suddividere i raduni e MS a seconda dell'affluenza e annullarle dove c'è poco riscontro.
· accreditare alcuni campi addestramento CERTI per poterli segnalare ai soci
· preparare e selezionare clc DOP che abbiano determinati requisiti (lastre-bonitazione-dna-consulto psichico a stimoli-stress-socialità) a cui assegnare una certificazione.
· Eleggere un comportamentista a cui fare riferimento in caso di bisogno
Sono solo idee, tra le varie che ho.
Il mio pensiero sull’addestramento è uguale a quello di Arnaldo, sono pochi i clc che vanno alla manica per puro piacere, i più ci vanno per andare contro l’uomo. Non trovo che l’orientamento verso l’UD per questa razza sia auspicabile.
Non mi resta che augurare buon lavoro a questo nuovo direttivo, sperando in un lavoro davvero costruttivo.
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