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Old 21-04-2010, 10:42   #124
duska
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Originally Posted by venerusoangelo View Post
ciao a tutti . . . . .sono angelo a scrivere....
siamo appena tornati dalla clinica di samarate dove ci hanno perlomeno dato (anche se veramente poche) speranze....
praticamente non e da escludere un tumore pero ci sono dei dati che non sono troppo chiari... spiego meglio . . . .
dai valori delle analisi, fatte dal nostro veterinario, i globuli bianchi non sono proprio cosi alle stelle come invece succede per i tumori,e dalla lettura dell'eco gli organi sono praticamente intatti tranne la milza che e leggermente ingrossata....
ripeto non e assolutamente da escludere un tumore ma si puo tranquillamente pensare a una bruttissima infezione .....
ora dobbiamo solo aspettare gli esami per confermare entrambe le ipotesi....
volevo ringraziare tutti voi per come ci state vicini siete veramente splendidi giuro ....
accettiamo tutti i vostri consigli cerchiamo di stare calmi e tranquilli ma vi giuro che e veramente devastante una notizia del genere. . . .e veramente massacrante rimanere li inermi incapaci di aiutare quel cucciolo che tante soddisfazioni ti ha dato ......Un saluto di cuore a tutti . . .GRAZIE . . . Angelo Simona Valentina D R Y A S ........

Ciao ragazzi, non ci conosciamo però stò leggendo quanto vi sta accadendo... permettettemi di "leggervi" una novella tratta da un sito argentino:

...C’era un viaggiatore che doveva fare un lungo cammino. Così attaccò il suo cavallo al carro ed iniziò il viaggio; aveva un limite fisso di tempo per giungere alla sua lontana destinazione. Chiamò l’animale “Necessità” ed il carro “Desiderio”; chiamò una ruota “Piacere” e l’altra “Dolore”. Il viaggiatore conduceva il suo carro ora a destra ora a sinistra, ma non perdeva mai di vista la sua meta. Quanto più velocemente procedeva il carro, tanto più rapidamente si muovevano le ruote del piacere e del dolore, che erano unite dallo stesso asse e trasportavano il carro del Desiderio. Poiché il cammino era molto lungo il nostro viaggiatore si annoiava: decise allora di decorare il carro adornandolo di ogni cosa bella, e così fece. Ma il carro del Desiderio quanto più fu coperto di ornamenti tanto più divenne pesante per la Necessità che lo trainava. Ed infatti nelle curve e sugli erti pendii il povero animale si accasciava, non potendo trascinare il carro del Desiderio. E sulle strade sabbiose le ruote del Piacere e della Sofferenza affondavano. Un giorno il viaggiatore disperò di arrivare a destinazione perché il cammino era ancora molto lungo e la meta ancora molto lontana. Allora, quando scese la notte, decise di meditare; e mentre meditava udì il nitrito del suo cavallo. Comprese il messaggio che questo gli inviava e così, la mattina seguente, liberò il carro di tutti gli ornamenti, lo alleggerì di tutti i pesi, e quella stessa mattina, molto presto, cominciò a trottare con il suo animale, avanzando verso la sua destinazione. Ma il tempo che aveva perduto era ormai irrecuperabile. La notte seguente tornò a meditare e un nuovo avvertimento del suo amico gli fece comprendere che ora doveva affrontare un nuovo compito; e questo compito era doppiamente difficile perché significava il suo distacco, la perdita del suo attaccamento. Di buon mattino sacrificò il carro del Desiderio. E’ certo che così facendo perse la ruota del Piacere; però, con essa, perse anche la ruota della Sofferenza. Montò in groppa all’animale della Necessità e cominciò a galoppare per le verdi praterie fino ad arrivare alla sua destinazione.
Considera come il desiderio ti può limitare. Ci sono desideri di differente qualità. Ci sono desideri grossolani e ci sono desideri elevati. Eleva il desiderio! Supera il desiderio! Purifica il desiderio! Così facendo dovrai sicuramente sacrificare la ruota del piacere ma con essa perderai anche la ruota della sofferenza...

Questo racconto non vi da quelle certezze o speranze di cui magari avreste bisogno, però mi auguro possa darvi una "visione" diversa... il vostro amico ha un vantaggio ENORME rispetto a voi: la mancanza di coscienza della sua malattia, lui non sa di essere ammalato, non sa che dovrà morire, o meglio, quanto dovrà vivere... amatelo veramente regalandogli la miglior vita possibile, un giorno, un mese o un anno non è importante... io ho vissuto in passato un esperienza simile alla vostra, e la disperazione di perdere un amico che amavo, mi ha portato a compiere azioni che oggi a mente fredda non compirei più, ho obbligato il mio amico a terapie dolorose quanto inutili nella vana speranza di evitare il distacco, che invece, mio malgrado è avvenuto, magari qualche mese dopo ma a quale prezzo? Amatelo lui vi chiede solo questo, passate tutto il tempo possibile con lui regalandogli quello che lui ha regalato a voi e quello di cui lui ha veramente bisogno: il vostro affetto...
scusate se mi sono intromesso in una "situazione" dolorosa e personale come al vostra.
ruggero
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